INL, FP CGIL – DL Sicurezza sul lavoro: briciole per INL, si poteva fare molto di più

03 Novembre 2025

Dopo le prime indiscrezioni dei giorni scorsi, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del cosiddetto Decreto-Legge Sicurezza sul lavoro (DL 159/2025) notiamo alcune disposizioni in favore dell’INL.

Il DL, anzitutto, dispone che il cosiddetto “Fondo per l’efficientamento” (istituito nel 2024 a seguito della mobilitazione e degli scioperi di questi anni), attualmente pari a 20 milioni di euro all’anno, diventi di 30 milioni annui. Questo potrà determinare un leggero incremento della somma da distribuire fra tutti i lavoratori. A tal proposito, ribadiamo l’idea che avevamo lanciato quando fu istituito il Fondo: anziché inventare – come accaduto quest’anno – criteri che possano creare conflitti tra lavoratori, ci sembrano più utili parametri che portino la distribuzione di queste somme a tutti i lavoratori, perché tutti collaborano alla realizzazione dei diversi obiettivi dell’Ufficio.

Si prevede, poi, la forfettizzazione del trattamento di missione, su richiesta del personale ispettivo. La somma che sarà corrisposta sarà alternativa ad ogni altra indennità e rimborso e dovrà essere determinata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Dovremo capire bene gli importi previsti e cosa vi sarà incluso; ci sembra evidente che dovrà trattarsi di importi congrui, per poter effettivamente compensare i vari costi sostenuti dal personale ispettivo, altrimenti nessuno ne farà richiesta.

Infine, si dispone che l’INL possa assumere, nel triennio 2026-28, trecento unità di personale, tra ispettori del lavoro e ispettori tecnici e si incrementa il numero dei dirigenti di seconda fascia, con la possibilità di assumerne altri sei, così da avere una dotazione organica di cento dirigenti di seconda fascia. Come abbiamo già scritto in precedenza, riteniamo che questi dirigenti debbano andare prioritariamente sul territorio nelle sedi attualmente accorpate, così da invertire la funesta tendenza che si era basata solo sul risparmio di spesa e non sull’efficienza. Si prevede anche che vi siano due ulteriori direttori di prima fascia. A riguardo, chiediamo che queste due figure dirigenziali siano utilmente impiegate proprio per migliorare l’efficienza della struttura dell’INL.

Rispetto alle anticipazioni dei giorni scorsi, addirittura anche dopo il Consiglio dei Ministri, notiamo tuttavia delle assenze per noi assolutamente clamorose, nel testo pubblicato in Gazzetta:

  • scompare, infatti, l’assegnazione di 5 milioni di euro per il finanziamento di misure di welfare aziendale in favore dei dipendenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che avrebbe finalmente dato un elemento in più al personale di queste due Amministrazioni per provare a bloccare l’emorragia di lavoratrici e lavoratori.

  • scompare anche la norma che teneva fuori dal limite massimo previsto per legge, le spese relative all’informatica e alla sicurezza delle sedi, che sarebbero state sostenute con il bilancio dell’Ente.

Non è invece mai stata presa in alcuna considerazione la possibilità di istituire un sistema indennitario, che riconosca indennità al personale che si assume specifiche responsabilità nell’esercizio della propria attività, a partire da quello ispettivo.

Se dunque qualcosa c’è per INL, è ancora troppo poco per parlare di reale potenziamento di un Ente sempre invocato quando si parla di contrasto al lavoro nero e alle morti sul lavoro.

Possibile che la Ministra del Lavoro e il suo staff non sapessero nulla di tutto questo? Oppure, addirittura, che sapessero ma che, anche questa volta, hanno ritenuto di non fare nulla?

Possibile non ci si renda conto che la presenza di misure di welfare aziendale avrebbe aiutato a ridurre dimissioni e rinunce alla presa di servizio di tanti, troppi dipendenti? Allo stato attuale, anche il previsto concorso per trecento ispettori rischia di essere l’ennesimo fallimento.

Possibile non ci si renda conto dell’importanza di implementare il sistema informatico di un Ente a cui continuano a delegarsi compiti?

A noi, tutto questo, sembra l’ennesimo contentino dato ai lavoratori.

La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, a cui abbiamo ripetutamente chiesto incontri (anche assieme ad altre sigle), continua a restare asserragliata nelle stanze di Via Veneto o in giro per convegni e conferenze, ma non ritiene di spiegare, ai lavoratori e ai loro rappresentanti, cosa abbia fatto e cosa intenda fare.

A questo punto, metteremo in piedi iniziative di mobilitazione, anche assieme alle altre sigle, perché la Ministra del Lavoro venga a rendere conto di come intenda rendere più attrattivo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e metterlo effettivamente nelle condizioni di svolgere i propri compiti istituzionali.

 

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto