Pare ci sia una nuova disciplina olimpica: lo snobismo istituzionale verso il front-office. Nonostante gli sportelli siano il primo presidio dello Stato sociale, la porta d’accesso ai diritti, la valvola di sicurezza quando digitale e contact center implodono… sorpresa! Per l’Amministrazione si tratta di una piacevole attività accessoria, buona per chi non ha altro da fare.
La narrazione che ci viene propinata è sempre affascinante.
Responsabilità enormi?
Conoscenze trasversali?
Contatto diretto con un’utenza sempre più complessa?
Esposizione a pressioni e conflittualità?
Reputazione dell’Ente sulle spalle del personale?
Che meraviglia, direte. Ci sarà un riconoscimento adeguato! Sì: il 5% in più sull’anno passato. Una cifra talmente simbolica che potrebbe risultare offensiva persino come mancia.
Sembra quasi che rispondere ai cittadini, gestire le emergenze, spiegare normative in continua mutazione e mantenere calma e professionalità mentre l’utente urla perché non gli arriva il pagamento sia un passatempo tra un sudoku e una pausa caffè.
Del resto, dietro a ogni sportello c’è sempre qualcuno che pensa: “che ci vuole, sono solo utenti”. Ecco la verità che nessuno ama dire: quando un servizio fallisce, la colpa non la si dà al software, al portale o a procedure cervellotiche. La colpa ricade sempre su chi sta lì, in prima linea.
Per chi siede al tavolo di contrattazione il rapporto con l’utenza è la Serie B, ma i ritmi richiesti sono quasi da Champions League.
Avevano promesso il regno di Bengodi e alla fine è arrivato il piatto, senza più neppure le lenticchie.
Per questa ragione chiediamo con il sorriso di chi ha finito la pazienza:
Un’indennità dignitosa, non il gettone della pesca di beneficenza.
Il riconoscimento del ruolo strategico del front-end, che piaccia o meno.
Il riconoscimento immediato della maggiorazione per chi serve l’utenza da remoto, rompendo pregiudiziali anacronistiche e utili solo a fare economia sulla pelle di chi sta in trincea.
Il superamento culturale della convinzione che il contatto con il cittadino sia un compito semplice. È esattamente il contrario.
Il tempo dei complimenti a denti stretti è finito.
Se lo sportello è l’immagine dell’INPS, allora che l’INPS inizi a guardarsi allo specchio.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo