Al Capo Divisione Risorse dell’Agenzia delle Entrate Dott. Antonio Dorrello
Alla Direttrice Centrale
Risorse Umane
dell’Agenzia delle Entrate Dott.ssa Laura Caggegi
dc.risorseumane@agenziaentrate.it
e p.c.
Direzione Centrale – Risorse Umane
Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ornella Oliveri dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it
Oggetto: Trasferimento delle sedi degli Uffici della Direzione Regionale Lombardia/DP II Richiesta di rivalutazione delle scelte logistiche
In Lombardia, e in particolare nella città di Milano, ci stiamo trovando di fronte a una situazione senza precedenti: il trasferimento coattivo di circa 1.200 dipendenti a seguito dello spostamento degli Uffici della Direzione Regionale della Lombardia, della Direzione Provinciale II, dell’U.T. Milano 1 e dell’U.P.T., attualmente collocati nello storico immobile di Via Manin/Moscova/Tarchetti.
La perdita della sede storica di Via Manin rappresenta non solo un significativo disagio per il personale e per l’utenza, ma anche una grave perdita d’immagine per l’Agenzia.
Le nuove sedi individuate — in Via Pampuri (per la DP2) e in zona Lorenteggio (per la DR, la DC, l’UPT Milano e l’UT1 della DP1) — risultano collocate in aree periferiche della città, tutte situate nel quadrante sud, mentre l’utenza di riferimento risiede prevalentemente nella zona nord di Milano. Tali sedi, oltre a essere difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici (pressoché assenti in alcune aree), risultano prive di adeguati servizi e infrastrutture di supporto.
Considerato, inoltre, che la maggior parte del personale proviene dalla zona nord di Milano, i tempi di percorrenza per raggiungere i nuovi uffici potranno arrivare fino a 3-4 ore complessive giornaliere.
Dobbiamo inoltre prendere atto che da questa situazione emergono due principali criticità:
Il mancato tempismo nel tentativo di riacquisizione dell’immobile storico;
La non opportuna localizzazione delle nuove sedi, che avrebbero dovuto essere individuate prioritariamente nell’area nord della città.
Alla luce di quanto esposto, si chiede di voler riconsiderare le scelte logistiche adottate, valutando la possibilità di soluzioni alternative che garantiscano una maggiore funzionalità, accessibilità e tutela del benessere lavorativo del personale, nonché un servizio più efficiente per l’utenza.
Diversamente ci troveremmo di fronte ad una forzatura che mette ulteriormente in difficoltà il personale, ma anche l’utenza, in assoluta controtendenza rispetto ai principi di benessere organizzativo dei lavoratori.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Agenzia delle Entrate
Florindo Iervolino