Giustizia: Fp Cgil, “governo lascia a casa 9.000 precari, 5 dicembre sciopero per restituire dignità a tutto il personale”. Partecipa Landini

01 Dicembre 2025
“Basta con questo stillicidio. Appuntamento in piazza Vidoni a Roma alle 10 per lo sciopero di tutte le articolazioni del ministero della Giustizia”. Sarà presente il Segretario generale Cgil
“Il governo lascia a casa 9.000 lavoratrici e lavoratori precari Pnrr della Giustizia: altro che stabilizzazione, quella promossa dall’esecutivo è una ennesima procedura selettiva che serve solo a decidere chi viene sbattuto fuori dall’amministrazione. Siamo dunque di fronte all’ennesimo caso che vede penalizzati lavoratori e lavoratrici di questo ministero: noi non ci prestiamo a questo stillicidio. Invitiamo tutte e tutti ad aderire allo sciopero che la Fp Cgil ha proclamato per venerdì 5 dicembre per tutto il personale del Ministero della giustizia, con appuntamento alle ore 10 in piazza Vidoni a Roma al quale sarà presente il Segretario generale Cgil Maurizio Landini, per dare finalmente risposte alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Lo si legge in una nota di Fp Cgil.
“Da anni – scrive il sindacato – il Ministero della giustizia non si preoccupa di valorizzare e riconoscere le professionalità del proprio personale lasciando carriere ferme al palo e aspettative disattese. Con punte di scoperture di organico di oltre il 50% che mettono a rischio chiusura i servizi di Tribunali e Corti d’Appello, ci sarebbero gli spazi per stabilizzare tutti i precari e fare nuove assunzioni al Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria e agli archivi notarili ma anche per quei profili particolarmente in sofferenza del DAP (Amministrazione penitenziaria) e DGMC (Giustizia minorile) come funzionari contabili, del servizio sociale, tecnici e FOR, giuridico-pedagogici ed educatori oltre agli assistenti amministrativi”.
“La legge di bilancio deve stanziare le risorse necessarie a dare risposte a tutto il personale del Ministero della giustizia: dalla stabilizzazione di tutte le precarie e i precari senza alcuna interruzione dei rapporti di lavoro con la strutturazione a regime del modello dell’ufficio per il processo alle nuove assunzioni per garantire i servizi, per la valorizzazione del personale di ruolo con il rifinanziamento delle progressioni verticali in deroga, l’attivazione dei differenziali stipendiali e del sistema degli incarichi, con l’estensione dell’indennità di specificità organizzativa penitenziaria al personale delle funzioni centrali del DAP e DGMC nell’ambito della contrattazione integrativa attraverso la previsione di una gradualità in base alla presenza in servizio e le responsabilità professionali realmente esercitate. Un sistema giustizia più efficiente vuol dire anche maggiori diritti e tutele per tutti i cittadini”, conclude Fp Cgil.
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