Agenzia del demanio – “Il tempo scopre tutto” – Emergono tardivi i “non detti” della firma del CCNL 2022/2024 – A rischio la procedura per i passaggi di Livello 2025?

04 Dicembre 2025

Tra le ragioni della mancata sottoscrizione del CCNL 2022/2024 da parte della FP CGIL indicammo il frequente ricorso a formule di rinvio della trattazione “ad altra sede o ad altro momento”, senza l’individuazione di risorse economiche specifiche o aggiuntive e senza definirne i contorni generali nell’impegno alla trattazione dei diversi temi.

L’individuazione dei criteri per la procedura per i passaggi di livello e le risorse economiche necessarie per svilupparla è certamente uno di questi argomenti.

Nell’intento di non trovarci a ridosso del termine per sottoscrivere e dare attuazione all’accordo nell’anno in corso, come FP CGIL, non ci accontentammo di un semplice impegno datoriale a trattare l’argomento

peraltro in prossimità della fine del 2025– e chiedemmo che la discussione avvenisse in tempo utile o -in subordine e come mediazione- individuando nella dichiarazione congiunta che accompagna il testo contrattuale se non i criteri per la procedura 2025 almeno le risorse disponibili e il numero dei passaggi.

Purtroppo sappiamo come è andata a finire: un vago impegno a margine del CCNL, utile solo a poter affermare che sì, è vero, il contratto non può recuperare il potere d’acquisto perso dagli stipendi nel triennio 2022/2024 e che però ci sarebbero stati “i livelli”. Si è tentato così di alimentare l’aspettativa generalizzata di una valorizzazione professionale senza specificarne al contempo le condizioni di partenza.

Era nota già da prima della firma del CCNL, infatti, l’intenzione dell’Agenzia di non voler replicare le risorse rese disponibili nelle precedenti procedure negoziate nel 2023 e nel 2024. Questo, finalmente, non lo afferma solo la FP CGIL ma inizia ad essere un fatto condiviso. A differenza di quanto fatto dalla FP CGIL, però, è l’informazione ad essere stata tardiva.

Dopo un rinnovo che consente all’Agenzia di operare una riduzione strutturale degli stipendi del 10% e un PdR2025 che sancisce che si lavorarà di più per guadagnare meno è necessario che il Tavolo negoziale si impegni ad offrire risposte credibili e rispettose a tutte quelle colleghe e colleghi che, da tempo, chiedono di vedersi riconoscere la professionalità e l’impegno prestato mentre, parallelamente, viene chiesto loro sempre maggiore responsabilità e aumento dei carichi di lavoro.

Nel merito della discussione in atto per le progressioni verticali le posizioni negoziali della FP CGIL sono note, condivise e, laddove possibile, mediate. Valuteremo gli esiti delle interlocuzioni e la rispondenza con le aspettative delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

FP CGIL Nazionale

Daniele Gamberini

gamberini@fpcgil.it

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