11 Dicembre 2025
“Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici cui si applica il CCNL Fabbricerie, il contratto degli enti che custodiscono, preservano e valorizzano i monumenti più iconici dell’arte e dell’architettura italiane”: lo si legge in una nota diramata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
Come deliberato dall’assemblea nazionale, tra il 3 e l’11 dicembre si sono svolti volantinaggi e presìdi presso il Duomo di Orvieto, il Duomo di Siena, Santa Croce e Santa Maria del Fiore a Firenze, la Basilica di San Marco a Venezia e la Piazza dei Miracoli a Pisa. Nonostante i tentativi delle controparti di dividere il fronte sindacale con proposte di accordi locali – tentativi prontamente respinti al mittente dal personale – le manifestazioni si sono rivelate un grande successo di partecipazione e compattezza. I lavoratori e le lavoratrici chiedono all’Associazione Fabbricerie Italiane (AFI) la riapertura immediata del tavolo di trattativa, accompagnata da una proposta economica adeguata, capace di ristorare la grave perdita di potere di acquisto subìta dai salari. È inaccettabile che, a fronte di introiti cresciuti esponenzialmente grazie al boom del turismo, i salari di chi rende possibile tutto questo siano rimasti al palo”.
”Uno dei risultati più significativi delle manifestazioni è stato il rompere il muro dell’anonimato. I presìdi hanno permesso di rimettere al centro le persone, dando finalmente un volto e una voce a chi opera quotidianamente all’ombra di questi capolavori. Cittadini e turisti non si sono limitati a esprimere solidarietà, ma hanno riconosciuto il valore essenziale di queste professionalità, invitando i lavoratori a pretendere con forza l’attenzione delle autorità pubbliche, laiche e religiose, su questa situazione intollerabile. La mobilitazione proseguirà, pertanto, fino a quando l’AFI non riaprirà il tavolo, fornendo risposte concrete alle legittime richieste dei suoi lavoratori e delle sue lavoratrici”, concludono i sindacati.