Difesa – Confermate le ulteriori risorse per il contratto integrativo del 2025: una prima risposta, ma non basta

11 Dicembre 2025

Mentre le sigle firmatarie del CCNL a giugno di quest’anno firmavano in fretta e furia il contratto integrativo, la FP CGIL proseguiva con la lotta per ottenere ulteriori risorse per incrementare il FRD. Dopo la sospensione senza spiegazione dei 21 milioni riconosciuti dal 2018 al 2021, ne avevamo chiesti 30, certi e stabili, con un apposito emendamento alla legge di bilancio che è stato proposto dalla FP CGIL a tutti i gruppi parlamentari ed è stato depositato in commissione bilancio al Senato, come da volantino allegato. Arriva finalmente la risposta dell’amministrazione che, guarda caso, individua in 27 milioni l’incremento di risorse necessarie a valorizzare il personale civile di questa amministrazione. Siamo contenti di aver indicato la strada, evidentemente la bontà delle proposte di questa organizzazione sindacale si riconosce a prescindere dagli autografi posti in calce agli accordi, ma badando piuttosto al merito delle questioni.

E proprio facendo riferimento al merito ricordiamo che il nuovo CCNI 2025 dei sindacati firmatari lascia sul piatto oltre 3.000 differenziali economici in meno rispetto al CCNI 2024, come denunciato già con il volantino inviato dello scorso 1 dicembre (CCNI 2025: è arrivato il pacco). Siamo soddisfatti che attraverso la nostra lotta si siano potute stanziare ulteriori risorse a disposizione del personale, perché questa è la strada giusta per valorizzare e riconoscere competenze ed esperienza professionale, ma non basta: queste risorse devono essere stabilizzate e vanno ulteriormente incrementate per riconoscere i miglioramenti economici a tutti i lavoratori che altrimenti rimarranno senza un aumento strutturale della parte stipendiale fondamentale pensionabile.

Anche per questo siamo sempre più convinti della necessità di aderire allo sciopero di venerdì 12 dicembre, per chiedere con forza un nuovo contratto che possa garantire incrementi dei salari adeguati rispetto all’inflazione oltre che miglioramenti significativi sul piano normativo. La nostra lotta al Ministero della difesa dimostra che si può fare! Non è la velocità della firma che conta ma sono i contenuti che si portano avanti e le risorse che vengono effettivamente impegnate a fare la differenza. Ci vediamo domani nelle piazze!

Marco Campochiaro

Coordinatore FP CGIL Nazionale per il Ministero della difesa

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