Qualora venissero confermate le indiscrezioni giornalistiche e le prime dichiarazioni del Governo sui tagli agli statali, per la giustizia si tratterebbe di un vero e proprio colpo di grazia.
Un settore come la giustizia, per il quale da anni chiediamo investimenti e una riforma condivisa che garantisca tempi certi ai cittadini e dignità ai lavoratori, si vedrà ulteriormente danneggiato da una politica miope del Governo.
Abbiamo più volte denunciato la mancanza fisica di lavoratori all’interno degli uffici giudiziari. Nei prossimi 5 anni sono previsti migliaia di pensionamenti e, se davvero si procedesse al blocco totale del turn-over, non sarebbe possibile rimpiazzarli. Molti uffici giudiziari rischierebbero così la chiusura con conseguenze gravissime per il diritto alla giustizia.
I lavoratori della giustizia operano in condizioni di emergenza continua e sono gli unici nel comparto ministeri a non aver ricevuto riconoscimenti economici e professionali. A ciò si aggiungerebbe così la beffa del mancato rinnovo contrattuale e del taglio al salario accessorio.
Il progetto è ormai chiaro: un generale indebolimento del sistema pubblico e delle sue prerogative, lo smantellamento dei servizi e, nel caso specifico, la demolizione di ciò che resta del sistema giustizia.
Roma 20 Maggio 2010