Oggi il Consiglio dei Ministri si appresta a varare un provvedimento che innalzerà l’età pensionabile per le donne del pubblico impiego a 65 anni.
Per questa via verrà ulteriormente peggiorata la manovra del Governo che, nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, mostra un particolare accanimento.
Le ragioni per fare della manifestazione del 12 Giugno un grande momento di mobilitazione si rafforzano.
Il Governo deve sapere che non ci fermeremo e ci batteremo per riconquistare il diritto al rinnovo del Contratto Nazionale e alla contrattazione integrativa sui posti di lavoro (unico strumento per migliorare lavoro e servizi), per sboccare il turn over, per ripristinare gli scatti in tutti i settori della conoscenza, perché non siano licenziati i precari.
Solo per questa via si possono tenere aperti i servizi e garantire i diritti ai cittadini e valorizzare il lavoro pubblico.
Infine, chiediamo con forza, che in autunno si svolgano regolarmente le elezioni per le Rsu, perché il voto dei lavoratori e delle lavoratrici è un elemento di democrazia irrinunciabile.
Roma 10 Giugno 2010