Licenziati 66 precari dalla Provincia di Pescara – Comunicato stampa Fratini-Ranieri

18 Luglio 2011

Licenziati 66 precari dalla Provincia di Pescara, Ecco a cosa serve il rigore della manovra finanziaria – Comunicato stampa di Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp-Cgil e Carmine Ranieri, Segretario Generale Fp-Cgil Abruzzo

Alla Provincia di Pescara sono stati licenziati 66 precari, di cui gran parte dei Centri per l’impiego, per costituire una società di gestione in-house con la scusa che in questo modo sarà possibile assumere gli addetti senza la spada di Damocle del patto di stabilità e delle regole restrittive sulle assunzioni che, secondo le interpretazioni di parte pubblica, impedirebbero ogni possibilità di stabilizzazione.

Nulla di più falso, visto che le regole sull’assunzione dei precari non sono state abolite dalla legge 122/2010 e che la Provincia ha le disponibilità economiche per sostenere il costo delle immissioni in ruolo, utilizzando le risorse che intende mettere a disposizione della società di gestione per consentirne l’avvio.

Ci domandiamo perché disperdere un patrimonio di conoscenze e professionalità collaudato in anni ed anni di lavoro, senza alcuna certezza di riassunzione, soprattutto in un momento di crisi sociale ed economica come quella che sta attraversando il Paese, nel quale il ruolo del servizio pubblico, soprattutto dei Centri per l’Impiego, dovrebbe essere rafforzato e messo in sinergia con altre istituzioni, per consentire il miglior governo delle problematiche sociali ed occupazionali del territorio, invece di decretarne la fine senza un progetto ed una prospettiva credibili.

Di fronte a questo atto, che non è altro che l’ennesima manifestazione della volontà di piegare la Pubblica Amministrazione a logiche ed esigenze che non hanno nulla a che fare con quelle dei cittadini, la Fp-Cgil ribadisce il suo impegno a contrastare con tutti i mezzi a disposizione questi episodi, ovunque si manifestino, ed a impedire che ai lavoratori che hanno maturato tutti i diritti ed i requisiti per la stabilizzazione possa essere negata la prospettiva di un futuro dignitoso con un semplice tratto di penna come nel caso della Provincia di Pescara.

Roma, 21 settembre 2010

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