Lettera al Ministro De Castro per la corretta applicazione della mobilità volontaria

18 Luglio 2011

Lettera al Ministro De Castro per la corretta applicazione della mobilità volontaria

Roma, 5 marzo 2007

Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali
On.le Paolo De Castro

Al Capo di Gabinetto
Dr. Ezio Castiglione

e, p.c. al Capo Dipartimento dell’ICQ
Dr. Giovanni Lo Piparo

Egregio Signor Ministro,
nel Memorandum d’intesa sul Lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche, si è convenuto sul valore centrale del lavoro pubblico sotto il profilo della garanzia dei diritti di cittadinanza; tra questi il tema della mobilità del personale è tra quelli fondamentali.
In particolare, sulla “mobilità territoriale e funzionale”, che reputiamo fattore decisivo per una complessiva rimessa a funzionalità dell’azione pubblica, siamo convinti si debba sviluppare un’azione sinergica fra Amministrazioni e sindacato, in questo caso fra MIPAAF e organizzazioni rappresentative del personale.
Già con la precedente gestione siamo stati ripetutamente costretti a sollevare molte osservazioni sulla gestione del personale dell’ICQ, giudicando più volte illegittime le scelte operate.
Più volte, inoltre, ci siamo trovati costretti addirittura a richiamare i principi di tutela previsti dalle norme sull’assistenza all’handicap, senza peraltro avere alcun riscontro. Per questa ragione abbiamo ripetutamente chiesto al MIPAAF di alzare il suo livello di attenzione e di sensibilità su questo tema, anche attraverso l’individuazione di nuove modalità organizzative che non escludano il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori, certamente non sulla gestione concreta delle domande, ma in una precisa e puntuale attività di verifica e controllo sul pieno ed inderogabile bisogno di garanzia di esigibilità dei diritti definiti nella legge 104/92.
Ora, dopo tanto tempo, il solo ICQ ha presentato una propria proposta sulla mobilità in assenza di un quadro contrattuale decentrato di livello nazionale che delinei i criteri generali sulla mobilità volontaria del personale dell’intera Amministrazione.
La proposta dell’ICQ non contiene nessuna innovazione, né sotto il profilo della garanzia di esigibilità di quei diritti né su un modello di partecipazione, nei limiti già indicati, delle rappresentanze dei lavoratori. La proposta è carente, rispetto a quelle adottate in tutte le altre Amministrazioni nelle procedure, nelle tempistiche e fortemente lacunosa, specialmente nella parte in cui si ribadisce, oltremodo, quella “facoltà dell’Amministrazione di disporre trasferimenti per particolari esigenze di servizio”, più volte impropriamente invocate a giustificazione di avvenuti trasferimenti di personale, evidenziando, al riguardo, che le esigenze degli uffici sono già perentoriamente individuate nelle dotazioni organiche approvate, e che una mobilità per esigenze di servizio può essere applicata solo in presenza di motivate e dimostrate particolari esigenze.
Converrà con noi sul fatto che tutto ciò non è condivisibile e denota una totale lontananza di questa Amministrazione dai principi di trasparenza e legittimità ed assolutamente lontana finanche dalle dichiarazioni assunte dal Governo e dalle organizzazioni sindacali nel citato patto per il lavoro pubblico.
Pertanto la FP CGIL, nel confermare la propria determinata convinzione ad operare, anche su questo tema, nel quadro definito nel Memorandum d’intesa sul Lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche, le invia una propria ipotesi di accordo che ci auguriamo Lei possa assumere nel confronto già fissato per oggi, 5 marzo 2007, per la quale dichiariamo sin da ora la piena disponibilità ad un confronto costruttivo.
Non osiamo immaginare però una trattativa che continui a ragionare negli stessi termini in cui si è qualificato l’atteggiamento dell’amministrazione in questi ultimi anni sul tema della mobilità a domanda.
Per chiarezza, le preannunciamo che contrasteremo in ogni modo un’ipotesi di accordo che non abbia l’ambizione alta di segnare una netta linea di demarcazione con le irrazionali pratiche passate.
Nel rimanere in attesa di cortese urgente riscontro si porgono distinti saluti.

p. la CGIL Funzione Pubblica Nazionale
Savino Cicoria

Alleghiamo la
PROPOSTA DI ACCORDO MOBILITA’ INTERNA (PDF)

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