INL, FP CGIL – Il DL PA e l’impatto sull’INL

16 Maggio 2025

Nei giorni scorsi il cosiddetto DL PA è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Diverse le norme che riguardano l’INL.

La prima, su cui urgono chiarimenti urgenti dal vertice politico, riguarda l’art. 14 e il Fondo di 190 milioni di euro istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con l’obiettivo di “proseguire il processo di progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale appartenente alle aree professionali e del personale dirigenziale dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei ministri”. La norma lascia aperti due quesiti: non si è capito quali saranno le Amministrazioni destinatarie e, ancor prima, non si comprende a cosa si faccia riferimento: a un incremento dei Fondi Risorse Decentrate dei singoli Enti ovvero all’aumento dell’indennità di amministrazione?

Per provare ad avere risposte certe, lo scorso 18 marzo avevamo inviato una richiesta di incontro urgente alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, “ovviamente” priva di qualsiasi riscontro. E’ tuttavia fondamentale avere una risposta rapida e chiara alle due domande precedenti, anche per capire cosa stia facendo il vertice politico a tutela dei lavoratori dell’INL. In assenza di riscontri, ci attiveremo con tutte le azioni a tutela dei lavoratori e saremmo di fronte alla solita ambiguità: a parole si decanta l’importanza della vigilanza sul lavoro, mentre nei fatti non si interviene per rendere attrattivo l’Ente preposto.

La seconda norma riguardante l’INL è quella relativa al riconoscimento degli arretrati della perequazione 2022, indebitamente scomputata. L’INL è stato autorizzato ad attingere ai fondi del proprio bilancio per pagare ai propri dipendenti quanto spettante. Il pagamento avverrà in due tranche: la prima dovrebbe essere corrisposta per metà anno e la seconda a inizio 2026.

La terza norma riguarda la presenza di un magistrato della Corte dei Conti presso INL, che potrà assistere alle sedute degli organi di amministrazione e di revisione, così da rendere più agevole e celere (si spera) il controllo sulla gestione finanziaria.

Infine, si prevede un incremento di otto unità dirigenziali da assumere, vista la perdurante carenza di dirigenti in particolare sul territorio. A questo proposito, riteniamo sia importante fare una valutazione sul tema delle doppie (o triple) sedi, iniziando a invertire una tendenza basata esclusivamente sul risparmio di spesa e non anche sull’efficienza degli uffici territoriali e delle loro attività. Detto in parole povere: chiediamo che questi otto dirigenti siano impiegati sul territorio, iniziando a “scorporare” sedi attualmente accorpate.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

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