Dogane e Monopoli – Nota al Viceministro e Organi di Controllo su Riorganizzazione ADM

10 Luglio 2025

Al Sig. Vice Ministro del MEF

On.le Maurizio Leo

segreteria.leo@mef.gov.it

Ai Membri del Comitato di Gestione

dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Al Presidente del Collegio dei Revisori

OGGETTO: Determina Direttoriale sull’organizzazione interna delle Direzioni territoriali ADM. Criticità sulla Riorganizzazione

In data 8 luglio 2025 ci è stato trasmesso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli lo schema relativo alla nuova articolazione interna delle Direzioni Territoriali in funzione della Riorganizzazione in atto, che sarà sottoposto all’approvazione del Comitato di Gestione nella giornata odierna.

Nonostante le reiterate richieste di confronto avanzate da queste Organizzazioni Sindacali al Direttore dell’Agenzia in merito alla suddetta tematica — richieste di cui si era fatto garante la S.V. — non è stato ad oggi possibile ottenere un incontro, che di fatto ci è stato negato.

Alla luce di quanto sopra, siamo costretti, con la presente, a rappresentare formalmente il nostro totale dissenso rispetto alla modalità adottata dal Direttore dell’Agenzia e alla determinazione in corso di approvazione, evidenziando di seguito le principali criticità della proposta di riorganizzazione:

  1. Individuazione a priori delle posizioni organizzative senza previsione di copertura finanziaria che è prevista a seguito di contrattazione con le OO.SS.:

La determinazione direttoriale n. 432241 dell’8 luglio 2025 prevede l’istituzione di circa 460 aree territoriali e distaccamenti locali. Tuttavia, l’art. 1, comma 4, del Regolamento di Amministrazione dell’Agenzia stabilisce che i responsabili di tali unità devono essere funzionari titolari di Posizione Organizzativa ai sensi dell’articolo 15 del medesimo Regolamento oppure di Posizione Organizzativa prevista dalla contrattazione collettiva nazionale di riferimento. La previsione nel Regolamento di Amministrazione del ruolo che le Posizioni Organizzative dovranno ricoprire fa venire meno la libera contrattazione prevista per il finanziamento, condizionandola a priori sui numeri e di conseguenza sul finanziamento che deve essere contrattato dal Fondo del Personale.

Tra l’altro ad oggi si rappresenta che la contrattazione sulle P.O. è in una fase di stallo e quindi il relativo finanziamento (anche rispetto alle nuove modalità previste dal CCNL) che la contrattazione deve identificare.

Possiamo dunque affermare che la proposta di riorganizzazione, così come formulata, risulta priva della necessaria copertura finanziaria. Si ritiene pertanto indispensabile procedere ad una revisione del Regolamento di Amministrazione tale da rendere autonoma l’individuazione delle PO a fronte della contrattazione prevista.

  1. Poca chiarezza nella ripartizione delle competenze.

Nella proposta attuale vengono istituite Aree Territoriali, Distaccamenti Locali, Reparti Territoriali e Reparti Locali senza che venga fornita una chiara identificazione delle attività da queste svolte rispetto alle varie materie che dovranno trattare. Tale difficoltà è risultata già evidente durante la fase attuale di sperimentazione della DT Emilia Romagna e Marche.

Rispetto all’assetto attuale, che si basa su Uffici delle Dogane e Monopoli e Sezioni operative territoriali, si viene in tal modo a parcellizzare molto le funzioni irrigidendo oltremodo l’attività operativa di un’Agenzia a cui sono affidati compiti istituzionali, come la regolarità fiscale dei traffici commerciali, che per loro natura possono essere mutevoli.

In tal modo il rischio concreto è quello di generare confusione organizzativa, sovrapposizioni di ruoli, inefficienze operative e, in ultima analisi, un grave disorientamento tra il personale.

Si ribadisce che non è concepibile procedere alla definizione di una nuova struttura organizzativa senza prima stabilire con chiarezza cosa debba fare ciascuna unità, con quali mezzi, con quali obiettivi e con quali responsabilità. La mancanza di tali elementi rappresenta una grave lacuna progettuale e gestionale, che rischia di compromettere la funzionalità dell’intera riorganizzazione.

Tra l’altro con l’avvenuto declassamento di Uffici che prima erano diretti da un Dirigente ed ora, con la soppressione della posizione dirigenziale, saranno diretti da una POER, una mancanza di chiarimenti rispetto alle competenze vedrà di fatto lasciare le attribuzioni di questi Uffici esattamente come prima facendo accollare ad una POER tutte le responsabilità di un Dirigente senza una vera e propria riorganizzazione delle attività che tale scelta, da noi contrastata sin dall’inizio, dovrebbe avere di conseguenza.

  1. Mancanza di trasparenza sull’esito della sperimentazione

Nelle premesse alla determinazione direttoriale n. 432241 dell’8 luglio 2025 si fa riferimento alla volontà di procedere con le modifiche organizzative in ragione della “favorevole valutazione tecnica della fase di sperimentazione della nuova infrastruttura tecnologica, avviata il 1° maggio 2025”.

Tuttavia, le scriventi Organizzazioni Sindacali non sono state in alcun modo informate in merito all’esito della sperimentazione – che tra l’altro risulta ancora non conclusa – e non è stata trasmessa alcuna relazione ufficiale al riguardo. Al contrario, ci risultano numerose criticità di natura informatica, legate principalmente alla creazione dei nuovi codici ufficio, i quali risultano incompatibili con i precedenti, generando difficoltà anche nell’attività di riscossione dei diritti da parte degli Uffici.

In merito a ciò, si ritiene indispensabile la redazione e la trasmissione di una dettagliata relazione da parte dell’amministrazione sull’andamento della sperimentazione e sulle criticità rilevate nel periodo.

  1. Ambiguità dell’art. 16 della determina direttoriale

L’articolo 16 della determinazione direttoriale n. 432241 appare formulato in maniera poco chiara e sembra essere volto a correggere decisioni precedenti prive di adeguato fondamento normativo. Ci riserviamo un’analisi più approfondita, ma sin da ora esprimiamo perplessità in merito alla previsione di ulteriori unità organizzative, introdotte senza alcuna giustificazione né motivazione esplicita.

  1. Improprio riferimento all’informazione sindacale

Riteniamo inaccettabile il mantenimento, all’interno della determinazione, della dicitura “INFORMATE le Organizzazioni Sindacali”.

Il fatto stesso che le scriventi siano costrette a rivolgersi al Vice Ministro e agli organi di controllo dimostra in modo inequivocabile che non vi è stata alcuna informazione preventiva, non consentendoci di partecipare ad un percorso riorganizzativo che inciderà profondamente sulla vita lavorativa di circa 10.000 dipendenti dell’Agenzia.

Premesso quanto sopra, confidando nella Vostra attenzione e sensibilità rispetto alle problematiche evidenziate, restiamo comunque a disposizione per un confronto costruttivo che restituisca al dialogo sindacale il ruolo che gli compete, con l’auspicio che non si proceda frettolosamente ad una riorganizzazione che merita tutta l’attenzione e il coinvolgimento di tutti gli attori che la dovranno subire ma ancor di più sostenere.

Si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

FP CGIL                    UIL PA                  USB

   Iervolino                    Procopio               Serino

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto