P.a.: Fp Cgil; Ccnl Funzioni locali, senza risorse aggiuntive impossibile rinnovo dignitoso

21 Luglio 2025
“Ribadiamo le nostre richieste per un adeguato e dignitoso rinnovo del Contratto 2022-24 delle Funzioni locali: aumentare lo stanziamento del 5,78%, fondi dedicati al riallineamento dell’indennità di comparto – risorse che devono essere previste dal governo –, sblocco totale dei tetti al salario accessorio, l’aggiunta alla contrattazione delle risorse stanziate e non spese del CCNL 2019-2021. Solo così sarà possibile garantire un contratto vero, degno e immediatamente esigibile”.
Lo scrive in una nota il Segretario generale Fp Cgil Federico Bozzanca, a seguito del tavolo di oggi all’Aran per la trattativa per il rinnovo del Ccnl 2022-24.
“Al momento – spiega – le cosiddette ‘novità’ proposte dalla controparte non modificano di una virgola il problema principale che rimane sempre lo stesso: sono necessarie risorse aggiuntive che il Governo deve mettere a disposizione del rinnovo contrattuale. L’indennità di comparto conglobata non la possono pagare di certo i lavoratori. E vale la pena di ricordare che siamo sempre in presenza di uno spostamento di risorse, al momento non c’è un euro aggiuntivo. E questo mero spostamento rischia addirittura di far diminuire di qualche euro la busta paga, e ovviamente non cambia di una virgola neanche le prospettive future. Quattordici euro (lordi!) sono anni luce lontani dalla possibilità di far superare i gap salariali, nè rilanciano la valorizzazione. Le soluzioni normative proposte in alcuni casi sono peggiorative in altri impraticabili, senza risorse per la contrattazione decentrata visto che la stragrande maggioranza degli Enti non può o non intende utilizzare le ‘opportunità’ (noi lo chiameremmo più opportunamente ‘bluff’) del DL PA che, in sostanza dice: ‘se volete l’aumento ve lo pagate voi. E comunque sarete penalizzati sulle future assunzioni’. Per rilanciare l’attrattivita’ degli enti locali è necessario investire, ma il Governo ha già dimostrato un totale ed eloquente disinteresse. Basta guardare le grandi strategie di valorizzazione delle aree interne…”, osserva.
“E’ così che si valorizzano lavoratrici e lavoratori? Proponendo un gioco delle tre carte e non facendo nulla per contribuire al recupero del potere di acquisto per salari che sono già i più bassi della Pa?”, conclude.
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