INPS – Attivazione INPS su ragionevole accomodamento per caregiver

01 Ottobre 2025

Al Presidente Avv. Gabriele Fava Alla Direttrice Generale

Dott.ssa Valeria Vittimberga

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: Attivazione INPS su ragionevole accomodamento per caregiver

L’11 settembre 2025 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (sentenza C-38/24) ha introdotto un principio molto importante per chi si trova a conciliare lavoro e assistenza familiare: il diritto al ragionevole accomodamento non riguarda più soltanto le persone con disabilità, ma anche chi le assiste quotidianamente, cioè i caregiver familiari.

In concreto, questo significa che chi assiste un familiare con disabilità grave può chiedere al datore di lavoro misure come:

  • turni o orari compatibili con l’assistenza;

  • maggiore flessibilità organizzativa;

  • eventuali adattamenti nelle mansioni, purché tali misure non rappresentino un onere sproporzionato per chi deve organizzare il lavoro.

Nel ridefinire il quadro complessivo delle tutele, la Corte ha chiarito che negare senza giustificazioni queste possibilità può configurare una forma di discriminazione indiretta.

È evidente come questa pronuncia rappresenti un riconoscimento importante del ruolo sociale dei caregiver, andando a rafforzare le tutele per chi si trova a dover bilanciare lavoro e responsabilità familiari.

In un Istituto come il nostro, dove a macchia di leopardo registriamo la tentazione di convertire le assegnazioni temporanee in Smart Working (con una mutazione evidente dell’impianto di garanzia a tutela del lavoratore), riteniamo fondamentale la ricezione tempestiva di questo orientamento.

La presente, pertanto, per sollecitare un’iniziativa che:

  • recepisca formalmente l’orientamento della Corte di Giustizia UE, inserendolo nelle pratiche interne di gestione del personale;

  • garantisca il pieno riconoscimento del diritto al ragionevole accomodamento per i caregiver, attraverso strumenti trasparenti e procedure dedicate;

  • eviti interpretazioni riduttive o soluzioni provvisorie, che rischiano di svuotare di contenuto la tutela e di non rispondere in modo adeguato ai bisogni reali di conciliazione;

  • apra un tavolo di confronto con tutte le rappresentanze sindacali, al fine di definire modalità chiare e condivise di applicazione di questo nuovo quadro di diritti.

Rimaniamo in attesa che l’INPS metta nero su bianco le modalità di fruizione di questo diritto, come del resto rimaniamo in attesa delle istruzioni operative sull’oblio oncologico (legge 193/2023) e sul congedo biennale e i permessi per i malati oncologici, cronici e cronici rari (legge 106/2025).

Non sono dettagli nella complessa macchina organizzativa di una realtà con 25.000 dipendenti. Confidiamo in un riscontro celere e costruttivo.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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