CÉDER UN PEU, C’EST CAPITULER BEAUCOUP
(Cedere un po’, significa capitolare)
SONO STATI PUBBLICATI I BANDI DELLE PEO 2025!
UN DISASTRO ANNUNCIATO
Allo scempio fatto dall’ultimo accordo che avevamo già stigmatizzato con il comunicato del 19 agosto, si aggiunge il peggioramento anche della procedura, che emerge chiaramente dai bandi.
Anche su questo i firmatari hanno dato all’Amministrazione carta bianca?
Questi i punti più deprecabili:
come già sottolineato, le maggiori risorse del FRD 2025 non sono confluite sulle PEO 2025 e quindi la percentuale del personale che si riqualificherà non potrà arrivare al 50% (di questo passo ci sarà parte del personale che non si potrà mai riqualificare!);
espletare esclusivamente a Roma le prove, a discapito di tutti i colleghi delle sedi decentrate, quando sarebbe stato possibile organizzarle presso le sedi di appartenenza senza ulteriore sperpero di denaro pubblico e grave disagio per il Personale, già verificatosi nelle precedenti progressioni;
calpestare l’esperienza del personale con l’abbassamento di 5 punti;
peggiorare la formazione non tenendo conto dell’attività che realmente svolge ogni dipendente ma pretendere una pluralità di conoscenze specifiche sulla Corte di conti che nemmeno il personale di magistratura possiede;
prevedere lo stesso percorso formativo per i Funzionari, gli Assistenti e gli Operatori;
nessuna banca dati e un punteggio negativo per ogni risposta errata;
aumentare il punteggio, portandolo a 2 punti sia per la posizione di preposto, sia per l’idoneità conseguita nelle selezioni per le Alte Professionalità;
attribuire punteggi soltanto ai corsi di formazione con test finale, con la consapevolezza che non a tutti è stato consentito di partecipare;
perseverare nella penalizzazione dei titoli di studio, oggi non inerenti, ma ieri consentiti per accedere con concorso pubblico alla Corte dei conti, cosa unica nel panorama delle Pubbliche Amministrazioni.
Oltretutto, nonostante le promesse e le Commissioni costituite ad hoc, l’Amministrazione non ha fatto nulla per modificare il nostro sistema di valutazione, così disomogeneo e poco trasparente da non poter essere utilizzato come parametro valido per le selezioni delle PEO.
Infine, sottolineiamo ancora una volta, che le valutazioni avvengono, in diversi uffici, senza il dovuto confronto e senza la dovuta informazione a tutto il Personale dell’ufficio.
Susanna Di Folco Fernanda Amidani Felice Dell’Armi