Giustizia amministrativa – Illegittimità del decreto 7/2013 e gravi criticità TAR Sicilia – Palermo

12 Novembre 2025

Al Segretario Generale del TAR Sicilia – Palermo

Sede

p.c. Al Segretario Generale della Giustizia Amministrativa

Sede e

Al Segretario delegato per i TT.AA.RR.

Sede

Per il tramite di Relazioni Sindacali

Mail: relazioni.sindacali@giustizia-amministrativa.it


Oggetto:
Illegittimità del decreto 7/2013 e gravi criticità TAR Sicilia – Palermo.

Gli scriventi, Coordinatrice FP CGIL Nazionale e il Segretario Provinciale FP CGIL, intendono rappresentare quanto segue in merito alle criticità riscontrate presso la sede del TAR Palermo.

  1. Le RSU della sede hanno richiesto un incontro con il Segretario Generale del TAR Palermo per discutere situazioni di criticità interne, con finalità di mera presa di conoscenza e individuazione di soluzioni, senza alcun riferimento a temi di contrattazione integrativa.

  2. In tale occasione è stata fatta intervenire una “delegazione trattante” istituita con decreto del Presidente di sede del 2013. Tale decreto, pur esistente, non trova alcun fondamento giuridico né nel CCNL né nell’art. 42 del D.Lgs. 165/2001.

  3. Come previsto dal CCNL, i soli soggetti titolari della contrattazione integrativa di sede sono le RSU e i rappresentanti territoriali delle OO.SS. Nella Giustizia Amministrativa la sede deputata alla contrattazione integrativa è esclusivamente quella centrale, con delegazione di parte datoriale designata dal Segretario Generale della G.A. mediante apposito decreto. Nelle sedi territoriali, il solo Dirigente – in quanto datore di lavoro – è legittimato a rappresentare l’Amministrazione.

  4. La peculiarità introdotta presso il TAR Palermo, con la creazione di una delegazione trattante locale, è priva di legittimità e non supportata da alcun contratto collettivo.

Si evidenzia inoltre che i componenti designati risultano delegati sindacali di una specifica sigla, circostanza che determina una evidente incompatibilità. Nel medesimo decreto gli stessi sono definiti “direttori”, figura non presente né allora né oggi in alcun CCNL delle Funzioni Centrali. Esiste un palese difetto di legittimazione per insussistenza dei profili di Direttore e Delegato spesi da Mauro Basile, Maria Rosa Leanza, Paola Nalbone ed Ignazio Di Nino. Inoltre sussiste una macroscopica incompatibilità con l’attività svolta per conflitto di interessi, in quanto il tema delle decisioni appartiene all’interesse proprio e della categoria di inquadramento degli stessi.

Alla luce di quanto sopra:

    • La delegazione menzionata nel verbale non ha alcun titolo a partecipare a incontri richiesti dalle RSU, né tanto meno di esistere.

    • Il verbale siglato non ha valore validità e se ne chiede l’immediata eliminazione, con redazione di verbale dettagliato.

    • Si rappresentano le continue disparità di trattamento a carico del personale della sede, configurando una palese violazione delle norme e una condotta antisindacale.

Qualora non si provveda a un immediato cambio di rotta, la FP CGIL Nazionale si vedrà costretta ad intraprendere tutte le azioni necessarie affinché tali condotte cessino.

I fatti sopra descritti, seppur già conosciuti in via informale, vengono con la presente manifestati dalla FP CGIL Nazionale in maniera ufficiale, attraverso questa nota, quale atto formale di rappresentazione e denuncia delle criticità riscontrate.

Per questo motivo la nota viene inviata al Segretario Generale della Giustizia Amministrativa e al Segretario Delegato per i TT.AA.RR.

La Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Maria Paola Lo Monaco

Il Segretario Provinciale FP CGIL
Michele Morello

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto