MIMIT – Musei chiusi, fondi incerti: è ora di cambiare rotta

13 Novembre 2025

Nella giornata di ieri un assessore, ospite del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è rimasto vittima di un incidente scivolando sulle scale e rompendo accidentalmente una vetrata un’opera del maestro Mario Sironi.

Fortunatamente l’episodio non ha avuto conseguenze più gravi per la persona coinvolta, nella speranza che l’opera possa essere quanto prima restaurata.

Con l’occasione, intendiamo richiamare l’attenzione sulla gestione dei beni culturali all’interno del Ministero, da tempo oggetto di crescente preoccupazione.

Per quanto riguarda le problematiche della sede di Viale America, il museo e la biblioteca delle comunicazioni versano in condizioni precarie e di inutilizzo, con personale progressivamente sottratto alle attività di valorizzazione, mentre si moltiplicano annunci e iniziative prive di chiarezza e pianificazione.

Parallelamente, non c’è alcuna notizia sulla biblioteca di Viale Boston, che resta nell’incertezza più totale.

Nel frattempo, la stessa scalinata, presso lo stabile di Via Molise al Portone di Bronzo, teatro dell’incidente, è ormai divenuta una sorta di mostra permanente, occupata stabilmente da allestimenti, banchetti e buffet, senza che sia chiaro se tali utilizzi siano compatibili con il contesto storico e architettonico.

Riteniamo inaccettabile apprendere informazioni rilevanti sull’istituzione di un sedicente “Museo del Made in Italy” o esposizione nazionale permanente del Made in Italy nel corso di una riunione rivolta ai neoassunti, e per di più tramite comunicazione del Capo di Gabinetto, senza alcuna preventiva informativa ai RLS né alle organizzazioni sindacali da parte dell’Amministrazione.

Chiediamo inoltre chiarezza su quali fondi saranno utilizzati per il Museo del Made in Italy, auspicando che non vengano sottratti ai lavori di ristrutturazione dello stabile, sacrificandone sicurezza e funzionalità in favore dell’apparenza.

Chiediamo trasparenza, rispetto dei ruoli e una gestione responsabile delle risorse: non si può parlare di nuovi musei mentre quelli esistenti restano chiusi e dimenticati, e mentre personale fondamentale viene sottratto a biblioteche e museo, e gli spazi che ospitano opere d’arte vengono utilizzati con leggerezza.

È necessario un cambio di passo deciso: più cura per il patrimonio, meno propaganda, più partecipazione e meno decisioni calate dall’alto.

FP CGIL

Luca Giovinazzo

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