Il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro scenderà in piazza domani per una giornata di mobilitazione indetta da FP Cgil, Uilpa e Usb PI. Al centro della protesta c’è il Decreto Legge sulla sicurezza sul lavoro, giudicato insufficiente dai sindacati nel garantire l’attrattività dell’INL e nel rispondere alle criticità che affliggono l’ente.
Il governo continua a prevedere nuove assunzioni senza affrontare il problema sempre più grave delle dimissioni e delle rinunce alla presa di servizio. Emblematico il caso del concorso per mille ispettori tecnici voluto dalla ministra del Lavoro Marina Calderone. Un fiasco perché sarà coperta meno della metà dei posti a causa della forte discrepanza tra competenze richieste e retribuzioni offerte.
Una situazione che stride con le dichiarazioni di intenti sull’obiettivo di rafforzare la vigilanza in materia di lavoro e sicurezza. Chiediamo che all’Istituto sia consentito di utilizzare una quota del proprio bilancio per sostenere il personale, introducendo misure di welfare integrativo e un sistema indennitario, a partire dall’indennità ispettiva.
Da mesi attendiamo un confronto con la ministra Calderone, che continua a evitare un incontro più volte richiesto.
La mobilitazione del 25 novembre prevede un presidio davanti alla sede del Ministero del Lavoro in via Veneto, a Roma, mentre in tutto il Paese si terranno assemblee, sit-in e incontri con i prefetti. A questi ultimi sarà consegnato un documento da trasmettere al Governo, in cui si sollecita la presidente del Consiglio e la ministra competente ad adottare misure concrete per rafforzare l’Ispettorato Nazionale del Lavoro.