P.a.: Fp Cgil, “tutela potere d’acquisto e verifica democratica accordi”

03 Dicembre 2025
Il Segretario generale Bozzanca dopo avvio trattativa rinnovo Ccnl 25-27 Funzioni centrali: “questione salariale priorità, stop a invasione di campo del legislatore”

“La novità di questa tornata contrattuale è legata alla tempistica: trattiamo di un contratto che potremmo chiudere entro la vigenza. Questa circostanza potrebbe portare al personale dei benefici più rapidi ma al tempo stesso apre alla possibilità che possa esserci uno scostamento del tasso di inflazione programmato nel corso del prossimo anno che, a contratto chiuso e in assenza di clausole di garanzia, l’attuale quadro non ci consentirebbe di recuperare. E’ dunque necessario individuare insieme una modalità che ci consenta di salvaguardare il potere d’acquisto”.

Lo sostiene il Segretario generale Fp Cgil Federico Bozzanca a margine dell’incontro all’Aran che ha avviato il negoziato per il rinnovo del Ccnl 2025-2027 relativo alle Funzioni centrali.

“Occorre – osserva – che la nuova tornata contrattuale possa riconnettere partecipazione democratica e funzione contrattuale anche attraverso percorsi di validazione democratica degli accordi e definire delle regole certe per la validità delle intese di secondo livello, nonché affrontare subito la questione salariale. Le ragioni dell’urgenza di dare una risposta al mondo del lavoro pubblico devono inoltre essere conciliate con la necessità di completare alcune fondamentali innovazioni come l’applicazione del nuovo ordinamento professionale attraverso risorse appositamente stanziate, a come miglioriamo le condizioni di lavoro di chi presta la propria attività in smart working e le norme relative alla conciliazione vita-lavoro, a come affrontiamo concretamente il tema della disabilità. Proprio oggi, peraltro, è la giornata internazionale della disabilità”.

“Sullo sfondo – aggiunge Bozzanca – le grandi sfide che toccheranno le pubbliche amministrazioni quali, ad esempio, i cambiamenti demografici e l’impatto che avranno i pensionamenti nei prossimi anni, i cambiamenti legati all’utilizzo delle nuove tecnologie e come l’intelligenza artificiale entrerà negli uffici pubblici, la formazione continua come leva del cambiamento e del miglioramento del sistema. Formazione su cui è iniziato ad esserci un investimento ma che, alla prova dei fatti, ha scontato l’impatto con problemi organizzativi e con Amministrazioni che continuano a non crederci”.

“Ritengo sia altresì necessario porre un freno all’invasione di campo di un legislatore che con sempre maggiore frequenza ha violato l’autonomia negoziale delle parti. Piuttosto, come accaduto in passato, sarebbe utile che il legislatore decidesse finalmente di superare alcuni vincoli ancora esistenti che nei fatti limitano fortemente gli spazi di negoziato”, conclude il Segretario generale Funzione pubblica Cgil.

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