Egregio Presidente,
Egregio Segretario generale,
Egregio Vice segretario generale,
la scrivente Organizzazione Sindacale è costretta a riferirvi la grave situazione che si è venuta a verificare, ancora una volta, durante le prove selettive per le Progressioni Economiche Orizzontali, che si sono svolte il giorno 3 dicembre u.s., presso l’Hotel Ergife, sito a Roma, Largo Lorenzo Mossa 8.
In primo luogo, tutte le colleghe e i colleghi, Funzionari, Assistenti e Operatori, sono stati costretti, per ore, ad attendere fuori, in piedi al freddo e all’umidità; parliamo soprattutto, ma non solo, di colleghe e colleghi ultrasessantenni. File interminabili nelle quali tutti sono stati sottoposti ai controlli con il metal detector e a perquisizioni corporali, dopo essere stati privati degli effetti personali; queste procedure preventive hanno differito di due ore l’inizio della prova, iniziata alle ore 17 circa;
Sono stati sequestrati portafogli e accendini (campagna contro il fumo o si teme l’ingresso di pericolosi terroristi incendiari?);
È stato negato l’accesso al bagno, situato a pochi metri dalla sala della prova, dando indicazioni di poter usufruire delle toilette situate nella hall dell’hotel, più distanti, senza una motivazione logica;
La conclusione della prova, slittata nel tardo pomeriggio (circa alle ore 18), ha avuto come conseguenza che il Personale delle sedi regionali che non aveva diritto ad un pernottamento (Firenze, L’Aquila e Napoli) si è ridotto a tornare nella propria residenza oltre le ore 22; quello che aveva diritto ad un pernottamento (Milano, Bologna, Perugia, Ancona, Cagliari e Palermo) oltre le ore 24; il tutto con l’obbligo di essere presente il giorno successivo nella propria sede di lavoro.
Unica nota positiva l’agibilità della sede dell’Hotel Ergife, migliorativa rispetto alla precedente, ovvero la Caserma dei Carabinieri sita a Viale Tor di Quinto.
Tutto ciò si può considerare come una mancanza di rispetto e di fiducia verso i propri dipendenti e Vi rappresentiamo che il Personale non merita questo trattamento umiliante, ancor meno il Personale ultrasessantenne, con una esperienza professionale provata e consolidata.
Facciamo, altresì, presente che l’organizzazione della prova a quiz, scaturisce da un accordo che prevede tale esame pratico, quando ciò NON AVVIENE IN NESSUN’ALTRA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, mentre nel nostro Istituto viene considerato dalla parte datoriale, con l’accordo di altre sigle sindacali, alla stregua di una procedura concorsuale.
Per questo motivo la FP CGIL ha sempre contestato questa procedura, tant’è che
Per questo ci rivolgiamo a Voi che rappresentate tutto il Personale Amministrativo, affinché si avvenga alle prossime procedure PEO, senza quiz e senza disagi e che invece rappresentino un momento di crescita e di soddisfazione professionale.
Cordialmente
FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco