Nella mattinata del 19 novembre 2024 si è svolto al MUR l’incontro tra l’amministrazione (presenti il Direttore Generale Dott. Emanuele Fidora e il Dott. Maurizio Trimaldi), le OO.SS e la RSU del MUR.
La riunione aveva all’ordine del giorno:
FRD annualità 2024
Progressioni economiche
Posizioni organizzative
Regolamentò identità alias
L’amministrazione ha premesso che la costituzione del fondo è stata certificata, consentendo finalmente all’emanazione della proposta di accordo per l’FRD 2024 senza rischiare idi incorrere in possibili rilevi di irregolarità rispetto alla quantificazione delle risorse disponibili.
L’accordo proposto è identico rispetto a quello del 2023 , tranne che per gli importi utilizzabili per la retribuzione dlela performance, che ammontano a 2.205.064,78 totali, con una media di 10.000 euro lordi per lavoratore con valutazione positiva. Rispetto all’anno scorso, non è stata modificata neanche la platea dei beneficiari della quota dedicata alle migliori performance, che risulta essere ben il 20% del personale, cui saranno attribuiti circa 1000 euro lordi in più.
Questa decisione è assunta positivamente per l’accordo FRD 23 a causa dell’esigenza di trovare una soluzione rapida rispetto alle censure sollevate dagli organi di controllo, che avevano comportato un clamoroso ritardo nell’iter di approvazione dell’accordo. Quest’anno, pur comprendendo le esigenze di conclusione celere dell’iter, abbiamo ritenuto di porre l’accento sulla non equità della misura proposta: è noto che la valutazione del personale non subisce variazioni nel corso degli anni.
Temiamo, quindi, che i due requisiti della valutazione massima per l’anno di riferimento e per i tre anni precedenti, siano appannaggio sempre degli stessi lavoratori, determinando una mancanza di rotazione nell’attribuzione del premio, non giustificata da criteri di puro merito, ma da prassi difficili da scardinare.
A questo proposito, la rappresentanza FP CGIL verificherà chi siano i beneficiari della quota premiale negli ultimi tre anni, mai resa nota alla platea dei lavoratori, in violazione al basilare principio di trasparenza amministrativa, e palesa il proprio parere negativo rispetto alla quota di beneficiari, come proposta dall’amministrazione.
Le eccezioni proposte dalla rappresentanza FP CGIL non sono state putroppo condivise dalla maggioranza dell’RSU che, insieme alle OOSS firmatarie, ha espresso parere favorevole rispetto al testo: si prospetta un accordo che renderà impossibile per molti lavoratori ad aspirare alla quota premiale, pur avendo ottenuto al massima valutazione per il 2024, subendo invece una non irrilevante diminuzione della retribuzione della performance, in ossequio ad un’esigenza di celerità che come abbiamo potuto osservare negli anni, rimane, nei fatti, un obiettivo aleatorio.
Anche per quanto riguarda l’attribuzione dei differenziali economici (PEO) si è proposto un testo identico nei principi a quello relativo alle progressioni 2024, essendo necessario per attivare le progressioni per l’anno corrente, pubblicare il bando entro il 31 dicembre 2025 ed evitare segnalazioni da parte degli organi di controllo. Si è evidenziato da parte della rappresentanza FP CGIL l’opportunità di ampliare i requisiti di partecipazione al bando anche per i lavoratori che abbiano maturato “almeno 2 anni di servizio nella medesima area nei ruoli del MUR, ex-MIUR, ex-MURST, ex-MPI” e non 3 come da accordo proposto, per rendere più ampio il bacino dei beneficiari e cercare di coinvolgere colleghi neoassunti nella procedura. Si evidenzia che tale modifica non poteva dar luogo a censure da parte degli organi di controllo perché espressamente prevista dalla contrattazione collettiva, ma non è stata accolta da RSU e OOSS firmatarie, che hanno approvato senza variazioni sostanziali il testo proposto.
L’amministrazione ha proposto l’istituzione di posizioni organizzative a valere sul FRD del 2025, ma il dibattito è stato iniziale e non approfondito in questa sede.
Ci si riserva di affrontare la questione dopo una più attenta analisi dell’istituto, che è una realtà inedita per il Mur. Sarà necessario, infatti, non solo concordare la modalità di accesso alle posizioni, ma anche le mansioni e responsabilità specifiche di questa figura in seno al Ministero. La stessa Amministrazione rinvia la discussione e
l’elaborazione della proposta a un momento successivo, pur proponendo l’individuazione di almeno un funzionario per uffici, per un totale di 40 lavoratori coinvolte dalla misura.
La circolare sull’identità alias sembra aver superato le criticità della prima stesura e recepito le indicazioni proposte dal CUG e dall’OIV; si prende atto della presa in carico dell’amministrazione di questa delicata tematica, pur con un ritardo che non si può non evidenziare.
Varie ed eventuali
Regolamento lavoro agile
Da parte delle OOSS e dell’RSU si è unitariamente sollevato il problema della revisione del regolamento sul lavoro agile, le cui rigidità e criticità sono ben note e portate da anni sui tavoli di confronto. Con grande delusione e stupore, condiviso da tutte le parti sociali, l’amministrazione ha comunicato che la questione non è all’ordine del giorno, ritenendo il regolamento attuale la migliore soluzione possibile per la gestione del lavoro agile. Anche per quanto riguarda l’approvazione del CCNI che dovrebbe disciplinare, secondo quanto previsto dal CCNL, le ulteriori categorie di lavoratori beneficiari di un ampliamento del lavoro agile, si registra il totale disinteresse dell’amministrazione a finalizzare l’accordo già discusso e dibattuto con le parti sociali.
Dal tavolo è emersa l’ottima proposta di derogare al principio di prevalenza del lavoro in presenza almeno per il periodo delle festività natalizie, proposta che sembra essere stata accolta dall’amministrazione: si è sollecitato, a proposito, il rapido invio di una circolare, necessaria a rendere concreta questa possibilità ai lavoratori che si sposteranno nel periodo natalizio.
Su questo tema, rispetto al quale FP CGIL ha già attivato un ricorso presso il giudice del lavoro da parte di diversi iscritti, l’amministrazione ha comunicato che si terrà un confronto con l’ARAN il giorno 7 gennaio p.v., che possa offrire una possibile soluzione capace di estendere il beneficio a tutti i lavoratori e assicurarlo aglia attuali beneficiari per il futuro.
Questi confronti, tuttavia, sono stati già fatti negli anni senza esito positivo e quindi non si può che esprimere un certo scetticismo sul tema; l’amministrazione, inoltre, ha conferma che il vertice politico non ha avviato nessuna iniziativa legislativa al fine di risolvere la problematica, attraverso una norma interpretativa ad hoc.
L’amministrazione conferma che è in fase conclusiva l’individuazione dei direttori generali; per quanto riguarda le assunzioni dei lavoratori, sono state previste le assunzioni di 100 funzionari (85 amministrativi, 10 informatici e 5 specializzati in comunicazione), oltre a 32 funzionari contabili, che verranno selezionati con altra procedura.
La riunione non sembra essere pienamente soddisfacente rispetto alle soluzioni prospettate; l’auspicio è di avere almeno una rapida distribuzione dell’FRD 2024, come l’effettiva implementazione del bando PEO per il 2025, e che siano trattate le altre questioni aperte con maggiore consapevolezza ed efficacia dall’amministrazione.
Coordinamento nazionale FP CGIL
Carmen Di Santo