VVF: “Qualche d’uno insiste”

È sempre più normale, per chi opera nel Corpo più amato dagli italiani dedito al soccorso, sentirsi associare ad altri Corpi dello Stato che si occupano di sicurezza.

“𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”, rivendicando sui social di aver contribuito a chiudere un contratto senza perdere neanche un centesimo rispetto a quello della Polizia. “𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”, omettendo di dire che, con quella firma, condivisa con il Governo e con l’Amministrazione, le lavoratrici e i lavoratori hanno perso ben dieci punti percentuali di inflazione che non recupereranno mai più

“𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”, affermando che farà di tutto per giungere alla conclusione del percorso legato alla legge delega sul riordino delle carriere e delle funzioni e dei compiti del Corpo, facendo credere che tutto rimanga invariato. “𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞” omettendo di dire che quelle modifiche sul riordino delle carriere e delle funzioni e compiti del Corpo, oltre a riconoscere risorse al solo personale apicale (direttivi e dirigenti) e ingessare le future progressioni della base lavorativa, introduce un nuovo sistema di avanzamento per i ruoli operativi basato sulla valutazione e su merito comparativo. Un sistema che penalizzerà e mortificherà il personale, costretto a sottostare alle decisioni dei dirigenti di turno e degli alti gradi come accade appunto in altri Corpi dello Stato.

“𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”, dimostrandosi disponibile a chiudere in anticipo, già nel 2026, a occhi chiusi, il contratto 2025–2027 con il rischio di mettere ancora più in crisi il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. “𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞” omettendo di dire, la CGIL lo ha già chiesto, che è necessario prevedere una clausola di salvaguardia che garantisca il recupero dell’inflazione qualora, al 2027, questa dovesse risultare superiore a quella oggi stimata.

“𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”, rivendicando a gran voce, facendo credere di essere l’unico a farlo, la cosiddetta previdenza dedicata. “𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”, omettendo di dire che se è vero che serve la previdenza dedicata è altrettanto vero e necessario avviare immediatamente anche la previdenza integrativa, per i più giovani. Senza quel tipo di previdenza, i neo assunti, andranno in pensione con un assegno da fame.

Insomma, “𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞”: somigliare agli altri Corpi dello Stato, in particolare alla Polizia, avrà un costo elevato in termini di diritti e di tutele per le lavoratrici e i lavoratori. “𝐐𝐮𝐚𝐥𝐜𝐡𝐞 𝐝’𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞” a non dire la verità e a giocare con la vita di chi lavora.