Il giorno 27 dicembre u.s. è stata scritta la pagina più nera del nostro Istituto, perché con la riforma prevista dal ddl Foti, approvato in via definitiva, si depotenzia l’efficacia e l’efficienza della Corte dei conti.
La riforma apre spazi di discrezionalità che, nella pratica, potranno aumentare sprechi nella spesa pubblica e rischi di corruzione, indebolendo un presidio fondamentale per la trasparenza e la legalità.
Saranno previsti “sconti” del 70% sulle somme da danno erariale accertate dai PM e comunque saranno recuperate al massimo due annualità di stipendio, sancendo l’impossibilità del pieno recupero delle risorse pubbliche oggetto di cattiva gestione; oltretutto la nuova norma trova applicazione anche per i giudizi attualmente in corso.
Quindi possiamo dire con certezza che una vera e propria scure si è abbattuta sulla Corte e sulla sua funzione di garanzia e controllo sulla qualità della spesa pubblica.
Inoltre, l’art. 3 della legge, delega il Governo a legiferare per la riorganizzazione del nostro Istituto con il rischio di un forte e pericoloso riordino delle piante organiche del Personale sia amministrativo che magistratuale con una ridefinizione delle sedi territoriali.
Stante il giudizio totalmente negativo sulla legge approvata, che, analogamente alla riforma della Giustizia, ha come obiettivo la messa in discussione dell’indipendenza e della funzione di garanzia della magistratura, la FP CGIL continuerà a monitorare l’iter previsto dalla legge per scongiurare ripercussioni su tutto il Personale dell’Istituto.
Giordana Pallone Matteo Ariano Susanna Di Folco
Segr.Naz. Funz.Centrali FP Cgil Nazionale FP Cgil Corte dei conti