Si è svolta oggi la prevista
riunione sulle progressioni economiche sollecitata
dalla FPCGIL.
Dopo la riunione del 17 febbraio,
in cui l’Amministrazione aveva messo sul
tavolo la possibilità di effettuare
oltre 200 progressioni economiche la FPCGIL,
accogliendo con favore la proposta,
aveva preso l’impegno a presentare una
proposta organica per le procedure
che potesse garantire, nell’ambito dei 200
passaggi, le posizioni dei 45
esclusi per i quali era stato preso un impegno formale
da parte dell’Amministrazione e
delle OO.SS. sindacali.
D’altra parte lo scorso dicembre
era stato sottoscritto dall’Amministrazione e
dalla maggioranza delle OO.SS.,
proprio “per dare
attuazione ad impegni in
precedenza assunti” con gli esclusi, un
protocollo di intesa in cui le parti si
impegnavano a definire “entro febbraio 2016 criteri
finalizzati a disciplinare
procedure economiche all’interno
delle aree”.
A tal fine la FPCGIL ha presentato
all’inizio di maggio una proposta (che si
allega) che, rispettando il CCNL,
avrebbe permesso di tener fede agli impegni presi
con i 45 sottolineando altresì il
criterio di valorizzazione dell’esperienza
professionale stabilito dallo
stesso CCNL.
Nella riunione di oggi la nostra
proposta, unica sul tavolo poiché né le altre
OO.SS. né l’Amministrazione hanno
presentato alcunché, è stata distribuita tra i
presenti ma, inspiegabilmente, sia
l’Amministrazione che la maggioranza delle
OO.SS. hanno cambiato posizione
ritornando sui propri passi e di fatto rifiutando la
possibilità di definire un accordo
per le progressioni economiche adducendo, sia
dall’una che dall’altra parte,
motivazioni inaccettabili e discutibili.
Nei fatti la maggioranza delle
OO.SS. e l’Amministrazione hanno sconfessato
gli impegni presi in passato e, da
ultimo, il protocollo di intesa sottoscritto a
dicembre. Inoltre molte OO.SS.,
guardandosi bene dal presentare proposte
alternative, non hanno neanche
preso in considerazione la proposta della FPCGIL
che è evidentemente una tra le
poche OO.SS. seriamente intenzionata a tener fede
agli impegni presi nonché a volere
fortemente le progressioni economiche.
Il numero di 200 infatti,
corrispondente al 25% del personale, oltre a
garantire i 45 esclusi, avrebbe
messo in moto un meccanismo virtuoso che nel giro
di pochi anni poteva attribuire a
tutti i lavoratori una posizione economica,
garantendo comunque una somma
accettabile di salario accessorio per il resto del
personale. Resta infatti ferma la
nostra richiesta di rifinanziamento del Fua
all’Amministrazione in modo da
poter avviare più progressioni economiche nei
prossimi accordi.
E’ da stigmatizzare altresì
l’atteggiamento della Amministrazione che si è
presentata al tavolo con un
atteggiamento rinunciatario rispetto all’ultima riunione,
come se qualcosa (o qualcuno) gli
avesse fatto cambiare idea.
Per quanto ci riguarda, visti gli
esiti della riunione di oggi, valuteremo con
estrema attenzione la possibilità
di firmare o meno l’Accordo Fua 2016, stanti le
presenti condizioni ed il mancato
rispetto degli accordi presi.
Roma, 16/06/16
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta
Grieco