VVF – Stabilizzazione del precariato VVF: commenti dal territorio.

18 Luglio 2011


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Stabilizzazione del precariato VVF: commenti dal territorio.

30.07.2007 – Come era facilmente prevedibile il decreto attraverso cui saranno codificate le modalità di stabilizzazione dei precari VVF sta alimentando una accesa discussione nella quale, anche se a diverso titolo e, spesso, anche con una visione parziale del problema, ognuno espone una legittima posizione e ne chiede il sostegno sindacale. Il pensiero della FPCGIL VVF lo abbiamo chiarito a margine della riunione con il Sottosegretario, tuttavia, visto il tenore delle osservazioni pervenuteci – di seguito pubblicate – vale la pena ribadire quanto espresso in chiusura al succitato incontro: “Ovviamente abbiamo apprezzato il notevole sforzo della Controparte, tuttavia, non essendo in possesso di dati sufficienti per valutare gli effetti di specifiche simulazioni, non ci è possibile valutare nel dettaglio l’influenza di tali punteggi, i quali possono essere confermati, o nuovamente modificati, nella misura in cui gli stessi garantiranno una risposta più omogenea possibile su tutto il territorio nazionale; nel contempo, ovviamente, non lasceremo nulla di intentato affinchè si creino le condizioni per dare, comunque, certezze ed opportunità a tutti i colleghi volontari/discontinui che vivono l’inaccettabile condizione di lavoratore precario.”
 
Adriano Forgione

 
 

COMMENTI DAL TERRITORIO

 

 07.08.2007- Mi permetto di intervenire su una questione che ha già fatto registrare giustamente un grosso fermento in tutta Italia, per evidenziare uno dei tanti limiti del regolamento per la stabilizzazione del precariato nei Vigili del Fuoco.
Uno dei punti più controversi è quello che, con la modulazione dei punteggi contenuta nel decreto definitivo, in molti casi si andrebbe ad assumere persone che da molti anni non hanno fatto più richiami e quindi con nessuna familiarità con un mestiere che sappiamo essere tra i più pericolosi.
Questa è una eventualità che si sarebbe potuta evitare se in questi anni si fossero applicati i regolamenti che disciplinano il settore del volontariato nei Vigili del Fuoco.
Infatti sia nel precedente regolamento emanato dal il DPR n. 362 del 2 nov. 2000 ( vedi art. 10 e 19 ), sia nell’attuale, emanato dal DPR n. 76 del 6 feb. 2004 ( vedi art. 10 e 20 ), ci sono precise indicazioni su come le liste dei volontari in ogni Comando, debbano essere sempre aggiornate, eliminando chi non effettua il previsto addestramento di almeno 5 ore mensili.
Mi risulta che in molte province, compresa Perugia, questo non sia stato fatto, creando situazioni imbarazzanti. Forse la mancata applicazione locale di questi obblighi, potrebbe rendere nullo tutto il procedimento perchè viziato da errori formali.
In mezzo al caos che si è venuto a creare, forse un piccolo elemento di chiarezza, supportato da leggi vigenti, potrebbe riportare un pò di equità e tranquillità tra la nostra gente, che nel giro di due giorni è passata dalle stelle alle stalle.

Il Coordinatore CGIL VVF Perugia – Mauro Ballarin

 

01.08.2007 – Carissimi colleghi VVF e Discontinui, scrivo a nome dei precari del Comando Provinciale d’Isernia, i quali si stanno impegnando per la nascita del primo Coordinamento Discontinui del Comando sopra citato.
Le riflessioni poste, in merito alla bozza del decreto per la stabilizzazione dei precari, sono state molteplici, così come lo sono stati i dubbi; infatti è possibile riscontrare delle “incongruenze”, a nostro avviso, in alcuni punti:

 
  • sul punteggio attribuito per ogni anno di iscrizione all’albo, in quanto bisogna considerare la presenza di personale iscritto all’albo da molti anni senza mai aver prestato servizio presso le nostre amministrazioni e quindi per loro sarebbe un ingiusto privilegio;
  • non è rispettato il principio della parità dei sessi, infatti attribuendo un punteggio per chi ha svolto il servizio di leva, si penalizzano le donne;
  • non è rispettato il principio della parità dei sessi, infatti attribuendo un punteggio per chi ha svolto il servizio di leva, si penalizzano le donne;
  • non abbiamo notato nessuna attribuzione di punteggio ai diplomi d’istruzione primaria, secondaria e universitaria;
  • infine, siamo d’accordo sull’eliminazione dei punteggi per le specializzazioni riportati sull’allegato “A” del bando (patenti terrestri, nautica e brevetti di volo), in quanto ci sono precari che comunque hanno frequentato altre tipologie di corsi (informatica, telecomunicazioni, primo soccorso sanitario, …) per i quali non erano previsti punteggi.
 

A conclusione di queste riflessioni, il sottoscritto vuole fare una piccola considerazione. BASTA CON LE MEDAGLIE A VALOR CIVILE!!! Bisogna riportare il Corpo Nazionale a pieno regime, quindi reintegrare le carenze organiche in cui versa attualmente il Corpo dei Vigili del Fuoco, perché solo in questo modo possiamo porre fine agli infortuni e alle morti bianche come, purtroppo, è accaduto per il pilota della Protezione Civile che era impegnato, come me e molti altri colleghi, nello spegnimento dei numerosi incendi che hanno devastato, in questi ultimi giorni, i territori del Molise, Abruzzo, Puglia e Campania, sottoponendoci ad uno stress fisico e psicologico per ben 48 ore. Probabilmente ciò si potrebbe evitare se l’organico fosse composto da più vigili permanenti per fronteggiare le emergenze. Sarebbe anche un vantaggio per lo Stato, NON CREDETE? Nuovi contribuenti,meno sussidi di disoccupazione.

Vig. Stefano Franceschini – CGIL Comando Provinciale d’Isernia

 

01.08.2007 – Omissis…volevo suggerire alcune modifiche da apportare alla bozza per la stabilizzazione del personale precario nell’ordine:

 
  • Tenere aperta la graduatoria anche per permettere le immissioni di quei discontinui che non hanno purtroppo ancora raggiunto il requisito minimo dei 3 anni e 120 gg. di anzianità.
  • Posticipare la scadenza dei titoli posseduti alla data di scadenza del bando e non al 1 gennaio 2007.
  • Visto e considerato che i discontinui sono stati riconosciuti a tutti gli effetti dei precari, ritengo giusto attribuire un punteggio maggiore a chi risulta effettivamente disoccupato, peraltro già viene per il richiamo in servizio del suddetto personale. Introducendo magari una maggiorazione per ogni anno di disoccupazione.
  • Per quanto riguarda il brevetto sommozzatore sportivo CONI-FIPSAS, richiedere almeno il 2 grado.
  • Non c’è attribuzione dei punteggi per il brevetto TPSS, e quello di operatore aereoportuale, cosa che invece viene considerata per il richiamo del personale discontinuo.
  • Possibilità cumulare brevetti senza nessun limite.
  • Nessuna attribuzione di punteggio per chi, negli anni di iscrizione agli elelnchi del personale volontario non abbia svolto nemmeno un giorno di servizio.
  • Nell’attribuzione dei punteggi dovrà essere tenuta in considerazione le diverse realtà regionali, in quanto come ben sappiamo, chi svolge servizio al nord ha maggiori possibilità di essere richiamato in servizio, quindi la proposta avanzata nei vari incontri della graduatoria su base regionale supererebbe questo impari conflitto.

Discorso a parte merita la città di Roma dove i richiami in servizio sono e continuano ad essere effettuati, non in base alle gradutorie ma bensì in base alle solite raccomandazioni. Lavorano sempre le stesse persone!!!!!

VV.F.D. Gabriele Miele
Discontinui/precari Roma

 

31.07.2007 – Alla CGIL VVF Nazionale –  Precariato!- Differenza di assunzioni nei Vigili del Fuoco.
Compagni,
ogni volta che ci siamo incontrati per discutere sul profilo del Vigile del Fuoco in uno scenario di Protezione Civile, si è sempre, in primis, discusso sulla formazione attiva e la professionalità, per questi discorsi l’Amministrazione ha ritenuto nelle ultime assunzioni (anche se non condivise) che dovevano affrontare i Vigili, prove selettive quasi da atleti.
Abbiamo rilevato in qualche Coordinamento che l’assunzione dei discontinui per la graduatoria aperta del concorso a 173 posti, portava ad assumere personale che aveva compiuto 43 anni di età, mettendoli (non per colpa loro) sia in termini fisici che tecnici in enorme difficoltà alle prove finali del corso.
E’ pur vero che l’assunzione per i precari si basa sull’anzianità e sui giorni lavorativi, ma questi parametri servono attualmente per i precari della scuola, della sanità degli enti locali ecc.. ma non per i Vigili del Fuoco.
Credo che bisogna fare una serie di riflessioni tra di noi per capire e definire poi quale profilo tecnico professionale serve ad entrare nel Corpo con la qualifica di Vigile Permanente.
Per un contributo su quanto dovrà essere stabilito dal Decreto sull’assunzione dei precari, mi permetto di inserire delle osservazioni:
1. verificare chi da anni non effettua più servizio da discontinuo, ma ha gli anni per poter essere inserito nella graduatoria, credo che non possano far parte perché non vi è continuità di giorni;
2. per tutti quelli che sono già impiegati in altri posti di lavoro ma che per legge vengono rilasciati dai propri datori di lavoro, ad effettuare giorni da discontinuo, non possono essere ritenuti precari perché già occupati;
3. stabilire il tetto massimo dell’età a 37 anni aggiornando ogni anno la graduatoria evitando così, l’innalzamento degli anni;
4. prove selettive motorie che valutino al momento dell’assunzione la reale capacità fisica – professionale (prova importante per il proseguimento lavorativo del vigile del fuoco).

Viste le note inviate il giorno 30 c.m. da vari Compagne/i, credo che dovremmo incontrarci subito come Coordinamento, per definire una linea comune evitando le lotte dei poveri.

Gigino Perillo – Coordinatore Regionale FPCGIL VVF. Campania                                              

 

28.07.2007 – LA TRAPPOLA –  Signor Sottosegretario On. Ettore Rosato, dalle sue belle parole pronunciate al Comando di Milano…. “la prossima assunzione dei vigili discontinui volontari avverrà tramite concorso con graduatorie a base regionale”: non solo queste sue parole sono state smentite dai fatti, ma la trappola che scatterà per la maggior parte dei Vigili Volontari Discontinui che da anni prestano servizio nei Comandi è stata preparata… La stabilizzazione è indirizzata a chi effettivamente ha lavorato, ma nella bozza in preparazione al concorso, i punteggi appena approvati avvantaggiano chi è iscritto da più tempo nell’albo e non chi ha lavorato per più tempo e con continuità, precari che lavorano stabilmente da 4-5 anni verranno esclusi e relegati in fondo ad una graduatoria fatta apposta per privilegiare chi da 10-15 anni ed oltre è iscritto all’albo, tutti gli ex ausiliari sono stati iscritti di diritto e con solo 120 gg. di richiamo passano avanti a tutti. Un’altra cosa incomprensibile e assurda nell’Italia degli anni duemila è la disparità di trattamento di genere tra donne ed uomini all’interno dei Vigili del Fuoco, il punteggio assegnato a chi ha prestato il servizio militare come ausiliare è da cancellare, perché penalizza le Vigili Volontarie Discontinue che non potendo essere nelle stesse condizioni di poter aver fatto l’ausiliare, sono relegate di fatto in fondo alla futura graduatoria, le pari opportunità di partecipazioni deve essere garantite a tutti… Chiediamo oltre a cambiare queste in equità evidenziate, l’impegno da parte sua e del Governo che Lei rappresenta di assumere questi 8.000-10.000 precari nel giro di questa legislatura… Quando verrà a Milano può sempre passare a fare quattro chiacchiere al Comando, perché i consigli che le danno al palazzaccio sono sicuramente diversi dai nostri…….

Il coordinatore prov.le FPCGIL VVF MILANO Motta Renato

 

28.07.2007 – Volevamo esprimerti grande soddisfazione per l’accordo raggiunto, la valorizzazione del servizio di leva è stato un atto di giustizia e non ritengo assolutamente eccessivo il suo punteggio. Non voglio scendere nel merito tecnico della cosa, ritengo infatti che molti lo stanno sottovalutando, il “traguardo” più grande è stato l’aver fatto prendere al Governo l’impegno (per ora solo a parole) sulla stabilizzazione di tutti i discontinui! Se ciò dovesse accadere ritengo sia un evento storico per la storia del Corpo e la CGIL può vantarsi di esserne stata protagonista, speriamo lo capiscano anche i colleghi discontinui futuri permanenti… Certo le difficoltà non sono state poche peggiorate certamente da un impianto normativo sui volontari a dir poco pessimo…su questo fronte ancora molto si deve fare… Aspettiamo con ansia la pubblicazione di questo Decreto…
 
Discontinui Parma

 

28.07.2007 – Sulla base di un attento esame della bozza di regolamento che ci avete inviato sono emersi i seguenti rilievi che riteniamo fondamentali per il raggiungimento di una “parziale” equità nella composizione della graduatoria e per avvalorare il concetto di precarietà così faticosamente raggiunto.

1) Dare un punteggio alla disoccupazione documentata (attuale) in quanto trattasi di un conconcorso per precari.
2) Punteggio troppo elevato attribuito all’anzianità di iscrizione alle liste, riteniamo che un punto sia più che sufficente.
3) Verificare la continuità della prestazione del servizio discontinuo anche negli anni più recenti (Se emerge che da 3,4,5, anni il soggetto non ha più effettuato prestazione del servizio si presume che abbia risolto i suoi problemi lavorativi).

In vista di un probabile concorso pubblico potrebbero essere “recuperati” coloro che pur essendo occupati intendono conconcorrere per entrare nel Corpo, magari con l’attribuzione di un punteggio sulla base dei rientri effettuati.

Comitato dei precari CGIL di Perugia

 

27.07.2007 – Abbiamo più volte sottolineato la necessità, ancora più impellente dopo la nota datata 2672007, di dover assumere personale a reintegrare le gravi carenze di organico, sforzandoci nella maniera più assoluta di premiare la qualità. Accostandoci al principio, fra l’altro contenuto nel più volte citato memorandum, che vede nella meritocrazia un ottimo strumento in grado di conferire efficienza alla pubblica amministrazione e alla razionalizzazione dei costi della stessa, ci vediamo concordi nel conferire ai giorni di richiamo maggiore importanza di quella presentata nella correzione della bozza effettuata nel secondo incontro. A tal proposito si vuol altresì ribadire il concetto che precario è chi lavora con contratti a termine, non chi è semplicemente iscritto ad un albo. La stessa importanza deve essere quindi attribuita ai titoli e qualifiche posseduti dai canditati, per i quali fra l’altro l’amministrazione nella maggior parte dei casi si ritrova ad aver già pesantemente investito. E’ vero che la procedura di stabilizzazione che riguarderà i VV.F. non ha nulla a che vedere con un concorso pubblico ma l’eliminazione dei punteggi attribuiti alle specializzazioni o a qualsiasi titolo non attinente alla atipica condizione di precario dei VVF creerà un danno all’amministrazione che non sarebbe più in grado di assumere il personale più qualificato e meritevole. Il fatto di sollevare eccezione circa la legittimità di una procedura selettiva che tenga conto del fabbisogno organico del territorio, quindi una selezione di tipo regionale, mortifica tutti quei territori le cui legittime aspettative prevedevano finalmente la possibilità di avere personale stanziale, elemento questo che preso singolarmente, sarebbe in grado di elevare sensibilmente l’efficienza del dispositivo di soccorso tecnico urgente. Chiarita quindi l’impraticabilità di questa procedura resta, per i territori maggiormente penalizzati dal punto di vista organici, l’aspettativa di un congruo riconoscimento dell’esperienza data dall’anzianità di servizio resa dal personale volontario, che non può non essergli riconosciuta. Ultimo elemento riguarda il dato anagrafico del candidato, non possiamo sostenere che il trattamento di quiescenza debba essere anticipato rispetto a categorie di lavoratori considerate usuranti e poi richiedere di elevare l’età di entrata oltre i 40 anni. Assolutamente concordi nel considerare fra i titoli l’anno di militare nel corpo nazionale VVF.

Coordinamento Regionale Precari VVF Piemonte Andrea Marchisio
Il coordinatore regionale CGIL FP VVF Carlo Nulli Rosso

 

27.07.2007 – OMISSIS…..nelle ore precedenti alla seconda riunione di mercoledi con Rosato, proprio per chiedere con urgenza delle misure correttive sui punteggi, che potessero almeno mitigare il divario nord-sud sull’attribuzione dei punteggi. Con estrema soddisfazione abbiamo constatato la massima disponibilità su questo tema, infatti chiedevamo, oltre ad altre cose un innalzamento dei punti per gli anni di anzianità, per CONTROBILANCIARE i giorni di servizio. Forse pero’ si e’ andati un po’ troppo avanti con questo “bilanciamento”, da 0,05 che erano, si e’ passati addirittura a 2 punti per ogni anno di iscrizione negli elenchi. Fatti i dovuti conteggi equivarrebbero (se confermati) a 200 giorni di servizio, contro i 160 max che un discontinuo che si impegna puo’ fare in un anno. A questo bisogna aggiungere il dimezzamento dei punti per ogni giorno di servizio; l’ideale sarebbero 0,8 – 1 p. ogni anno di anzianità, pensi che ci siano ancora margini di trattativa con Rosato su questo? Comunque vada, considero il risultato ottenuto già OTTIMO, spero che una volta dentro, tutti questi nuovi VP ex VD si ricordino di chi li ha aiutati…. e si ricordino di chi li ha invece ostacolati. L’impegno messo in campo dalla CGIL credo sia sotto gli occhi di tutti e per questo ti ringrazio anche da parte dei miei colleghi Marchigiani .

 

27.07.2007 – Salve, scrivo a nome del Coordinamento Discontinui Campobasso a proposito della seconda riunione col Sottosegretario riguardante la stabilizzazione del precariato nei VVF. Innanzitutto cogliamo l’occasione per ringraziarvi per l’impegno profuso nei nostri confronti e vogliamo rendervi partecipi di ciò che non ci ha convinto. Riteniamo esagerata l’attribuizione di punti 2 per ogni anno d’iscrizione all’albo discontinui per due motivi:
1) Vi è gente iscritta da tanti anni,ma senza mai aver avuto interessi nei confronti di questo lavoro, quindi accettando i richiami a proprio comodo. Adesso si ritrova davanti a discontinui più giovani che non hanno mai rifiutato un richiamo proprio perchè hanno creduto in un futuro in questo lavoro.
2) Per quanto riguarda i discontinui a domanda, i cosiddetti “volontari a 120 ore”, capita che, dal momento in cui fanno domanda da aspiranti discontinui (con conseguente iscrizione  all’albo) all’inizio del corso vero e proprio,passano molti anni. Di conseguenza si ritrovano con grande punteggio di anzianità, ma senza esser realmente lavoratori discontinui. E questo ci sembra ingiusto, soprattutto nei confronti degli ex vva,i quali vengono iscritti all’albo solo al
momento del congedo.
Chiediamo per cui che il punteggio di anzianità d’iscrizione venga ridotto da punti 2 a punti 1.
 
Discontinui Comando di Campobasso

 

26.07.2007 – Carissimi sono a dir poco sconcertata. Non sono bastati 2 concorsi RISERVATI agli ex AVVA? Come facciamo a parlare di pari opportunità di accesso? Non credo che si sia dimenticato che il personale volontario femminile NON ha fatto il servizio di leva!! E non bisogna nemmeno dimenticare che qualcuno non è riuscito a fare il servizio militare nel Corpo Nazionale VVF a causa di vari fattori che non reputo necessario elencare. Mi auguro con tutto il cuore che quello dell’ex VVA scompaia dal decreto di stabilizzazione dei precari. Lo so che a questo punto voi direte: bene fai una proposta alternativa. Avete ragione, non ho proposte alternative. Purtroppo allo stato attuale l’unico requisito certo è quello dei periodi di richiamo, a Modena vi sono diversi ragazzi, provenienti dal sud, che hanno preso la residenza per avere la possibilità di fare i richiami. Anche questo non è giusto però hanno avuto più opportunità. Una cosa non ho capito: perchè non può tenersi in considerazione la condizione di disoccupato o il carico di famiglia? Sicuramente ha più diritto una persona disoccupata e magari con figli a carico piuttosto che una persona occupata ma che ha avuto la FORTUNA di fare il servizio di leva nei vigili del fuoco! Compagni mi rendo conto di aver scritto uno “sfogo” e di non essere stata molto costruttiva ma quella degli ausiliari proprio non mi va giù.
 
Ines Fiorini (Modena)

 
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