INTEGRAZIONE OPERATIVA DELLE STRUTTURE PROVINCIALI DELL’AGENZIA
Nella riunione del 20 giugno
è stata illustrata alle OO.SS
quella che si preannuncia come l’ennesima riorganizzazione dell’Agenzia,
riorganizzazione resasi necessaria per integrare le strutture provinciali delle
due Agenzie dopo accorpamento avvenuto nel 2012.
In apertura d’incontro, l’Amministrazione ci ha illustrato il nuovo modello che prevede
come struttura standard la ” Direzione
Distrettuale” suddivisa in due
articolazioni interne :
– Fiscalità
generale e d’impresa
– Anagrafe
immobiliare e fiscalità atti.
Queste saranno
ulteriormente articolate in ” Consulenza
e Controlli ” e ” Gestione dichiarazioni” la prima, ” Gestione atti” e ” Anagrafe
immobiliare e consulenza” la seconda, che daranno
luogo, a livello territoriale, a sedi decentrate che avranno il compito di fornire al contribuente tutti i servizi erogati dall’Agenzia.
Questo modello, che supera l’attuale ambito provinciale, è affiancato da un altro
modello, quello per le aree metropolitane, dove la “Fiscalità generale e d’impresa” e “l’Anagrafe immobiliare e fiscalità atti” continueranno ad essere
separate dando luogo a sedi decentrate
non integrate.
A domanda specifica l’Agenzia ha risposto che la base territoriale del nuovo
ufficio non sarà più necessariamente quella provinciale, ma sarà adeguata alle
diverse esigenze territoriali, alla realtà economica, al presidio del territorio, etc.
L’Amministrazione ha parlato di
codice unico per ciascuna Direzione Distrettuale ,di orario al pubblico da
omogeneizzare e di eliminazione dell’utilizzo del contante nelle attività dell’ex
Territorio.
Il nuovo modello operativo avrà
una sua fase sperimentale che partirà dalla DP di Grosseto e sarà avviata
presumibilmente entro l’anno.
In primo luogo sarà unificato il
sistema informatico con l’attribuzione di un unico codice per l’UT e l’UPT.
Questa prima fase avrà comunque un impatto sul personale poiché ciascun operatore dovrà essere in grado
di intervenire su tutte le linee di attività. Chiaramente dovrà essere preceduta da piani formativi, e per quanto ci riguarda, non dovrà costituire
elemento surrettizio per spostare d’imperio il personale da un ufficio
all’altro della Direzione Distrettuale.
La fase successiva, dopo la
condivisione dei servizi base da sperimentare in alcuni uffici, dovrà prevedere
l’integrazione dei diversi settori, comprendendo all’interno di ciascuno di
essi le attività che finora sono svolte in sedi separate, spesso anche
dislocate in luoghi diversi. A tal proposito la partenza sperimentale con la
sede di Grosseto ha proprio lo scopo di testare il nuovo modello in una DP dove
tutti gli uffici del capoluogo della nuova Agenzia delle Entrate sono nello
stesso immobile.
Abbiamo evidenziato che siamo in presenza di una profonda riorganizzazione mentre dai media apprendiamo che sono in corso
ulteriori cambiamenti (accorpamento con Equitalia ?) che potrebbero mettere
ulteriormente in discussione quello che l’Agenzia sta oggi predisponendo.
Abbiamo chiesto di essere
pienamente coinvolti come sindacato, ai diversi livelli (nazionale/regionale/territoriale),
nei cambiamenti annunciati, esprimendo tutte le nostre perplessità su un modo di
operare che continuamente mette in discussione quello che viene fatto, anche di
recente, dall’amministrazione o, addirittura, quello
che la stessa amministrazione sta ancora ipotizzando di fare.
Tutti questi cambiamenti oltre
che disorientare i lavoratori dell’Agenzia non depongono certo a favore di un
corretto modo di amministrare la cosa pubblica, specialmente in un settore
delicato quale è quello del fisco.
Si continua a chiedere al personale massima disponibilità dimenticando che i lavoratori
aspettano da sette anni il rinnovo del CCNL, e
subiscono dal 2010 la decurtazione dei fondi aziendali, risorse
fondamentali per remunerare anche la
flessibilità professionale continuamente richiesta dall’Agenzia. Per non
parlare delle continue azioni repressive che quotidianamente il personale
subisce da parte di alcuni ” Dirigenti”
in cerca di visibilità e notorietà. Un clima oppressivo senza precedenti, che renderà sempre più conflittuale il rapporto tra i
lavoratori e i vertici dell”Agenzia.
Con riferimento agli UT
provinciali e sub provinciali, alla luce dei cambiamenti attesi, abbiamo
chiesto notizie sulla volontà dell’Agenzia di proseguire sulla strada della
loro chiusura. La risposta è stata che nel prossimo futuro non è prevista
alcuna chiusura di UT e che il nuovo modello prescinde dalla spending review e
che” le sedi decentrate assolveranno a
compiti di presenza sul territorio assolutamente necessaria”.
In conclusione il Capo del
personale ha assicurato che i processi in corso saranno oggetto di informazione
al sindacato che pertanto sarà correttamente coinvolto.
In attesa di conoscere meglio e
in modo più approfondito i progetti dell’Amministrazione ci siamo riservati di
esprimere un giudizio su quanto affermato alla luce anche degli sviluppo dei
diversi tavoli ancora aperti con l’Agenzia e che dovrebbero invece essere
rapidamente chiusi in primis i passaggi di posizione economica.
Roma, 22 giugno 2016
CGIL FP Nazionale CGIL FP Nazionale
Coordinatore
Coordinatore Agenzie Fiscali Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini Carmine di Leo