Polizia Locale: Fp Cgil denuncia caso Venezia, varato regolamento assurdo e umiliante

21 Dicembre 2016

Polizia Locale: Fp Cgil denuncia caso Venezia, varato regolamento assurdo e umiliante

Dal taglio di capelli a obbligo biancheria ma soprattutto vessazioni su funzioni, riparte mobilitazione

Roma,
21 dicembre – Mantenere “un aspetto consono”, evitando “ogni forma di
eccentricità”. Dietro questa prescrizione di carattere generale,
contenuta nel primo regolamento speciale per la polizia del comune di
Venezia, si dipana un elenco dettagliato, “tanto assurdo quanto
paradossale e soprattutto umiliante, di (pochi) diritti e (tanti) doveri
per il corpo di polizia della città lagunare”. La denuncia arriva dalla
Fp Cgil Venezia e dalla Fp Cgil Nazionale che, regolamento alla mano,
fa emergere alcuni dei punti più controversi del provvedimento varato
pochi giorni fa con una delibera dal Comune guidato da Luigi Brugnaro,
“e non con voto del Consiglio”, come fa notare il sindacato dei servizi
pubblici della Cgil.

Entrando nel dettaglio, a partire dalle
direttive ‘estetiche’ che compongono le oltre sessanta pagine di
regolamento, nella sezione ‘Cura della persona’ si prevede che le donne
del corpo di polizia locale abbiano: “capelli ordinati, ben curati e, se
tinti, di colore naturale”; niente taglio “bizzarro od inusuale”; un
uso “moderato di cosmetici”, elencati in dettaglio: rossetto, cipria,
fard, fondo tinta, mascara e ombretto. Per le donne inoltre, evidenzia
la Fp Cgil,” è fatto anche obbligo di indossare biancheria intima,
compreso il reggiseno”. Per gli uomini prescrizioni simili e stringenti,
con obbligo di capelli corti, con in più il totale divieto di “uso di
cosmetici nonché l’uso di orecchini o altro tipo di piercing”.

Ma
se queste sono solo indicazioni che sfociano nel ‘colore’, in realtà il
regolamento varato dalla giunta Brugnaro, contiene indicazioni che la
Fp Cgil Nazionale e la Fp Cgil Venezia e Veneto ritengono “umilianti per
il corpo e che si configurano come l’ennesimo atto autoritario
dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro”. Per la
Funzione Pubblica Cgil, infatti, “coperto dalle assurde e paradossali
prescrizioni estetiche, in realtà il regolamento appena varato produrrà
pesanti ricadute sul personale, a partire da turni quotidiani articolati
su ventisei ore giornaliere, infatti si parte da un’ipotesi di notturno
con orario 0-6 per finire con il turno serale in orario 20-02”.

E
ancora, sulla gestione dei turni, “si dà il via ad una modalità tale
che non darà più  diritto al riconoscimento del pagamento dello
straordinario in occasione di particolari, ma non meglio precisati
servizi imposti ai dipendenti”, così come “si innalza la soglia di 78
anni (età anagrafica più anzianità di servizio) per l’esenzione al
servizio notturno ad un limite minimo di età pari a 55 anni di età e 30
di servizio”. Inoltre, “colpo di genio”, è previsto l’obbligo di dover
programmare le ferie dell’intero anno entro metà gennaio. Infine, ultimo
ma non per ultimo, tra le altre cose il regolamento ha una dettagliata
sessione, tra i requisiti di accesso al Corpo, sulla forma fisica:
chilometro di corsa, prova di salto in alto e sollevamenti alla sbarra.
Insomma, “pochi diritti e tanti doveri”, questo il contenuto del
regolamento che, conclude la Fp Cgil, “oltre le discutibili prescrizioni
di colore contiene gli ennesimi atti autoritari e vessatori verso il
corpo di polizia locale dell’amministrazione Brugnaro”. Ragioni per le
quali la Fp Cgil Venezia rilancia la mobilitazione, a partire
dall’assemblea degli appartenenti al corpo in calendario venerdì 24
dicembre. 

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