lettera a Li Gotti e Castelli su convenzione notifica atti giudiziari con Poste Spa

18 Luglio 2011

lettera a Li Gotti e Castelli su convenzione notifica atti giudiziari con Poste Spa

 
Roma, 24 ottobre 2007

Al Sottosegretario Avv. Luigi Li Gotti

Al Capo Dipartimento Dott.Claudio Castelli

Pochi giorni fa in maniera del tutto improvvida il Ministero della Giustizia ha deciso di rinnovare la convenzione per la notifica degli atti giudiziari con Poste Spa.
Riteniamo la scelta effettuata sbagliata perché del tutto sganciata dalle esigenze degli uffici giudiziari e perché conferma una scelta dell’ex ministro Roberto Castelli,che contrastammo con forza.
Oggi vogliamo sottoporvi una altra ragione per dimostrare come la scelta dell’amministrazione fu sbagliata .
I giudici non si fidano della convenzione e non si fidano della notifica per posta.
La prova di questa nostra affermazione è contenuta su migliaia di atti giudiziari in materia penale che ogni giorno arrivano presso gli uffici NEP riportando la dicitura: d’ordine del giudice si notifichi a mani, la conseguenze da trarne è la seguente: i giudici si fidano degli ufficiali giudiziari più di quanto si fidino di Poste SpA.
Converrete con noi che tale conclusione è confortante per chi crede nell’impegno quotidiano di lavoratori e lavoratrici che con competenza e mettendo a disposizione il proprio mezzo di trasporto ogni giorno assicurano la notificazione degli atti giudiziari permettendo così lo svolgimento dei processi.
Dovreste essere orgogliosi di questi lavoratori e lavoratrici e invece l’amministrazione della giustizia li tratta con una sufficienza che sfiora l’insulto.
Un ufficiale giudiziario per notificare un atto in materia penale che riguardi una persona raggiungibile nel raggio di 10 kilometri percepisce la stratosferica cifra di 0,38 euro, se la distanza da percorrere si colloca fra i 10 e i 20 kilometri la cifra diventa di 0,94 euro, se la distanza da percorrere è superiore ai 20 kilometri e può arrivare oltre i 100, allora si comincia a scialare arrivando a 1,39 euro.
Tutto ciò mettendo a disposizione la propria automobile con le conseguenze del caso in termini di carburante assicurazione e rischio incidenti connessi e con il paradosso di non essere autorizzato a servirsi del mezzo proprio.
Ora è sicuro che voi di questa vicenda non sappiate proprio nulla perché da persone per bene quali siete, avreste certamente cercato di porvi rimedio, per questo motivo affinché non vi siano equivoci fra noi scriviamo questa nota. Da questo momento la situazione è nota e bisogna correre ai ripari, ci attendiamo immediatamente dopo la scadenza delle RSU una convocazione di tutte le OO.SS. allo scopo di affrontare con organicità la situazione del servizio degli ufficiali giudiziari e la loro condizione lavorativa.

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

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