Agenzia del demanio: Non ci siamo! Il contratto si rispetta

28 Maggio 2019

 Comunicato

L’Agenzia ha deciso di varare un nuovo modello organizzativo di riferimento delle Strutture territoriali senza il previsto coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali.
L’Organizzazione dell’Agenzia, le politiche industriali, gli assetti territoriali e le strategie organizzative, così come il Piano Aziendale 2019, devono essere oggetto – come abbiamo chiesto nel corso degli incontri svolti da aprile ad oggi e con la nostra nota di gennaio 2019- di informativa preventiva ed esame congiunto – rispettando così l’articolo 11 del CCNL- con chi rappresenta TUTTI i lavoratori e non solo interloquendo con alcuni di essi.
Negli ultimi anni il personale dell’Agenzia del Demanio si è impegnato nel contribuire al tentativo di costruzione di una identità nuova, consentendo all’Ente di presentarsi anche come soggetto facilitatore nel proporre soluzioni di utilizzo di compendi immobiliari pubblici. Il processo di rappresentazione identitaria di  un’organizzazione non è ovviamente qualcosa di immutabile, ma non può allo stesso tempo seguire delle dinamiche on/off. Qualsiasi scelta di Vertice non può prescindere dal rispetto delle Persone che quotidianamente consentono di raggiungere risultati e, nel quotidiano, “ci mettono” la faccia con gli utenti, siano essi pubblici o privati.
L’agenzia sembra preferire l’opzione della “divisione tra colleghi” e della “disintermediazione” in  contrasto con i principi del CCNL sottoscritto ad Agosto 2018, creando un pericoloso precedente per tutti: in generale, affrontare il tema di un nuovo assetto organizzativo aziendale senza il necessario passaggio informativo ed esame congiunto con le Organizzazioni sindacali aumenta esponenzialmente il rischio di veder svilite le professionalità dei colleghi inseriti nelle unità organizzative oggetto di manovra e consente alla parte datoriale di scegliere per ciascun “interlocutore”, nella sua “individualità”, un percorso differente. Poco rimedia sentir definire, come accaduto, l’intervento organizzativo “micro” da parte dell’Agenzia e quindi, secondo la tesi datoriale, non oggetto di informativa ed esame congiunto.
È “micro” la soppressione di unità organizzative? Per l’Agenzia sono “micro” le conseguenze dirette e indirette di questa scelta organizzativa?
Ci chiediamo, a questo punto, quante “micro” modifiche di assetto organizzativo – che per l’agenzia non richiedono esame congiunto- determinino una “macro” modifica? A “macro” modifica organizzativa avvenuta l’Agenzia come potrà avviare un percorso di informativa preventiva ed esame congiunto con le Organizzazioni sindacali?
Mettere in discussione i principi definiti come fondamenta delle corrette relazioni sindacali significa metterne in discussione tutto l’impianto del CCNL e questo, per la FP CGIL, semplicemente non è accettabile.
Il Programma Straordinario di Dismissioni Immobiliari, Struttura per la Progettazione, Mobilità verso, ad esempio, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e ladestinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Questi, in aggiunta alla valorizzazione professionale del Personale attualmente in servizio, sono alcuni dei temi da inserire quanto prima in una apposita convocazione che abbia come cornice il Piano Aziendale 2019.
L’Agenzia lasci perdere i tentativi di intestarsi meriti esclusivi di accordi sindacali frutto di lunghe discussioni congiunte e torni piuttosto a discutere di tutela della qualità dell’occupazione e delle professionalità, di salvaguardia del perimetro aziendale e di condizioni di lavoro sostenibili.

Roma, 27 Maggio 2019

Il Coordinamento Nazionale
Fp CGIL Agenzia del demanio

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