Signor Ministro, secondo lei, alla Fiat si sognerebbero mai di pubblicare sul proprio sito vignette che offendono la stragrande maggioranza di coloro che operano affinché i prodotti conquistino i favori del mercato?
E’ già capitato di dover vedere pubblicate sul sito del Ministero di Palazzo Vidoni, vignette volgari ed inaccettabili. L’asino ci è ricascato ed asino in senso figurato per non offendere il quadrupede.
E’ evidente dagli organi di informazione che lei è fortemente impegnato nel tour estivo: “The slacker” e quindi, non può certamente occuparsi anche di ciò che qualche solerte e spiritoso (eufemismo prudente) suo collaboratore pubblica, facendosi maldestramente interprete di che cosa il Ministro vuole rappresentare al popolo italiano. Non abbiamo pensato neanche per un secondo che potesse essere lei il suggeritore perchè questo farebbe torto alla sua intelligenza.
Si tratta di volgarità che colpiscono, innanzitutto, il buon senso; su un quotidiano una vignetta riassume un pensiero, non condivisibile come per noi in questo caso, ma legittimo, pubblicato on line dal Ministero fa cadere le braccia e roteare altre parti del corpo (la volgarità rischia di essere contagiosa).
E’ questione di stile e forse anche un po’ di senso dello Stato, per questo non possiamo fare i complimenti alla mente ed alla mano che hanno dileggiato milioni di persone.
Non sia severo nella punizione, perché questa sarà sicuramente la sua reazione istintiva per coerenza con il rigore con cui affronta chi perde tempo anziché lavorare seriamente, basterà una tiratina d’orecchie ed a quelle lavoratrici ed a quei lavoratori che quotidianamente assicurano i servizi ai cittadini (nell’opera di trasparenza perché non pubblicare anche i dati di ciò che si fa?) basteranno semplici scuse….e la “pulizia” del sito, naturalmente.
Roma, 30 luglio 2008