A quanto pare il Ministro Brunetta ha iniziato a studiare il Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato, come suggerivamo da settimane. Ma, evidentemente, non è riuscito a finirlo.
Le 112 mila unità di cui lui parla, sono esclusivamente i lavoratori a tempo determinato a cui, per completare la platea dei precari nella Pubblica Amministrazione, andrebbero aggiunti i lavoratori in formazione lavoro, gli interinali ed i lavoratori socialmente utili. Sommati, fanno 388.218 escluse le collaborazioni. Queste ultime raggiungono quote non certo irrilevanti: 62.311 con rapporto di monocommittenza (con rapporto esclusivo con la Pubblica Amministrazione) e 27.234 con rapporto di committenza non esclusiva (impegnati anche nella Pubblica Amministrazione).
L’unico dato reale fornito dal Ministro, quello sulle stabilizzazioni già effettuate, è un dato che non riguarda l’operato del suo Governo, ma del precedente.
Il Ministro sostiene di non essere un “ammazza precari” e di non voler licenziare nessuno. Resta il fatto che, stando così le cose, dal 1 Luglio verranno mandati a casa quasi 60.000 lavoratori.
Visti i metodi di analisi utilizzati a Palazzo Vidoni, non ci aspettiamo nulla di positivo da questa indagine. Se questi sono i presupposti su cui si basa questa poderosa “operazione verità”…
Roma 10 Marzo 2009