Solidarietà a Pino Masciari vittima della mafia prima delle istituzioni poi: comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL e Gianni Nigro Segretario Generale FP CGIL Lazio

18 Luglio 2011

Solidarietà a Pino Masciari vittima della mafia prima delle istituzioni poi: comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL e Gianni Nigro Segretario Generale FP CGIL Lazio

La FP CGIL esprime piena solidarietà a Pino Masciari, un cittadino libero che ha combattuto la mafia, un imprenditore coraggioso che ha denunciato e fatto condannare i suoi aguzzini, che ha svelato gli intrecci perversi tra politica e malaffare in Calabria. Un uomo che è stato abbandonato dalle istituzioni, che vive il tragico paradosso di dover essere invisibile, di non poter riacquistare la dignità di cittadino per sé e per la sua famiglia, di non poter lavorare. Chiediamo che sia lo Stato, attraverso le sue istituzioni preposte, a continuare a garantire la sicurezza di Pino e della sua famiglia, perché solo in presenza di forti garanzie per l’incolumità di chi ancora trova il coraggio di denunciare, di indignarsi, di reagire, è possibile sperare in un futuro migliore per il sud e per tutto il paese.

A Pino ed alla sua famiglia viene negato il diritto alla sicurezza, alla libertà: non può ritornare in Calabria. Gli è stato imposto il prezzo spaventoso della clandestinità come costo per il suo impegno civile, gli è stata incomprensibilmente negata la tutela di quello Stato che ha difeso in una regione dove lo Stato è spesso assente.

Da domani (12 Maggio) Pino Masciari intraprende lo sciopero della fame e della sete davanti al Quirinale, dalle ore 10.00, sciopero annunciato lo scorso 26 marzo e rinviato per rispetto delle vittime in Abruzzo, per richiamare insieme alla società civile l’attenzione del Capo dello Stato sulla sua situazione, per rivendicare il diritto primario alla dignità ed al lavoro.

E noi, che riteniamo la legalità uno dei presupposti della crescita civile e democratica del nostro Paese, invitiamo le Istituzioni a dare le risposte immediate che il cittadino Pino Masciari attende da troppo tempo, a non lasciare che la mafia vinca e che la vicenda di un coraggioso imprenditore diventi l’esempio negativo di cosa può accadere a chi crede nella legalità e nelle regole della democrazia.

Roma, 11 maggio 2009

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