Giustizia Minorile: Lettera al Ministro Alfano del Segretario Generale della Fp Cgil

18 Luglio 2011

Lettera al Ministro Alfano del Segretario Generale della Fp Cgil

 

 

Roma, 20 maggio 2009

On. Ministro della Giustizia
Avv. Angelino Alfano

Onorevole Ministro,

nell’ambito della riorganizzazione del Ministero della Giustizia, proposta dai suoi Uffici, nella sostanza, si va affermando l’idea di sopprimere gli organi del decentramento amministrativo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, i Centri per la Giustizia Minorile, le cui funzioni sarebbero assorbite dalle Direzioni Generali regionali od interregionali del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria.

La proposta avanzata, qualora non venisse modificata, lederebbe l’autonomia del Dipartimento per la Giustizia Minorile e finirebbe per mortificare la specificità e l’alta specializzazione del personale che in esso opera, attraverso la soppressione delle Direzioni generali che si occupano della gestione del personale e dei beni e servizi ed il passaggio delle competenze agli organismi territoriali del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Si finirebbe, così, per colpire mortalmente un settore della giustizia che in Italia ancora funziona. Un sistema imitato e studiato dagli altri Paesi europei, un sistema che costituisce un esempio per tutte le nazioni che intendono, nel rispetto della normativa internazionale, istituire sistemi autonomi di giustizia minorile.

Ma soprattutto si indebolirebbe, fortemente, la giustizia minorile proprio in un momento in cui dal mondo giovanile provengono preoccupanti segnali di malessere, espressi dai giovani di ogni ceto sociale, livello economico e provenienza culturale.

Se l’autonomia e la specializzazione del Dipartimento dovessero essere colpite, il Paese rischierebbe di trovarsi a dover affrontare una eventuale crisi nel mondo giovanile, privato dell’istituzione che fin’ora e nonostante i continui tagli alle risorse economiche e del personale, ha mostrato la capacità di intervenire sulla delinquenza minorile, con interventi efficaci che hanno ridotto in maniera considerevole il rischio di recidiva.

Non capiamo perché il decentramento della giustizia minorile, già realizzato da quasi un ventennio attraverso i Centri per la Giustizia Minorile, dovrebbe essere affidato ad organismi che hanno altri e ben evidenti problemi da risolvere.

I risparmi richiesti, potrebbero essere effettuati, con più razionalità, unificando le materie delle due direzioni che si intenderebbe sopprimere, costituendo un’unica direzione generale competente per il personale, i beni ed servizi della giustizia minorile, ed evitando di istituire il previsto e fantomatico ufficio di direzione generale che dovrebbe occuparsi di “Attività internazionali”, cioè del nulla.

Si avrebbe così un Dipartimento della Giustizia Minorile con due sole direzioni generali, una per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari e l’altra per la gestione del personale, dei beni e dei servizi: un Dipartimento ridotto ma integro nella sua autonomia e nella sua specializzazione.

Siamo convinti che un tale modello organizzativo risponda sia alle esigenze di risparmio che all’indispensabile necessità di mantenere per il Paese una struttura minorile comunque efficace ed efficiente, nel rispetto dell’art. 31 della Costituzione.

Distinti saluti

Il Segretario Generale FPCGIL Nazionale
Carlo Podda

 
 
 

 
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