Dalle notizie pervenute ieri, si sono conclusi i lavori parlamentari nelle due commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, su ddl Foti riguardante la riforma della Corte dei conti.

Ora il tutto passa al Governo e questo passaggio rappresenta un momento cruciale nel percorso legislativo, poiché il testo è ora pronto per essere discusso in Aula.

GRAZIE ALL’INTERVENTO DELLA FP CGIL, C’E’ IL MANTENIMENTO DELLE 21 SEDI, PER CUI SIAMO SODDISFATTI DI AVER SCONGIURATO LA DEPORTAZIONE DI OLTRE G00 DIPENDENTI

Quello, invece, per cui siamo estremamente preoccupati è la riorganizzazione dell’Istituto, le cui conseguenze di questa riforma potrebbero essere gravi, in particolare per quanto riguarda i controlli sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche e la responsabilità degli amministratori locali che viene ridotta.

Noi vogliamo e chiediamo di essere coinvolti a far parte di questo processo di riforma per tutelare, innanzitutto il Personale, ma anche il nostro sistema di controlli contabili e di giustizia amministrava.

Il 14, 15 e 16 Aprile vota FP CGIL Il Sindacato per davvero

La Coordinatrice FP Nazionale della Corte dei conti
Susanna Di Folco

Al Direttore del Personale dell’Agenzia delle Dogane e

dei Monopoli

Dott. S. D’Ecclesiis

Oggetto: Richiesta specifica sulla sperimentazione della riorganizzazione territoriale nella DT Emilia Romagna e Marche.

Gentile Direttore, pur trovandoci in prossimità dell’inizio della sperimentazione della riorganizzazione territoriale nella Direzione Emilia Romagna e Marche dobbiamo rilevare che ad oggi non vi è ancora alcuna certezza sui processi/procedure lavorative che saranno assegnate e nuovamente ripartite tra i vari Uffici e quindi attribuite al personale in servizio in questi ultimi.

Tanto meno vi è ad oggi conoscenza della necessaria ricognizione, valutazione e proposta dei fabbisogni di personale (organico) di cui i nuovi Uffici necessitano (ex art.16 e 17 del D.Lgs 165/2001), soprattutto in considerazione della integrazione e della nuova ripartizione/suddivisione delle competenze del ramo Dogane/Accise e del ramo Monopoli proprio all’interno dei nuovi Uffici e delle loro estensioni territoriali. A ciò si aggiunge anche l’ulteriore incertezza del riassetto logistico / strutturale degli Uffici.

Si chiede pertanto di condividere costruttivamente tutte le informazioni e/o proposte per rendere edotto e attivamente partecipe il personale dei riflessi e delle ricadute della nuova organizzazione sui rapporti di lavoro.

Si propone di valutare attentamente la concreta e rapida attivazione di un tavolo paritetico e di valutazione di questa sperimentazione con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative e con le RR.SS.UU. tenendo in particolar modo presente che, con la nuova attivazione degli Uffici dal 01 maggio p.v. ed ai sensi dell’art.11 dell’Accordo Collettivo Nazionale Quadro 12.04.2022 (“Effetti sulle RSU del riordino delle amministrazioni o uffici”) si dovrà prendere atto della nuova conformazione delle R.S.U. secondo l’accorpamento dei nuovi e costituendi Uffici.

Si chiede un formale riscontro alla presente.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Agenzia Dogane e Monopoli
Florindo Iervolino

RECUPERARE NEL FONDO DEL PERSONALE – FRD LE RISORSE DELLA STABILIZZAZIONE NELL’INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE

L’aumento e la perequazione dell’Indennità di Amministrazione, per ridurre le differenze esistenti a favore delle amministrazioni del comparto delle Funzioni Centrali che la percepivano in misura inferiore, era necessario e doveroso e finalmente è stato ottenuto a conclusione di un percorso avviato con la sottoscrizione del CCNL FC 2019 – 2021 del quale la FP CGIL è stata principale promotrice e impegnata sostenitrice.

L’azione sindacale, per quanto ci riguarda, non è ancora conclusa e deve continuare in misura ben più consistente di quella sostanzialmente irrisoria ottenuta invece da Cisl, Confsal, Flp e Confintesa con il rinnovo “a perdere” per il triennio 2022 – 2024.

In questo quadro d’insieme ed a maggior ragione per assicurare a tutti i lavoratori del Comparto la necessaria ed ineludibile equità, come FP CGIL riteniamo ormai arrivato il momento di recuperare e riportare al Fondo del Personale – FRD – delle Agenzie fiscali (Entrate e Dogane/Monopoli) la quota utilizzata per la stabilizzazione nell’indennità di amministrazione avente carattere di certezza e di continuità realizzata a suo tempo con la sottoscrizione del primo CCNL delle Agenzie fiscali.

La perequazione impone oggi che tutta l’indennità di amministrazione percepita anche dai lavoratori delle Entrate e delle Dogane venga finanziata ad esclusivo e totale carico del bilancio dello Stato e/o delle Agenzie e non sia più autofinanziata in parte (50%) dai lavoratori del Fisco.

Questo consentirebbe di restituire e recuperare risorse fisse e ricorrenti da poter utilizzare nella distribuzione del Salario Accessorio, in nuove Progressioni Economiche e per il riconoscimento, in maniera stabile, delle attività lavorative svolte in relazione al raggiungimento degli obiettivi di Convenzione spesso vantati dal Governo e dai vertici delle due Agenzie in relazione al recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale.

Coordinamenti Agenzie Fiscali FP CGIL

Tutto avremmo immaginato, meno che il brano “Anarchy in the U.K.” dei Sex Pistols diventasse l’inno di alcuni dirigenti INPS.

Nelle ultime settimane, infatti, da diversi territori continuano a pervenire segnalazioni circa una condotta “creativa” dei dirigenti territoriali, con richieste surreali rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori.

Sarebbe fin troppo semplice ricordare che l’Istituto è uno: che esso ha una caratura nazionale, che il quadro regolamentare dei rapporti di sede non può essere soggetto a fughe in avanti da chi rappresenta la parte datoriale.

Ma per quanto semplice possa apparire, evidentemente il richiamo è d’obbligo. E sorprende che a farlo sia solo la FP CGIL, mentre le sigle firmatarie del contratto strepitano contro i dirigenti trinariciuti, rei – udite, udite! – di non cacciare con vigore dai tavoli quanti hanno rifiutato l’elemosina offerta da Zangrillo & c.

Questione di priorità. Ma andiamo a vedere le casistiche.

  • C’è il dirigente che chiede continui report a chi opera in sede. Perché la tentazione di declinare il processo produttivo alla stregua del Grande Fratello orwelliano era evidentemente troppo grossa: e allora via alle liste lavorate in presenza, giù coi report settimanali, magari con la misurazione incrociata dei tempi per capire chi produce di più e meglio. Strappo su strappo, finché non si scuce tutto, ventilando l’ipotesi che chi non si adegua potrebbe incorrere in una brutta pagellina…

  • C’è, poi, il dirigente dal grilletto facile, quello che minaccia di sospendere AULA ogni tre per due, pronto a mostrare i gradi per innescare devozione e ubbidienza. Un personaggio pirandelliano, che ha letto solo un capitolo del Principe di Machiavelli e si colloca in quella zona grigia in cui si confonde l’autorevolezza con l’autoritarismo.

  • C’è, ancora, quello che lascia sospese le dimissioni di un responsabile per eludere il problema, minando in tal modo il fondamentale rapporto di fiducia che dovrebbe tenere in piedi qualunque macchina organizzativa. E ledendo l’utenza, chiamata a confrontarsi con qualche anima pia che ha rimesso il mandato e ha perso ogni motivazione.

  • C’è, infine, quello che chiede la firma dei dipendenti in calce alle comunicazioni con l’esterno, siano esse PEC, mail o linee INPS. Ci chiediamo se per l’ascolto dei Sex Pistols, questi abbia almeno scoperto l’esistenza dei CD (altro che Spotify…), considerando come nell’epoca dei social qualunque cittadino, letteralmente: qualunque cittadino, possa facilmente rintracciare la lavoratrice/il lavoratore che firma la missiva, avviando un carteggio pericoloso e inquietante. Il nostro tratto distintivo in INPS è la matricola, non il nome e cognome!

Questo è quello che succede lontano dalla Direzione Generale, dove di contro si esalta “il salto nel futuro” compiuto dall’Ente.

La domanda, allora, torna di moda: chi controlla i controllori?

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Oggi si è tenuto il tavolo tecnico con ARAN  sulla sezione Polizia Locale per il rinnovo del CCNL 2022/2024. Come FP CGIL abbiamo evidenziato le nostre  proposte per completare la sezione dedicata alla Polizia Locale:

– Riconoscere il recupero per il festivo infrasettimanale per tutti i turnisti e il secondo buono pasto in caso di doppio turno

– Riconoscere i tempi di vestizione

– Riconoscere l’infortunio fino ad avvenuta guarigione

– Riconoscere l’adeguamento delle indennità a partire da quella di vigilanza

– Riconoscere la piena e gratuita tutela legale

– Riconoscere il salario accessorio ed il buono pasto nel periodo di ferie

– Riconoscere l’esonero dai turni disagiati per il personale con maggiore anzianità

– Inserire tra le materie di contrattazione integrativa l’utilizzo delle risorse del codice della strada

– Inserire nella contrattazione gli accordi sulla prevenzione e gestione degli episodi di violenza ai danni del personale

– Inserire tra le materie di contrattazione le dotazioni minime di protezione e sicurezza per le varie tipologie di interventi di polizia

La delegazione dell’ARAN sulle nostre proposte si è riservata di approfondirle anche se sembra già chiara la indisponibilità a recepire le proposte che determinano costo contrattuale, che sono quasi tutte.

Per tali ragioni esprimiamo un giudizio negativo:

il tavolo tecnico convocato per provare a far avanzare la soluzione di tali annose questioni non produce passi in avanti  confermando le nostre preoccupazioni sul rinnovo contrattuale, che, a questo punto non solo è penalizzante dal punto di vista salariale, ma non dà risposte da tempo attese alle lavoratrici e lavoratori della Polizia Locale.

Continuerà la nostra azione per conquistare un CCNL dignitoso, perché noi facciamo SINDACATO PER DAVVERO.

Segretaria Nazionale FF.LL.

Tatiana Cazzaniga

Al Vice Capo DAP

Dott. Ssa Lina Di Domenico

prot.dap@giustiziacert.it

Al Capo DGMC

Dott. Antonio Sangermano

prot.dgmc@giustiziacert.it

Al Direttore del Personale e delle risorse

Dott. Massimo Parisi

Al Direttore del Personale e delle Risorse

Dott.ssa Silvia Mei

e p.c.

all’Ufficio Relazioni sindacali per l’inoltro

al Comitato di indirizzo generale dell’E.A.P.

Oggetto: EAP dipendenti DGMC

La scrivente FP CGIL, facendo seguito alle numerose richieste del personale afferente alle Funzioni centrali, interviene di nuovo presso i vertici di codesti dipartimenti affinché si definisca con urgenza l’accesso alle attività dell’EAP (Ente di assistenza per il personale dell’amministrazione Penitenziaria) per i dipendenti del DGMC, assunti in seguito all’istituzione del Dipartimento della Giustizia minorile con il DPCM n.84/2015.

Da tempo e più volte la scrivente O.S. ha richiesto la revisione del protocollo vigente, al fine di estendere l’assistenza erogata dall’Ente a tutti i dipendenti del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, oggi garantita soltanto ai lavoratori provenienti dal Dap e dall’ex Dipartimento Giustizia minorile.

La scrivente, inoltre, è stata informata che centinaia di dipendenti del DGMC, assunti dopo la costituzione del Dipartimento, hanno aderito all’ente assistenza e da anni stanno versando il contributo all’Ente nella forma della trattenuta mensile in busta paga. Solo successivamente, gli stessi hanno appreso di essere stati male informati e che, a fronte di tale contributo, non era previsto l’accesso a nessun beneficio o convenzione.

Molti dei dipendenti indicati hanno richiesto, dunque, l’interruzione del versamento del contributo e il rimborso delle quote corrisposte. Stante a quanto ci risulta, ad oggi, non è stato dato seguito a tale richiesta.

Tale situazione rappresenta, ad avviso della scrivente, una evidente anomalia e ha destato molto malcontento tra questi lavoratori. Gli stessi riferiscono, infatti, di aver aderito in modo volontario ma per un mero errore – cui non può considerarsi estranea la stessa amministrazione che non ha inibito tale adesione – e considerano, pertanto, ingiusta la mancata restituzione delle somme inutilmente corrisposte.

Alla luce di quanto esposto, la Fp Cgil chiede a codesti vertici dipartimentali di voler sanare al più presto la posizione dei dipendenti in argomento, prevedendo il rimborso dei contributi versati o l’estensione dell’assistenza dell’ente.

Nel restare in attesa di cortese e urgente riscontro, questa O. S. si riserva ogni ulteriore iniziativa atta a tutelare gli interessi dei dipendenti summenzionati.

Per la FP CGIL Nazionale                                                        Per la FP CGIL Nazionale

Il Coordinatore DAP                                                               La Coordinatrice DGMC

Roberto Mascagni                                                                          Paola Fuselli

Nel nostro Istituto ci sono “zone d’ombra”. Zone in cui prevalgono frequentemente atteggiamenti vessatori, favoritismi, clientele.

Come se non bastasse il già difficile clima “divisivo” tra i lavoratori, ulteriormente complicato da scelte contrattuali non condivisibili, che certificano una volta per tutte come il lavoro pubblico venga considerato e qualificato come lavoro di serie B, assistiamo ad un clima aziendale con atteggiamenti che in alcuni casi sono da ritenersi totalmente da stigmatizzare e quando questi superano i limiti della decenza e della tollerabilità, diventa dovere di ogni organizzazione sindacale degna di questo nome denunciarli.

Non facciamo fatica, infatti, a definire questi atteggiamenti mafiosi, perché, citando Giovanni Falcone, “si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale”. Senza farci intimorire da parole indubbiamente forti e che non vorremmo mai avere necessità di usare in un comunicato sindacale, non possiamo però giudicare in altro modo il comportamento di chi usa il suo potere, sia esso un funzionario, un dirigente o peggio ancora un dirigente sindacale, per favorire qualcuno, per ricattare qualcun altro, per fare del clientelismo la prassi comune dei rapporti all’interno di un posto di lavoro.

In queste zone d’ombra non si tollera che un dirigente di sede valuti in maniera “non gradita” un iscritto ad una determinata sigla sindacale e quindi si passa agli “avvertimenti”, scritti tra l’altro, in cui si minaccia di dare risposte esemplari e categoriche, di usare atteggiamenti già adottati per altre situazioni, di scatenare guerre non meglio precisate.

In queste zone d’ombra ci sono dirigenti che partecipano come docenti a corsi sindacali destinati ai candidati che hanno superato la prova scritta, ma non ancora quella orale, per un concorso Inail. Gravissimo se l’ha fatto senza avere la necessaria autorizzazione, ancor più grave se la docenza era stata autorizzata.

Oppure, accade che nel corso di una assemblea sindacale un Direttore Regionale partecipi per portare i propri saluti affermando la propria “simpatia” per quella sigla ed elogiando gli iscritti apostrofandoli come i dipendenti migliori.

In queste zone d’ombra si fa di tutto per riuscire ad essere trattenuti in servizio fino ai 70 anni e…ci si riesce. Certo, viene difficile immaginare che il fine ultimo sia quello prescritto dalla norma, ovvero fare attività di tutoraggio e di affiancamento ai neoassunti per esigenze funzionali non diversamente assolvibili. Più probabile ci si trattenga per attività legate all’aumento delle tessere del sindacato a cui si appartiene.

Infatti, in queste zone d’ombra se non hai la tessera giusta in tasca devi conquistarti a fatica il diritto ad avere un giorno in più di smart working, la possibilità di usufruire del tuo pozzetto di ore, l’autorizzazione a fruire di un periodo di aspettativa senza retribuzione, che se lo chiedi ne hai proprio necessità visto che a fine mese non hai diritto allo stipendio.

Sappiamo che alcuni di voi leggendo questo comunicato si stupiranno di quello che stiamo dicendo. Ma sappiamo altrettanto bene che molti di voi invece capiranno perfettamente, perché quella che abbiamo solo parzialmente rappresentato è la quotidianità con cui hanno a che fare tutti i giorni.

E lo sa anche la stessa Amministrazione che oggi più che mai è chiamata a dare un segnale forte e chiaro di distanza e denuncia.

Solo una cosa prima di chiudere: ricordiamoci tutti che ogni pezzetto in più di potere che si dà alla dirigenza, ogni tessera sindacale o ogni voto in più a favore di chi fa sindacato in questo modo ignobile, non fa altro che alimentare e far crescere la ragnatela vischiosa che avvolge queste zone d’ombra.

Alessio Mercanti

Giuseppe Paglia

Daniela Mencarelli

FP CGIL

UIL PA

USB PI

In merito al comunicato inviato dalle OO.SS. CISL, CONFSAL-UNSA, FLP e CONFINTESA, in data 28 marzo u.s., che alleghiamo, ci sentiamo di rispondere per due evidenti incongruenze.

La prima è perché nel comunicato veniamo tacciati di avere fatto “IRRUZIONE”.

Recita testualmente il dizionario Treccani:

Irruzióne s. f. [dal lat. irruptio onis, der. di irrumpĕre «irrompere», part. pass. irruptus]. – Movimento impetuoso di persone o di cose che entrano o s’abbattono con violenza in un luogo.

In realtà siamo entrati educatamente nell’aula salutando con un “Buonasera” e ci siamo seduti in una poltrona libera, dichiarando la nostra presenza in qualità di uditori. E questa non si chiama IRRUZIONE.

La seconda è che se ci fosse stata irruzione, sarebbe stata la stessa Amministrazione che avrebbe chiamato i Carabinieri, ritenendo il nostro un atteggiamento violento, cosa che non solo non ha fatto, ma addirittura era favorevole alla nostra presenza in qualità di uditori.

Non replicheremo a nessun’altra polemica perché questo è il momento di tutelare il Personale e non dare adito a scaramucce senza fondamento.

La Coordinatrice FP Nazionale della Corte dei conti

Susanna Di Folco

Ieri è proseguita la trattativa per il CCNI 2024 dei professionisti.

La nuova bozza presentata dall’Amministrazione reca finalmente alcune novità positive, quali:

  • l’aumento della indennità di funzione di tutti i professionisti di 600 euro lordi annui;

  • e, con riferimento alla indennità di mobilità, il ripristino delle tre fasce chilometriche in luogo delle due da ultimo proposte.

Permangono tuttavia le nostre forti perplessità in merito al proposto doppio aumento della indennità per i coordinatori generali e, soprattutto, in merito alla disciplina delle maggiorazioni della retribuzione di risultato.

Disciplina quest’ultima che, per un verso, non risponde alla esigenza di individuare criteri e/o parametri obiettivi utili ad individuare le situazioni di effettiva sofferenza lavorativa che giustifichino l’attribuzione di tali maggiorazioni, per altro verso riconosce maggiorazioni differenziate non in dipendenza della maggiore o minore onerosità delle condizioni lavorative riscontrate, bensì dell’appartenenza del professionista alla categoria degli attuari, dei tecnici, dei legali.

Una regolamentazione, lo ribadiamo, irragionevole, che attribuisce una totale discrezionalità all’Amministrazione nel riconoscimento di maggiorazioni retributive e snatura la funzione stessa di tale maggiorazione, determinando peraltro un’incontrollata erosione delle risorse del fondo a danno di chi non ne beneficia.

L’Amministrazione ha ritenuto di rinviare la trattativa a martedì prossimo, riservandosi di fare pervenire una nuova bozza entro venerdì.

Nel corso della riunione abbiamo anche sollecitato la controparte all’urgente definizione della procedura selettiva per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità delle Aree legale, tecnico-edilizia e statistico attuariale, bandita con Messaggio Hermes 4482/2024.

L’Amministrazione ha informato le OO.SS. che è prevista per il mese di maggio la comunicazione degli esiti della procedura; circostanza a seguito della quale si procederà alla immediata pubblicazione della selezione 2025, relativa alle posizioni di secondo livello resesi disponibili al 31/12/2024.

Vigileremo sul rigoroso rispetto di tale tempistica, onde evitare il prodursi di ulteriori danni per i professionisti interessati.

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

Il giorno 28 marzo 2025, a Roma, si è svolto l’incontro con i tecnici delle OO.SS., ultimo prima del tavolo sindacale, che verrà convocato già dalla prossima settimana per la discussione e la ratifica dell’accordo.

Era presente il DG., ing. Riazzola con i suoi collaboratori fra cui, da remoto, il dott. Servedio.

In un clima di sereno confronto e reciproco ascolto, sono state analizzate, una ad una, tutte le risposte fornite dall’Amministrazione alle osservazioni già presentate unitariamente dalle OO.SS.

Stabilito il principio di equivalenza fra il numero di operazioni delle sedute mattutine e pomeridiane previsto dalla nuova legge 870, sono stati discussi e limati i numeri delle operazioni fuori sede in quella che si presenta come una importante riorganizzazione del lavoro esterno dei nostri uffici, per cui la nostra organizzazione si è battuta, con determinazione, fin dai tempi del Governo Conte 2 (Ministro De Micheli), percorso poi confermato dal Governo Draghi (Ministro Giovannini) e, da ultimo, dal Vice Ministro Bignami, esponente dell’attuale Governo.

Le conclusioni raggiunte saranno inserite nel Decreto di attuazione della nuova legge 870, che auspichiamo veda la luce nel più breve tempo possibile.

Eccone i punti principali:

ESAMI DI GUIDA PATENTI

I nastri operativi per la seduta singola sono stati così rideterminati:

  • Esami di guida per pat. AM, A1, A2, A: min 8, max 10;

  • Esami di guida per pat. B1, B, B96: min 6, max 7;

  • Esami di guida per BE: peso 1, come una patente B, ma da svolgere preferibilmente insieme alle patenti superiori;

  • Esami di guida per pat C1, C1E, C, CE, D1, D1E, DE: min 4, max 5;

  • Esami di guida per revisioni ed esperimenti guida: min 12, max 14.

In alcuni casi potranno essere adottati numeri al di sotto dei minimi stabiliti, previo confronto fra OO.SS. e Dirigenti. Tali situazioni saranno oggetto di attenta valutazione da parte dell’Amministrazione centrale.

Sarà necessario, dopo l’entrata in vigore del Decreto, modificare le circolari ministeriali che regolamentano le fasi iniziali dell’esame di guida, puntando ad una ottimizzazione dei tempi.

ESAMI PER PATENTI NAUTICHE

E’ stata riconosciuta la proporzione fra esame per patenti nautiche a motore e a vela con motore ausiliario, entro le 12 miglia, pari a 1:2, che verrà dettagliato per le patenti di categoria A, C e D.

OPERAZIONI TECNICHE

  • Revisioni Cat. N2 ed N3, O3 ed O4: max 12, min 8 (coeff. 1)

  • Revisioni AUTOBUS e ADR con DTT307: max 10, min 6 (coeff. 1,25)

  • Revisioni Cat. O1 e O2: max 15, min 10 (coeff. 0,8)

  • Collaudi art. 75, con emissione EU e prove periodiche cisterne: max 6, min 4 (coeff. 2)

  • Altri collaudi art. 75: coeff. 1,25.

  • Le sedute di revisione che prevedono la presenza dell’aiutante, saranno maggiorate del 33% e non più del 25%, al fine di renderle opportunamente convenienti per i richiedenti

ISPEZIONI

  • Il rimborso è uno solo per ogni seduta singola di ispezioni e attività di vigilanza, anche se composta da visite in sedi diverse;

  • dalle ore 22 scatta l’orario serale/notturno, per cui si dimezzerà il numero di ispezioni che compongono la seduta.

CPA, DIV. 3, DIV. 4

ll primo giorno della trattativa al tavolo tecnico, oltre due anni fa, la CGIL da sola sollevò il problema della criticità per questi Uffici.

  • Visto il testo di legge che è stato licenziato, l’amministrazione si è resa conto della complessità e della varietà delle operazioni effettuate, non definibili in un nastro operativo univoco. Decisione assolutamente auspicata da subito dalla CGIL e oggi condivisa da tutte le OO.SS.

  • Viene rimandata al tavolo finale la soluzione che riguarderà, oltre che i rimborsi dei CPA, anche quelli di DIV3, DIV4, TPL e UMC fuori provincia.

In ogni caso come FP CGIL monitoreremo da vicino la situazione, interloquendo con tutti i lavoratori interessati per arrivare, nel più breve tempo possibile, ad una conclusione che abbia come obiettivo la soluzione delle questioni esposte.

PER TUTTE LE ATTIVITA’ ESTERNE:

  • rimborso doppio per sedi diverse, fra mattina e pomeriggio;

  • buono pasto – abbiamo ribadito l’erogazione del buono pasto ogni qualvolta siano presenti le condizioni previste dalle norme contrattuali;

  • è in atto una verifica in corso con l’ufficio personale anche per quanto riguarda gli importi dei compensi. Si conferma però che sono parte dello “stipendio” (soggetti quindi a ritenuta previdenziale e andranno a contribuire all’importo totale valido ai fini pensionistici);

  • rimborso di 100 euro, al momento l’ipotesi più accreditata è di 52 euro di imponibile e 48 euro esentasse;

  • sarà avviata una ricognizione delle tessere di polizia stradale con l’obiettivo di effettuare nuove assegnazioni.

  • come richiesto dalla FP CGIL, tutte le tariffe dei servizi dovranno essere periodicamente aggiornate con gli indici ISTAT: l’ing. Riazzola sta studiando una modifica in tal senso, non prevista nella legge ma che era stata già richiesta dalle OO.SS. all’ing. D’Anzi.

Come FP CGIL reputiamo il risultato raggiunto estremamente importante perchè finalmente, dopo circa trent’anni, si valorizza il lavoro che, con competenza e abnegazione, svolgono ogni giorno i lavoratori del MIT.

FP CGIL MIT

    Luigi Gianfreda   Carmen Sabbatella
Mario Maugeri   Claudio Statello

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