Negli ultimi giorni un’organizzazione sindacale ci ha fatto due omaggi:
prima ha rilanciato il nostro comunicato sul TEP ai neoassunti…parlando di tutto, salvo che degli 85 lavoratori che ancora non hanno beneficiato del trattamento;
poi ha ritrasmesso il nostro volantino sul lupo che perde il pelo.
Troppa grazia. Siamo lieti dell’attenzione che ci è stata riservata, ancorché velata da un atteggiamento vagamente intimidatorio (“non pestate i piedi perché le reazioni sono di ugual tenore“) e da qualche insulto qua e là (“visione ottusa”). Nulla di strano, ci siamo abituati.
Ciò a cui non riusciamo ad abituarci, invece, è la capacità di mischiare le carte nel disperato tentativo di raccontare un’altra storia.
A chi provocatoriamente chiede “dov’era la CGIL quando…” rispondiamo con la massima schiettezza: eravamo dove siamo sempre stati. Nelle piazze, ai tavoli delle trattative, sui posti di lavoro, al fianco di chi si spende per garantire l’erogazione dei servizi.
Non eravamo, invece, nelle stanze dei bottoni, a vendere illusioni ai lavoratori, a fare promesse di piccolo cabotaggio, a produrre ricorsi a carte bollate che hanno avuto l’unico merito di congelare – e definitivamente – la possibilità di erogare gli arretrati.
Sì, perché il mancato recupero dell’inflazione per nove anni, lo ricordiamo, discende da una sentenza della Corte Costituzionale ed è imputabile proprio a certo “sindacalismo acuto” che ha ben pensato di fare prove muscolari per via legale sulle spalle di chi lavora!
E in questo, va detto, c’è una certa coerenza: perché la stessa sigla che oggi dice di battersi per buoni pasto a 10 euro, per l’eliminazione del tetto al salario accessorio, per l’eliminazione delle ritenute sulla malattia (cit.), NON HA IN ALCUN MODO FATTO ACCENNO A NULLA DI TUTTO CIÒ QUANDO SI È TROVATA INNANZI A UN GOVERNO CHE HA OFFERTO DUE SPICCI AI LAVORATORI DEL COMPARTO.
Il giudizio sugli importi non è (soltanto) nostro.
Era settembre del 2023 e il “sindacalismo acuto” prometteva una mobilitazione pur di avere 342,15 euro al mese in più nello stipendio degli Statali (si allega volantino, per ricambiare la gentilezza).
Poi è arrivato Zangrillo, ha dettato condizioni diverse e la sbandierata autonomia dalla politica è andata a farsi benedire.
E vabbè.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Torniamo nuovamente sul tema della formazione in quanto, nel giro di assemblee che stiamo conducendo sui territori, è uno degli argomenti che con maggior frequenza viene posto.
Di recente abbiamo già scritto a proposito dell’impatto dell’obbligo formativo sul raggiungimento degli obiettivi e sulla necessità di organizzare in modo efficiente e logico l’attività formativa in relazione alle altre attività svolte.
Ulteriore tema di rilievo riguarda i corsi di formazione svolti: vanno bene i corsi organizzati su “Syllabus”, quelli della SNA o anche i corsi “Valore PA”, ma le diverse attività dell’INL richiedono anche corsi di formazione più specifici, legati alla materia del lavoro, nei suoi vari aspetti.
Per questo, è importante che – nell’ambito delle 40 ore – siano previste anche ore di formazione più strettamente legate alle varie competenze dell’Ente, anche considerando la continua evoluzione della materia.
Tempo fa INL istituì un albo interno di formatori; sarebbe una buona idea, a nostro parere, attingere anche a questo per le attività di formazione del personale, così da valorizzare le diverse professionalità e competenze che l’INL ha al proprio interno e dare loro anche forme di gratificazione. È anche questa una possibile leva per “trattenere i talenti”, evitando vadano poi altrove a cercare quella valorizzazione che INL non riesce a dare.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |
Abbiamo scritto all’amministrazione viste le molteplici richieste di lavoratrici e lavoratori di informazioni sullo scorrimento della graduatoria per ausiliari, relativamente ai 270 posti già finanziati con il contratto del lontano 2010.
Passaggi che sarebbero stati possibili anche in maggior numero e con procedure semplificate se fosse stato possibile arrivare alla firma di un contratto integrativo che avrebbe dato reali opportunità e garanzie a tutte le lavoratrici e lavoratori del Ministero della giustizia, così come espresso più volte dalla Funzione Pubblica Cgil. Per questa ragione invitiamo nuovamente tutte le lavoratrici e lavoratori a cercare il simbolo della FP CGIL sulla scheda elettorale delle elezioni delle RSU del prossimo 14, 15 e 16 aprile, barrarlo e scrivere i nomi dei nostri candidati e delle nostre candidate, per rafforzare la battaglia della FP CGIL per un contratto giusto e che dia reali risposte ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nel frattempo ribadiamo in ogni caso che i 270 previsti devono essere effettuati e, pertanto, come Fp Cgil, chiediamo che vengano attivati nel più breve tempo possibile questi passaggi di area, per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori che attendono da ben 14 anni una progressione di carriera.
Inoltre, chiediamo che venga attivata la procedura per i passaggi previsti dal “21 quater” per tutti i profili: esperti linguistici, informatici, contabili, bibliotecari.
Felicia Russo
Coordinatrice FP CGIL Nazionale del Ministero della Giustizia
Sono entrati in INPS con i migliori auspici, dopo le mirabolanti promesse dell’Amministrazione e di certo sindacalismo.
La prima anticipava il trattamento economico, magnificava gli incentivi e soprattutto il TEP; il secondo prometteva mobilità repentine, spostamenti lampo e contratti smart su misura.
Poi la realtà ha bussato alle loro porte.
Le sedi di assegnazione, in perenne carenza d’organico, non potevano essere svuotate. E anche gli accordi AULA dovevano essere fatti sulla base delle esigenze di servizio.
Quanto al TEP, poi, bisognava aspettare la definizione del contratto integrativo.
C’è stato chi ha provato a pagarlo prima (link: https://www.fpcgil.it/2024/07/29/inps-richiesta-tep-assunti-2023-e-differenziali-2024/), ma i ragionieri sindacali erano interessati a spostare la liquidazione più in là, in vista elezioni. Del resto, si sa, son tutti fiscalisti col TEP degli altri.
Poi è arrivato il pagamento, ma non per tutti: circa 85 anime sono rimaste all’asciutto, almeno per altri 30 giorni. Perché tutto dovrebbe risolversi a breve, chiaramente, ma intanto il ritardo è evidente, manifesto.
E da cosa dipende questo ritardo? Cosa ha determinato la mancata liquidazione? Cosa è andato storto? Perché l’Amministrazione non risponde? Perché non spiega?
Non chiediamo la luna, soltanto una semplice assunzione di responsabilità. Una ricostruzione di ciò che ha creato il disagio. Fateci sapere eh.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dott. S. D’Ecclesiis
OGGETTO: Richiesta urgente attivazione della MOBILITA’ NAZIONALE.
Egregio Direttore,
Questa O.S. ha più volte rappresentato e sollecitato negli incontri passati una urgente necessità di procedere ad un Accordo per la Mobilità Nazionale affinché si potesse dare esito alle molteplici istanze che pervengono da molti colleghi e colleghe che per questioni personali o per un avvicinamento alla famiglia aspirano ad un trasferimento in un’altra sede sul territorio nazionale.
Preso atto positivamente che si è già proceduto alla stabilizzazione dei distacchi in essere al 31/12/2023, ora è necessario accellerare sulle procedure di attivazione della Mobilità Nazionale affinchè le stesse possano iniziare e concludersi già prima dell’inizio dell’estate per dare modo a chi ne avesse necessità di organizzare le proprie esigenze anche in funzione degli adempimenti di iscrizione scolastica degli eventuali figli a carico dei dipendenti interessati.
Ribadiamo inoltre la nostra proposta a prendere in considerazione, per i requisiti di accesso alla Mobilità, la possibilità di partecipazione in deroga anche del personale assunto da meno di 5 anni alla luce delle prossime assunzioni che sono previste essere effettuate in ADM e nell’ottica di rafforzare Uffici anche del Sud Italia che nelle scorse tornate assunzionali sono stati esclusi dall’assegnazione di nuovo personale malgrado la mancanza di adeguate copertura di organico.
Certi di una Sua sensibilità al riguardo, in attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.
OGGETTO: Sollecito intervento – Richiesta copertura Formazione e iscrizione Albo Chimici e Biologi – Ingegneri e Architetti
La scrivente O.S. in più occasioni ha portato all’attenzione della S.V. la tematica inerente la figura professionale del chimico e del biologo, ma anche delle altre figure tecniche nella nostra Agenzia (Ingegneri, Architetti ecc..), che sono chiamati ogni anno a spese supplementari in Assicurazione obbligatoria e/o relativa formazione per poter svolgere l’attività d’istituto di ADM prevista con il relativo obbligo di iscrizione ai relativi Albi Professionali.
Tale obbligo di iscrizione crea nei fatti una situazione di aggravio economico sulle spalle dei colleghi e delle colleghe interessate che hanno appunto l’onere di effettuare la loro attività per conto dell’Agenzia.
Considerato che riteniamo che tale aggravio non possa essere a carico dei dipendenti per l’esercizio della loro funzione, tra l’altro esclusiva per l’Agenzia, si chiede, in via definitiva un intervento volto a sostenere le spese dei colleghi per Formazione utile all’iscrizione all’Albo o renderle gratuite con corsi interni accreditati e/o mediante convenzioni con Istituti convenzionati oltre a provvedere alla copertura delle spese di iscrizione ai relativi Albi Professionali mediante istituti, anche nell’ambito del welfare, di sovvenzione.
Certi di una Sua sensibilità al riguardo, in attesa di riscontro, si porgono cordiali
saluti.
Florindo Iervolino
Ieri, 25 marzo alle ore 15,30 è stato convocato l’incontro con l’Amministrazione sull’erogazione del buono pasto nelle giornate di lavoro agile.
Ovviamente, non avendo sottoscritto il CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, la FP CGIL non è stata convocata.
Abbiamo però pensato che sarebbe stata utile per il Personale la nostra presenza, A TITOLO DI UDITORI, CONSAPEVOLI DEL MANCATO DIRITTO AD INTERVENIRE.
L’Amministrazione è stata favorevole e non ha avuto nessuna preclusione alla nostra presenza a titolo di uditori, anche per motivi di trasparenza.
Facciamo presente che gli incontri di contrattazione e di confronto hanno caratteristiche di tipo pubblico, ovvero qualsiasi dipendente può presenziare a titolo di uditore.
Dopo aver firmato un contratto in perdita sul piano economico e una parte normativa che aumenta la discrezionalità delle amministrazioni, vogliono impedire ai sindacati rappresentativi per il consenso dei lavoratori, e non per concessione del governo, di tutelare il Personale.
Alla Corte dei conti, addirittura contro la volontà dichiarata dell’Amministrazione.
Con il voto per le RSU, avete l’occasione per dire che serve un sindacato vero, che fa gli interessi
dei lavoratori per davvero.
Il 14, 15 e 16 Aprile vota FP CGIL Il Sindacato per davvero
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti Susanna Di Folco
Le organizzazioni sindacali firmatarie stanno dando il meglio in questa campagna elettorale per le RSU.
Anziché affrontare il tema delle indecenti busta paga di febbraio, anziché spiegare perché si debbano programmare le ferie dell’anno già ad aprile, anziché discutere nel merito dei guai che hanno combinato, come uno stornello ripetono tre solfe:
“tra poco arrivano i soldi!”;
“i dirigenti devono escludere il 50% della rappresentanza dai tavoli”;
“tanto alla fine firmeranno tutti!”.
Intendiamoci, mica siamo sorpresi dalla cifra del confronto. Da mesi sentiamo le stesse panzane, un disco rotto che fa a cazzotti con la realtà.
Ma a febbraio, quando il CCNL ha dispiegato i suoi effetti, come mai abbiamo assistito a una sorta di silenzio mistico? Chi ha sempre fatto degli spifferi sul cedolino la propria essenza sindacale è curiosamente sparito. Puff.
Salvo poi tornare al momento dell’erogazione del TEP. Miracoli pasquali!
La verità è di facile lettura: abituati a dire “signorsì signore” agli ordini di scuderia che vengono dall’alto, sempre pronti a denunciare “i compagni di merende” salvo levarsi in piedi per osannare lo stesso Presidente del Consiglio che promette di dare una bella sforbiciata ai nostri incentivi, gli eroi della firmetta non riescono a concepire che ci siano organizzazioni sindacali che si presentano senza cappello in mano, che continuano ostinatamente a mettere davanti a tutto l’interesse di chi lavora.
La caccia al voto, così, segue lo stesso copione di sempre. Collaudato, un usato sicuro: prometto oggi (mobilità, spostamenti, PO…venghino signori), mi voti domani, dopodomani vedremo come andrà.
Altro che rappresentanza, sembra di essere tornati alle consorterie.
Consorterie che questa organizzazione vede come il fumo negli occhi, restando sul merito dei problemi che attanagliano chi lavora in questo Ente: primo fra tutti il salario.
Perché siamo il SINDACATO, PER DAVVERO. Se ne facciano una ragione.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Al Segretario generale Pres. Franco Massi
Al Vice Segretario generale Cons. Francesco Targia
Alla Dirigente generale Gestione Risorse Umane
Dott.ssa Daniela Greco
Al Dirigente del Servizio Concorsi Dott. Enrico De Vito
Alla Dirigente del Servizio Trattamento Giuridico Amministrativi
Dott.ssa Pinuccia Montalto
e p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali
Al Personale della Corte dei conti Oggetto: Stipula contratti individuali PEV 2024.
La scrivente Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza, su segnalazione del Personale che ha sottoscritto il contratto individuale, a seguito della procedura delle Progressioni Economiche Verticali (PEV 2024), dell’invio di comunicazione via mail nella quale si fa riferimento alle modalità di fruizione del lavoro agile. Nello specifico si prevede, in analogia a quanto previsto per le nuove assunzioni, di poter usufruire di un solo giorno a settimana per il primo bimestre per
poi tornare – ove ne ricorrano i presupposti – alla fruizione per un massimo di due giorni a settimana, previa sottoscrizione di un nuovo accordo individuale.
Ciò in contrasto sia con la precedente selezione interna, conclusasi nel 2022, analoga a questa in oggetto, sia all’orientamento Aran CLF 67, che si allega alla presente nota.
Considerando che i colleghi neo-funzionari hanno prodotto istanza di esonero del periodo di prova ai sensi dell’art.12 del CCNL Comparto Funzioni Centrali, si chiede la continuazione dei contratti individuali di lavoro agile in essere per i colleghi su indicati.
Si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco
L’IMPORTANZA DEL RUOLO RSU
Le Rappresentanze Sindacali Unitarie possono svolgere un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti dei lavoratori, garantendo un presidio costante sulle condizioni di lavoro e sulla gestione del personale.
Spesso questa figura viene sminuita o ostacolata, proprio perché rappresenta il primo argine contro decisioni unilaterali e penalizzanti.
Votare per la FP CGIL rafforzerà la nostra rappresentanza sindacale, permettendoci di incidere in modo più forte e concreto sulle scelte dell’amministrazione. Una RSU forte, coinvolta nei processi decisionali e nell’organizzazione del lavoro consente ai lavoratori di far valere le proprie istanze e contrastare abusi.
Oggi più che mai il voto alla nostra organizzazione sindacale è l’unico voto fuori dal coro, quello di chi realmente ha a cuore le istanze delle colleghe e colleghi, assumendo costantemente un ruolo di ascolto e vicinanza incentivando cooperazione e solidarietà.
Le nostre proposte e azioni.
1.CARENZA DI ORGANICO E RETRIBUZIONE
La grave carenza di personale, il mancato cambio generazionale ed i pensionamenti hanno aumentato a dismisura il carico di lavoro per i dipendenti rimasti spesso stressati e demotivati.
Come ben sapete su questo tema ci siamo sempre mossi percorrendo tutte le strade possibili. In ultimo abbiamo scritto anche al gabinetto sollecitandolo in un intervento politico affinché si superasse la incomprensibile normativa taglia idonei sul concorso ex aree seconde. Questo perché, se analizziamo i flussi relativi alle assunzioni dei vecchi concorsi per funzionari e alle percentuali di rinunciatari rischieremmo di non arrivare nemmeno a coprire i posti necessari.
La nostra azione è di costante pressione per provvedere a nuove assunzioni anche da mobilità da altri enti e scorrimenti di altre graduatorie.
In questi anni l’aumento dei carichi di lavoro non ha comportato maggiori entrate per i dipendenti, non è possibile andare avanti così, i vertici di questo Dicastero devono farsi carico del potere di acquisto dei lavoratori a cui vengono chiesti quotidianamente grandi sacrifici e in cambio si danno contratti che non coprono la galoppante inflazione; va effettuata una ricognizione degli incarichi con ripristino di rotazione e formazione per accedervi tutti.
Una migliore organizzazione del lavoro è essenziale per garantire un ambiente sano ed efficiente.
Le nostre proposte per il benessere organizzativo:
• Attivazione di iniziative di supporto psicologico per il benessere dei dipendenti. (Su questo punto rivendichiamo una nostra battaglia, dopo due anni di pressioni, siamo riusciti a far riaprire lo sportello di ascolto e la valorizzazione della figura della consigliera di fiducia).
• Distribuzione equa delle mansioni e del personale, evitando sovraccarichi o disparità ingiustificate.
• Valorizzazione delle esigenze personali e familiari, garantendo maggiore flessibilità organizzativa.
• Promozione di un ambiente collaborativo e inclusivo, favorendo il rispetto e la cooperazione tra colleghi.
3. REGOLAMENTO MOBILITÀ
Abbiamo presentato all’amministrazione proposte di modifica all’attuale regolamento sulla mobilità, per garantire maggiori possibilità di trasferimento.
Le nostre richieste principali sono:
• Interpelli e procedure di mobilità interna soprattutto dopo un eventuale riordino, che si conformino ai principi di trasparenza e al rispetto della rotazione ordinaria del personale, con la predeterminazione di criteri e modalità di accesso.
• Accettazione delle richieste di trasferimento dopo tre dinieghi, evitando che i lavoratori rimangano bloccati per anni senza possibilità di spostamento.
• Maggiore tutela in caso di incompatibilità ambientale, permettendo il trasferimento in presenza di situazioni di difficoltà oggettiva.
L’obiettivo è evitare che il personale si trovi “incatenato” alla propria sede a causa della cronica carenza di organico, un problema strutturale che non deve ricadere sui lavoratori.
Un sistema di welfare aziendale adeguato è indispensabile per migliorare la qualità della vita dei lavoratori.
Le nostre richieste principali sono:
• il buono pasto ad oggi risulta inadeguato rispetto al costo della vita. Purtroppo, chi ha firmato l’ultimo CCNL non ha incluso questa nostra istanza, precludendo ulteriori margini di trattativa. Per questo proponiamo alternative come convenzioni con ristoranti e mense aziendali e la riapertura di bar/tavole calde interne agli uffici.
• Sanità: le attuali convenzioni sanitarie non coprono molte prestazioni a prezzi accessibili. Riteniamo che lo Stato debba investire sulla sanità pubblica per ridurre le lunghe liste d’attesa, ma siamo aperti alla possibilità di un’assicurazione sanitaria solo se finanziata con fondi aggiuntivi, senza sottrarre risorse già insufficienti ai nostri già bistrattati stipendi.
• Alloggi e trasporti: oggi non esistono convenzioni per l’affitto di alloggi a prezzi accessibili e sembra un tema che non interessi a nessuno nonostante sia la maggior motivazione di rinunce all’arrivo di personale. Inutile ripetersi: i nostri stipendi rendono quasi impossibile trovare una casa nelle grandi città. Chiediamo la creazione di accordi per agevolare l’accesso ad alloggi per i dipendenti. Inoltre, sosteniamo rimborsi per i pendolari, come si sta facendo perché, molti dei colleghi, affrontano lunghi spostamenti quotidiani per non dover affrontare spese abitative insostenibili.
5. CONCILIAZIONE VITA-LAVORO (smart working/ lavoro decentrato e telelavoro) e benessere organizzativo.
Conciliazione tra vita lavorativa e necessità personali è una questione essenziale.
Per questo chiediamo:
• Smart working strutturato e non discrezionale, affinché sia concesso equamente e senza interpretazioni arbitrarie da parte dei dirigenti.
Lo abbiamo fatto chiedendolo anche al commissario straordinario nonché sindaco di Roma Gualtieri che, con una nota a tutti i ministeri agenzie e i luoghi di lavoro ha caldamente invitato le stesse a concederne ove è possibile l’utilizzo in modo esponenziale. Tema spesso disatteso. La stessa questione può ed è necessario riproporla su tuti i territori.
• Telelavoro: lo abbiamo sostenuto con forza, ma prevede delle percentualistiche per direzione che sono state superate solo grazie ad una buona iniziativa sindacale autorizzandone la fattibilità a tutte le persone che ne avevano fatto richiesta.
• Lavoro decentrato: ne chiediamo l’aumento delle postazioni, per permettere ai lavoratori di operare più vicino a casa.
• orari di lavoro: nel mese di dicembre scorso abbiamo affrontato questo tema visto che in parecchie sedi decentrate non c’è chiarezza e si creano evidenti ambiguità. Ad oggi esiste su tutto il ministero l’orario open che prevede la possibilità di poter entrare, compatibilmente con le esigenze di servizio, ad un orario che si ritiene opportuno per svolgere le proprie ore di lavoro. In quest’ultimo tavolo avevamo proposto di abbattere quella che una volta si chiamava rigidità in entrata, mantenendo questo status o in alternativa una flessibilità oraria in ingresso più ampia possibile, ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta.
6. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Dal voto RSU ne deriverà la componente RLS.
Il ruolo degli RLS è cruciale per garantire ambienti di lavoro salubri, sicuri e dignitosi.
I nostri RLS già si impegniamo a:
• Monitorare i lavori di ristrutturazione in tutte le sedi per evitare disagi e garantire il rispetto delle normative di sicurezza.
• Denunciare le situazioni di degrado.
• Monitorare il benessere organizzativo e richiedere ai datori di lavoro la valutazione dello stress lavoro-correlato.
7. LOTTA ALLE ESTERNALIZZAZIONI E VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE
Uno dei problemi principali che affligge il Ministero è il continuo ricorso a personale esterno per svolgere funzioni che potrebbero essere affidate a lavoratori interni.
Questo non fa altro che svilire le potenzialità delle nostre colleghe e colleghi determinando continue emorragie di personale.
Per contrastare questa tendenza proponiamo:
• Contrasto alle esternalizzazioni, privilegiando il personale interno con adeguata formazione.
Assegnazione degli incarichi aggiuntivi al solo personale ministeriale
• Piani di aggiornamento e formazione, per garantire che il personale sia preparato e qualificato senza dover ricorrere a consulenze esterne.
Una delle nostre battaglie da sempre è quella della riapertura del museo e la valorizzazione del polo bibliotecario. Ci siamo mossi e siamo stati gli unici a farlo interpellando la Soprintendenza speciale di Roma denunciando la situazione di abbandono in cui versa il nostro museo e le nostre biblioteche.
Sappiamo per certo che sono state stilate delle prescrizioni che devono essere rispettate dall’amministrazione anche in virtù dei futuri e imminenti lavori di ristrutturazione degli stabili che ospitano le stesse.
9. ISPETTORATI E CASE DEL MADE IN ITALY
Le strutture territoriali del Ministero sono spesso dimenticate, e i lavoratori subiscono condizioni inaccettabili.
Rafforzare la nostra rappresentanza sulle strutture territoriali risulta ancor di più importante soprattutto in questo momento in virtù delle vecchie attività che i nostri ispettorati svolgevano.
Per questo motivo aggiungiamo a questo programma una parte specifica ed esclusiva che spiega cosa pensiamo e riteniamo importante fare per migliorare la questione.
In ultima istanza ma non certo per importanza, sosteniamo la valorizzazione del personale con fragilità che, solo per le nostre, esclusive, continue pressioni, viene messo in condizioni di poter operare superando quei problemi di ordinaria difficoltà poco noti ad occhi poco sensibili.
Tutti questi punti e molti altri di cui avremmo voluto parlare, sono il risultato di vostre segnalazioni e sarà possibile portarli a termine solo se la nostra organizzazione crescerà con il vostro sostegno e voto.
In questi ultimi anni la nostra volontà è quella di ricostruire la figura di un sindacato credibile che renda le istanze di ogni singolo lavoratore comune a tutte e tutti creando unità contro chi ci vuole invece lontani e in competizione tra noi stessi.
VOTA FP CGIL
FACCIAMO SINDACATO PER DAVVERO
Luca Giovinazzo
Coordinatore nazionale FP CGIL
Mail: luca.giovinazzo@mise.gov.it Cell: 347 890 6014