Al Capo Divisione Risorse

dell’Agenzia delle Entrate

Dott. Antonio Dorrello

div.risorse@agenziaentrate.it

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane

Dell’Agenzia delle Entrate

Dott.ssa Laura Caggegi

dc.risorseumane@agenziaentrate.it

e p.c.

All’Ufficio Relazioni Sindacali

Dott.ssa O. Oliveri

dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it

Oggetto: Passaggi economici anno 2024. Richiesta inclusione del personale che ha fruito del passaggio verticale nel 2022.

Premesso che in data 23 dicembre 2024 è stato sottoscritto l’Accordo definitivo per i passaggi economici anno 2024, come da noi già richiamato nella nota a verbale in sede di sottoscrizione, siamo a chiedere a codesta Agenzia se nelle graduatorie che saranno predisposte all’atto dell’avvio della procedura saranno inclusi i vincitori della progressione dalla II alla III Area prevista dall’atto n. 244922 del 27 settembre 2021.

Ai predetti vincitori era già stata inibita la partecipazione alla procedura di sviluppo economico avviata nel 2022 e nel 2023.

A parere della scrivente O.S. appare evidente che non vi sia nessun limite contrattuale rispetto alla possibile partecipazione a procedure di passaggi economici per dipendenti che nel frattempo abbiano effettuato un passaggio di Area fermo restando il requisito che nei tre anni precedenti (diminuibili a 2 o aumentabili a 3 dalla contrattazione integrativa) non abbiano beneficiato di alcuna progressione economica .

È evidente che tale esclusione penalizzerebbe il personale interessato che, tra l’altro, avrebbe anche avuto diritto alla progressione economica già con le procedura del 2022 e del 2023 non vedendosi in tal modo riconosciuto alcun miglioramento economico, dall’ultima progressione, pur essendo trascorsi i numeri di anni necessari per ottenere il passaggio.

Tra l’altro, seppur il CCNL precisi che l’aumento del differenziale stipendiale sia collegato al maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle funzioni proprie dell’Area e della Famiglia Professionale, è inconfutabile che la pluriennale esperienza acquisita nell’arco temporale del servizio prestato nell’Area degli Assistenti e quella già acquisita fino ad oggi nell’Area dei Funzionari risponde esaustivamente al suddetto principio enunciato dall’articolato del Contratto Nazionale, in quanto tutto facente riferimento alla stessa Famiglia Professionale.

Pertanto si diffida l’Amministrazione affinchè si proceda all’inclusione di questi dipendenti nella procedura 2024 e qualora tale richiesta non venga presa in considerazione dall’Agenzia in quanto allineata ad un parere ARAN di natura prettamente unilaterale, questa O.S. valuterà di poter tutelare il personale interessato anche con l’apertura di un possibile contenzioso legale.

Restiamo in attesa di Vostro cortese riscontro e si inviano cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Agenzia delle Entrate

Florindo Iervolino

La FP CGIL non condivide il modo rigido e privo di ogni buon senso con cui in molti Uffici dell’Agenzia si sta traducendo il contenuto della Direttiva prot. R.U. n. 114355 del 12 marzo 2024 – “Direttiva sull’utilizzo delle ferie in conformità alle disposizioni legislative e contrattuali, anche a seguito della sentenza del 18 gennaio 2024 della Corte di giustizia nella causa C-218/22”, e della recente Direttiva prot. R.U. n. 82883 del 26 febbraio 2025 – “Indicazioni operative sulla pianificazione delle ferie dei dipendenti (comma 13 articolo 21 CCNL FC relativo al triennio 2022 – 2024) – integrazione della nota prot. RU n. 114355 del 12 marzo 2024”.

Il nuovo CCNL, che questa O.S. non ha sottoscritto non condividendone la maggior parte dei principi introdotti né, tantomeno, il trattamento economico perché penalizzanti e svantaggiosi nei confronti di lavoratrici e lavoratori, reca la “novità” della pianificazione delle ferie entro il mese di aprile di ciascun anno e della ripianificazione, entro il mese di febbraio dell’anno successivo, dei giorni di ferie non fruiti entro il 31 dicembre di ogni anno.

Con grande celerità gli Uffici hanno invitato alla compilazione dei piani ferie anno corrente e anno passato dando indicazioni diverse e, spesso, inflessibili e prive di equilibrio.

Abbiamo appreso di Direzioni che hanno chiesto la pianificazione entro i primi giorni di aprile; in alcuni casi addirittura entro fine marzo quando, dalla lettura della norma, ci pare chiaro che il termine finale sia lo spirare del mese di aprile.

Alcuni responsabili, poi, a fronte di legittime richieste, hanno definito la pianificazione rigida e vincolante e hanno escluso la possibilità di stravolgimenti futuri a meno di ragguagli da parte dei vertici, creando comprensibilmente ansia e apprensione tra i lavoratori.

Sappiamo che la ragione di questa novità è dettata, prima che da esigenze di funzionalità e qualità del servizio, dall’intenzione di non voler corrispondere indennità sostitutive a chi cessa il rapporto di lavoro e non ha fruito dei giorni di ferie maturate. Tuttavia, il rigore che quest’Agenzia sta dimostrando in fase di prima applicazione del nuovo principio appare davvero eccessivo e penalizzante.

Per quanto sopra chiediamo un Vostro immediato intervento affinché tutto il personale venga rassicurato sulla auspicabile flessibilità nella gestione delle ferie, nel rispetto dei termini previsti dal contratto, del buon andamento degli Uffici ma, soprattutto, del benessere di lavoratrici e lavoratori.

Certi della Vostra attenzione, in attesa di cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Agenzia delle Entrate

Florindo Iervolino

L’ennesimo grande successo del “contratto della vergogna” – siglato da Cisl, Confsalunsa, Flp e Confintesa – si sta registrando in Istituto, laddove la rigidità delle disposizioni concernenti le ferie pare stia spingendo più di un dirigente a inibire la fruizione delle prestazioni a recupero in modalità giornaliera.

Il ragionamento è questo: il contratto vincola la parte datoriale a vigilare sullo smaltimento delle ferie e INPS ha lasciato intendere che tale prerogativa sarà fatta valere con fermezza dal 2024 (link: https://www.fpcgil.it/2025/02/27/inps-il-nodo-delle-ferie-arretrate/). 

A questo punto, in diversi casi, chi dirige la struttura pare stia operando una stretta: anziché riconoscere il REC0 per un recupero giornaliero compensativo, i lavoratori vengono “esortati” ad attingere prima al monte ferie, utilizzando il suddetto giustificativo solo in modalità oraria.

È un effetto domino che impatta su ogni dipendente: non c’è solo l’obbligo di programmazione sotto l’occhio vigile del Grande Fratello datoriale; c’è una sostanziale riduzione nell’acceso a permessi che finora erano stati garantiti alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Istituto

Di più. Perché alcuni dirigenti, particolarmente zelanti, pare si stiano spingendo perfino oltre, scoraggiando in maniera più o meno formale l’accesso alla banca ore, sempre per la richiamata esigenza di adeguamento al disposto del CCNL.

Un trionfo senza precedenti, quello del “migliore contratto possibile”. E tutto sulle spalle di chi lavora. Siamo al paradosso: le indicazioni sulle ferie finiscono così per limitare lo spazio destinato al riposo!

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Il nostro comunicato sulle progressioni verticali in deroga di qualche giorno fa deve aver toccato un nervo scoperto, visto che ben due sigle firmatarie del CCNL hanno immediatamente reagito accusandoci di dire falsità, fare lotta ideologica e aggressioni verbali prive di fondamento.

Leggendo i comunicati delle due sigle abbiamo sentito il fragore delle loro unghie mentre tentavano di arrampicarsi sugli specchi e spiegare che ciò che scrivevamo non è vero e che si faranno certamente nuove progressioni in deroga. Quando questo avverrà non si sa, però, perché intanto non sono state previste dall’INL …

Le sigle firmatarie del CCNL sanno benissimo che c’è un motivo ben preciso per cui al tavolo con l’ARAN e al Ministro della PA si è richiesto il rifinanziamento delle progressioni verticali in deroga, come avvenuto con il CCNL 2019-21 (che riteniamo un CCNL realmente innovativo, a differenza dell’attuale, tanto da essere firmato da tutte le sigle): il finanziamento autonomo delle progressioni verticali in deroga eviterebbe di intaccare le facoltà assunzionali degli Enti, avendo una voce specifica e aggiuntiva.

Ricordiamo, peraltro, che la richiesta di rifinanziamento delle progressioni verticali in deroga era parte della piattaforma unitaria che, nel settembre 2023, venne presentata da FP CGIL, CISL FP e UILPA ed è tuttora disponibile online, per chi volesse leggerla. Se successivamente alcuni (in modo assolutamente legittimo, beninteso) hanno fatto altre valutazioni, non è affatto un problema, ma sarebbe utile dirlo e spiegarlo, invece di sentirsi screditati.

Coordinatore nazionale FP CGIL INL

Matteo Ariano

Alla Direttrice Generale

Dott.ssa Valeria Vittimberga

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

Al Direttore Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione

Dott. Massimiliano D’Angelo

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: VERIFICA APPLICATIVI PER FRUIZIONE CONGEDI PARENTALI ALL’80%

Con riferimento alla posizione dei lavoratori dipendenti, la legge di Bilancio 2025, in materia di congedo parentale, ha incrementato a regime all’80% della retribuzione l’indennità spettante ai genitori, in alternativa tra loro, per il secondo mese entro il sesto anno di vita del figlio. Il medesimo disposto normativo ha inoltre previsto un ulteriore mese con indennità all’80% della retribuzione.

Ora, da più parti giungono alla scrivente organizzazione segnalazioni in merito all’assenza del giustificativo paperless che consentirebbe la fruizione del diritto come sancito dal Legislatore.

Si richiede, pertanto, un chiarimento da parte dell’Amministrazione o, in subordine, un tempestivo intervento risolutivo, ivi considerato che la tutela della genitorialità rimane un valore assoluto nell’azione del nostro Istituto.

Si sollecita, infine, l’adozione di un messaggio che fornisca indicazioni chiare alle colleghe e ai colleghi interessati, chiamati da gennaio a utilizzare ancora la vecchia dicitura (60%).

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Ci è appena giunta la risposta alla nostra nota del 28 febbraio u.s. (in allegato) nella quale si diffidava l’Amministrazione a procedere al giusto inquadramento economico e giuridico, per il Personale ex comandato transitato nei ruoli della Corte dei conti, proveniente sia dal Comparto Funzioni Centrali che da altri Comparti.

Nella nota si esplicita che è in fase di adozione il decreto che riconosce agli aventi diritto, l’inquadramento.

CHI LOTTA PUO’ VINCERE,

CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO

NOI ABBIAMO LOTTATO E VINTO

La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco

Comunicato al personale di ACI, INAIL e INPS

Si è tenuta martedì mattina la seduta di insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’ASDEP. Il precedente CdA, insediatosi a sua volta il 24 luglio del 2018, ha trovato termine il 23 luglio 2022, ma ha continuato ad operare fino ad ora in regime di prorogatio.

Nel giugno 2022, il CdA ASDEP ha provveduto ad aggiudicare la gara per l’affidamento della polizza sanitaria che garantisce la copertura assicurativa temporanea caso morte (TCM), perdita autosufficienza (LTC) a favore dei dipendenti degli enti aderenti ad ASDEP e copertura assicurativa per il rimborso spese mediche ospedaliere (RSMO), al Raggruppamento Temporaneo di Impresa formato da Generali Italia spa/UniSalute spa/UnipolSai spa, che avrebbe dovuto trovare scadenza alla data del 31 dicembre 2024.

Il notevole ritardo nel rinnovo delle cariche da parte degli Enti fondatori ha creato un’impasse che ha impedito l’avvio per tempo di una nuova gara finalizzata al nuovo affidamento della polizza sanitaria.

La polizza è stata, quindi, rinnovata per 12 mesi e troverà scadenza il 31 dicembre 2025.

L’impegno della CGIL all’interno di questo organismo è operare affinché il tempo che ci separa da tale scadenza venga usato al meglio. Per questa ragione, in occasione della prima seduta, i nostri consiglieri hanno chiesto che si proceda senza ulteriori indugi ad avviare le procedure di una nuova gara nell’interesse esclusivo delle lavoratrici e dei lavoratori.

Riteniamo, infatti, che l’obiettivo comune debba essere quello di assicurare una copertura di qualità a chi opera nel comparto.

La scadenza del 31 dicembre è dietro l’angolo e il tempo rimasto è quello minimo affinché non ci si trovi, come avvenuto nel recente passato, a svolgere una gara in tempi brevi.

Abbiamo, pertanto, assistito con stupore alla suggestione espressa da un’altra organizzazione, che anziché lavorare nell’interesse dei beneficiari della polizza, ha chiesto da subito la sospensione della stessa, in quanto insoddisfacente.

La volontà di buttare il bambino con l’acqua sporca è a quanto pare un vezzo duro a morire: si rischia, infatti, di alimentare un gioco al massacro in cui la parte debole, il richiedente assistenza, potrebbe essere la sola a essere penalizzata.

A questo gioco al massacro noi non ci prestiamo.

Nella giornata di ieri l’INL ha comunicato i dati della rappresentatività interna e, anche stavolta, la FP CGIL si conferma il primo sindacato all’interno dell’Ente, con il 26,60%.

Un risultato che ci rende orgogliosi e che è la riprova del buon lavoro svolto in favore e a tutela di lavoratrici e lavoratori. Un risultato per il quale ringraziamo chi ci ha voluto dare fiducia, iscrivendosi, tutte le nostre delegate e i nostri delegati, i nostri eletti nelle RSU e le segreterie territoriali che costantemente danno supporto a chi ne abbia bisogno, mettendoci la faccia.

Aggiungiamo per inciso un altro dato: le tre sigle non firmatarie dell’attuale CCNL (FP CGIL, UILPA e USB) da sole hanno incrementato la propria rappresentatività superando il 51%: potremmo dire che i tavoli di contrattazione all’INL sono sempre più tavoli “di minoranza”.

In vista delle imminenti elezioni RSU ribadiamo il nostro invito a votare le liste FP CGIL in tutti gli Uffici: soprattutto in questo momento la presenza o l’assenza della CGIL e degli eletti nella RSU potrà fare la differenza.

Facciamo capire a chi di dovere chi realmente tutela i lavoratori, dando forza alla FP CGIL!

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL
Matteo Ariano

In principio il verbo era chiaro: “la Pubblica Amministrazione deve puntare tutto sull’innovazione”. Parola di Paolo Zangrillo.

Ma quale sia la cifra innovativa del Governo è sotto gli occhi di tutti:

  • ridurre il salario dei dipendenti dello Stato, dando una bella sforbiciata agli stanziamenti per i rinnovi contrattuali e impedendo, col consenso di alcune sedicenti organizzazioni sindacali, il recupero dell’inflazione;

  • tenere in vigore il tetto ai Fondi, per togliere ulteriore ossigeno al comparto falcidiando le voci collegate al salario accessorio e ai percorsi di carriera (differenziali stipendiali, incentivi, posizioni organizzative, ecc…);

  • infine, notizia di queste ore, assegnare al dirigente il compito di determinare chi potrà prendere una quota di incentivo maggiore, imponendo un tetto del 30% per identificare le “eccellenze nel personale”.

Sembra di vivere una versione cringe di Ritorno al Futuro, in cui il protagonista compie un salto nel tempo non per salvare i suoi cari, ma per riportare in auge la distinzione dei lavoratori in fasce (sic).

Un’operazione nostalgia piuttosto curiosa, che riporta le lancette della Storia al 2009, quando la politica puntava l’indice anche contro questo Istituto, additando i “fannulloni” e i “furbetti del cartellino”.

Con un colpo di spugna il ricordo degli sforzi profusi durante il Covid è cancellato e i problemi più scottanti – uno su tutti: l’emorragia di pensionamenti che svuota le PA, specie in alcune aree – appaiono superati. Adesso l’obiettivo diventa un altro: far coincidere il merito con la piaggeria, determinando un clima di condiscendenza a uso e misura della parte datoriale.

Ma come mai se la Pubblica Amministrazione è esaltata quale hub della trasformazione del paese, l’unica ricetta che si adotta ciclicamente è quella che ha meno funzionato e che più rischia di inquinare la trasparenza?

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

In allegato vi trasmettiamo il testo del nuovo CCNL Agidae 23/25, a seguito dell’ accordo sottoscritto il 12 marzo 2025.

Le novità sostanziali sulle quali le parti si sono lungamente confrontate:

aumenti tabellari, tempo determinato; part time; previdenza complementare; indennità; maternità; qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale; premio di merito e progressione orizzontale di carriera; permessi per cariche sindacali:

il nuovo trattamento economico che verrà erogato in due tranche, la prima a febbraio 2025 di euro 100 (l’arretrato maturato sarà saldato con la busta paga di marzo) al livello medio C2 da riparametrarsi per tutti gli altri livelli e, la seconda tranche, da erogarsi a ottobre 2025 di euro 75 parametrati sempre al livello medio C2.

Un incremento a regime pari a euro 175 al C2 pari ad oltre il 10%.

Sulla scorta degli intervenuti recenti rinnovi nel comparto e della normativa vigente, si è convenuto di disciplinare pattiziamente le condizioni tese ad ampliare fino a 24 mesi di durata i rapporti di lavoro a tempo determinato, nonché le causali per il ricorso a detto istituto.

Sarà possibile prorogare detta tempistica fino a 36 mesi solo lì dove il datore di lavoro abbia trasformato a tempo indeterminato almeno il 25% dei contratti stipulati a tempo determinato.

Inoltre, è possibile il ricorso congiunto dei contratti a tempo determinato con quelli di somministrazione nella misura massima del 30%.

Ai lavoratori assunti con contratto a tempo parziale il lavoro supplementare verrà retribuito con una maggiorazione del 15%.

Il consolidamento dell’orario di prestazione supplementare dovrà esser riconosciuto almeno in una quota pari al 70% delle ore rese.

Cambia la categoria e la posizione economica per gli autisti con patente B/C che saranno inquadrati nella categoria C in posizione economica C1 e per gli autisti con patente D/K in posizione economica C1 andranno nella posizione economica C2.

Intenso, arduo e proficuo il confronto intervenuto nel corso dei precedenti mesi a fronte del quale si è convenuto, d’intesa con le Confederazioni, di istituire il fondo di previdenza complementare Previfonder.

Ciascun datore di lavoro a far data dal 1° febbraio p.v. dovrà versare per ciascun lavoratore una quota pari al 1,5% della retribuzione a proprio carico per 13 mensilità.

Tale quota non sarà dovuta esclusivamente per i lavoratori che esplicitino la rinuncia per iscritto.

I dipendenti potranno inoltre versare oltre alla quota datoriale al fondo di previdenza una quota a proprio carico e il Tfr al fine di ottenere maggiori vantaggi da questa nuova misura di welfare volta a garantire prestazioni di miglior favore durante la quiescenza.

In materia di inquadramento professionale, segnatamente all’area socio-assistenziale educativa, l’intesa abroga la posizione economica A creando la nuova posizione economica A1 per il personale senza titolo specifico adibito a prestazioni esclusivamente di attesa notturna nelle comunità per minori a far data dal 1 marzo 2025.

Inoltre, cambia la categoria e la posizione economica per gli autisti con patente B/C che saranno inquadrati nella categoria C in posizione economica C1 e per gli autisti con patente D/K in posizione economica C1 andranno nella posizione economica C2.

Rivisitate inoltre tutte le maggiorazioni previste per il lavoro notturno. Per ogni ora prestate dalle 22 alle 6, al dipendente verrà riconosciuta una maggiorazione del 20% della quota oraria lorda spettante, con un incremento pari al 5%.

Le ore notturne lavorate durante le giornate festive verranno retribuite con un incremento del 10%, ovvero con una maggiorazione di miglior favore pari al 40% della quota oraria lorda spettante.

Il lavoro festivo ordinario per i lavoratori turnisti inoltre vede un incremento della maggiorazione del 5%, ovvero sia, al dipendente verrà riconosciuto per effetto dell’intesa raggiunta una maggiorazione della quota oraria lorda del 20% per ogni ora prestata.

L’indennità per la presenza notturna, nelle strutture socioassistenziali educative per minori passa da 35€ a 45€.

Infine, anche le festività lavorate verranno indennizzate con la maggiorazione del 20%.

In ordine alla maternità, il periodo di astensione obbligatorio darà diritto ad un’indennità pari al 100% della retribuzione.

Per quanto attiene alla qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale, i dipendenti potranno accedere ai corsi volti all’acquisizione delle competenze in materia di

formazione ECM (Educazione Continua in Medicina). Il costo del 50% delle ore necessarie al conseguimento dei crediti sarà a carico del datore di lavoro.

Ai dirigenti sindacali vengono concessi 10 gg di permessi sindacali retribuiti;

Infine, per quanto riguarda l’articolato sul premio di merito e la progressione orizzontale di carriera, tre le novità introdotte: le giornate impiegate per permessi sindacali sono da computarsi quali ore di reale presenza; Anche la maternità obbligatoria verrà computata a tutti gli effetti come presenza.

In allegato il testo definitivo dell’accordo sottoscritto.

FP CGIL

FISASCAT CISL

UILTuCS

Michele Vannini

Aurora Blanca

Paolo Proietti

Al Segretario generale Pres. Franco Massi

Al Vice Segretario generale Cons. Francesco Targia

Alla Dirigente generale Gestione Risorse Umane Dott.ssa Daniela Greco

e p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali

A tutto il Personale della Corte dei conti

Oggetto: Nota riscontro PEO 2024.

In riferimento alla nota ricevuta in data 19 febbraio u.s., che si allega in copia, la scrivente Organizzazione Sindacale, fa presente che:

  • Le graduatorie definitive pubblicate sulla pagina Intranet in data 24 febbraio e successivamente rettificate con pubblicazione in data 27 febbraio, grazie alla segnalazione della FP CGIL, in quanto i nominativi dei riservisti Assistenti della Provincia di Bolzano erano contenuti nella graduatoria Funzionari e viceversa;

  • Alla FP CGIL sono state rimesse le video lezioni e relative slides somministrate sulla piattaforma e-learning che, incomprensibilmente, sono state oscurate e non più visibili fin dal giorno 3 dicembre 2024, data della prova selettiva; si fa presente che le stesse sono materiale formativo per il Personale e quindi sarebbero dovute rimanere visibili;

  • La FP CGIL, dopo la consultazione con il proprio legale, Avvocato Michele Bonetti, intende proseguire la vertenza, sia per la tutela collettiva, in merito alla somministrazione dei quesiti, ad avviso della scrivente non pertinenti, sia per la tutela individuale se i candidati non collocatisi utilmente in graduatoria, si ritenessero danneggiati per erronei calcoli dei titoli dichiarati.

Cordialmente

Susanna Di Folco Coordinatrice

FP CGIL Corte dei conti

Al Capo Divisione Risorse

dell’Agenzia delle Entrate

Dott. Antonio Dorrello

div.risorse@agenziaentrate.it

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane

Dell’Agenzia delle Entrate

Dott.ssa Laura Caggegi

dc.risorseumane@agenziaentrate.it

e p.c.

All’Ufficio Relazioni Sindacali

Dott.ssa O. Oliveri

dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it

OGGETTO: FRD 2023 – Mobilità Nazionale – Serpico – Buoni Pasto in SW – Nuovi PEO

Nell’incontro sindacale del 5 marzo era posta all’ordine del giorno la trattazione del FRD 2023 e della nuova procedura di mobilità nazionale per l’anno 2025 e per quanto appreso sono state inoltre affrontate anche altre tematiche di particolare attualità.

Come noto, così come anche per il prossimo incontro sindacale previsto per il 12 marzo, l’Agenzia in applicazione del recente orientamento ARAN in materia ha ritenuto di non convocare le sigle sindacali che non hanno sottoscritto il rinnovo del CCNL delle FC 2022-2024, decisione rispetto alla quale dapprima il 30 gennaio e a seguire il 7 marzo la FP CGIL ha diffidato l’Agenzia e i propri legali stanno mettendo a punto le azioni da intraprendere a tutela delle prerogative e delle agibilità sindacali previste dall’ordinamento giuridico.

Ad ogni modo, la FP CGIL ritiene all’attualità opportuno e necessario porre all’attenzione dell’amministrazione le proprie valutazioni e le proprie richieste inerenti gli argomenti che seguono.

Per il FRD 2023, si evidenziano ancora una volta, come già fatto in precedenza anche con la nota a verbale all’accordo inerente al FRD 2022, i seguenti punti:

– in un contesto più generale che richiede un complessivo adeguamento della struttura e delle modalità di attribuzione delle varie voci del FRD, anche in funzione della prossima applicazione del sistema di valutazione, occorre definire un impianto complessivo che risponda ancora meglio e in maniera più adeguata alla realtà organizzativa e gestionale attuale;

– come evidenziato dalla procedura di passaggio tra le aree in deroga, da assistenti a funzionari, e segnalato alla scrivente da numerosi lavoratori interessati, i parametri storicamente consolidati per la produttività individuale non rispondono più all’esigenza di individuare e valorizzare le attività lavorative effettivamente svolte ed è pertanto necessario valutare e adottare una nuova classificazione (a titolo del tutto esemplificativo, come peraltro più volte richiesto al tavolo di contrattazione nazionale dalla FP CGIL, il superamento della distinzione tra contenzioso seriale e contenzioso complesso);

– nell’ambito del compenso per le attività di assistenza e informazione, con esplicito richiamo alla suddetta nota a verbale e agli importi ingiustificati ed esorbitanti che ci risultano essere stati attribuiti in molte sedi di contrattazione locale per il FRD 2022, la considerazione fino ai primi mesi del 2024 (ovvero fino all’adozione della nuova guida dei servizi dell’Agenzia recante le nuove modalità di richiesta) della cosiddetta modalità semplificata e il riconoscimento in funzione esclusivamente del tempo effettivamente dedicato senza l’applicazione di incomprensibili e fuorvianti parametri, così come la corretta rilevazione delle attività lavorative riconducibili all’area Territorio e l’apprezzamento dell’attività di prima informazione che per la sua specifica natura non è tracciata dai sistemi gestionali;

– il superamento delle differenze di compenso per le attività di rappresentanza presso la magistratura ordinaria e magistratura tributaria, l’adeguamento delle indennità per i conservatori e per i gerenti, la necessità di una clausola di salvaguardia per gli incentivi delle funzioni tecniche.

Per quanto concerne la nuova procedura di mobilità nazionale, che dovrà necessariamente essere preceduta da uno o più scorrimenti rapidi al fine di utilizzare tutti le posizioni utili, la FP CGIL ritiene che occorra bandire un numero significativo di nuovi posti prevedendone anche una quota destinata ai dipendenti di più recente assunzione e privi di significativi punteggi per carichi familiari e situazioni personali.

In ordine alle disposizioni di servizio impartite per l’accesso all’Anagrafe Tributaria (Serpico), la FP CGIL aveva già denunciato in occasione dell’avvio della sperimentazione, con la propria nota del 27 luglio 2024, l’aggravio ingiustificato che le nuove modalità operative avrebbero comportato rispetto ai tempi di lavorazione e al raggiungimento degli obiettivi e conseguentemente, preso atto della determinazione dell’Agenzia a proseguire invece nell’iniziativa estendendola a tutte le strutture del territorio nazionale, ne chiede la sospensione e la contestuale trattazione in sede di contrattazione ai sensi dell’articolo 7, comma 6, lettera ad), del CCNL delle Funzioni Centrali, riservandosi di valutare tutte le azioni che riterrà di mettere in atto a tutela dei dipendenti.

Riguardo al riconoscimento del buono pasto nelle giornate di lavoro agile e alla direttiva inerente la programmazione delle ferie, la FP CGIL chiede espressamente nel primo caso che si proceda celermente alla corretta imputazione senza la ricerca di ulteriori ed incomprensibili cavilli che ne tardino ancora l’erogazione, con l’attribuzione a decorrere dalla data di entrata in vigore del nuovo contratto, e nel secondo caso che sia profuso a piene mani il buon senso da parte dei dirigenti nell’accettazione delle richieste di modifica al piano ferie dopo la sua presentazione considerando il larghissimo anticipo richiesto rispetto al periodo di effettiva fruizione.

Infine, la FP CGIL chiede che in applicazione del verbale di intesa programmatica sottoscritto il 12 settembre 2024 si proceda con il percorso di valorizzazione e di crescita del personale stabilendo nell’immediato le risorse con carattere di certezza e di stabilità disponibili per il finanziamento di una nuova procedura di progressioni economiche all’interno delle aree per l’anno 2025 (differenziali stipendiali).

Certi della Vostra attenzione, porgiamo distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL

Agenzia delle Entrate

Florindo Iervolino

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