In data 20 settembre 2024 si è tenuto l’incontro con l’Agenzia avente ad oggetto i Passaggi economici

anno 2024, la Mobilità nazionale volontaria, la Formazione con riguardo particolare a Syllabus.

PASSAGGI ECONOMICI ANNO 2024

È stato sottoscritto l’Accordo sui passaggi economici anno 2024 (decorrenza economica 1/1/2024).

Riguarderà 950 passaggi (523 funzionari 418 assistenti- 9 operatori).

Si chiude con questo Accordo un passaggio di tutti i dipendenti che hanno i requisiti minimi previsti dal CCNL.

In questa procedura, a seguito di nostra specifica richiesta, potranno partecipare anche i colleghi che hanno avuto il passaggio di area nel 2021.

Abbiamo inoltre siglato con l’Agenzia anche un Accordo in cui le parti si impegnano a destinare annualmente a partire dal 2025 quote di somme fisse e ricorrenti del fondo prioritariamente per un ulteriore percorso di passaggi economici

Abbiamo poi rappresentato la necessità di migliorare la procedura per evitare errori di presentazione della domanda, come già accaduto, e per cui abbiamo sollecitato di valutare la possibilità di recupero delle domande già presentate nel 2023.

Con riguardo alla pubblicazione delle graduatorie del passaggio anno 2023, finiti gli aggiornamenti sulla valutazione, ci è stato comunicato che sarà pubblicata nella prima settimana di ottobre.

MOBILITA’ NAZIONALE

Durante l’incontro è stato aperto il confronto sulla Mobilità Nazionale.

L’Amministrazione ha presentato una ipotesi su cui ragionare sia in termini di partecipazione alla

procedura e sia su probabili punteggi da attribuire ai criteri.

Innanzi tutto rileviamo positivamente che l’Amministrazione ha accolto la proposta della FPCGIL di far partecipare tutti i colleghi in servizio, anche in deroga al vincolo quinquennale dei concorsi proprio per andare incontro a esigenze di uffici non coperti dai posti dei nuovi concorsi e dei colleghi che possono avvicinarsi al proprio luogo di residenza.

Come FP CGIL, nelle more di conoscere i numeri dei posti disponibili e di approfondire la proposta, abbiamo comunque chiesto di stabilizzare tutti i distacchi e di procedere ad aprire anche le procedure di mobilità a livello interregionale o regionale per permettere anche in quelle sedi di poter accedere ad una procedura trasparente di mobilità.

L’Amministrazione si è riservata di fare le valutazioni sulle osservazioni poste sul tavolo aggiornandoci

ad un altro incontro che si terrà a breve.

PASSAGGI DI AREA IN DEROGA (pubblicazione del bando)

L’Agenzia ci ha comunicato, a seguito delle interlocuzioni con Funzione Pubblica che permetteranno di fare una unica procedura dalla seconda alla terza area, che il bando dei passaggi di area in deroga potrebbe essere già pubblicato la prossima settimana.

Nei primi giorni di novembre saranno a disposizione anche le banche dati (probabilmente pari a 1500) su cui verterà la prova selettiva.

I partecipanti sono stimati in circa 2400 per 839 posti del bando

La prova selettiva è programmata per i primi giorni di dicembre.

L’esito della prova a test si sommerà ai punteggi previsti per i titoli riconosciuti nel bando per definire poi la graduatoria.

Ecco di seguito i posti disponibili per ogni Direzione Territoriale:

FORMAZIONE SYLLABUS

Abbiamo poi trattato le problematiche della Formazione e anche nello specifico di Syllabus rappresentando la necessità di un intervento che riporti la Formazione in un alveo di maggiore competenza, che non venga spalmata a caso sui dipendenti solo per raggiungere un obbiettivo dei Dirigenti, che venga organizzata in modo da determinare in maniera più chiara la modalità di fruizione e che dia la possibilità ai colleghi di poter distinguere le ore da dedicare alle proprie attività rispetto alle ore da dedicare alla formazione.

Come FP CGIL abbiamo rappresentato la necessità che venga fatta chiarezza rispetto a voci o addirittura indicazioni scritte da alcuni Dirigenti in merito al possibile correlazione tra la formazione e la valutazione individuale, considerato che tale argomento è diretta responsabilità dell’Amministrazione e che ad oggi la sua gestione, specie in ambito territoriale, risulta alquanto raffazzonata.

L’ Amministrazione ha preso atto delle osservazioni poste sul tavolo e le varie problematiche individuate, e si è impegnata a emettere una circolare esplicativa che possa dipanare le criticità rappresentate.

WELFARE SOVVENZIONE ACQUITO LIBRI SCOLASTICI

Infine è stato anticipato che, a seguito anche di alcune segnalazioni poste dalla FP CGIL, ci saranno alcuni chiarimenti sulle modalità di partecipazione alla procedura di accesso alle sovvenzioni per acquisto libri scolastici e, pertanto, ci sarà una proroga per l’accesso all’istituto in scadenza a fine settembre.

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL
Agenzia Dogane e Monopoli
Florindo Iervolino

Il prossimo 7 ottobre, secondo quanto anticipato al tavolo del comparto, riprenderà la trattativa con l’Amministrazione per il personale medico dell’Istituto. L’estate è trascorsa, ma i fronti aperti che non hanno trovato risposta pesano come macigni. 

In particolare:

  • Il blocco del fondo incentivante ha provocato, dopo l’assunzione di tante colleghe e colleghi, una riduzione drammatica della quota pro-capite. Parimenti il carico di lavoro è aumentato in maniera esponenziale. Pensare di continuare a operare con questi ritmi è impossibile: servono regole valide su tutto il territorio nazionale. Non si può lasciare l’organizzazione del lavoro medico al dirigente di turno o al funzionario “addetto alla calendarizzazione”. Serve la regia del primario, che assolve tutte le responsabilità del Centro Medico Legale. E serve personale amministrativo che supporti l’organizzazione.

Forse non è chiaro. Stiamo per affrontare una riforma epocale sulla disabilità: con quante unità? Con quali mezzi e sedi? Si organizzano riunioni, convegni e dibattiti, e si trascurano le organizzazioni sindacali che rappresentano lavoratrici e lavoratori. Coloro che dovranno poi mettere in pratica le nuove direttive.

L’Amministrazione ha confermato il concorso per 1069 medici di I° livello, ma va chiarito subito se questa immissione porterà un aumento del fondo o a un nuovo e gravissimo impoverimento dello stesso.

NON SUBIREMO SENZA REAGIRE

  • La libera professione intramoenia e l’indennità di esclusività, dopo l’accordo firmato nel 2010, è diventata una chimera. INPS rivendica spesso i propri primati. Gliene conferiamo uno anche noi: è l’unico ente che non si è attivato in tal senso. La stragrande maggioranza dei medici è favorevole all’entrata a regime dell’accordo. Non vorremmo che per pochi “eletti” non si dia seguito al regolamento.

  • È urgente ridefinire la composizione della Commissione Medica Superiore in scadenza oramai da anni. Così come è necessario istituire la Commissione Medica Superiore delle CMV prevista dalla legge.

  • È essenziale aprire la discussione sul CCNI del 2024. Qualsiasi riproposizione dei vecchi contratti non ci troverà d’accordo. Non siamo più disposti a sottoscrivere accordi fotocopia in assenza di una reale volontà di affrontare i problemi. L’INPS deve fornire risposte sulle criticità che abbiamo evidenziato anche in questo comunicato.

  • È necessario stabilizzare i colleghi comandati provenienti da altre amministrazioni, così come è necessario permettere la mobilità dei medici dipendenti prima della conclusione del nuovo concorso.

  • È auspicabile l’attivazione dell’interpello per le UOS in scadenza a gennaio 2025.

  • È urgente arrivare nel più breve tempo possibile al saldo della retribuzione di risultato del 2023, pur comprendendo le difficoltà dei colleghi del personale oberati da una serie infinita di incombenze.

I medici aspettano…l’Amministrazione che fa?

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Francesco Reali

Il tavolo tecnico odierno si è aperto con la discussione sui passaggi dall’area assistenti all’area funzionari. L’Amministrazione ha introdotto il confronto specificando che la proposta prevede due canali separati: il primo destinato alla norma di prima applicazione (quindi in deroga al possesso del titolo di studio e del titolo post lauream), che oltretutto è esigibile fino al 31 dicembre 2024, da finanziare con lo 0,55% del monte salari 2018; il secondo destinato alle procedure ordinarie e nel rispetto dei titoli concordati per l’accesso dall’esterno. Come OO.SS. abbiamo rilevato la necessità di conoscere la consistenza del fabbisogno occupazionale per il finanziamento di questa seconda procedura, con la finalità di ampliare il più possibile il numero dei posti messi a disposizione. Al tavolo è stata anche considerata l’ipotesi della creazione di un form online da compilare in modo anonimo così da cercare di quantificare con il massimo livello di precisione gli addensamenti (ovvero i potenziali partecipanti) sulle singole posizioni di lavoro (ex profili) e fare in modo che la distribuzione dei posti messi a bando sia il più possibile coerente con le aspettative del personale coinvolto. Per il momento ci adopereremo per individuare quali posizioni di lavoro rientrino nell’una o nell’altra procedura.

Rispetto alle graduatorie del concorso a 518 funzionari l’aggiornamento è il seguente:

  • funzionari storici dell’arte: ci è stato comunicato uno scorrimento per ulteriori 5 unità rispetto alle 193 in procinto di entrare; ci saranno rimodulazioni nella parte bassa della graduatoria (no esclusioni)

  • funzionari restauratori; la graduatoria è stata modificata (no esclusioni) ma le assunzioni sono previste per ottobre;

  • funzionari bibliotecari; come per i restauratori, saranno assunti a ottobre. Dovrebbero essere confermate le 2 esclusioni già anticipate negli scorsi comunicati sindacali.

  • funzionari archivisti; non conosciamo ancora la graduatoria ma l’assunzione è prevista per novembre, al più tardi dicembre. Le unità con titoli da rivedere ammontano a 6.

  • Funzionari demoetnoantropologi: saranno possibili scorrimenti per 4 unità

Assistenti amministrativo-gestionali RIPAM: sono state assunte di recente 189 unità (comprese le rinunce e le dimissioni), per cui l’Amministrazione chiederà l’autorizzazione ad assumere le 153 unità rinunciatarie più ulteriori 258 unità (per arrivare a un contingente complessivo di 600 scorrimenti). Assistenti informatici RIPAM: l’Amministrazione attingerà alle restanti 27 unità e chiederà autorizzazione ad assumere dalle graduatorie in essere presso altri Enti per ulteriori 127 unità.

Nelle prossime riunioni verrà affrontato il tema dell’aggiornamento dei coefficienti per l’erogazione del FRD, che risalgono a molti anni fa e che presentano evidenti storture. L’intero sistema di retribuzione del FRD verrà omogeneizzato con il nuovo ordinamento professionale.

Nella seconda parte della giornata è stato affrontato il tema della revisione dell’accordo nazionale sul lavoro da remoto. L’Amministrazione vorrebbe rendere alcuni punti dell’accordo maggiormente inclusivi; dovremo ovviamente valutare le proposte concrete di modifica. Nel frattempo, abbiamo approfittato per sottolineare come sia importare sempre evidenziare il salto culturale che abbiamo compiuto nell’adozione di questa “nuova” organizzazione del lavoro e abbiamo richiesto all’Amministrazione di elaborare una previsione di fattibilità rispetto al riconoscimento del buono pasto per le giornate in smart working.

Progressioni economiche 2023: le graduatorie appena uscite contenevano parecchi errori – che avevamo provveduto a segnalare tempestivamente – sicché, fortunatamente, sono state ritirate per le dovute correzioni e la necessaria ripubblicazione. Dovrebbero essere scomparsi sia i nomi presenti in più liste ed essere stati inseriti, all’opposto, i nomi assenti da qualunque lista. Altro problema che dovrebbe essere stato risolto è quello relativo agli ex aequo; l’algoritmo non aveva applicato i criteri condivisi nell’accordo, generando moltissimi pari merito.

L’Amministrazione ha garantito di essere in condizione di ripubblicare celermente le graduatorie corrette. A tal proposito ci è stato riferito che l’Accordo nazionale per le Progressioni Economiche 2024 è in corso di registrazione agli organi di controllo.

Pur in assenza della parte politica, abbiamo sollecitato la delegazione di parte pubblica a rispettare gli accordi presi in tema di lavoro precario e di DM di riorganizzazione. Anche se siamo convinti che il processo di riorganizzazione non subirà rallentamenti, riteniamo sarebbe auspicabile un incontro del Ministro con le Organizzazioni Sindacali per fare il punto sulle vicende che coinvolgono lavoratrici e lavoratori.

FP CGIL MIC          UILPA MIC

   V. Giunta               F. Trastulli

Pubblichiamo la lettera di condoglianze da parte di EPSU a firma del Segretario Generale Jan Willem Goudriaan, per la scomparsa di Antonio Ciccorelli Vigile del Fuoco e membro della FP CGIL.

Al Direttore Generale

del Personale e delle Risorse

del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

Dott. Massimo PARISI

ROMA

E, per conoscenza:

Al Capo del Dipartimento

Amministrazione Penitenziaria

Pres. Giovanni RUSSO

ROMA

OGGETTOMancato pagamento delle ore di lavoro straordinario per il personale di Polizia Penitenziaria relativamente alle annualità 2023 e 2024 – Richiesta di incontro urgente.

Con la presente si rende nota a codesta Amministrazione l’incresciosa situazione di disagio in cui versano gli operatori del settore che, nonostante il consueto impegno e dedizione, non si vedono ancora riconoscere il compenso per il lavoro straordinario prestato durante il 2023 e il 2024.

Il pagamento regolare degli straordinari è un diritto fondamentale dei lavoratori, sancito dalla normativa vigente e dai contratti collettivi di lavoro, nonché dalla Carta Costituzionale.

La sua omissione non solo viola tali diritti, ma mina anche il morale e la motivazione del personale, influendo negativamente sull’efficienza e sulla sicurezza degli istituti penitenziari, già precari.

E ancora, riguardo al pagamento del personale inviato in missione, si rileva la mancanza di una regolamentazione chiara e uniforme. Le spese relative a tali missioni incidono significativamente

sul budget degli istituti di assegnazione, creando difficoltà economiche non previste e spesso gestite in modo disomogeneo. È fondamentale che venga stabilita una procedura trasparente e standardizzata per garantire il corretto rimborso e la gestione dei costi associati alle missioni, evitando ulteriori problematiche finanziarie per gli istituti penitenziari.

Pertanto, si richiede con urgenza:

  • un’immediata verifica e comunicazione trasparente riguardo alle tempistiche del pagamento delle spettanze dovute per gli straordinari lavorati nel 2023 e nel 2024.

  • una regolamentazione chiara e uniforme per il pagamento delle missioni del personale, assicurando una gestione finanziaria chiara ed equa.

In considerazione della gravità della situazione sopra descritta e dell’impellenza di risolvere tempestivamente la stessa, si richiede altresì, ai sensi del vigente Accordo Quadro Nazionale, un incontro urgente volto alla risoluzione della questione.

Si resta, pertanto, in attesa di cortese riscontro, anche in ordine al richiesto incontro, da concordarsi con ogni consentita urgenza.

Loccasione è gradita per porgere cordiali saluti.

       Donato Nolè

FP CGIL NAZIONALE

Si è tenuta, nel pomeriggio di ieri, la riunione dell’OPI (Organismo paritetico per l’innovazione) sul “modello di gestione e approvvigionamento delle risorse umane basato su fabbisogni prioritari o emergenti e profili professionali articolati per competenze”. 

Dietro questa formula criptica è possibile leggere la proposta dell’Amministrazione di sperimentare un nuovo approccio alla selezione e alla crescita di lavoratrici e lavoratori, in cui la parola chiave – più volte declinata nel corso dell’incontro – sembra essere “competenza”.

L’idea di fondo è passare da una selezione e valutazione delle risorse umane che poggia su titolo di studio e conoscenze a una valutazione che consideri anche le capacità analitiche e comportamentali.

Cosa dovrebbe cambiare 

Al di là dei bizantinismi, ciò dovrebbe implicare un possibile intervento di restyling delle famiglie professionali appena costituite, nonché la definizione dei profili di ruolo (secondo l’analisi dei processi, per cui l’attività produttiva si adegua alle esigenze del presidio) e la costruzione di ulteriori sotto-profili.

Un programma vasto e ambizioso, che dovrà necessariamente passare da un confronto serrato. Come FP CGIL consideriamo, pertanto, la seduta dell’OPI di ieri quale il primo incontro di una lunga serie. 

La speranza è che l’Amministrazione persegua lo stesso fine, ma l’esperienza del confronto troncato sul tema della Vigilanza Ispettiva ci costringe a mantenere una certa dose di prudenza. 

Ciò detto, la nostra organizzazione sindacale non si è mai tirata indietro sul merito e più volte, al tavolo, abbiamo evidenziato la necessità di modernizzare approcci e percorsi di crescita professionale. 

In un ente che ancora distingue INPDAP da INPS, occorre portare avanti le lancette della Storia e capire come creare un ambiente più stimolante per chi opera in Istituto.

Perché ciò sia possibile è necessaria una documentazione di maggior dettaglio. In particolare:

  • l’Amministrazione stima il costo del nostro fabbisogno attorno al miliardo, ma non offre alcuna stima rispetto al modello futuro, a valle dei cambiamenti previsti. A nostro avviso è indispensabile chiarire l’impatto di questo processo, anche per fugare ogni possibile dubbio sulla volontà di ridimensionare la consistenza dell’Istituto;

  • nel percorso da intraprendere non partiamo dalla casella zero ma da una GRAVE SITUAZIONE DI CARENZE D’ORGANICO registrata soprattutto nelle regioni del Nord. Lo ripetiamo in ogni circostanza: se vogliamo affrontare seriamente il problema, abbiamo la necessità di mappare la carenza SEDE PER SEDE, AGENZIA PER AGENZIA. La reticenza dell’Amministrazione su questo punto è incomprensibile e rende difficile analizzare le ricadute degli squilibri vigenti sul sistema;

  • va chiarito che intervento si vuol fare sulle famiglie professionali, sui profili e sui sotto-profili per analizzare l’impatto sulla vita di ogni collega. Da mesi chiediamo questo processo, spiegando che soltanto dopo questa prima fase potremo rimodellare il quadro indennitario, nella speranza che INPS non tradisca le promesse e porti a casa la deroga al tetto sul Fondo imposto dal d.l. 75/2017.

Con riferimento all’ultimo punto, ci preme sottolineare un dato: questo ragionamento deve a nostro avviso ruotare attorno al popolamento della quarta area, concepita quale tappa di valorizzazione professionale e rispondente a un preciso adempimento contrattuale.  Ricordiamo che l’OPI ha una caratura tecnica: se da un lato aspettiamo dall’Amministrazione una documentazione che ci consenta di comprendere meglio la natura del progetto, dall’altro crediamo sia necessario investire lo stesso Organismo per analizzare quanto sta facendo il gruppo di lavoro su questa casella prevista dal CCNL.

Coordinamento OPI FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Michele Cascino

Angelantonio Viscione

La FP CGIL ha costruito la propria proposta sullo schema delle famiglie professionali attraverso un confronto costante con i lavoratori a più livelli, sia in assemblee sindacali sui territori che in occasione dell’assemblea nazionale di tutto il personale, consapevole della rilevanza dei temi trattati, la cui definizione condizionerà la vita lavorativa e personale dei lavoratori della giustizia per i prossimi anni.

La contrattazione sulle famiglie professionali, propedeutica alla stipula del contratto integrativo nazionale, si sta svolgendo sia attraverso momenti di confronto con la Direzione Generale del DGMC che con sessioni plenarie con i vertici del Ministero della Giustizia.

In data 16.09.2024, presso il DGMC si è tenuto un ulteriore incontro con le OO.SS alla presenza del Direttore Generale del Personale, Dott. Buccino Grimaldi e della dirigente dell’Ufficio III, Dott.ssa Liliana Delle Chiaie.

La FP CGIL, nel corso del confronto, ha preso atto che l’Amministrazione ha accolto parte delle osservazioni presentate da questa O.S. nei mesi scorsi. Le criticità rilevate riguardavano, in particolare, la famiglia dei servizi del trattamento socio rieducativo, in quanto non erano state chiaramente specificate le competenze tecniche dei funzionari di Servizio Sociale e Funzionari pedagogici nella descrizione dei profili di ruolo.

A tale proposito la FP CGIL ha inviato il proprio contributo chiedendo di inserire nella descrizione della famiglia dei servizi del trattamento socio rieducativo, anche l’attività di “Servizio Sociale” e che il lavoro delle figure professionali comprese nella famiglia, si debba svolgere in un’ottica di equipe multidisciplinare e multiprofessionale. Inoltre, ha cercato di contribuire a rendere la descrizione dei profili di ruolo, il più possibile attinenti alla specifica formazione professionale e alle competenze tecniche, al fine di tutelare ogni operatore.

A tale proposito la scrivente O.S., ha evidenziato che far parte della stessa famiglia professionale, ossia intervenire nello stesso ambito lavorativo, non significa né “che tutti fanno tutto” né che le diverse professionalità siano interscambiabili tra di loro.

Inoltre la FP CGIL ha ribadito la propria contrarietà rispetto all’inserimento, tra i profili di ruolo, del Funzionario del trattamento rieducativo, figura professionale rispetto alla quale l’amministrazione non ha reso noti i titoli d’accesso e che rischia di creare ulteriore confusione, in relazione alle competenze del Funzionario della professionalità di servizio sociale e del Funzionario della professionalità pedagogica, in considerazione anche dell’istituzione dell’albo delle professioni pedagogiche ed educative introdotto con la legge n. 55 del 2024.

La FP Cgil, rinnovando l’impegno a voler chiudere l’accordo sulle famiglie professionali, persegue l’obiettivo di approvare uno schema unico di accordo per tutto il Ministero della Giustizia.

La nostra proposta infatti prevede famiglie professionali che comprendono lavoratori che svolgono funzioni di supporto alla mission istituzionale comuni a tutti i dipartimenti e famiglie specifiche per ogni dipartimento. Una proposta elaborata per incrementare le possibilità di progressioni tra le aree e favorire la mobilità interdipartimentale del personale. Nelle more della definizione di un accordo, la FP Cgil, rimane comunque disponibile a considerare l’eventuale riduzione o l’aumento delle famiglie se funzionale però a effettive necessità organizzative

La Fp Cgil, ha ribadito in sede di confronto, la volontà di arrivare alla sottoscrizione del contratto integrativo che manca per il ministero della giustizia dal 2010, che consentirà di valorizzare la professionalità dei lavoratori e di attribuire il giusto riconoscimento economico. Il contratto dovrà prevedere oltre all’accordo sulle famiglie professionali, indispensabile per realizzare i passaggi tra le aree in deroga alla normativa vigente (ex art. 18) e l’applicazione dei differenziali stipendiali (progressione economica all’interno della propria area ex art. 14), anche l’accordo sul nuovo sistema degli incarichi e le relative indennità per il personale afferente alle aree Assistenti e Funzionari e per le Elevate professionalità.

Vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi.

Per la FP CGIL

la Coordinatrice Nazionale

Paola Fuselli

Il 16 settembre 2024 si è tenuto un nuovo incontro del tavolo di contrattazione per il CCNI e per le PEO 2024

Sulla disciplina dell’orario di lavoro, l’amministrazione è venuta incontro alle richieste delle OO.SS. sulla flessibilità del sistema dei rientri (che dal gennaio 2025 tornerà in vigore dopo l’interruzione determinata dal Covid), consentendo un accesso potenzialmente generalizzato (su richiesta e previa approvazione del Dirigente) a tutti i lavoratori all’orario con cinque rientri settimanali.

Sul fronte delle PEO, positivo è l’inserimento di una disposizione nel CCNI volta ad assicurare lo svolgimento di nuove procedure con cadenza annuale. Auspichiamo che la regolarizzazione di queste procedure consenta a tutti i lavoratori di beneficiare, grazie ad una turnazione finalmente prevedibile, dei dovuti riconoscimenti per la propria professionalità e impegno sul lavoro. Su questo aspetto, FPCGIL ha nuovamente ribadito la necessità di garantire equilibrio tra riconoscimento dell’anzianità e valorizzazione della professionalità, e quindi consentire di concorrere equamente per una progressione di carriera sia ai lavoratori fermi da troppi anni nelle progressioni che ai lavoratori entrati in amministrazione da relativamente “pochi” anni.

Restano comunque alcune criticità, come la determinazione del punteggio legato alla media delle valutazioni della performance degli ultimi 3 anni (che nella bozza attuale attribuirebbe 0 per ogni eventuale annualità mancante). Per FPCGIL è fondamentale dare corretta applicazione a quanto stabilito dal CCNL che, non a caso, prevede di NON considerare le annualità prive di valutazione ma di utilizzare la “media delle ultime tre valutazioni individuali conseguite”. L’impostazione attuale, al contrario penalizzerebbe, quelle tipologie di assenze non imputabili al/la lavoratore/lavoratrice, come il congedo di maternità, per evitare che colleghe e colleghi che si trovano in una fase difficile della propria vita vengano penalizzati nelle prospettive di carriera. Con riferimento alla valutazione dei titoli di studio riteniamo necessario nella tabella funzionari un bilanciamento diverso dei titoli non in linea con i requisiti di accesso all’area. FPCGIL ha, infine, chiesto con forza l’inserimento nel CCNI di una disposizione esplicita sul lavoro agile e sul coworking, anche in vista della prossima scadenza delle relative Policy.

Nei prossimi giorni l’Amministrazione presenterà delle nuove bozze di Accordi e le farà circolare tra le OO.SS. in vista dell’incontro potenzialmente conclusivo della contrattazione, che avrà luogo lunedì 30 settembre. La FPCGIL vi terrà aggiornati sugli ulteriori sviluppi e coinvolgerà in questo processo tutti i Coordinatori regionali e la propria Delegazione trattante in modo da giungere ad una posizione condivisa a tutti i livelli. 

Il Coordinatore Nazionale
Andrea Mosca

Si è tenuto ieri l’incontro per l’ipotesi di accordo per la retribuzione di risultato 2023, di cui si allega copia, che di fatto ricalca gli accordi precedenti, non essendo ancora intervenuta alcuna modifica del procedimento di valutazione.

Da tempo abbiamo chiesto la revisione del Sistema di valutazione della dirigenza che presenta criticità sia per la presenza della formula di deviazione standard, volta a valutare la differenziazione nelle valutazioni del personale, sia nell’attribuzione della maggiorazione. L’amministrazione si è impegnata sul punto; siamo fiduciosi nella repentina attuazione di questo intendimento.

L’ordine del giorno è stato poi integrato, a seguito di richiesta delle OO.SS., sul tema degli interpelli emessi a seguito del Decreto di Riorganizzazione n.151/2024.

Alla preoccupazione espressa dalle organizzazioni sindacali circa la riserva di alcuni interpelli, il Direttore del personale e il Capo dipartimento hanno dichiarato che, nelle attribuzioni delle posizioni, sarà data sempre priorità agli interni.

Alle richieste rappresentate dalle OO.SS. di chiarire le motivazioni per cui gli interpelli emessi sono stati spacchettati in più procedure, l’amministrazione ha evidenziato come sia stata una scelta dettata da esigenze organizzative.

Presso il MIT sono in servizio attualmente solo 110 dirigenti, compresi gli otto neoassunti dalla graduatoria del concorso per Dirigenti Tecnici degli Uffici Dighe, con una carenza, rispetto alla dotazione organica, di 101 posti.

Per questo l’amministrazione si è impegnata ad attivare le procedure per due concorsi per dirigenti tecnici, 12 unità ramo trasporti e 12 ramo infrastrutture, riservando la percentuale prevista dalla norma per i funzionari interni.

Come OO.SS. abbiamo condiviso il percorso prospettato perché consente l’ulteriore valorizzazione delle professionalità interne del Ministero ed apre ai nostri lavoratori nuove possibilità di carriera.

In proposito l’amministrazione ci ha confermato che è stata autorizzata a procedere all’assunzione di 110 elevate professionalità. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che, anche in questo caso, sia riservata la percentuale prevista dalla norma per i funzionari interni.

FP CGIL        CISL FP UIL PA          UNADIS

Sabbatella     Minici      Lichinchi     Pacciani

Gianfreda                     Iannaccone  Sottile

Nel giro di poche ore, nella serata di ieri, gli smartphone hanno vibrato all’unisono, le caselle e-mail sono impazzite, i cuori si sono fermati.

Una voce incontrollata, sfuggita dai meandri di Ciro il Grande, ha fatto irruzione nelle chat: il TEPI 2022 sarà in pagamento a ottobre!

Grida di giubilo hanno accolto la notizia di questo importante trionfo di ragioneria sindacale.

Delegati sul territorio si sono svegliati dal torpore e hanno iniziato una battaglia senza pietà sulla copertura originaria della notizia: una lotta per determinare chi ha diffuso per primo la voce.

E pazienza se l’informazione è di seconda mano, se non ha alcun rilievo sindacale, se cioè non aggiunge un euro in più alle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori.

Pazienza se la polpetta è sapientemente passata da una manina vigile in Istituto, pronta a offrire un fronte innocuo: scannatevi su ciò che già vi spetta e girate a vuoto.

Poi le voci si sono placate, è partita la musica di sottofondo, ed è iniziato il valzer delle cifre.

Duecentoquaranta, no due e cinquanta, chi offre di più per essere notato?

In certe occasioni è importante esserci, presenziare, rivendicare compiaciuti canali e canaletti, spacciando le veline per notizie.

È il sindacalismo dell’Annunciazione, un grande classico in Istituto.

Ma il presidente Gabriele Fava, che si era presentato alle organizzazioni come un interlocutore serio e pronto all’ascolto, si rispecchia in questo malcostume trash che parte dagli uffici INPS?

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’incontro su richiesta delle organizzazioni sindacali per il regolamento degli incentivi delle dighe. L’incontro, a nostro avviso, è stato molto fruttuoso perché si è giunti alla sottoscrizione di un regolamento (qui allegato) che ne definisce le modalità e i criteri per l’attribuzione.

La proposta trasmessa dall’amministrazione, redatta a cura degli uffici dighe, è stata ampiamente discussa con le organizzazioni sindacali che hanno chiesto di apportare integrazioni e aggiustamenti soprattutto per garantire al personale in servizio nella Direzione Dighe e negli UTD sparsi nel territorio, trasparenza e rotazione nell’attribuzione degli incarichi.

Sono state definite le percentuali per le singole attività previste dall’articolo 2 comma 2 del D.L. 68/2022 convertito in Legge 5 agosto 2022 n° 108 e le procedure di pagamento.

Riteniamo di aver raggiunto un risultato importante, che auspicavamo da tempo, e per il quale avevamo inoltrato diversi solleciti, dopo il varo della normativa nel 2022, per incentivare i lavoratori di un settore particolare del Ministero che svolgono un’attività estremamente importante e impegnativa, considerata la vetustà di alcuni invasi e le ripercussioni sulle comunità in cui essi ricadono.

A margine dell’incontro abbiamo chiesto alla Dott.ssa Furlai alcuni aggiornamenti su vari argomenti di interesse generale:

Progressioni verticali in deroga

Il direttore ci ha assicurato che la graduatoria provvisoria è pronta, deve essere solo ulteriormente controllata e sarà pubblicata presumibilmente la prossima settimana.

Bando differenziali economici (PEO)

Tra ottobre e novembre sarà pubblicato il bando per l’attribuzione dei differenziali economici i cui criteri sono già stati definiti nelle precedenti riunioni.

Fondo risorse decentrate 2023

Alle richieste delle organizzazioni sindacali di conoscere i tempi per il pagamento del Fondo risorse decentrate 2023, l’amministrazione ha comunicato che sicuramente sarà pagato entro fine anno.

Bando elevate professionalità

Per quanto riguarda le Elevate Professionalità, invece, il Capo del personale ci ha informati che l’Amministrazione farà di tutto per pubblicare il bando entro fine anno. Sono state, infatti, autorizzate 110 elevate professionalità ( ovvero funzionari della cosiddetta quarta area). Prima di procedere al bando sarà necessario individuare il numero delle unità relative alle varie famiglie professionali presenti nel Ministero.

Incentivi funzioni tecniche

Abbiamo chiesto all’amministrazione notizie circa l’attivazione del tavolo di confronto sugli incentivi alle funzioni tecniche, di cui all’art.45 nuovo Codice dei contratti, sottolineando le criticità che il ritardo nell’adozione di tale regolamentazione comporta. Il Direttore del Personale ci ha informato che sull’argomento è in corso un confronto tra Ufficio Legislativo, Ufficio del Capo di Gabinetto e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e che, a breve, si spera di poter avviare il confronto con le OO.SS. , a valle delle determinazioni di questi Uffici.

FP CGIL

CISL FP

UILPA

CONFINTESA

CONFSAL UNSA

FLP

Sabbatella

Casamassima

Lichinchi

Crocchiolo

Cipolla

Caiazza

Gianfreda

Putzolu

De Mellis

Campopiano

Renzi

Nel pomeriggio di ieri, alla presenza della Direttrice generale, si è tenuto il confronto tra Amministrazione e organizzazioni sindacali, il primo dopo la pausa estiva. In merito alle iniziative concorsuali previste, l’Amministrazione ha comunicato l’intenzione di bandire le seguenti procedure entro l’anno per il reclutamento di:

  • 403 ispettivi – in regime congiunto con INAIL, su base regionale, seguendo il modello del concorso unico RIPAM;

  • 1.069 medici di primo livello;

  • 900 unità sanitarie, di cui 781 specialisti nelle aree psicologiche e sociali e 119 infermieri.

Sono previsti, sempre entro il 2024, concorsi per dirigenti amministrativi e professionisti legali di primo livello: a ora la disponibilità è di 15 posti per i primi e di 16 per i secondi, ma l’Amministrazione punta a ottenere, via DPCM, una disponibilità ulteriore, per l’immissione complessiva di 48 dirigenti e 40 legali.

In relazione alla dirigenza, in particolare, l’Amministrazione vorrebbe operare anche al di fuori di SNA, gestendo direttamente la procedura di selezione per le esigenze che la Scuola non riesce a coprire: in tal caso il concorso si articolerebbe in prove scritte, prove di gruppo e prova orale.

Per quanto riguarda funzionari e assistenti, posta la grave carenza d’organico, INPS prevede assunzioni (anche tra i diplomati) ma solo dal 2025.

Come FP CGIL abbiamo evidenziato la grave difficoltà in cui versa l’Istituto.

La Pubblica Amministrazione rischia di svuotarsi nei prossimi anni, ma già ora, in INPS, registriamo importanti sofferenze, specie in alcune aree del paese.

Qualunque ingresso deve pertanto essere preceduto da una strutturale mappatura delle carenze d’organico – sede per sede, agenzia per agenzia – altrimenti non riusciremo mai a sanare le criticità che nel centro-nord stanno mettendo a repentaglio l’erogazione dei servizi.

Questo la FP CGIL continua a chiederlo con forza: perché non è normale avere agenzie territoriali mezze vuote dopo le massicce immissioni del 2023! Perché la situazione è ancor più allarmante considerando i futuri effetti del decreto “taglia idonei”!

Se qualcuno pensa che la legge sulla disabilità sia destinata a mettere a rischio solo l’area medica, ha fatto male i conti: essa rappresenta uno stress-test anche per i funzionari che seguono le attività amministrative correlate. Se non arrivano risorse, insomma, a pagare dazio sarà in primis l’utenza.

In un’ottica di professionalizzazione, poi, non è possibile ignorare le aspettative rivolte alla Quarta Area dalla famiglia professionale dei funzionari. L’Amministrazione vuole rimandare il ragionamento al 2025, a valle di un percorso elaborato dal gruppo di lavoro tecnico che sta studiando la strutturazione di questa nuova categoria.

Come FP CGIL abbiamo chiesto di agire nel più breve tempo possibile, magari iniziando da subito ad analizzare i report di questo gruppo di lavoro in sede OPI (Organismo Paritetico per l’Innovazione). Il rischio è fin troppo evidente: se non ci muoviamo con decisione, molte lavoratrici e lavoratori del nostro Ente guarderanno altrove in cerca di nuovi stimoli e opportunità.

In questo senso vorremmo un’Amministrazione dinamica e non conservativa. Confermiamo il nostro approccio estremamente critico sulla costituzione di Elevate Professionalità del vecchio ordinamento: il ricorso a esse è ormai anacronistico, pregiudica il fondo (cioè le risorse di tutti, peraltro in un anno di magri incentivi) e rappresenta un inaccettabile schiaffo a chi opera nei territori. Ribadiamo, pertanto, che in sede di contrattazione integrativa proporremmo un tetto alla spesa in tal senso.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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