Il giorno 8 maggio 2025 la RSU del dicastero e le OO.SS. hanno incontrato l’Amministrazione per trattare gli argomenti proposti nel seguente ordine del giorno:

  1. Informativa sulla nota n. 3262 del 18 aprile u.s., avente a oggetto “Rinnovo contrattuale CCNL funzioni centrali 2022-2024, sottoscritto il 27 gennaio 2025; Armonizzazione indennità di amministrazione anni 2023/2024 prevista dal DPCM 27 dicembre 2024; Riassorbimento assegno art. 3, comma 4, DL 9 gennaio 2020

n.1.” (c.d. “BOMPIANI”).

L’Amministrazione ha chiesto di fare un “tavolo comune” con la RSU al fine di poter definire la “Normativa Bompiani” poco chiara, anche grazie al sostegno di diversi ricorsi ancora in ballo da parte di alcuni dipendenti. Come componente in forza FPCGIL abbiamo evidenziato il mancato coinvolgimento preventivo con i sindacati e l’immotivata sospensione senza che sia stato avanzato alcun richiamo da parte degli organi di controllo e nonostante il prudente accantonamento nei rispettivi capitoli di Bilancio del MUR.

È stato evidenziato, inoltre, che l’Amministrazione non ha mai applicato quanto era stato già siglato nel CCNL 2022.

La FPCGIL ha chiesto, assieme a tutti i componenti della RSU, il ripristino immediato del compenso per tutti, in attesa di qualunque ulteriore azione, nonché l’apertura di un tavolo tecnico per scrivere un testo condiviso, da inviare agli Organi Competenti per un parere, si è concordato che tale tavolo sarà convocato nella riunione programmata per martedì 13 maggio 2025 alle ore 10:00

  1. Regolamento per l’attribuzione degli incentivi per lo svolgimento delle funzioni tecniche ai sensi dell’art.45 d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36.

La Dirigente, dott.ssa Alessandra Scalzini, della Dg del personale ha esposto la normativa che darà modo all’Amministrazione di attribuire degli incentivi al personale interno impegnato nello svolgimento delle attività tecniche ai sensi dell’art.45 d.lgs. 31/3/2023, n.36 per Servizi e Forniture con importi superiori a 500.000 euro. Gli incentivi per funzioni tecniche sono fondi destinati al personale dell’amministrazione per premiare le competenze e le responsabilità relative allo svolgimento di particolari funzioni tecniche come ad esempio il D.U.C. (Direttore esecutivo del contratto) e R.U.P. (Responsabile unico del progetto) secondo la normativa relativa al nuovo codice degli appalti.

La misura complessiva dell’Incentivo è costituita da una somma non superiore al 2%, calcolata sull’importo dei lavori, servizi e forniture, posto a base della procedura di affidamento, al netto dell’IVA e comprensivo dei costi della sicurezza da interferenza non soggetti a ribasso.

L’attribuzione degli Incentivi è finalizzata a valorizzare le professionalità interne all’Amministrazione, incrementando l’efficienza e l’efficacia nell’espletamento delle Funzioni Tecniche, nonché il risparmio di spesa per il mancato ricorso a professionisti esterni.

Il riconoscimento degli incentivi sarà disciplinato nel rispetto delle modalità previste dalla contrattazione integrativa e, le relative risorse, saranno inserite in un articolo specifico del FRD. L’attribuzione delle risorse è finalizzata alla valorizzazione delle professionalità interne all’Amministrazione che svolgeranno le funzioni tecniche di cui al suddetto articolo a valere sugli stanziamenti previsti per le singole procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Università e della Ricerca.

  1. CCNI criteri di priorità per l’accesso al lavoro agile e i casi in cui è possibile estendere il numero delle giornate di prestazione rese in modalità agile.

L’Amministrazione ha presentato una bozza del CCNI, la RSU ha chiesto chiarimenti in merito ad alcuni commi ed articoli che non sono espressi con molta chiarezza, di richiesta è stata rigettata dall’Amministrazione.

Il CCNI non è stato sottoscritto in attesa della riformulazione da parte dell’Amministrazione.

  1. Varie ed eventuali.

  • FRD 2023: risulta ancora fermo alla sottoscrizione del Ragioniere dell’IGOP. In merito è stato chiesto all’Amministrazione di sollecitare gli organi di controllo a validare il FRD per la sottoscrizione definitiva e l’erogazione degli emolumenti in tempi brevi.

  • Sono state date rassicurazioni circa l’assegnazione delle performance a tutto il personale delle

aree.

  • PEV 2024: I vincitori del concorso avranno l’adeguamento dello stipendio nel prossimo cedolino di

maggio.

  • PEO 2025: il dott. Fidora ha assicurato che saranno effettuate le progressioni ogni anno. Non appena saranno terminate le procedure per le PEO 2024 si aprirà un tavolo per le progressioni del 2025.

  • Nuovo sistema di rilevazione delle presenze: dal 1maggio 2025 è finalmente entrato in vigore il nuovo sistema di rilevazione delle presenze anche nelle altre direzioni generali. Finalmente il Ministero si è dotato di uno strumento efficace ed efficiente che è utilizzato con successo in altre

P.A. L’amministrazione sta provvedendo a caricare i dati – al 30 aprile 2025 – relativi ai residui ferie, ore straordinari, malattie, etc…

  •  Incarichi retribuiti: l’Amministrazione ha sottoposto all’attenzione dei sindacati l’intenzione di rimodulare la circolare sugli incarichi istituzionali ed extraistituzionali. La RSU ha chiesto all’Amministrazione di formulare una proposta da condividere con le OO.SS. alla luce anche della nota firmata dal Segretario Generale dell’11/09/2024 prot. n.7317 che non tiene conto degli importi attribuiti ma solo del numero degli incarichi.

Nadia Pistoia componente RSU FPCGIL

Sessantasette. È il numero di ispettivi che l’Amministrazione ha promesso di reclutare tramite il cambio di famiglia professionale, consentendo ai funzionari interessati di riqualificare la propria professionalità in un percorso diverso.

Circa 380. Sono invece gli ispettivi che dovrebbero essere assunti tramite concorso, utilizzando la piattaforma Formez in una procedura comune con INAIL.

Nell’uno come nell’altro caso non si hanno indicazioni, però, in merito alla tempistica  per l’immissione in ruolo. E il tempo, in questa partita, non è un fattore neutrale.

Di mese in mese continuano ad aumentare le criticità legate ai pensionamenti delle colleghe e dei colleghi, la cui fuoriuscita assottiglia ulteriormente le fila di chi dovrebbe svolgere una funzione centrale per l’intero sistema paese.

La scorsa settimana è stato inaugurato il primo corso di formazione per la vigilanza e ancora una volta, in quell’occasione, i vertici hanno ribadito l’importanza strategica di questo segmento dell’Istituto, la necessità di rafforzarlo, di fornire ogni strumento utile per l’esercizio dell’attività. 

Tutto giusto, per carità, ma se non si procede tempestivamente con il piano di rafforzamento delineato, se cioè non si passa dalle parole ai fatti, il rischio concreto è di disperdere un patrimonio di professionalità ed esperienza che è stato curato negli anni e che rappresenta la vera ricchezza che questo Ente può rivendicare. Quel famoso know-how che cresce dentro l’organizzazione e non si può consegnare con un semplice passaggio di testimone. 

Il concorso doveva essere bandito entro il 2024: a maggio 2025 siamo ancora in attesa.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Il 6 maggio 2025 ha avuto luogo un nuovo tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL 2019-2021 del comparto autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dopo i primi incontri in cui l’Aran ha illustrato i criteri di ripartizione delle risorse stanziate e alcune modifiche normative, abbiamo dovuto constatare il permanere dell’indisponibilità a discutere le proposte avanzate dalla nostra Federazione, a partire dal recepimento nel CCNL del lavoro agile e da remoto.
In allegato il comunicato relativo all’ultimo incontro svolto.

Abbiamo letto il Decreto Ministeriale relativo alle somme per l’efficientamento dell’INL per l’anno 2025 e l’impressione che ne abbiamo ricavato è di un’occasione in parte persa e questo ci spiace.

La nostra proposta al tavolo era di prevedere progetti che remunerassero tutto il personale dell’Ente, senza distinzione, partendo da due considerazioni: la prima è che dando ognuno il proprio contributo all’efficientamento, tutti hanno diritto a ricevere l’indennità, la seconda è che questa ulteriore “mensilità” avrebbe potuto rappresentare un incentivo ad attrarre/trattenere coloro che intendono prendere servizio in INL o coloro che si stanno guardando attorno per andare verso altri Enti. Invece, le cose sembrano essere andate diversamente, vista anche la totale assenza di informazioni sul tema.

Andiamo con ordine rispetto ad alcune criticità: il primo progetto previsto, riguarda le “sinergie operative tra Uffici” e riprende una nostra proposta, presentata diversi anni fa e poi da noi ribadita più volte in questi anni: creare forme di sussidiarietà fra gli uffici, introducendo una logica solidaristica tra di loro, in particolare nei confronti di quelli con maggiore carenza di personale. Scrivemmo allora (gennaio 2021), a proposito del burosauro INL: “perché non prevedere che certe pratiche possano essere lavorate telematicamente da una sede diversa da quella a cui sono state indirizzate? Spieghiamo: se la sede X è in forte carenza di personale in un Processo, si dovrebbe prevedere un piano nazionale che stabilisca che alcune sue attività transitino per via telematica alla sede Y che, avendo maggiore disponibilità di personale nel Processo competente, potrà lavorarle”.

Ci fa piacere che questa nostra proposta, a distanza di qualche anno, abbia trovato parziale accoglimento, ma non siamo affatto d’accordo con la scelta di destinare le quote esclusivamente al personale degli Uffici coinvolto nel progetto e non a tutti i dipendenti degli Uffici interessati. Se, infatti, per effetto di questa sussidiarietà tutto l’ufficio raggiunge gli obiettivi assegnati, è giusto e naturale che sia tutto il personale dell’ufficio sussidiato a giovarsene e anche tutto il personale dell’ufficio sussidiante. Del resto, è esattamente quello che accade per il raggiungimento degli altri tre progetti: se, grazie all’impegno di alcuni, tutto l’ufficio raggiunge un obiettivo, è tutto il personale dell’ufficio a ricevere le relative somme e non solo alcuni. L’aver previsto, invece, che solo una parte di personale potrà avere l’incentivo (al di là dell’entità degli importi), incrina la logica solidaristica che era alla base della nostra proposta e scatenerà di certo conflitti e tensioni tra lavoratori, di cui l’Amministrazione si assumerà tutta la responsabilità.

Il secondo progetto riguarda l’efficientamento dell’attività di vigilanza attraverso il solito incremento dei numeri di accessi ispettivi, previsti nel documento di programmazione dell’attività di vigilanza 2025 (documento che, ad oggi, non ci risulta ancora essere stato pubblicato). Anche qui riscontriamo una serie di problemi: chi l’ha detto che l’efficientamento dell’attività di vigilanza debba sempre e comunque coincidere con l’incremento dei numeri delle ispezioni? La relazione sull’attività di vigilanza 2024 ha evidenziato che nell’anno passato sono stati realizzati 158.069 accessi ispettivi. Un incremento del 5% rispetto a questi numeri, ad esempio, potrebbe significare circa altre ottomila ispezioni in più e riteniamo che se così fosse, sarebbe una follia. Si continua a inseguire la logica dei numeri mentre proprio la relazione sull’attività di vigilanza 2024 evidenzia che – come avevamo ampiamente anticipato nei mesi passati – il personale ispettivo, schiacciato dalla rincorsa ai numeri, non ha più il tempo di concentrarsi su alcuni fenomeni che richiedono più tempo per la verifica (ad es. si sono drasticamente ridotte le notizie di reato per 603 bis c.p., le violazioni in materia di orario di lavoro e di autotrasporto, ma anche quelle relative alle lavoratrici madri e alle pari opportunità).

Invece di incentivare le ispezioni “mordi e fuggi”, perché l’efficientamento della vigilanza non si è concretizzato, ad esempio, nell’indirizzare l’attività ispettiva verso specifici macrofenomeni di illegalità? L’esperienza dovrebbe insegnare che basterebbero alcune ispezioni “a tappeto” su alcuni fenomeni, per riuscire a realizzare risultati simili se non superiori – anche in termini di visibilità e riconoscimento del ruolo – a quelli portati da tante “ispezioncine”.

Una situazione simile la riscontriamo sul versante delle ispezioni in materia di salute e sicurezza, nella parte in cui si dispone che debba esserci un tasso di irregolarità più alto di quello previsto nello sconosciuto documento di programmazione dell’attività di vigilanza 2025, per effetto di una serie di azioni non meglio precisate, come tavoli di confronto o condivisione di informazioni. In questo caso ci sembra si sia ragionato al contrario, anteponendo l’effetto alla causa: il miglioramento del tasso di irregolarità – l’effetto – avviene per una serie di azioni che lo determinano. Dovrebbero essere quelle l’oggetto del progetto di miglioramento, quindi. Ad esempio, a questo proposito chiediamo: che fine ha fatto l’implementazione del SINP, che potrebbe davvero aiutare a migliorare la qualità delle ispezioni in materia di salute e sicurezza?

Infine, altri due aspetti che non ci convincono per nulla: ad eccezione del primo progetto, negli altri l’erogazione dell’incentivo avverrà in base alle presenze effettive di ogni lavoratore. Questo significa introdurre nuovamente la logica per cui chi è assente per motivi previsti dalle norme di legge non percepirà salario accessorio? Ricordiamo che su questo argomento l’INL è stato già condannato dai giudici. Se si vuole ricevere altre condanne, noi siamo pronti. E ancora: sommando le percentuali ovvero le somme massime di ciascun progetto non si arriva né ai venti milioni previsti per legge né al 100%: si ipotizzano risparmi di spesa, quindi? Per farci cosa? Confluiranno nel già corposo bilancio dell’Ente?

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

Più 2%: può essere considerato un aumento fisiologico, quello dell’inflazione certificato dall’ISTAT rispetto a un anno fa (aprile 2024), ma l’andamento dei prezzi si scontra con un’evidenza: il salario dei dipendenti pubblici è fermo al palo.

Le risorse stanziate per il comparto delle Funzioni Centrali non hanno neppure consentito di recuperare l’inflazione precedente e nel frattempo, mese su mese, la capacità di spesa di chi lavora al servizio dello Stato continua a contrarsi.

Nel solo settore energetico si accentua la crescita su base annua dei prezzi degli Energetici regolamentati (+32,9% da +27,2% di marzo): un lento stillicidio di cui il Governo non risponde. Nicchia, continuando a sostenere che quanto stanziato è a garanzia di ulteriori rinnovi, ma omettendo di dire che a risorse date si impoverisce strutturalmente il valore reale del salario. Anche il D.L. PA, come anticipato, nulla risolve per la comunità INPS.

Se Sparta piange, Atene non ride: nelle ultime settimane si è intensificato lo sforzo per discutere dei Referendum su lavoro e cittadinanza promossi dalla nostra organizzazione, ma il tutto in un clima di silenzio generale, con un appiattimento connivente della televisione pubblica che pure dovrebbe garantire il diritto di informazione.

Abbiamo peraltro ascoltato con grande interesse le critiche all’istituto referendario mosse da chi, in campagna elettorale, faceva appello a provvidenziali interventi del Gruppo Misto: segnaliamo che l’emendamento al summenzionato Decreto PA, tanto pubblicizzato, alla fine non è passato, come ampiamente previsto.

Intanto la nostra vertenza salariale per restituire valore e dignità al mondo del lavoro pubblico e privato non si ferma. Passa dai cinque sì ai referendum il prossimo 8 e 9 giugno

e prosegue in INPS, dove tra comparto e aree continuano a esistere delle zone grigie in cui il datore pubblico si conferma pessimo: non paga puntualmente e paga sempre meno.

C’è chi vende sogni; noi puntiamo a svegliare le coscienze! 

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Dott. Gaetano Campo
segreteriacapodipartimento.dog@giustizia.it

Alla Direttrice Generale
Dott.ssa Mariaisabella Gandini
dgpersonale.dog@giustizia.it

Gentile Dottoressa Gandini,

sono pervenute alla scrivente Organizzazione numerose segnalazioni da parte degli Assistenti Giudiziari, che lamentano un trattamento differenziato a seconda dell’ufficio di assegnazione, pur svolgendo le medesime attività e mansioni.

In molti uffici, prevalentemente del Nord, dove la carenza di personale supera di gran lunga la media nazionale del 35%, l’Assistente Giudiziario, per esigenze di servizio, ha potere di firma su tutti gli atti che riceve e compie. Viceversa, in altri uffici, tale autonomia è negata, pur trattandosi delle stesse funzioni.

Come Fp Cgil, Le chiediamo di intervenire per chiarire una volta per tutte questa anomalia, che mortifica e dequalifica personale qualificato, con oltre trent’anni di esperienza.

Si ricorda che l’Assistente Giudiziario svolge una delle mansioni più importanti e rappresentative del Ministero: l’udienza.

Crediamo sia giunto il momento, all’alba del 2025, di superare un’anomalia che si riscontra unicamente nel Ministero della Giustizia, per cui un lavoratore può esercitare determinate attività entro un perimetro fisico ben definito e, varcata la soglia dell’aula di udienza, perde alcune delle sue prerogative.

Chiediamo un trattamento uniforme per tutte e tutti. Confidando nell’accoglimento della presente richiesta, si porgono cordiali saluti.


Fp Cgil

Felicia Russo

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro del comitato EPSU NEA e dialogo sociale SDC.

p.la FP CGIL Nazionale

Matteo Ariano

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro del 20 marzo 2025 del Comitato per il dialogo sociale settoriale per il settore dei servizi sociali (SSDC SS) Gruppo di lavoro 1.

p.la FP CGIL Nazionale

Giovanni Golino

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro plenario del settore del dialogo sociale nei servizi pubblici e governo locali (Sectoral Social Dialogue Committee of Local and Regional Governments), alla presenza dei rappresentanti della Commissione Europea e del CEMR, la rappresentanza delle controparti nel dialogo sociale del governo locale.

p.la FP CGIL Nazionale FF.LL.

Franca Sponticcia

Pubblichiamo la nota a commento sulle Linee Guida per prevenire e affrontare la violenza di terzi e le molestie sui luoghi di lavoro.

p.la Fp Cgil Nazionale

Lara Verbigrazia

Pubblichiamo il resoconto del 64° Standing Committee Local and Regional Government – EPSU.

p. la FP CGIL Nazionale FF.LL.

Franca Sponticcia

 

Pubblichiamo il resoconto dell’incontro del 26 febbraio 2025 del Coordinamento delle categorie sindacali associate ad EPSU in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori dei Servizi Sociali e Socio-Assistenziali.

p. La FP CGIL Nazionale

Giovanni Golino

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