Il 14, 15 e 16 aprile si sono svolte le elezioni per le RSU, il risultato che ne è scaturito è, per quanto ci riguarda, assolutamente straordinario.
La Fp CGIL conquista 1673 voti, con un aumento rispetto alla precedente tornata elettorale di 404 voti e di una percentuale pari a 7,46%.
Questo risultato ci carica di una grandissima responsabilità e ci convince sempre di più che gli obiettivi da noi perseguiti negli anni (valorizzazione delle competenze ed esperienze, effettività del lavoro agile, del lavoro da remoto e coworking, perseguimento del benessere lavorativo e di una formazione continua e ricorrente) godano di una larga condivisione.
Pertanto non possiamo che ribadire che ognuno dei voti conquistati peserà e verrà speso nella direzione della tutela dei diritti di tutti i lavoratori del MIT.
FP CGIL
Luigi Gianfreda Carmen Sabbatella
Un interessante articolo di Repubblica, diffuso nella giornata di ieri e intitolato “Evasione, lo Stato incassa ma fa pochi accertamenti“, ha ripreso le osservazioni della Corte dei Conti che riconduce le maggiori entrate a controlli automatizzati, non già a una sostanziale attività delle realtà preposte.
Una situazione evidente, che ha degli strascichi anche in casa nostra.
Dopo i roboanti annunci del Governo, infatti, lo scorso 17 settembre – rappresentando una sorta di cronoprogramma dei concorsi in agenda – l’Amministrazione mise in chiaro il primo obiettivo: pubblicare, entro il 2024, il bando per l’assunzione di 403 ispettivi, in regime congiunto con INAIL e attraverso un concorso su base regionale via RIPAM.
Siamo arrivati ad aprile 2025 e non soltanto la cifra è stata rivista a ribasso, l’ultima stima si aggirava sulle 386 unità, ma il concorso sembra ancora di là da venire.
Nel frattempo, però, il numero degli ispettori in servizio scema mese dopo mese, compromettendo la capacità di risposta dell’Istituto. Né si hanno notizie del bando per cambiare famiglia professionale, altro strumento annunciato lo scorso 3 marzo e rimasto finora inevaso. Lo stesso avrebbe dovuto consentire celermente il passaggio di 69 amministrativi nella famiglia degli ispettori.
Quando passeremo dalle parole ai fatti?
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Dott.ssa Valeria Vittimberga
Al Direttore Centrale Patrimonio
Dott. Ferdinando Montaldi
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giuseppe Conte
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
OGGETTO: RICHIESTA CENSIMENTO IMMOBILI PER AGEVOLARE I DIPENDENTI COLPITI DAL CARO-VITA
Il mercato degli affitti brevi ha determinato un rialzo dei prezzi delle abitazioni in molte città d’Italia, specie nelle realtà metropolitane dove al turismo d’evasione si intreccia il turismo d’affari. A pagarne lo scotto è principalmente chi cerca un domicilio. A dirlo non è soltanto la FP CGIL, che da anni insiste nell’indicare il “concorsismo” quale sintomo di una criticità (si cambia Amministrazione in cerca di condizioni economiche migliori), ma un interessante studio pubblicato da Lavoce.info nel mese di gennaio e firmato da Chiara Agnoletti, Claudia Ferretti e Francesco Viviani.
I tre evidenziano come “la diffusione delle strutture degli affitti brevi, aumentando la pressione della domanda di alloggi su un’offerta tendenzialmente rigida, tende a provocare un generale innalzamento dei valori immobiliari. Ciò implica la riduzione dell’accessibilità alla casa per gli altri segmenti di domanda temporanea”.
Ora, di fronte a questa criticità, e lo scriviamo volutamente dopo le elezioni RSU proprio per non relegare il tema a bagarre tra le sigle, continuiamo a chiedere all’Amministrazione quale approccio intenda adottare.
La scrivente organizzazione ha già chiesto, anche in sede di contrattazione collettiva, di affrontare seriamente il tema delle rinunce legate ai costi elevati per le case in affitto, evidenziando l’opportunità di mettere a disposizione – almeno per un periodo iniziale – il patrimonio immobiliare quale strumento di facilitazione e buon esito delle stesse procedure concorsuali.
Con lo stesso spirito, riteniamo necessario procedere a un censimento degli immobili la cui destinazione potrebbe essere riservata al personale INPS nelle città con il caro-vita più alto: ciò consentirebbe di garantire una qualche forma di agevolazione alle lavoratrici e ai lavoratori chiamati a trapiantarsi in un territorio diverso da quello d’origine, colpiti da una spinta inflazionistica che ha contratto, e brutalmente, il potere d’acquisto del dipendente pubblico, ivi considerato il rinnovo a perdere del contratto Funzioni Centrali.
In tal senso sollecitiamo un intervento tempestivo dell’Amministrazione, affinché possa essere costituita non soltanto una cabina di regia, ma anche uno strumento idoneo alla definizione di una policy incentrata sul reale supporto alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ente.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Si segnala, per il Personale ex comandato, transitato nei ruoli della Corte dei conti nel 2023 e nel 2024, che sul Siap, alla voce “Archivio documentale>Fascicolo dipendente”, alla casella “2 Carriera/Stato Giu-Eco” si trova il Decreto che modifica l’inquadramento giuridico.
SOLO GRAZIE ALLA FP CGIL che ha segnalato l’errore e DIFFIDATO L’AMMINISTRAZIONE, si è potuto porre rimedio ad una palese discriminazione per il Personale transitato nei ruoli dell’Istituto da altre Amministrazioni.
Una vittoria della quale siamo fieri e soddisfatti e che ha ridato giustizia a decine di colleghe e colleghi.
IL SINDACATO PER DAVVERO
La Coordinatrice FP Nazionale della Corte dei conti
Susanna Di Folco
Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità
Alla Direzione Generale del Personale e delle Risorse
Dott.ssa Silvia Mei
OGGETTO: richiesta di rettifica delle indicazioni della DG del Personale e delle Risorse in merito al lavoro agile
La scrivente O.S. FP CGIL ha appreso della nota n. 26359 U. del 7.04.2025 inviata da codesta Direzione generale agli uffici periferici. A tale riguardo e con specifico riferimento all’attribuzione dei buoni pasto al personale che ha effettuato la prestazione lavorativa in modalità agile, si rileva che le indicazioni che codesta Direzione ha inteso applicare appaiono violare diverse disposizioni contrattuali.
In particolare:
– i criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile sono materia di confronto con le OO SS. Ad oggi, tale confronto non è stato avviato;
– che il lavoro agile è per definizione contrattuale svolto “senza precisi vincoli di orario e di luogo di lavoro” (art.3 6 c. 2 CCNL 2019/2021);
– l’estensione della fascia di contattabilità all’intero orario di lavoro impone un inopportuno vincolo di orario, proprio della fattispecie di cui all’art. 41 CCNL 2019/2021 cd. lavoro da remoto, non richiesto dal contratto ai fini dell’attribuzione del buono pasto;
– che l’impossibilità di recuperare debiti o permessi orari eventualmente fruiti nella giornata di lavoro agile non corrisponde a quanto previsto dalle disposizioni contrattuali. Si rammenta infatti che non è previsto alcun riferimento ai debiti orari perché non applicabili nella fattispecie del lavoro agile che non prevede, per l’appunto, il vincolo dell’orario di lavoro;
– fermo restando il report settimanale o mensile che il lavoratore è tenuto a redigere per le giornate svolte in lavoro agile, in alcun modo questo può essere precondizione per il diritto al riconoscimento del buono pasto in capo al lavoratore che esegue la prestazione di lavoro in modalità agile;
Stante quanto rappresentato, si chiede pertanto di modificare le indicazioni relative all’applicazione delle disposizioni in merito al lavoro agile e di voler avviare quanto prima un confronto con le rappresentanze sindacali sul tema in argomento.
Si chiede, inoltre, di avere riscontro alla nota Protocollo n.104/U- FP 2025 sulle problematiche relative ai ritardi nell’erogazione dei buoni pasto e le arbitrarie forzature che la mancanza di fondi sui capitoli di bilancio dedicati ha generato nel corso del tempo in molti uffici periferici nella scelta dell’orario settimanale di lavoro del personale e di cui non si ha notizia in altre pubbliche amministrazioni.
Nel restare in attesa di cortese e urgente riscontro, sì porgono cordiali saluti
Per la FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Paola Fuselli
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giuseppe Conte
Al Direttore Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione
Dott. Massimiliano D’Angelo
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
Dott. Salvatore Ponticelli
OGGETTO: Richiesta correttivi budget per attività turnistica e straordinari
Giungono alla scrivente organizzazione diverse segnalazioni inerenti a un ridimensionamento del budget relativo all’attività straordinaria e alla turnistica del personale informatico, operato ex post, senza cioè tenere in considerazione il servizio prestato nel corrente mese.
Tale situazione, lungi dall’essere circoscritta, derivando da una revisione del plafond a disposizione segnerebbe una riduzione anche per i mesi prossimi venturi.
Considerando l’attività prestata, e non essendo emerse in precedenza indicazioni circa la necessità di operare un taglio che al momento appare privo di giustificazioni, si chiede alle Direzioni interessate un celere intervento risolutivo.
Giuseppe Lombardo
Al Segretario generale Pres. Franco Massi
Al Vice Segretario generale Cons. Francesco Targia
Alla Dirigente generale Risorse Umane Dott.ssa Daniela Greco
e p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali
Al Personale della Corte dei conti
Oggetto: Estensione lavoro agile a tre giorni, ai sensi dell’Art. 13, CCNL FF.CC. 2022/2024.
Premesso che l’art. 13 del CCNL Funzioni Centrali vigente dispone che:
L’adesione al lavoro agile ha natura consensuale e volontaria ed è consentito a tutti i lavoratori, siano essi con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale e indipendentemente dal fatto che siano stati assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato – con le precisazioni di cui al presente articolo e al Capo I del Titolo V del CCNL S maggio 2022. 2. […] avrà cura di facilitare l’accesso al lavoro agile ai lavoratori che si trovino in condizioni di particolare necessità, non coperte da altre misure.
In particolare, per i lavoratori che documentino particolari esigenze di salute o che assistano familiari con disabilità in 21 situazione di gravità ai sensi della legge n. 104/1332 o che godano dei benefici previsti dal d.lgs. n. 151/2001 a sostegno della genitorialità e per le altre casistiche individuate in sede di contrattazione integrativa, con l’accordo individuale di cui all’art. 38 (Accordo individuale) del CCNL S maggio 2022 è possibile estendere il numero di giorni di attività resa in modalità agile rispetto a quelle previste per il restante personale. 4. Il presente articolo disapplica e sostituisce l’art. 37 del CCNL S maggio 2022.”.
La scrivente Organizzazione Sindacale chiede, pertanto, il recepimento del summenzionato art. 13 del CCNL Funzioni Centrali 2022/2024 e l’estensione a tre giorni di lavoro agile per le indicate categorie.
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco
In questi ultimi decenni, l’istruzione pubblica, l’assemblea, la piazza, gli incontri e la partecipazione alla vita politica in ogni sua forma, unici veri strumenti di emancipazione da una condizione di sudditanza economica, sociale e culturale, sono stati massacrati. E nel mondo andiamo incontro a modelli di società sempre meno civili e sempre più primitivi.
Dilaga una sottocultura ovvia, banale e pericolosa: l’idea che l’autoritarismo, la scorciatoia violenta e settaria, la compressione dei diritti in favore dell’azione, la soppressione del diverso, contengano la soluzione per un mondo migliore.
Parlare al disagio sociale in termini di distruzione di ciò che non è gradito piuttosto che di costruzione di ciò che serve, non risolve niente e, anche se esercita una presa consistente su chi non ha più capacità di pensiero critico, sterilizza ogni possibilità di progresso. Soprattutto, costa decisamente troppo in termini di denaro, di dignità e di speranze.
Un popolo che non può sognare e senza prospettive è destinato a sparire.
Coloro che vi raccontano di garantire i vostri interessi e, alla prova dei fatti, vi consegnano le macerie di ciò che è stato o poteva essere, mentono.
Votate! Partecipate!
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Enac
Ermanno Billi
Da oggi fino a mercoledì saremo chiamati a esprimere il nostro voto per eleggere i futuri membri delle RSU.
Si tratta di un importante esercizio democratico a cui, come FP CGIL, abbiamo sempre dato la massima importanza, mentre altri hanno addirittura chiesto un rinvio di queste elezioni. C’è chi ha paura del confronto con lavoratrici e lavoratori e chi no.
La RSU rappresenta da sempre, per noi, un avamposto di democrazia nei posti di lavoro e lo sarà ancora di più in questa tornata elettorale.
Non siamo un sindacato corporativo, né un sindacato accondiscendente verso la parte datoriale, a qualsiasi livello.
Siamo la CGIL, il primo e il più antico sindacato italiano e se continuiamo a mantenere questo primato (anche in INL) è per il nostro modo di rappresentare e tutelare lavoratrici e lavoratori.
Per questo motivo, le nostre candidate e i nostri candidati sono lavoratrici e lavoratori che ben conoscono la realtà del posto di lavoro in cui si candidano, impegnandosi a rappresentare i problemi di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, senza distinzioni.
Per questo motivo ribadiamo la richiesta, a tutte e a tutti voi, di votare le liste FP CGIL nel vostro ufficio, perché composte da chi si candida a rappresentare per davvero tutte e tutti voi.
Buon voto.
FP CGIL |
MATTEO ARIANO |
Ad inizio anno è stata approvata una importante modifica al TU Sicurezza che, con la scusa della semplificazione, ha probabilmente peggiorato le condizioni di lavoro e di sicurezza in alcuni ambienti di lavoro.
Fino a pochissimo tempo fa, infatti, chi volesse adibire locali sotterranei o semi-sotterranei come luogo di lavoro aveva bisogno di un’autorizzazione dell’ASL, ricevuta solo dopo visita in loco da parte dei tecnici di quell’Ente.
Da gennaio, invece, per effetto della modifica, la competenza in materia è passata esclusivamente all’INL (e non si capisce perché, visto che anche le ASL hanno competenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro) e non è più necessaria un’autorizzazione: basta una semplice comunicazione all’Ispettorato competente, allegando la documentazione necessaria. Se entro 30 giorni l’Ispettorato non risponde, i locali potranno essere utilizzati.
Sul punto, l’INL ha emanato un’apposita circolare, che riconosce la competenza non al Processo vigilanza, ma ai servizi all’utenza. Quindi, una comunicazione che potenzialmente ha un impatto importante sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, viene trattata alla stregua di una richiesta di accesso agli atti, ad esempio. Aggiungiamo (ma non dovrebbe esserci bisogno, in quanto cosa nota) che nei servizi all’utenza non sono adibiti ispettori tecnici, gli unici ad avere competenza sul tema. Ci chiediamo, quindi, che competenze possano avere le colleghe e i colleghi adibiti al processo Utenza per poter dare una risposta adeguata.
Che questa modifica normativa sia solo una delle tante conseguenze politiche del «non disturbare chi produce ricchezza» ci sembra chiaro, ma che l’INL si presti a fare da foglia di fico di questo obbrobrio normativo non ci convince affatto.
Perché non prevedere un coinvolgimento formale anche del personale ispettivo tecnico, in un aspetto preminentemente di sua competenza? Perché lasciare “il cerino in mano” e scaricare la responsabilità sui funzionari del processo servizi all’utenza, facendo finta di non sapere che la valutazione richiesta non è tra i loro compiti e le loro competenze professionali?
INL può sanare questa situazione, prevedendo il coinvolgimento del personale ispettivo che può farlo, non lasciando questo compito esclusivamente nelle mani del processo Utenza.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |