Si è tenuta nella mattinata odierna la contrattazione nazionale sui seguenti argomenti:

ACCORDO DEFINITIVO INCENTIVI TECNICI EX MERLONI PERIODO 1/1/2023-31/10/2023

Si è trattato di sottoscrivere la versione definitiva dell’accordo già siglato in ipotesi. A fronte di un versamento complessivo di oltre 1,2 mln di euro, la cifra ripartita è di oltre 918.000,00 euro; la somma rimanente di 333.000,00 euro è destinata agli Istituti per il funzionamento. Il prossimo accordo verterà sulle somme versate per l’ultimo bimestre 2023 e per il primo semestre 2024. La rendicontazione non rientra nell’accordo per espressi rilievi di Funzione Pubblica, ma è comunque prevista nella circolare di trasmissione dell’accordo.

PROTOCOLLO DI INTESA SU RICONOSCIMENTO INDENNITÀ DI RESPONSABILITÀ AREA ASSISTENTI

Avevamo iniziato la discussione nelle scorse riunioni e oggi l’Amministrazione ha presentato una bozza che però non teneva conto dei suggerimenti formulati dalle OO. SS., ovvero la necessità di inquadrare con maggiore definizione le tipologie di attività destinatarie degli emolumenti per limitare al massimo la discrezionalità. Pertanto, le Organizzazioni Sindacali provvederanno, il più possibile unitariamente, a produrre suggerimenti per il miglioramento del protocollo d’intesa.

IPOTESI DI ACCORDO SUL SUPERAMENTO DEI FESTIVI

Sul tema il lavoro odierno si è limitato a un miglioramento del testo, soprattutto sulla disciplina del cosiddetto codice “F” di Europaweb, la cui applicazione è spesso e volentieri mal compresa dagli addetti ai lavori. Nulla cambia rispetto ai contenuti. Come prevedibile non firmeremo l’accordo, almeno non nell’immediato, per le vicende relative al salario accessorio di cui parleremo appresso.

SITUAZIONE PAGAMENTI SALARIO ACCESSORIO

È l’argomento clou del momento. Il Direttore Generale D’Angeli, su nostra specifica domanda, ha ripercorso le vicende che hanno portato nello scorso febbraio a chiedere il riaccredito di 950 mln di euro per il Bilancio del Ministero (in realtà la prima richiesta fu dell’ottobre ’23 ma l’autorizzazione della DRGS è arrivata il 30 dicembre, quando il portale per il riaccreditamento era chiuso), di cui 54 per il salario accessorio. Nel momento in cui sono stati accreditati (a giugno) solamente 100 mln, di questi 49 mln erano destinati al personale; ciò ha costretto a raggranellare i rimanenti 5 mln da vari capitoli di spesa e costretto a chiedere a UCB una variazione di bilancio. Mentre ricevevamo queste informazioni il Direttore ci ha informato che la richiesta di riassegnazione era in firma presso gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro. Questo significa che – se vale l’esperienza di situazioni simili – prima di agosto non sarà possibile avere l’autorizzazione e i decreti di riparto si vedranno a settembre. Una situazione intollerabile, ingiustificabile, inconcepibile e ingiusta nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del MIC. Proprio per questo finché non vedremo i fondi riaccreditati (e i famosi 2 milioni della valorizzazione) non sottoscriveremo l’ipotesi per il superamento del limite dei festivi. E questo alla faccia di chi ci chiede collaborazione, disponibilità e supporto mentre non spende una parola con il Ministro dell’Economia per risolvere questo autentico guaio che non meritiamo.

DIFFERENZIALE STIPENDIALE PER I NEOASSUNTI

Per via di alcune segnalazioni dal territorio abbiamo riportato all’Amministrazione come in alcune province le RTS non riconoscano il differenziale stipendiale corretto ai neoassunti. Abbiamo pertanto concordato con il DG Bilancio che manderà una nota all’IGF – da cui dipendono le RTS – per una corretta e omogenea applicazione della normativa.

Nel corso del pomeriggio abbiamo affrontato i seguenti argomenti:

IPOTESI DI ACCORDO PROGRESSIONI ECONOMICHE 2024

Poiché nella scorsa riunione a larghissima maggioranza il tavolo ha propeso per non modificare i requisiti in corso d’opera, è stato dato il via libera all’accordo sulle progressioni economiche 2024, che potranno partire ufficialmente solamente dopo la pubblicazione delle graduatorie dell’edizione ’23. Firmeremo l’accoro al tavolo politico convocato per il prossimo 1 luglio.

PROTOCOLLO D’INTESA SU PROGRESSIONI FRA LE AREE

Come concordato nella scorsa riunione, abbiamo ricevuto una bozza di accordo sul passaggio da Operatori ad Assistenti. Per questa fattispecie sussistono le condizioni per “svuotare l’area” ma abbiam comunque chiesto di verificare l’esatta consistenza del contingente, che dovrebbe attestarsi intorno alle 200 unità. Abbiamo ragionato sull’impianto del protocollo e verificato quale possa essere il metodo migliore per garantire la massima partecipazione e, al tempo stesso, evitare che lavoratrici e lavoratori vengano spostati ad altra sede all’esito di questa procedura. Pertanto siamo in attesa di conoscere l’esatta allocazione degli Operatori nell’organico nazionale per le valutazioni del caso. Abbiamo altresì avviato un ragionamento sul passaggio da Assistenti a Funzionari, individuando una “riserva di posti” per profilo che si sostanzia su una media di 60 posizioni. Ovviamente è solo l’inizio e vi relazioneremo nel tempo man mano che procede la discussione.

PUBBLICAZIONE GRADUATORIE PROFILI 518 FUNZIONARI TECNICI

Ad oggi la situazione è la seguente:

  • Bibliotecari: vi sarà una modifica delle graduatorie, sempre per la questione dei titoli, pertanto si attende la formalizzazione da parte di Ripam dell’elenco definitivo, speriamo entro la metà di luglio; la graduatoria verrà comunque esaurita.

  • Archivisti: vale lo stesso discorso.

  • Architetti: attesa la graduatoria e la scelta sedi per settembre; sarà esaurita la graduatoria.

  • Restauratori: vale il discorso precedente.

  • Storici dell’arte: anche per questo profilo vale lo stesso discorso, ma al momento è possibile scorrere fino alla posizione 193 fra vincitori e idonei.

Varie ed eventuali

SITUAZIONE DEL PRECARIATO NEL MIC

Abbiamo sollecitato una risposta formale alla nota unitaria che chiedeva conto al vertice politico di quali iniziative si volessero mettere in campo rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori assunti con contratto diverso dal tempo indeterminato. Ci è stata garantita una risposta e speriamo di poterci fidare.

INCONTRO CON IL VERTICE POLITICO

Abbiamo sollecitato anche un incontro con il vertice politico e il dott. Lanna ha risposto che era in calendario, quindi ci aspettiamo a breve una convocazione formale sul prosieguo della riforma, con particolare riferimento anche alla mobilità dedicata al personale assegnato agli Istituti colpiti dalla riforma. A tal proposito abbiamo anche fatto presente alla delegazione di parte pubblica che sul territorio ci sono alcuni dirigenti che, in spregio alla tempistica della riforma, si premurano di formare il personale che non hanno (!). Poiché conosciamo bene il nostro lavoro, abbiamo fatto presente che se non ci sarà un intervento risolutivo dell’Amministrazione centrale andremo a contenzioso, con tutto quello che ne deriverà anche in relazione alla valutazione dei dirigenti in merito al raggiungimento del risultato.

FP CGIL MIC
V. Giunta

UILPA MIC
F. Trastulli

I giorni passano e le notizie che arrivano dai territori circa una non uniforme adozione delle linee guida sul lavoro a distanza continuano a susseguirsi. Le nostre delegate e i nostri delegati sul territorio stanno svolgendo un encomiabile lavoro, denunciando ogni tentazione reazionaria da parte di alcuni dirigenti che non hanno metabolizzato la trasformazione dei processi avvenuta nell’ultimo quinquennio.

Il termine “reazionario” non è casuale: riteniamo sia grave che parte del management ritenga di potere declinare l’impianto che regolamenta il lavoro a distanza in maniera creativa, stressando le fasce di contattabilità (7 ore? Sul serio? E qual è la differenza con il lavoro da remoto?) o perpetrando ancora un’insopportabile distinzione relativa alle agevolazioni per i genitori o per chi fruisce dei permessi legati alla l. 104 (nel primo caso le mamme sì, i papà no, alimentando ogni stereotipo ottocentesco; nel secondo caso per i figli sì, per i genitori no, con buona pace dell’assistenza agli anziani).

Ma la fake news più eclatante è senza dubbio quella che porta a una revisione degli accordi per imprecisate “ragioni di produzione”: la presenza fisica sarebbe tornata a essere una maggiore garanzia.

Basterebbe citare, in questo senso, gli stessi dati forniti da INPS o la comunicazione dell’Istituto in termini di innovazione e benessere. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, è quello offerto il 7 maggio scorso. In occasione dell’evento “Work-life balance: esperienze di smart working in un confronto fra pubblico e privato” potevamo leggere: “L’impatto dello smart working sostiene in maniera evidente un andamento produttivo che resta costante su valori molto ampiamente sopra la soglia richiesta. (…) Lo smart working è ‘uno strumento che ha saputo favorire moltissimo il benessere interno alla struttura, aumentando il livello di soddisfazione del personale’”.

Sembra passata un’era, eppure basterebbe avere una solida coerenza per rendere l’impegno dell’INPS un impegno reale, concreto, non solo sulla carta.

La contraddizione è talmente evidente che merita una riflessione in più. Il fatto che alcuni Dirigenti operino in maniera discrezionale, approfittando della elasticità delle linee guida per dettare condizioni restrittive, dimostra, in tempi di valutazione individuale, come sia INDISPENSABILE aprire alla valutazione dal basso dei dirigenti, come peraltro richiesto dalla Funzione Pubblica nella direttiva del 28 novembre 2023 e come richiesto più volte da questa sigla.

Il benessere organizzativo, gli spazi dedicati alla formazione, la capacità di declinare politiche di valorizzazione del personale non incentrate sulla piaggeria e sulla condiscendenza, la proattività rispetto agli strumenti innovativi nel bilanciamento vita/lavoro: sono tutti elementi che devono essere considerati. Quando iniziamo?

Roma, 27.06.2024

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Coordinamenti Nazionali Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
FIRMATO L’ACCORDO sul BUDGET DI SEDE 2022

In data odierna si è tenuto l’incontro in Agenzia con all’OdG la distribuzione delle somme di Budget di sede 2022 agli Uffici. L’accordo raggiunto prevede che le somme ripartite tra le D.T. e la Direzione Centrale tengano conto degli obbiettivi raggiunti dagli Uffici e della
consistenza media del personale in servizio nel 2022.
Oltre a queste quote, nelle DT che comprendono le sedi destinatarie delle ex indennità di metropolitana, vengono riassegnate somme aggiuntive per permettere la distribuzione di questa specifica indennità, tenendo quindi conto del trend delle risorse complessivamente assegnate, nel 2021, a titolo di salario accessorio alle stesse Direzioni Territoriali.
Con l’accordo viene prevista una sessione di confronto con le OOSS regionali per verificare la distribuzione delle somme destinate ai singoli Uffici per la contrattazione locale.
Le risorse sono destinate a finanziare il premio di performance e produttività d’ufficio secondo quanto previsto dall’Accordo nazionale sul fondo 2022, oltre, appunto, al recupero delle somme previste per l’indennità di metropolitana per le sedi destinatarie di tale indennità. Potrà essere prevista una maggiorazione, da graduare entro il limite del 20%, per il personale adibito a particolari attività da individuare in sede di contrattazione territoriale.

In coda alla riunione abbiamo richiesto aggiornamenti sulle seguenti materie:
– Accordo di Mobilità nazionale;
– ⁠Pubblicazione graduatorie passaggi economici 2023 e Accordo passaggi economici 2024 a completamento della platea;
– ⁠Tempistiche di attivazione della procedura di passaggi tra le Aree;
– ⁠Criteri di soluzione delle problematiche connesse alla fruizione dello straordinario;
– Scorrimento della graduatoria idonei al concorso per dirigenti.

Riguardo alla Mobilità nazionale l’Agenzia ha comunicato che sta lavorando ad una proposta di accordo che ci sarà presentata entro l’estate affinché si possa procedere all’assegnazione del personale vincitore contestualmente all’assunzione del personale dei nuovi concorsi, ovvero entro inizio anno nuovo.
Le graduatorie dei passaggi economici anno 2023 saranno pubblicate a fine luglio, considerato che sono ancora in fase di definizione le valutazioni degli obbiettivi degli Uffici.
Per il nuovo Accordo sui passaggi economici 2024 l’Amministrazione ha ribadito la disponibilità, entro l’estate, di sottoscrivere un accordo che definisca le procedure che completeranno i passaggi del personale avente diritto.
Il Bando per il passaggio tra le Aree che svuoterà la prima Area e permetterà il passaggio di 839 Assistenti all’Area dei Funzionari sarà pubblicato a fine agosto/inizio settembre. Riguardo alle problematiche connesse a disposizioni assunte in alcune DT rispetto all’utilizzo dello straordinario, l’Amministrazione ha ribadito che, appena ricevuto l’ok degli organi di controllo riguardo all’accordo che ha stabilito l’aumento a 600 ore annuali massime cadauno, fornirà agli uffici dipendenti, previa informazione alle OO.SS., indicazioni applicative circa l’utilizzo dell’istituto contrattuale dello straordinario.

Riguardo allo scorrimento della graduatoria del concorso dirigenti, l’Amministrazione ci ha comunicato che la problematica è attenzionata costantemente, pur dovendo tener conto del fatto che il processo di riorganizzazione in atto riduce numericamente le posizioni dirigenziali. Ci ha tuttavia assicurato la disponibilità a mettere a disposizione delle PA la graduatoria del concorso.

L’Amministrazione ci ha inoltre comunicato che gli organi di controllo hanno approvato l’apicalizzazione in Terza Area della dotazione organica, portando ad un organico di oltre 8000 unità su 12000 circa, l’Area dei Funzionari. Questa operazione, che realizza una nostra precisa richiesta, potrà permettere l’avvio di procedure, se autorizzate dal MEF, di assunzione speciale di personale nell’Area dei Funzionari e, di conseguenza, anche la possibilità che si concretizzi una ulteriore procedura di passaggio verticale interno.

In ultimo, riguardo al Sistema di Valutazione del personale, abbiamo sensibilizzato il Direttore del Personale sulla necessità del rispetto della procedura di “valutazione individuale intermedia” (prevista nei mesi di giugno/luglio) che continua purtroppo a non essere applicata da molti dirigenti di Ufficio, non dando quindi una reale possibilità ai dipendenti di poter modificare la propria posizione. Sull’argomento abbiamo anche richiesto che quanto prima si avvii un nuovo confronto sull’ argomento “Valutazione”, con particolare riguardo alla parte del contraddittorio che ad oggi di fatto è inesistente, vista la sempre maggiore importanza che tale sistema avrà sugli istituti contrattuali legati al salario accessorio e alle procedure di passaggi economici.

FPCGIL
Iervolino
CISLFP
De Caro
UILPA
Procopio

In data 26 giugno 2024 è proseguita la discussione già iniziata lo scorso 24 giugno su:
– Accordo FRD 2024: l’accordo 2024 ricalca sostanzialmente quello del 2023 con una quantità di risorse esigue poiché anche su questa annualità gravano i fondi accantonati per le PEO 2024. Non possiamo che aspettare che si realizzi con urgenza l’incremento del Fondo già richiesto a gran voce dalle scriventi organizzazioni sindacali in tutte le opportune sedi per fornire il giusto riconoscimento al personale di quest’Amministrazione. Considerata la necessità di procedere al più presto alla certificazione dell’accordo sul FRD per poter procedere ad avviare le procedure per le PEO 2024 ed erogare le risorse prima di fine anno, abbiamo ritenuto di sottoscriverlo celermente.
– Progressioni economiche orizzontali: nei giorni scorsi l’Amministrazione ha presentato una bozza di accordo per le PEO 2024 che riguarderanno l’attribuzione di 190 differenziali stipendiali nell’ambito delle tre famiglie professionali per un ammontare di 353.700,00 €. Dopo un’ampia discussione e richieste di chiarimenti su alcuni punti, abbiamo ritenuto di dover sottoscrivere anche questo accordo per chiudere definitivamente la partita iniziata lo scorso anno con le PEO 2023 per poter consentire ai colleghi che non hanno ottenuto la progressione lo scorso anno di poter veder soddisfatto tale diritto nel 2024. In particolare, abbiamo chiesto all’Amministrazione rassicurazioni sul requisito dell’anzianità di servizio per consentire la partecipazione del personale che pur avendo molti anni di anzianità, per vicende personali o professionali, abbia trascorso un periodo nei ruoli di altre Amministrazioni. L’Amministrazione ci ha rassicurato sulla interpretazione dell’art. 2 del bando secondo cui l’anzianità di servizio al MLPS o ANPAL al 31.12.2023 non è da intendersi maturata esclusivamente nell’anno indicato. Punto nodale della discussione sono state anche le sorti del personale ex ANPAL dato che parte delle risorse dell’FRD 2024 provengono dagli avanzi di spesa di ANPAL e sono confluite nell’FRD 2024 del MLPS: poiché ANPAL è stata soppressa e non si è potuto dar seguito alle procedure per l’attribuzione dei differenziali stipendiali nel corso del 2023, sebbene il relativo accordo fosse stato sottoscritto in tempo utile, abbiamo con forza rappresentato la necessità che tale personale non venga penalizzato un’altra volta. Data l’impossibilità di gestire le progressioni economiche separatamente per il personale ex ANPAL, ormai nei ruoli del MLPS, e vista la necessità di dare loro, finalmente, la possibilità di effettuare una progressione economica, abbiamo chiuso la discussione per consentire all’Amministrazione di dare avvio al più presto alle relative procedure.

FP CGIL
Matteo Ariano
Alessandra Pone

UILPA
Ilaria Casali
Orlando Grimaldi

In data odierna si è tenuto l’incontro con l’Agenzia, alla presenza del Vice Direttore Paolo Savini e del Vice Direttore Antonio Dorrello, dove si sono affrontati gli argomenti delle recenti sperimentazioni di collaborazione di assistenza utenti tra ADE e ADER e delle forti criticità in essere rispetto alle strumentazioni informatiche a disposizione dei dipendenti nello svolgimento delle loro attività.
Tale incontro, richiesto dalle OO.SS., ha messo in luce in primis che lo stato attuale delle potenzialità informatiche dell’Agenzia non è adeguato agli standard richiesti di svolgimento delle competenze.
Di contro l’Amministrazione, a fronte delle sollecitazioni della FP CGIL e della richiesta di un cambio di passo sulla modernizzazione e gestione delle strumentazioni informatiche, ha comunicato che sono in cantiere molte azioni volte ad aggiornare il parco degli strumenti a
disposizione con particolare riferimento a nuove apparecchiature da distribuire, oltre a interventi volti a velocizzare le linee di connessione e rendere più efficiente e veloce tutto l’impianto informatico a disposizione dell’Agenzia.
Come FP CGIL, pur prendendo atto dello sforzo che l’Agenzia sta mettendo in campo, abbiamo comunque espresso preoccupazione sulle tempistiche di attuazione di tale piano di ammodernamento informatico, visto che si parla di un periodo di attuazione che va a finire all’anno 2025 e che nel frattempo l’Agenzia sta assumendo nuovo personale, che le innovazioni di modalità di lavoro sono sempre più improntate alla digitalizzazione e che si va sempre di più verso una organizzazione delle attività svolte anche da remoto. Logicamente abbiamo rappresentato che in tale contesto è assolutamente inaccettabile che i forti carichi di lavoro attuali, l’attività di affiancamento verso i nuovi assunti e, purtroppo, la continua carenza di personale degli uffici possa far ricadere la responsabilità di conseguenti inefficienze sui dipendenti dell’Agenzia.
Sulla sperimentazione di collaborazione tra ADE e ADER nell’ambito dell’assistenza degli utenti il Vice Direttore dott. Savini ha tenuto a rassicurare che allo stato attuale non ci sarebbe nessun disegno precostituito per un accorpamento o integrazione di attività tra ADE e ADER.
L’azione che si sta sperimentando, solo in pochi Uffici sul territorio nazionale, è volta ad una strategia migliorativa in termini di assistenza e rivolta a quelle situazioni di possibile errore messo in atto da alcuni utenti nello scegliere l’interlocutore pubblico a cui rivolgersi. Il Dott. Savini ha quindi incentrato il suo chiarimento sul lavoro che stanno elaborando volto a migliorare la sinergia tra le due amministrazioni, ADE e ADER, in sede di assistenza che dovrebbe portare all’introduzione di una cosiddetta “assistenza programmata” che superi alcune attuali criticità di efficienza e trasparenza nei confronti degli utenti.
Come FP CGIL, pur apprezzando lo sforzo di rassicurazione che il Vice Direttore Savini ha messo in evidenza, abbiamo comunque espresso la preoccupazione del personale di ADE rispetto ad un possibile ritorno di accorpamento/integrazione delle due amministrazioni che riaprirebbero tutti i dubbi e le difficoltà applicative, anche di natura contrattuale, già evidenziate in precedenza.
Ci è parso utile anche segnalare che sarebbe forse stato necessario da parte dell’Agenzia porsi la domanda sul perché oggi un utente faccia confusione sull’Ente a cui rivolgersi per avere delucidazioni o informazioni su un atto amministrativo che lo riguarda, e quindi evitare che poi siano i dipendenti che ci devono “mettere una pezza” su un problema forse più di natura strutturale.
Forse l’errore sta nella denominazione dei due Enti che hanno lo stesso nome, o quasi ? Perché è pur vero che esiste una norma che ha rivisto l’assetto della ex Equitalia, ma è anche vero che l’Agenzia delle Entrate, partecipe attivamente in quel processo di rivisitazione normativa, se oggi verifica che si stanno creando alcune criticità ha l’obbligo, a nostro avviso, di fare un intervento nelle sedi competenti senza dover stressare ulteriormente il personale che di carico di lavoro ne ha già tanto.
A fronte delle varie osservazioni sull’argomento che sono state poste sul tavolo, abbiamo registrato sicuramente una apertura a monitorare questo processo di strategia, in termini di assistenza all’utenza, con l’attivazione di tavoli periodici di confronto con le OO.SS. e, considerate anche alcune criticità emerse nella discussione e poste anche dalla FP CGIL all’attenzione dell’Amministrazione rispetto alle attività svolte dai S.A.M., l’Agenzia si è resa disponibile a rivedere e migliorare a breve anche l’Accordo Quadro sui S.A.M.. Come FP CGIL terremo alta l’attenzione affinché su questo processo di integrazione ADE e ADER sull’assistenza utenti non si proceda con possibili pasticci organizzativi che ricadano poi negativamente sui dipendenti.

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
Agenzia delle Entrate
Iervolino Florindo

Nella giornata odierna l’INL ha pubblicato gli esiti dell’interpello per il contingente ispettivo destinato a svolgere attività ispettiva dal prossimo 8 luglio fino a dicembre.

Si tratta di undici ispettori del lavoro e ventuno ispettori tecnici, che vanno ad aggiungersi ai trenta ispettori del lavoro già presenti, così da avere una sessantina di ispettori in tutta la Regione. Certamente si tratta di un ulteriore passo in avanti, in quanto – come avevamo chiesto già lo scorso gennaio – il contingente di ispettori dell’INL viene ulteriormente ampliato, sia prevedendo ulteriori ispettori del lavoro, sia inserendo finalmente anche ispettori tecnici che potranno iniziare a occuparsi di vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro.

Certo, se consideriamo la loro distribuzione territoriale e il numero complessivo, siamo ancora ben lontani dall’ottimale. Proprio per questo, chiediamo a INL di proseguire sulla strada intrapresa, immaginando ulteriori interpelli con la cadenza finora avviata.

Riguardo ai criteri scelti per selezionare le domande pervenute, confessiamo di nutrire forti perplessità, in quanto sembra che i carichi familiari e/o di assistenza abbiano avuto la prevalenza sul possesso delle competenze – inizialmente richieste proprio dall’INL –, come se questa fosse una normale mobilità territoriale.

Noi riteniamo che in questa fase di strutturazione e consolidamento della vigilanza sul lavoro in Sicilia si debba dare spazio anzitutto alle competenze possedute e si debba garantire che l’attività di vigilanza si svolga liberamente, senza condizionamenti o limitazioni, e con un adeguato numero di ispezioni nel corso della settimana. Infatti, ci giungono voci di ispettori privi di programmazione ovvero costretti solo ad affiancare altri Enti senza alcun margine di autonomia: se questo fosse vero, ci sembrerebbe un inaccettabile spreco di risorse cui chiediamo di porre rimedio urgentemente.

Anche per questo, riteniamo si debba strutturare la presenza dell’INL sul territorio al fine di rendere più funzionale la gestione del personale e delle attività. Proponiamo, perciò, la creazione di una Sede virtuale, che si potrebbe chiamare “Direzione Sicilia”, cui affidare l’intera gestione delle risorse sul territorio siciliano. Dovrebbe trattarsi di una sede con un suo dirigente, una sua struttura (numero di protocollo autonomo e altro), una sua programmazione della vigilanza e dei suoi obiettivi, cui assegnare il personale ispettivo inviato in Sicilia e anche del personale amministrativo per le incombenze (ad es. pagamento missioni). Si potrebbe immaginare di istituire questa sede direttamente nella Direzione Generale, così da avere un immediato riscontro della situazione.

La creazione di questa sede – per ora solo virtuale, in attesa di una futura strutturazione sul territorio regionale – accorperebbe tutte le attività mettendole sotto la responsabilità di un dirigente, ma darebbe anche un segnale importante a tutti gli attori in campo: che INL crede davvero alla strutturazione della vigilanza in Sicilia e intende proseguire sulla strada avviata.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

FP CGIL – SICILIA

Matteo Ariano

Monica Genovese

Nei giorni scorsi Satnam Singh, un bracciante indiano trentenne impiegato senza contratto, è morto
nelle campagne di Latina, in cui – com’è noto – il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei
lavoratori indiani è molto presente e ai limiti della schiavitù. Il modo in cui sarebbe morto e,
soprattutto le condizioni in cui è stato abbandonato dal “padrone”, ci impongono di parlare di schiavi
e padroni.
Ci aspettiamo una reazione immediata dell’INL, con la predisposizione di una campagna di
vigilanza mirata a contrastare l’illegalità in agricoltura, chiaramente nell’ambito degli obiettivi già
assegnati al personale.
Al momento non ci risulta nulla ma riteniamo si debba dare un segnale forte, chiaro e urgente, predisponendo al più presto delle task-force nei territori che, come quello di Latina, sono colpiti da
gravissimi fenomeni di irregolarità. Basterebbe dare un occhio al rapporto della Fondazione Placido
Rizzotto, per capire l’estensione del fenomeno e prendere spunto per una programmazione che
coinvolga tutto il territorio: dalla Capitanata pugliese al Veneto, dal metapontino alle campagne
piemontesi di Saluzzo, passando per il Fucino abruzzese. Senza dimenticare il ragusano, in cui – vista
la presenza dell’INL in Sicilia – si potrebbe finalmente iniziare a pensare a operazioni interforze con
la presenza degli ispettori dell’INL.
È in questi casi che lo Stato deve affermare il rispetto delle nome di legge, ma anche dei diritti umani
e dei lavoratori e l’INL – in quanto Amministrazione dello Stato – ha il dovere giuridico e morale di
intervenire in tal senso.
Nel frattempo, invitiamo tutte e tutti a partecipare alle manifestazioni che si terranno in diverse città
italiane per dire basta allo sfruttamento dei migranti.
Infine, chi vuole, può contribuire alla raccolta fondi a sostegno della famiglia di Satnam Singh,
versando un libero contributo al conto intestato alla CGIL di Roma e Lazio:
IT16L0538703207000035325085

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL
Matteo Ariano

Al Presidente
Avv. Gabriele Fava
Alla Direttrice Generale
Dott.ssa Valeria Vittimberga
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giuseppe Conte
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: RICHIESTA CONVOCAZIONE TAVOLO PER IL RICONOSCIMENTO E LA REGOLAMENTAZIONE DEL BUONO PASTO IN REGIME DI LAVORO AGILE

In data 12 ottobre 2023, l’Aran – con parere CFL 228 – ha evidenziato come il riconoscimento del buono pasto sia legato alla prestazione lavorativa in sé, indipendentemente dalla fascia oraria in cui la stessa può essere svolta (diurna, pomeridiana, serale, notturna).

Nello stesso disposto si specificava a chiare lettere che sta alle singole Amministrazioni operare per una regolamentazione nell’erogazione del ticket.

Il parere citato riprendeva, di fatto, quanto già indicato dal Dipartimento di Funzione pubblica nel giugno del 2022 (nota DFP-0047621-P-10/06/2022), laddove si ribadiva come ciascuna Amministrazione, nel quadro della propria autonomia organizzativa e gestionale, potesse assumere le decisioni più opportune in relazione all’attivazione o meno dei buoni pasto sostitutivi, alle conseguenti modalità di erogazione degli stessi, nonché all’attivazione di adeguate misure volte a garantire la verifica di tutte le condizioni e dei presupposti che ne legittimano l’attribuzione ai lavoratori”.

In forza di queste ragioni, in data 13 ottobre, cioè subito dopo il parere espresso da Aran, la scrivente sigla ha presentato all’Amministrazione la richiesta di attivare un tavolo per definire un regolamento-quadro nel perimetro INPS.

Per un Istituto che ha trasformato ogni processo lavorativo con l’avvento del lavoro agile, infatti, mantenere una pregiudiziale a monte rispetto al riconoscimento del buono pasto rappresenta un limite culturale, oltre che una scelta del tutto anacronistica che reca un pregiudizio economico evidente alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ente.

Se allarghiamo l’inquadratura, la contraddizione stride ancor di più. La stagnazione dei salari italiani è documentata e il Paese continua a essere il fanalino di coda nell’Unione Europea. Le Funzioni Centrali operano con un contratto già scaduto, in presenza di un’inflazione a due cifre che ha funestato gli ultimi anni. Capiamo intuitivamente, e scontiamo quotidianamente, la sensibile riduzione del potere d’acquisto e la simmetrica frustrazione di chi assiste l’utenza più fragile garantendo prestazioni e servizi che sono il vanto del più grande attore previdenziale d’Europa.

Per questa ragione tale richiesta è stata più volte reiterata al tavolo sindacale dalla scrivente sigla, anche in occasione del confronto sul lavoro a distanza, dove si è deciso invece di eliminare qualsiasi riferimento perfino a potenziali indennizzi forfettari, quasi che l’Ente non avesse autonomia e fosse costretto a muoversi solo ed esclusivamente nel solco del tracciato contrattuale.

Poiché noi crediamo nella contrattazione di ente, abbiamo così riproposto il tema alla Vostra attenzione in occasione del primo incontro con le organizzazioni sindacali.

Ad oggi, purtroppo, non abbiamo ancora avuto risposte.

Avevamo sperato in un’iniziativa esplorativa per valutare l’aumento del valore nominale dei buonopasto,infunzionedeinuoviregimidiesenzionefiscaleesullasciadiquantogiàavviene in altre Amministrazioni.

Ciò che però non capiamo è perché nel mentre l’INPS, apparentemente sensibile alle necessità dell’utente interno, non operi immediatamente sulla scorta dei riferimenti qui menzionati,

definendo una politica di regolamentazione del buono pasto in regime di lavoro agile che non sia più basata su veti incomprensibili.

Ricordiamo, infatti, che nei contratti depositati in Aula esiste già un elemento che consente di stimare temporalmente l’attività lavorativa offerta: è la fascia di contattabilità, che pur al netto di una lavorazione per processi ancora temporalmente gli stessi a uno sforzo. Ed è una fascia che spasmodicamente viene utilizzata da alcune realtà territoriali, con l’assurda imposizione di 7 ore quale prerequisito per l’accesso al lavoro agile.

Che senso ha estendere forsennatamente quella fascia e sostenere, al tempo stesso, che il lavoratore è sì obbligato a rispondere, ma non possiamo stimarne il contributo perché è potenzialmente libero di lavorare anche nelle altre 17 ore?

Rinnoviamo, pertanto, ai nuovi vertici dell’Amministrazione la richiesta di attivazione di un tavolo, per eliminare ogni ipocrisia in materia e addivenire a una soluzione reale del problema.

Confidando in una Vostra convocazione, Roma, 26.06.2024

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

La sottoscrizione del contratto integrativo 2023 doveva essere il preludio all’apertura della negoziazione per il CCNI 2024.
Nell’attesa che l’Amministrazione convochi le parti, salvaguardando lo sforzo compiuto per allineare temporalmente la contrattazione di ente, ribadiamo quanto sostenuto a più riprese nel corso degli ultimi mesi: la problematica che investe il personale medico non è più ovviabile.
Ciò che denunciamo è il clima da tempesta perfetta che l’Istituto vive da troppo tempo con apparente rassegnazione. Non a caso, fin dal primo incontro con la Direttrice Generale, abbiamo posto con forza la questione della deroga al Fondo: il superamento di quella disposizione che sta impoverendo tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS. Risposte ufficiali non sono ancora arrivate ed è quindi opportuno ricordare quale sia la condizione di partenza.

La retribuzione di risultato è crollata, colpendo le figure professionali e in particolare modo il personale medico, tanto da creare un nodo salariale evidente.

I carichi di lavoro sono insostenibili, al limite del burnout, con evidente deteriora- mento della qualità del servizio. A pagarne lo scotto non sono solo i medici, sottoposti a ritmi massacranti e quindi più esposti a potenziali errori, ma i cittadini, recando un pregiudizio insopportabile per chi ambisce a svolgere un servizio pubblico di alto livello.

La tentazione burocratica: una espressione che usiamo per evidenziare l’ attitudine dell’Amministrazione ad assegnare la calendarizzazione delle visite ai funzionari addetti all’ invalidità civile: i quali, per forza di cose e loro malgrado, non possono determinare a priori il numero di visite per commissione, quasi fosse un adempimento formale e nulla più.

La mancanza della regolamentazione della libera professione e la relativa indennità di esclusività.

I medici sono sempre più demotivati, stanchi e serpeggia un clima di disaffezione crescente. Dovrebbe essere una priorità dell’Istituto ascoltare lavoratrici e lavoratori che costituiscono il vero patrimonio di risorse dell’Ente, dando risposte a quell’utente interno che è molto celebrato sulla intranet e molto bistrattato oltre lo schermo.
Per capire il clima esasperante che qui abbiamo sommariamente descritto basterebbe visitare qualche Centro Medico Legale e notare l’afflusso quasi incontrollato di cittadini in attesa della visita.
Nel 2025 dovrà partire la fase sperimentale relativa al nuovo accertamento della disabilità: senza medici motivati si rischia il totale fallimento.
Così non si può andare avanti: chiediamo immediatamente un tavolo di confronto.

FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Francesco Reali

Nella mattinata di ieri (25/6/2024) è proseguita la trattativa per il rinnovo CCNL 2022/24 comparto sanità pubblica.

A fronte di un testo inviato alle OO.SS. con proposte di modifica da parte dell’ARAN nelle sezioni inerenti alle relazioni sindacali, l’orario di lavoro, la pronta disponibilità, prestazioni aggiuntive ed attività di supporto, ciascuna organizzazione ha espresso valutazioni e proposto modifiche del testo.

Dal canto nostro, abbiamo ribadito l’importanza di individuare nel contratto una serie di meccanismi che rendano attrattivo il settore, al diritto alla gestione delle ferie troppo spesso non pienamente disponibile e troppo spesso soggette ad abbattimento indotto o forzoso da parte delle organizzazioni aziendali ed abbiamo confermato l’indisponibilità ad arretramenti in merito a conquiste ottenute con il precedente contratto, come nel caso della pronta disponibilità.

Abbiamo rilanciato la necessità di individuare dei meccanismi di tutela in un contesto di progressivo invecchiamento dei lavoratori, di rendere l’organizzazione del lavoro meno rigida e più attenta ai bisogni di vita dei singoli, ponendo particolare attenzione e della necessità di investire sulla formazione riservando almeno 2 ore a settimana all’aggiornamento professionale ed all’assolvimento degli obblighi in fatto di ECM.

Quanto alle relazioni sindacali è indispensabile ora più che mai riappropriarci di numerose materie che lasciano la possibilità alla azienda di prendere decisioni unilaterali nei confronti dei lavoratori senza passare per la contrattazione e di regolamentare tutto il settore delle prestazioni aggiuntive anche al fine di evitare lo sfruttamento dei professionisti per far fronte alle gravi carenze di organico.

Questa richiesta, neppure troppo nascosta, di aumento dell’orario di lavoro di fatto per guadagnare qualcosa in più a fronte di uno stanziamento del governo che copre a malapena un terzo dell’aumento dei prezzi che le lavoratrici e i lavoratori hanno dovuto fronteggiare nel triennio è, al momento, la cifra principale delle proposte dei datori di lavoro.

E’ evidente che si tratta di un approccio che non fa che confermare tutte le ragioni della nostra mobilitazione, che prosegue, a tutti i livelli, per rivendicare più risorse per finanziare il contratto, garantendo così salario e condizioni di lavoro più adeguate

Il tavolo è stato riaggiornato al 29 luglio, vi terremo aggiornati.

 

 

Comunicato del 25 giugno 2024
Progressioni, Stabilizzazioni e nuove Assunzioni!

 

In data 24 giugno 2024 si è tenuta una riunione con l’Amministrazione nella quale sono stati trattati diversi temi:
– Progressioni economiche orizzontali: è stata firmata la versione definitiva dell’accordo stralcio relativo alle PEO 2023; pertanto si attende l’erogazione degli arretrati spettanti ai dipendenti dell’area dei funzionari entro il mese di luglio.
– Assunzione dei dipendenti con procedura di mobilità provenienti dagli Enti del comparto funzioni locali: è finalmente arrivato il parere di Funzione Pubblica in merito al calcolo dei differenziali stipendiali del personale proveniente dal comparto funzioni locali; pertanto, nelle prossime settimane si potrà dare comunicazione ai colleghi della presa di servizio al 1° settembre 2024. Felici di quest’ottima notizia che coinvolge futuri colleghi che da troppo tempo aspettavano di riceverla; siamo certi che il loro arrivo porterà a questa Amministrazione nuove competenze ed ulteriore valore.
– Stabilizzazioni del personale: si è chiusa lo scorso venerdì la procedura di stabilizzazione dei primi colleghi del PNRR che avevano già maturato i requisiti.
L’Amministrazione si è detta più che soddisfatta per il modo in cui i colleghi hanno affrontato la prova e per il livello di preparazione dimostrato. Dal loro arrivo ci siamo battuti per dare avvio alle procedure di stabilizzazione affinché si desse sicurezza ai colleghi e gli si garantisse un futuro lavorativo certo oltre il muro del precariato; perciò, non possiamo che essere orgogliosi di questo percorso e del merito che gli è stato riconosciuto. Seguiranno le stabilizzazioni dei colleghi del concorso coesione, nonché degli ulteriori colleghi assunti con il PNRR non appena matureranno i requisiti. L’Amministrazione ci ha informato che le nuove richieste di autorizzazione all’assunzione di nuove unità di personale a Funzione Pubblica hanno tenuto conto delle stabilizzazioni che avverranno a scaglioni a seguito della pubblicazione del DPCM. Siamo da sempre certi che sia la strada giusta per non disperdere il patrimonio delle importanti competenze possedute dai colleghi in origine nonché acquisite durante il loro percorso all’interno del  MLPS.
– Progressioni economiche orizzontali 2024: nei prossimi giorni sarà chiuso l’accordo sulle progressioni  economiche orizzontali 2024. Le progressioni saranno aperte al personale che alla data del 31.12.2023 avrà maturato un’anzianità di servizio pari ad almeno un anno: ci sembra un ottimo segnale perché, finalmente, al Ministero del Lavoro non sarà più necessario aspettare 20 o 10 anni per fare uno scatto in avanti nella propria carriera all’interno dell’Amministrazione. Un risultato che è frutto del lavoro degli ultimi anni e dell’impegno che come organizzazioni sindacali, unitamente all’Amministrazione, abbiamo profuso per raggiungere un obiettivo così sfidante. Ora che la strada è spianata, ci auguriamo che nei prossimi anni si proceda allo stesso ritmo per garantire una crescita costante e certa al personale.
– Perequazione dell’indennità di amministrazione per il personale dell’ex ANPAL: le somme afferenti alle indennità dei colleghi ex Anpal sono finalmente transitate al Ministero del Lavoro; pertanto, a seguito di certificazione dell’UCB si procederà all’erogazione delle risorse nel mese di agosto o, al massimo, di settembre.
– Provvidenze economiche: firmato l’accordo per il 2024. Sono state apportate al precedente testo poche modifiche volte alla semplificazione delle procedure: cambia, ad esempio, il periodo di validità delle spese che dovranno fare riferimento al periodo intercorso tra il precedente bando ed il nuovo. Per l’erogazione dei sussidi per l’anno 2023, l’Amministrazione ci ha comunicato che la procedura è in fase di chiusura.
– È stato inoltre chiuso in data odierna il confronto sul nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della performance.
In chiusura del lungo incontro abbiamo poi chiesto all’Amministrazione di soffermarci su due aspetti. Abbiamo voluto innanzitutto specificare che da una prima analisi fondata sulle segnalazioni del personale in tema di lavoro agile e da remoto, risulta in particolare che in una Direzione Generale ci sono dipendenti a cui non viene garantita la medesima parità di trattamento rispetto a colleghi afferenti ad altre DG. Ci chiediamo come mai il suddetto personale, pur avendo i requisiti per accedere al lavoro da remoto, non abbia neanche potuto presentare la domanda, né perché lo stesso sia stato sottoposto, nel periodo antecedente al presente regolamento, ad un differente trattamento in tema di lavoro agile con regole ulteriori rispetto a quelle stabilite dalla DG del Personale. C’è chi non perde occasione, ancora una volta, per dimostrare che le regole non sono uguali per tutti e che l’esercizio del controllo sui dipendenti prescinde dai risultati da questi conseguiti nonostante le pressioni cui sono sottoposti.
Se la stessa Direzione Generale è soggetta, inoltre, ad un’emorragia continua ed evidente di personale, in particolare dell’area dei funzionari, ci si chiede come mai non ci si interroghi a fondo su come tale personale sia gestito. Chiediamo quindi alla DG del Personale di vigilare sulla corretta applicazione delle Linee Guida del lavoro a distanza quando, come in questo caso, è evidente che la mancata applicazione delle previsioni di cui al DD 311 nulla ha a che vedere con l’efficiente organizzazione degli uffici.
Inoltre, abbiamo segnalato che qualora si verificassero ulteriori malfunzionamenti agli impianti di condizionamento, chiederemo anche alla DG del Personale di adoperarsi tempestivamente per la risoluzione del problema che ha determinato già nei giorni scorsi numerosi disagi per i lavoratori che, nonostante gli sforzi del RSPP, hanno ricevuto l’assegnazione di una sala riunioni dopo giorni in cui le temperature di primo mattino superavano già i 30 gradi.
Chiediamo, pertanto, ai lavoratori di segnalare agli RLS (RLS.AC@lavoro.gov.it) ogni malfunzionamento che renda l’ambiente di lavoro non vivibile a causa di impianti vetusti di fronte ai quali serve una gestione dell’emergenza rapida, atta a garantire che l’attività lavorativa possa procedere regolarmente, ma in un ambiente salubre per la salute dei lavoratori.

FP CGIL
Matteo Ariano
Alessandra Pone

UILPA
Ilaria Casali
Orlando Grimaldi

Nella giornata di venerdì, 21 giugno, si è tenuta un’assemblea dei lavoratori di tutti gli Uffici del Ministero, volta ad informare i nostri iscritti sullo stato delle trattative ad oggi in corso ed avviare un primo confronto. I temi ad oggi in gioco con questi due rinnovi sono vari, ed attengono tanto all’aspetto del trattamento economico quanto a quello organizzativo.

In preparazione dell’assemblea, nella giornata di ieri 21 giugno 2024, si è svolta presso la FPCGIL di Via Serra la riunione dei coordinatori regionali, convocata al fine di riflettere sulle proposte dell’Amministrazione assieme ai delegati dei territori e raccoglierne così gli spunti sugli istituti oggetto di contrattazione, anche alla luce delle varie problematiche affrontate quotidianamente – una su tutte: la cronica carenza di personale.

L’assemblea ha visto anche la partecipazione del Segretario Nazionale per il comparto Funzioni Centrali della Funzione Pubblica, Florindo Oliverio, presenza che segnala l’attenzione riservata al nostro Ministero da parte della FPCGIL.

Il confronto è stato partecipato ed ha fatto emergere diversi temi che presidieremo opportunamente: anzitutto PEO e PEV (con uno sguardo sulla dimensione nazionale della deroga contenuto nel vecchio CCNL che stiamo cercando di riproporre nel nuovo), assieme all’area Elevate Professionalità, poi messa a regime dello smartworking, uscita dalla fase di sperimentazione del coworking, sistema di valutazione della performance, necessità di ridisegnare la formazione continua del personale, riflessione sui criteri di valutazione per le progressioni di carriera, potenziamento del personale nelle sedi decentrate, trasparenza nella gestione delle PO ed indennità prelex.

Da questi confronti quello che emerge da un lato è sicuramente l’insoddisfazione dei lavoratori e delle lavoratrici, di ogni età e appartenenza di Area, per lo stato corrente dell’organizzazione Ministeriale (e del Paese, relativamente ai livelli salariali); dall’altro però emerge anche il desiderio di vedere queste inefficienze ed iniquità risolte dal nuovo Contratto integrativo, che è sicuramente una grande opportunità per tracciare una nuova configurazione dei rapporti tra lavoratori e Dirigenza.

La FPCGIL vuole dar voce a tutte le realtà del Ministero e intende operare affinché le relative problematiche non vengano ignorate o sottovalutate al momento di definire questo CCNI tanto atteso. Per questo motivo, la FPCGIL non si limiterà a presidiare i tavoli di contrattazione in corso, ma organizzerà nuove occasioni di confronto con gli iscritti e con tutti i lavoratori che vorranno prendervi parte, con nuove assemblee nazionali o anche territoriali, per far sì che le voci di tutti e tutte siano udite. La FPCGIL crede che la rappresentanza sindacale sia anzitutto un esercizio democratico di partecipazione, e agirà sempre in conformità con questo principio.

Anticipiamo che la FPCGIL, in conformità con le normative vigenti sulla Privacy, intende sviluppare una propria mailing list a cui sarà possibile segnarsi volontariamente, a prescindere o meno dall’iscrizione, per ricevere comunicazioni circa l’attività svolta. Anche in questo la FPCGIL intende distinguersi: fare una comunicazione rispettosa della privacy dei colleghi, trasparente, che funga da punto di partenza per un confronto partecipativo dei lavoratori, e non una comunicazione massiva ed intrusiva, alla rincorsa dell’ultimo click come un rilancio stampa. A tal fine, già nei prossimi giorni, daremo la possibilità a chiunque lo vorrà di richiedere l’invio diretto delle nostre informazioni e comunicazioni al proprio recapito mail. Nel frattempo vi invitiamo a “frequentare” il nostro sito nazionale https://www.fpcgil.it/

Il Coordinatore Nazionale
 Andrea Mosca

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