Esiti incontro con il Partito Democratico su previdenza Comparto Sicurezza

  C o m u n i c a t o
        

Care colleghe e cari colleghi,
         si è tenuta ieri pomeriggio presso la sede nazionale del Partito Democratico a Roma – per l’occasione rappresentato dagli On.li Emanuele Fiano ed Enrico Letta, vice segretario del partito – una riunione con tutte le rappresentanze sindacali del personale del Comparto Sicurezza e soccorso pubblico sulle preannunciate modifiche che l’attuale governo intenderebbe imporre al sistema pensionistico degli operatori di polizia entro il mese di giugno p.v..
         Dopo aver ascoltato l’intervento introduttivo svolto dall’On.le Fiano che,  ritenendo legittime e fondate le preoccupazioni e le rivendicazioni avanzate dalle OO.SS. anche attraverso le mobilitazioni tenute su tutto il territorio nazionale nei giorni scorsi, ha informato i presenti dell’intenzione del PD di presentare quanto prima alla Camera sulla questione un ordine del giorno e una mozione raccogliendo le firme necessarie a sostenerne il peso specifico anche presso altri partiti, è intervenuta la delegazione della Fp Cgil, rappresentata dal Segretario nazionale Fabrizio Fratini, dal responsabile del Comparto Sicurezza Francesco Quinti e dal coord.naz. del CFS Stefano Citarelli.
         Preliminarmente abbiamo evidenziato che sulle vertenze in atto avviate sulla previdenza e sul mercato del lavoro l’intera CGIL era ed è impegnata a contrapporsi ai disegni pseudo riformatori di un governo tecnico che ogni giorno di più dimostra di voler esercitare il potere esecutivo affidatogli – non dai cittadini – imponendo la propria volontà permeata da logiche di tipo ragionieristico che non tengono in nessun conto il dissenso del Paese (la coesione sociale e il suo futuro), dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali su scelte che oltre a non produrre alcun risultato utile allo sviluppo e progresso del Paese, arrecano solamente danni sociali ed economici ai lavoratori demolendo i pilastri fondamentali dello stato sociale stabiliti dalla nostra Carta costituzionale; successivamente, abbiamo richiamato l’importanza di mantenere inalterati gli attuali trattamenti pensionistici del personale del Comparto Sicurezza – che ancora oggi non può contare sulla previdenza complementare, a differenza di tutti gli altri comparti contrattuali – facendo in particolare riferimento all’obbligo di osservanza del concetto di “Specificità” del ruolo che ci è stato riconosciuto con la legge n. 183 del 4 novembre 2010.
E’ dal riconoscimento di quello status che bisogna partire se si vuole affrontare una discussione che abbia un senso – abbiamo sostenuto – e che rispetti le prerogative di un comparto che per legge deve essere sempre consultato dal governo prima di un qualsiasi provvedimento che miri a mutarne la condizione. Un confronto preliminare invece eluso dall’esecutivo, che ancora oggi peraltro sfugge alle proprie responsabilità negandoci la discussione di merito, diversamente da quanto sostenuto pubblicamente dal Ministro Fornero mentre erano in corso le manifestazioni.  
Per quanto ci riguarda, lo abbiamo detto chiaramente ai rappresentanti del PD, riteniamo ingiusto e inaccettabile che si continui a colpire in ogni modo il personale del Comparto Sicurezza che espleta un compito delicato e fondamentale per la collettività e che ogni giorno è viepiù costretto a fare sacrifici inimmaginabili solo per garantire il proprio lavoro, peraltro svolto senza i mezzi e gli strumenti indispensabili a garantire la propria e altrui sicurezza, e vedersi riconosciuti i propri diritti contrattuali, potendo peraltro contare su stipendi ormai ridotti all’osso – i più miseri tra quelli pagati agli omologhi colleghi in tutta la comunità europea – per effetto del mancato rinnovo dei contratti e del blocco delle indennità accessorie operato dal 2010 e fino a tutto – forse – il prossimo 2014. Sintetizzando in una frase: ora basta sacrifici, che li chiedano a chi in questi anni si è arricchito sulle spalle della parte sana del Paese.
Se il Ministro Fornero pensa – abbiamo continuato – di predisporre e ultimare la riforma dei nostri trattamenti pensionistici e poi convocarci per renderci solo edotti del risultato ottenuto, magari anche valicando i limiti imposti dalla legge delega e in assenza dell’avvio della previdenza complementare, commetterà un grande e grave errore e troverà la nostra ferma e determinata opposizione, che potrà concretizzarsi e articolarsi in tutti i modi che riterremo idonei ed opportuni a contrastare le misure previdenziali preannunciate contro un atteggiamento di unilateralità nelle decisioni che sfocia nell’arroganza.
Al partito democratico, abbiamo chiesto, come chiederemo a tutte le forze politiche che intenderanno confrontarsi con noi (e che abbiamo sempre informato delle nostre proposte e azioni sindacali), se nel condividere la nostra strategia intende farsi carico di rappresentare pubblicamente e in parlamento, nel reciproco rispetto dei ruoli e delle funzioni, la battaglia intrapresa dalla Fp e dalla Cgil e da tutte quelle OO.SS che eventualmente come noi pensano che la partita sulla previdenza non sia affatto chiusa.
In chiusura, ha preso la parola il vice segretario del PD, On.le Enrico Letta, il quale ha tenuto a ribadire l’assoluta vicinanza del partito agli operatori di Polizia, delle forze armate e del soccorso pubblico garantendo che sarà assicurato il massimo impegno in Parlamento per contrastare la riforma dei trattamenti pensionistici voluta dall’attuale governo per gli operatori del Comparto Sicurezza, a cui – ha chiarito – deve essere riconosciuto l’obbligo di rispetto della specificità sancito dalla legge e l’importanza del ruolo sociale affidato in difesa della collettività e della crescita economica.
Vi terremo ovviamente informati circa l’evolversi della vicenda.
Roma, 28 marzo 2012
                                                Il Responsabile Nazionale Fp Cgil
                                                          Comparto Sicurezza
                                                           Francesco Quinti           
   


 
 
 
 

 
 

INCENTIVO 2011 – parametri di liquidazione

  
COMUNICATO  

Si è appena conclusa la riunione dell’osservatorio sulla produttività.
L’Amministrazione ci ha fornito i parametri di liquidazione per l’incentivazione ordinaria e speciale per il personale delle aree A, B e C , per l’area medico legale, area legale, aree professionali e dirigenti.
 
Ottimi risultati raggiunti dalle sedi per quanto riguarda la produttività , dove nessuna sede raggiunge risultati inferiori al 100% ad eccezione di : Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Sede reg. Calabria che sono al 95%.
Diverso è il discorso per quel che riguarda la qualità (incentivazione speciale).
19 sedi non raggiungono il 100% di queste, 16 hanno percentuali che vanno dal 93.73% al 99.53% e 3 si fermano all’ 80% (Napoli-area metropolitana, Napoli e Crotone).
 
Problemi legati al raggiungimento degli obiettivi si riscontrano anche per l’area medico legale e per il legale in molte realtà territoriali.

Invitiamo le RSU delle sedi che non hanno raggiunto gli obiettivi a chiedere un incontro immediato con il direttore della Sede per conoscere motivazioni ed attivare eventuali giustificazioni del mancato raggiungimento degli obiettivi stessi.

La FP CGIL INPS non accetta in alcun modo che si effettuino penalizzazioni a danno dei colleghi in un sistema di confronto e relazioni sindacali dove non ci è concesso intervenire nella definizione dei piani e nell’organizzazione del lavoro atta al raggiungimento degli obiettivi.
 
Eventuali penalizzazioni sul sistema incentivante possono essere accettate solo se piani e modalità di raggiungimento degli stessi vengono condivisi a monte con le lavoratrici e i lavoratori.
Allo stato attuale, invece, le lavoratrici e i lavoratori vengono a sapere se il loro lavoro ha o meno prodotto risultati solo nel momento in cui si vedono liquidato l’incentivo.
E’ un sistema inaccettabile che va contrastato e cambiato.
Roma, 28 marzo 2012            
                                                                  p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
                                                                                     Oreste Ciarrocchi
 


 
 
 
 

 
 

SOPPRESSIONE DIFESAN

 COMUNICATO FPCGIL DIFESA 28.3.2012
  

Vi Comunichiamo che il tentativo MALDESTRO dell’Amministrazione di utilizzare una normativa che penalizza ulteriormente i dipendenti civili della Difesa è stato superato, grazie all’attività congiunta delle OO.SS. Nazionali e Territoriali (vedi comunicato allegato).
Restituita ai lavoratori la volontà di decisione, per il tramite dei loro rappresentanti.
 
L’applicazione contrattuale rivendicata vede ora il suo esplicarsi attraverso una procedura consolidata che rispetta criteri e volontà di scelta dei lavoratori per la soppressione di un Ente comunque deciso unilateralmente.
Nel corso della trattativa nazionale a fronte di dichiarata ricerca di SPENDING REVIEW, meglio conosciuta come risparmio di spesa pubblica, la FPCGIL DIFESA ha manifestato la sua contrarietà a scelte non condivise con le Organizzazioni sindacali. (Creazione di UGESAN con duplicità di funzioni svolte con la Direzione Generale della Sanità Militare).
La presa di posizione unitaria al tavolo di incontro con il Vice Segretario Generale, ha consentito che la trattativa si svolgesse secondo le regole contrattuali.
 
SVENTATO IL TENTATIVO DI UTILIZZARE DIFESAN COME “CAVIA” PER LE PROCEDURE DI RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO ANNUNCIARE DAL MINISTRO.
Ringraziamo i lavoratori, delegati e quanti hanno partecipato alla riuscita di tale iniziativa.

                                                            FPCGIL DIFESA
                                                              Noemi Manca


 
 
 
 

 
 

INCONTRI DEL 26 MARZO … ED ALTRO

 
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 

FUA 2011
Il 26 marzo abbiamo avuto un nuovo incontro con la parte pubblica sul FUA 2011.
L’Amministrazione, pur confermando la disponibilità a cercare una soluzione condivisa con i Sindacati, ha  mantenuto i due punti su cui come CGIL abbiamo espresso la nostra netta contrarietà già nella precedente riunione:
Eliminazione della contrattazione di sedeValutazione basata sui principi del 150/2009 attraverso la individuazione di quattro fasce di merito. 
Come FP CGIL abbiamo ribadito la valutazione negativa sull’attuazione della Legge “Brunetta” in quanto, oltre a discriminare i pubblici dipendenti paralizza le pubbliche amministrazioni e nel caso del MIUR rischia di compromettere le operazioni per l’apertura del prossimo anno scolastico.
Nello specifico del FUA 2011 riteniamo, poi, non sia possibile la sua applicazione in quanto nessuno dei passi normativi precedenti alla valutazione (previsti dalla legge stessa) è stato fatto nel nostro Ministero. Di fatto applicare il 150/2009 al MIUR, a nostro parere, oltre che dannoso sarebbe anche non rispettoso della stessa legge.
Abbiamo, infine, ribadito che non condividiamo assolutamente che gli Uffici periferici siano tagliati fuori dalla contrattazione di sede, espropriando le RSU di una delle principali competenze ad esse attribuita dai contratti di lavoro, confortati in tale affermazione dal fatto che oltre l’85% del personale ha partecipato alla elezione delle RSU solo qualche settimana fa.
 
QUESTIONARIO SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO
Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ci ha illustrato un questionario: “Indagine annuale sul livello di benessere organizzativo” predisposto dall’OIV da somministrare al personale.
Pur apprezzando l’informativa, abbiamo ribadito che il questionario, a nostro parere, non deve essere utilizzato come strumento per avallare il sistema di valutazione del Ministero di fatto mai avviato.
Acquisita da parte dei rappresentanti dell’OIV presenti all’incontro rassicurazione in tal senso, le OO.SS. hanno chiesto che comunque ci sia da parte dell’Amministrazione una verifica degli argomenti trattati nel questionario col Comitato Unico di Garanzia (quello sulla pari opportunità e mobbing) e poi un ulteriore incontro con le Organizzazioni Sindacali.
Essendo stata accolta tale richiesta, nel prossimo incontro sull’argomento chiederemo che comunque dal questionario vengano eliminate tutte le domande collegabili alla valutazione e chiarimenti sulle modalità di somministrazione al personale e sulla tutela della privacy.  
 
RISULTATO DIRIGENZA 2011
Nel pomeriggio del 26 incontro sul Risultato 2011 della dirigenza.
Anche su tale argomento abbiamo espresso le nostre contrarietà all’applicazione del 150/2009 e abbiamo chiesto di applicare per i dirigenti il CCNL e un contratto integrativo come quello sottoscritto per il 2010.
 
TAVOLO TECNICO
Al termine della riunione si è deciso di convocare a breve un tavolo tecnico in cui confrontarsi sulla costituzione dei nuovi organici regionali (che mancano in questo Ministero da circa 10 anni), anche alla luce degli ultimi tagli effettuati, e sulle modalità di recupero delle risorse economiche non utilizzate nelle progressioni 2010.
Su tali argomenti come FP CGIL sosterremo:
la necessità di evitare anche a livello regionale eventuali esuberi (la cosa è già esclusa a livello di organico di Ministero); di destinare, con apposito accordo, le risorse del 2010 non utilizzate, al completamento delle progressioni nelle fasce economiche dove, per errore di conteggio dei posti, sono rimaste fuori circa 60 unità di personale. 
Chiederemo altresì di conoscere le decisione prese dall’Amministrazione sullo scorrimento degli idonei presenti nelle graduatorie del corso concorso dalla II alla III area.

INCONTRO COL MINISTRO PROFUMO
Ci è stato confermato che nei prossimi giorni dovrebbe pervenire alle Organizzazioni Sindacali la convocazione per un incontro col Ministro.
Speriamo si mantengano gli impegni assunti.
Chiederemo al Ministro di esporre le eventuali novità  sulla organizzazione del MIUR a partire dai nostri Uffici periferici; la sospensione del sistema di valutazione mai avviato al MIUR; quali iniziative si intendono assumere per sopperire alla carenza di personale (assunzioni e ampliamento dell’orario di lavoro per gli assunti part time).  
  
Roma, 28 marzo 2012

                                               FP CGIL MIUR
                                              Angelo Boccuni


 
 
 
 

 

Orario di lavoro

 

DAP: 164° corso per agenti in prova – festività pasquali.

DAP: promozione alla qualifica di Ispettore Superiore.

DAP: Attribuzione assegni una tantum.

C.M.O.: Il DAP scrive ai PRAP.

Finalmente il DAP, dopo il pressing senza soluzione di continuità avanzato dal Coordinamento nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria (le note sono sul sito), scrive ai Provveditorati sulla questione dei C.M.O. Vi terremo informati sull’evolversi della vicenda.

FP Cgil: nota al DAP su missioni P.P.

 
 

L'ACCONTO DI MARZO?

  COMUNICATO

 

C’è una spiegazione per ogni cosa, addirittura per la busta paga di Marzo 2012, che già dal semplice raffronto con quella dell’anno scorso, risulta ridotta in modo preoccupante.
La spiegazione è semplice ed è nel CCIE 2011 che la Cgil non ha firmato non in virtù di posizioni preconcette (come pure molti ebbero a dire allora al tavolo nazionale), ma proprio in ragione della mancata condivisione delle modalità di utilizzo e di distribuzione dei soldi del Fondo di Ente.
Ed ecco che i nodi vengono al pettine e a Marzo 2012 arriva puntuale il grido di sdegno dei lavoratori, tutti, che si trovano con molti soldi in meno a disposizione.
Innanzitutto, non è stato distribuito il 10% della performance organizzativa. Nei CCIE precedenti si parlava di produttività collettiva e si riservava questo 10% alla qualità. Oggi che la qualità sembra non interessare più, tanto da sparire dal CCIE 2011, questo 10% viene trattenuto a scopi che si potrebbero definire cautelativi, non essendo ancora definitivamente approvato il contratto. Inoltre, c’è da dire che mentre la produttività collettiva dell’anno scorso conteneva ancora l’incremento dell’art. 23 CCNL 98/2001, la performance organizzativa non contiene queste somme, già stornate in virtù del CCIE 2010 sulle voci fisse e continuative che vengono erogate mese per mese.
Altra questione che riduce ulteriormente l’acconto di Marzo è la decisione presa di comune accordo tra l’Amministrazione e la Cisl (unici firmatari del contratto integrativo 2011) di condizionare parte del salario accessorio alla valutazione, ovvero agli esiti della performance individuale. Circa 500€ che l’anno scorso erano a pieno titolo nelle buste paga di Marzo, oggi non ci sono! ed è rimessa all’esclusivo arbitrio dei Dirigenti la decisione sul Se e sul CHI percepirà tali somme.

Sul punto vale la pena chiarire che, al contrario di quanto qualcuno sostiene:
– La somma di salario accessorio condizionata alla valutazione non si aggiunge ai soldi percepiti l’anno scorso, ma è una quota di quel salario accessorio su cui non c’era nessun veto e alcun problema negli anni precedenti;
– Non è così generalizzata la valutazione tra l’80 e il 100% che permette l’erogazione dell’intero compenso incentivante ( l’esempio di Mantova è, appunto, solo uno dei tanti esempi…)
Sparisce, infine, ma ciò vale solo per i lavoratori dell’area B nelle sedi produttive, il riconoscimento di 600€ una tantum destinati, nel contratto precedente, a parziale riequilibrio tra le funzioni svolte e la qualifica ricoperta.
Con tutti i tagli al Fondo di Ente e gli accordi sottobanco per sostenere la riforma Brunetta e la valutazione , si vede che anche il riequilibrio è sembrato superfluo ai due firmatari del CCIE 2011. 

Roma26/3/2012

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Inpdap
Marinella Perrini


 
 

Conferenza Stampa su risultati elezioni RSU – Dichiarazioni di Rossana Dettori, Segretaria generale FP CGIL

La FP CGIL, come dichiarato dal Segretario Generale della FP CGIL, Rossana Dettori, “si conferma il primo sindacato nel lavoro pubblico con il 33,2% di consensi e registra un’avanzata in tutti i comparti, mantenendo il primato nelle Autonomie Locali (dal 35,3% al 39,8%), in Sanità (dal 28,6% al 29,6%) e nelle Agenzie Fiscali (dal 22,2% al 28,3%). Diventa per la prima volta l’organizzazione più rappresentativa nel comparto Ministeri (dal 23,3% al 27,8%), mentre resta il secondo sindacato negli Enti Pubblici non Economici (dal 20,8% al 25%) e nella Presidenza del Consiglio dei Ministri (dal 5,8% al 7,3%)”.

Importante, inoltre per Dettori “il risultato dell’affluenza al voto (78,7%) tra gli oltre 1.200.000 lavoratori aventi diritto, in lieve crescita rispetto al 2007. Un dato di partecipazione sorprendente perché in controtendenza rispetto a qualunque altro tipo di consultazione elettorale. Per quanto riguarda la FP CGIL, poi, notevole il dato sugli eletti che, al netto di possibili ma marginali scostamenti, sono oltre 18mila su circa 45mila seggi disponibili”.

Roma, 20 marzo 2012

 
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