L’ETA’ DI PENSIONAMENTO
DEI VIGILI DEL FUOCO EUROPEI
Nell’ambito dei vari meeting svolti a livello europeo ed organizzati dalla Federazione Sindacale dei Servizi Pubblici Europei è stata creata una rete specifica dei sindacati rappresentativi dei Vigili del Fuoco.
Uno dei temi più discussi, tra le varie materie affrontate sui diritti del lavoro, riguarda i sistemi previdenziali in vigore nei vari Paesi, dove l’usura e l’alta esposizione al rischio rappresentano ovunque, al di là delle diversità linguistiche ed organizzative, il principale elemento comune a tutti gli operatori del soccorso Europei.
Ovviamente l’età pensionabile è l’aspetto più significativo analizzato nei vari incontri e discussioni.
Contrariamente a quanto diffuso dai mass-media e dai governi che si sono succeduti nei vari anni alla guida del Paese, i dati relativi agli studi effettuati dimostrano che dal punto di vista previdenziale i Vigili del Fuoco Italiani non rappresentano, di certo, una classe privilegiata.
Al progetto europeo per Vigili del Fuoco dell’Area del Mediterraneo, la FP CGIL è stata rappresentata da Franco Moretti ed i risultati ottenuti hanno permesso di stendere una carta dei Vigili del Fuoco aderenti alle Federazioni Sindacali Europee per la difesa dei Pubblici Servizi e di oltre che interessanti confronti su orario di lavoro, ferie, pensioni ed altro.
La Carta è stata elaborata da alcuni membri della Rete dei Vigili del fuoco della FSESP con l’aiuto del Fire Brigades Union del Regno Unito ed è destinata a fornire un quadro per l’elaborazione di una politica in materia di Vigili del fuoco della FSESP.
Citiamo, in particolare, lo stralcio relativo alla tutela pensionistica ed alleghiamo la tabella che riguarda l’età pensionistica dei maggiori paesi europei.
Diritti in materia di pensione e di assicurazione
“I Vigili del fuoco dovrebbero avere diritto, oltre alla pensione generale dello Stato, ad una pensione che tenga conto della pericolosità e della difficoltà dei loro compiti e di tutte le competenze che hanno acquisito nel corso dei loro anni di servizio.
Ciò significa che dovrebbero poter andare in pensione, con pieno diritto, prima di giungere alla normale età di pensionamento stabilita a livello nazionale per gli altri lavoratori. Idealmente, se lo desiderano, i Vigili del fuoco dovrebbero poter andare in pensione all’età di 55 anni.
I diritti dei Vigili del fuoco in materia di pensione dovrebbero, in caso di decesso, essere trasferibili al loro partner per il resto della vita e agli eventuali figli fino a quando gli stessi non raggiungano l’età adulta.
Quando i Vigili del fuoco vanno in pensione anticipatamente in conseguenza di infortunio sul lavoro o malattia professionale, dovrebbero percepire una pensione che tenga conto degli anni di anzianità che avrebbero potuto calcolare e di ogni mancato profitto legato al grado o al ruolo che avrebbero ragionevolmente potuto raggiungere durante quegli anni di servizio.
Quando il pensionamento anticipato è la conseguenza di una lesione o malattia che non siano dovute al servizio di vigile del fuoco, i diritti pensionistici dovrebbero essere calcolati in funzione degli anni di anzianità e delle possibilità di trovare un’altra occupazione nel servizio antincendio o fuori dallo stesso.
Quando un vigile del fuoco rimane ucciso o muore per le conseguenze di ferite procurate in servizio, il partner deve avere diritto a percepire una pensione rivalutata per la durata della sua vita e per ogni figlio fino al raggiungimento dell’età adulta.
Oltre ai diritti pensionistici, il vigile del fuoco che rimane ucciso o muore in servizio o a seguito di infortunio sul lavoro dovrebbe essere coperto da un adeguato regime assicurativo sottoscritto dal datore di lavoro.
I piani pensionistici e di assicurazione dovrebbero tenere conto della crescente mobilità dei Vigili del fuoco professionisti all’interno dei servizi antincendio e soccorso degli Stati membri dell’Unione Europea.”
Mario MOZZETTA
Roma, 14 marzo 2012 – COMUNICATO STAMPA
“Il continuo taglio della spesa pubblica e la riduzione di risorse per servizi di pubblica utilità sta mettendo a rischio anche istituti basilari per la sicurezza pubblica come i Vigili del Fuoco. In passato di fronte a episodi drammatici che hanno colpito lavoratori di questo corpo, abbiamo assistito a encomi pubblici e a un eccesso di retorica senza che, ad oggi, vi siano state azioni per rafforzare questo settore, anzi. Basta leggere le statistiche per accorgersi che, a fronte di un aumento di interventi realizzati negli ultimi 15 anni, vi è un netto peggioramento delle condizioni lavorative”. E’ quanto dichiara Luigi Nieri, Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio regionale del Lazio, che questa mattina ha incontrato una delegazione sindacale di Cgil-Cisl-Uil dei VV.FF.
“Nel Lazio la carenza di organico è di circa 500 unità – prosegue Nieri – La metà degli automezzi a disposizione (autopompe e autoscale) è fuori servizio. Quasi nulle le risorse per la formazione e l’aggiornamento del personale. Diminuiscono anche gli stipendi dei lavoratori, ridottisi di circa 1500 euro l’anno rispetto al 2009, per uno stipendio che non supera comunque i 1300 euro mensili. L’unico dato in aumento è quello degli infortuni, ben 600 in 4 anni. I contratti bloccati, gli straordinari pagati con anni di ritardo, i continui spostamenti di sede e i trasferimenti forzati, inoltre, rendono sempre più complesse le condizioni di lavoro”.
I contributi Enpam 2012 quota A per i medici iscritti agli Ordini sono i seguenti:
* € 193,92 fino al compimento del 30° anno di età;
* € 376,42 dal compimento del 30° anno di età fino al 35° anno di età
* € 706,39 dal compimento del 35° anno di età fino al compimento del 40° anno di età;
* € 1.304,56 per tutti gli iscritti ultraquarantenni fino alla pensione
Sono inoltre da aggiungere € 51,50 pro capite per tutti i medici per le spese relative all’indennità di maternità, adozione e aborto.
L’importo del contributo dovuto per il 2012 da parte degli iscritti che, entro il 31 dicembre 1989, avevano presentato istanza di ammissione al beneficio della contribuzione ridotta, in quanto forniti di diversa copertura previdenziale obbligatoria, è pari ad € 706,39
La FP CGIL Medici, unitariamente a ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AROOI-EMAC – FVM -FASSID (AIPAC-SNR-SIMET) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – SNAMI – SMI – INTESA SINDACALE – CIPE, ha chiesto la possibilità del dimezzamento della quota A ed il mantenimento della contribuzione minima del 2% sull’attività libero professionale dei dipendenti pubblici per la quota B.
Al fine di analizzare gli ultimi episodi d’intimidazione a danno dei medici Veterinari e per individuare e condividere utili elementi d’intervento, domani si riunisce presso il Ministero della Salute l’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di Medicina Veterinaria Pubblica con la presenza del nostro componente veterinario dr. Francesco Loschiavo.
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L’indagine presentata dal Censis “quale sanità dopo i tagli“, conferma tutte le preoccupazione che abbiamo espresso in questi mesi: i tagli lineari e una gestione ragionieristica in sanità indeboliscono il nostro servizio sanitario nazionale e mettono in discussione il diritto costituzionale alla salute come elemento che unifica il nostro paese e garantisce i cittadini.
Perciò insistiamo perché con il nuovo Patto per la Salute si riparino i danni causati da questa logica recessiva, che considera il welfare un peso invece che un fattore di sviluppo. Si investa nel Servizio sanitario nazionale come formidabile motore per la crescita e l’equità sociale. Si può dare così un nuovo volto anche ai piani di rientro, passando dalle logiche dei tagli lineari, delle tasse aggiuntive e dei ticket, alla riconversione dell’offerta dei servizi, puntando decisamente al potenziamento dei servizi distrettuali nel territorio. Perché sono la spesa inappropriata – quindi scadenti Livelli Essenziali di Assistenza – e un offerta privata non regolata le cause principali dei disavanzi sanitari, concentrati in alcune regioni. C’è bisogno di una buona sanità, pubblica e universale, per assicurare diritti ai cittadini e risanare i bilanci.
p. CGIL nazionale
Vera Lamonica Segretaria confederale
Stefano Cecconi Responsabile Politiche della Salute
Per informazione si comunica che sono disponibiliti alcune circolari sul sito di PERSOCIV-DIFESA:
– 6 marzo 2012
Buoni Pasto Enti Periferici anno 2012 – Errata Corrige Circolare n.E/5-606621 del 08/02/2012.
– 5 marzo 2012
Elezioni delle RSU del 5-7 marzo 2012. Procedura di accredito all’ARAN ai fini dell’invio del verbale elettorale finale.
– 1 marzo 2012
Comunicato.
– 1 marzo 2012
Corso “la partecipazione dell’Italia alla fase ascendente e discendente del diritto dell’unione e gli strumenti per la gestione del contenzioso”.
– 29 febbraio 2012
Soggiorni montani e marini nazionali ed esteri per il personale civile della Difesa presso le basi logistiche dell’ Esercito, della Marina e dell’Aeronautica. ESTATE 2012.
– 28 febbraio 2012
Congedo retribuito per assistenza a familiari disabili portatori di handicap grave disciplinato dall’ art. 42 del d.lgs. n. 151/2001 come modificato dal d.lgs. n. 119/2011.
– 28 febbraio 2012
Bellevue Scholarship Programme – Borse di studio –
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
15.03.2012 – Convocazione per procedura di conciliazione.
Comunicato
Circa l’esito delle votazioni per il rinnovo delle RSU al Mef, siamo a dati quasi definitivi.
Per quanto ci riguarda, siamo assolutamente soddisfatti del risultato che le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero ci hanno voluto assicurare, riconoscendo un preciso valore all’attività che assieme abbiamo svolto.
Sappiamo di essere comprimari, con alcune decine di voti a suo vantaggio, con un’altra sigla confederale, avendo tuttavia a nostro favore, quindi dei singoli posti di lavoro, la numerosità dei seggi, ovvero la maggiore numerosità assoluta dei nostri delegati eletti.
Rispetto alle precedenti elezioni per le RSU (2007) abbiamo recuperato oltre 5 punti percentuali.
Per quanto riguarda i voti, siamo certamente cresciuti al centro, nei vari dipartimenti, ma ancora di più sui territori, sia per quanto riguarda le ragionerie che le commissioni tributarie, con la certezza che il tema dell’organizzazione del lavoro, degli organici di sede e dei servizi all’utenza sono i temi di maggiore interesse per il personale tutto.
Riprenderemo quindi il nostro lavoro coerentemente con quanto già premesso, coniugandolo con la difesa e la salvaguardia del salario accessorio.
Più in generale andrà sostenuto il rilancio della contrattazione integrativa, da condividere e valorizzare assieme ai lavoratori nelle nostre sedi.
Di tutto questo ringraziamo ancora una volta le lavoratrici ed i lavoratori che ci hanno scelto.
Auguriamo un buon lavoro a tutte le nostre delegate ed i nostri delegati.
Roma, 14 marzo 2012
FP CGIL naz. MEF
Daniele Nola