AGENZIA DELLE ENTRATE PROGRESSIONI ECONOMICHE 2017
Ebbene sì!
Siamo come al solito
agli slogan ed alle posizioni
demagogiche che – per il finanziamento delle nuove progressioni economiche – rivendicano
cifre “di fantasia” o ad oggi non definibili.
Eppure è così chiaro
che con l’Intesa sottoscritto lo scorso 14 dicembre, abbiamo già concordato
l’impegno ad incrementare le risorse stanziate – ricordiamolo sono 17 milioni
di euro – con ulteriori somme relative al Fondo 2017.
Ciò è previsto nel 4° capoverso
dell’Intesa!!
Sarà quindi, compito
di una prossima e speriamo seria contrattazione sindacale, scevra da iniziative
di sola “visibilità” e da demagogiche quantificazioni, individuare esattamente
quali saranno le risorse per il 2017 effettivamente utilizzabili.
Rivendichiamo, quindi,
il merito dell’Intesa che è stato quello di “blindare” 17 mln del Fondo 2016,
evitando il rischio che fossero utilizzabili solo gli iniziali 7 mln di euro in
precedenza previsti.
La vera sfida sarà, invece, quella di definire tempestivamente
i nuovi criteri per l’avvio della procedura e, come già detto sopra,
l’individuazione delle risorse aggiuntive ai 17 mln già stanziati, reperibili
nel Fondo 2017 ancora da quantificare.
In questo senso e
solo in questo senso si svilupperà la nostra azione unitaria dal momento che
non siamo assolutamente interessati all’indebolimento del fronte sindacale per
qualche effimero momento di visibilità ed egoismo di sigla.
Roma,
18 gennaio 2017
CGIL FP CISL FP
UIL PA CONFSAL/SALFi
Boldorini
DI Leo Silveri Cavallaro Sempreboni
Sparacino
Roma, 18 gennaio 2017
Questa
mattina si sono manifestate nel Centro Italia, con epicentro nella zona di
Amatrice, 3 forti scosse con magnitudo oltre 5, avvertite anche a Roma.
Con
ordinanza del Sindaco tutte le scuole romane sono state evacuate e le linee
della Metropolitana sono state chiuse.
Sono
stati, altresì evacuati gli edifici dove ci sono le sedi di amministrazioni
pubbliche.
SOLO ALLA CORTE DEI CONTI DI
ROMA IL PIANO DELLA SICUREZZA NON E’ SCATTATO IMMEDIATAMENTE
I
colleghi spontaneamente sono usciti dalle stanze e si sono recati, tramite le
scale, al piano terra o al cortile della Caserma Montezemolo, senza nessuna
indicazione
MENTRE, INVECE, ERA COMPITO
DELL’AMMINISTRAZIONE INVITARE TUTTI AD ANDARE NEI PUNTI DI RACCOLTA PREVISTI IN
CASI DI INCENDIO O CALAMITA’ NATURALI
Era,
altresì, compito dell’Amministrazione verificare che tutti i presenti si
fossero recati presso i punti di raccolta e fare gli appositi appelli tramite i
microfoni e, comunicare o meno, la fine dell’emergenza.
Solo
a distanza di 2 ore è uscita una nota sulla Intranet dove si autorizzano i
colleghi con figli in età scolare o familiari con necessità, a usufruire di un
permesso ordinario che prevede anche il recupero!
TUTTO QUESTO E’ INACCETTABILE
SOPRATTUTTO AD UN MESE DI DISTANZA DALLA PROVA DI EVACUAZIONE
Pertanto, si chiede
un’immediata riunione sulla sicurezza alla presenza delle OO.SS. per valutare
le inadempienze rispetto alla normativa sulla sicurezza.
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Corte dei conti
Susanna Di Folco
In allegato la Circolare ministeriale GDAP-0017997 del 18.1.2017.
Facendo seguito alle
diverse istanze rappresentate dalle scriventi OO.SS.
sulla problematica
riguardante la spendibilità dei buoni pasto elettronici,
apprendiamo con nostra
soddisfazione, dal Dirigente del Trattamento
economico, che in data
22 dicembre l’Amministrazione ha chiesto alla DAY
TRONIC, nell’ambito
del contratto in essere, la conversione dei buoni pasto
elettronici
in buoni pasto cartacei per le Sedi della Corte di Bologna,
Venezia,
Trieste e Udine.
La conversione,
dovrebbe essere operativa dal mese di febbraio sui
buoni
pasto maturati a gennaio 2017, mentre viene confermato, secondo le
indicazioni fornite
dalla stessa Amministrazione, che le Sedi di Firenze, Trento
e
Bolzano manterranno i buoni pasto elettronici.
Con l’auspicio che l’annoso
problema sulla spendibilità si stia finalmente
risolvendo, le
scriventi OO.SS. continueranno a monitorare l’evolversi della
vicenda, al fine di garantire
pari opportunità per tutto il personale della
Corte
dei conti.
L’occasione è gradita
per formulare gli Auguri di Buon Anno Nuovo.
Roma, 30 Dicembre 2016
f.to
Susanna DI FOLCO
f.to Alessandro GUARENTE
f.to Fernanda AMIDANI
Roma, 18 Gennaio 2017
Al Ministero della Difesa Al Direttore della Direzione generale
del personale civile
e, p.c.
Al Ministero della Difesa
Al vice Capo di Gabinetto perso.civ.
R o m a
OGGETTO: Esclusione lavoratori procedura
sviluppi economici 2016.
Sono
pervenute a questa O.S. segnalazioni riguardanti l’illegittima esclusione di
alcuni dipendenti dalla partecipazione alla procedura per gli sviluppi
economici 2016 di cui alle graduatorie soggette a verifica approvate con
decreto del Direttore Generale di Persociv in data 28 dicembre 2016.
È stato segnalato che, seppur in
assenza di qualsiasi elemento ostativo alla partecipazione alla suddetta
procedura tra quelli previsti dall’art. 2 del Bando, taluni dipendenti sono
stati esclusi, in particolare, per essere stati destinatari, addirittura anche
alcuni decenni fa, di un provvedimento cautelare, non disciplinare, di sospensione dal servizio, ed
anche nel caso in cui non siano mai stati condannati in sede penale né ne sia
conseguita alcuna sanzione disciplinare, o ne sia derivata una sanzione
disciplinare conservativa diversa dalla sospensione dal servizio.
Tali circostanze hanno imposto a
questa O.S., nell’esercizio della fondamentale funzione istituzionale di
tutelare i diritti dei lavoratori, di esaminare tutti gli atti relativi alle
procedure in oggetto pubblicati sul sto www.persociv.difesa.it,
in particolare l’art. 2 del bando datato 28/10/2016, ove sono disciplinati i
motivi ostativi alla partecipazione alla procedura selettiva, al cui punto 3 prevede espressamente che: “non
possono, altresì, partecipare, alla procedura i dipendenti che nel corso della
loro attività lavorativa presso il Ministero della Difesa o altra
amministrazione pubblica, siano stati comunque interessati da procedimenti di
sospensione cautelare dal servizio in relazione ad un procedimento
penale pendente che non si sia
ancora concluso con l’assoluzione almeno in primo grado”.
Tale disposizione è chiara e
conforme alla norma di fonte contrattuale prevista dall’art. 18 (procedure e
criteri di selezione per lo sviluppo economico all’interno dell’area) punto 8
del CCNL Comparto Ministeri 2006/2009, ove si dispone che non possono
partecipare alle progressioni “…i dipendenti interessati da misure cautelari
di sospensione dal servizio, a meno che il procedimento
penale pendente non si sia concluso con l’assoluzione almeno in primo
grado”. La norma contrattuale richiamata non
lascia alcun dubbio interpretativo, ed infatti è lapalissiano che si riferisca
ai dipendenti che abbiano in corso un procedimento/processo penale non ancora
concluso, ovvero pendente, in
relazione al quale siano stati destinatari di un provvedimento di sospensione cautelare dal servizio, senza che si
sia ancora concluso neanche il relativo procedimento disciplinare, la
conclusione del quale determina, infatti, per espressa previsione normativa, la
cessazione della sospensione cautelare. Si rammenta, a tal riguardo, che le
norme di fonte legislativa e contrattuale prevedono che tale misura cautelare
possa avere durata quinquennale, o in
alcuni casi anche superiore.
Risulta a questa O.S., invece, che
sono stati esclusi dalla procedura tutti i dipendenti che nel corso
dell’attività lavorativa sono stati destinatari di un provvedimento di
sospensione cautelare anche se si è concluso, da anni, il relativo procedimento
penale, e si è anche concluso il conseguente procedimento disciplinare. Ergo
tali esclusioni, a parere della scrivente O.S., devono ritenersi manifestamente
illegittime.
Nei fatti, e per quanto ci consta, a
tal proposito siamo venuti a conoscenza di situazioni davvero particolari, per
le quali coloro che sono stati destinatari della sanzione disciplinare della
sospensione dal servizio, anche per la durata di sei mesi, anteriormente al
biennio, sono stati ammessi alla partecipazione alla procedura mentre, invece,
alcuni dipendenti a cui non è mai stata irrogata nessuna sanzione di pari
gravità, e che non sono mai stati condannati in sede penale, sono stati esclusi
soltanto perché, ad esempio 15 anni fa, sono stati destinatari di un
provvedimento di sospensione cautelare, malgrado il relativo procedimento
penale si sia concluso con l’archiviazione e a livello disciplinare siano stati
sanzionati con il rimprovero scritto.
In proposito, si ritiene opportuno
rammentare che uno dei pilastri giuridici che deve caratterizzare l’agire
datoriale in generale e, ancor più, nella trattazione della delicata funzione
disciplinare, è il principio della imparzialità unito alla parità di
trattamento, come stabilito, anzitutto, dalle previgenti norme costituzionali,
con l’inderogabile divieto di trattamenti potenzialmente discriminatori. Ancor
più evidente risulta l’illegittimo operato da Persociv nell’occasione, se si
esamina la norma di cui all’art. 13 punto 4. del CCNL 2006/2009 che, nel
disciplinare le “Progressioni tra le aree”, prevede che “non possono
partecipare alle selezioni i dipendenti che, negli ultimi due anni,
siano stati interessati o da provvedimenti disciplinari o
da misure cautelari di sospensione dal servizio, salvo che il procedimento penale pendente non
si sia concluso con l’assoluzione almeno in primo grado”.
E’ evidente, pertanto, che se nella
procedura verticale di progressione tra le aree, ovviamente di livello
superiore rispetto alle procedure orizzontali di sviluppo economico nell’ambito
dell’area, si prendono in considerazione
le sospensioni cautelari soltanto degli ultimi due anni; deve ritenersi invece
manifestamente illogico, incoerente ed illegittimo prendere in considerazione
le sospensioni cautelari di tutta la vita lavorativa del dipendente nelle
procedure di selezione per gli sviluppi economici nell’ambito dell’area di
inquadramento.
Ma v’è di più. Sembra che
nell’operato di codesta D.G. sia sfuggita (volendo comunque sperare che sia
almeno conosciuta) la diversa natura giuridica della sospensione dal servizio
quale misura cautelare, e della
sospensione dal servizio quale sanzione
disciplinare.
Si ritiene quindi necessario
rammentare che è pacifico, sia sul piano sistematico che a livello
giurisprudenziale e scientifico, che la sospensione cautelare non
rientri giuridicamente tra le sanzioni disciplinari in considerazione delle
diverse finalità; infatti, nei confronti dei dipendenti in stato di sospensione
cautelare non può essere e non è irrogata alcuna sanzione disciplinare, atteso
che la conclusione del procedimento disciplinare comporta l’immediata
cessazione della misura cautelare (per una conferma della distinzione in
giurisprudenza è sufficiente il richiamo a Casa, sez. Lav., 13 dicembre 2010 n.
25136).
In conclusione, si richiede
l’immediato riesame e la correzione dei casi di esclusione nei sensi testé
declinati, al fine di ripristinare la legittimità amministrativa nell’ambito
della procedura selettiva in atto, anche al fine di evitare il verificarsi di
trattamenti discriminatori che costringerebbero questa O.S. a porre in essere
tutte le azioni ritenute necessarie alla tutela dei diritti dei lavoratori
oggetto di illegittima esclusione.
Si resta in
attesa di cortese urgentissimo riscontro.
Il
Coordinatore Nazionale FP CGIL
Ministero
della Difesa
Francesco Quinti
18.01.2017 – Tutti, Amministrazione compresa, sapevamo che le zone interessate dal sisma del 24 agosto u.s. non rientravano tra le zone balneari d’Italia e che, purtroppo, la neve e il freddo l’avrebbero fatta da padroni in questi mesi invernali.
Inaccettabile quindi, per quanto ci riguarda, che le condizioni di lavoro del personale inviato in quelle zone siano del tutto inadeguate e che non siano stati preventivamente disposti acquisti straordinari per adeguare l’abbigliamento, il vestiario e attrezzature necessarie per fronteggiare la neve e il gelo.
Pur avendo noi più volte rappresentato questo aspetto, l’Amministrazione ancora non ha provveduto. Per questo motivo abbiamo ritenuto irrinunciabile inviare un sollecito scritto ai vertici del Corpo.
Al
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso
Pubblico e Difesa Civile
Dott.
Bruno FRATTASI
Al
Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo
del CNVVF
Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI
Al
Direttore Centrale per l’Emergenza
e
il Soccorso Tecnico
Dott.
Ing. Giuseppe ROMANO
Al
Direttore Centrale per le Risorse
Logistiche
e Strumentali
Dott.
Ing. Guido PARISI
e,
p.c. Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni
Sindacali
Dott.ssa
Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto:
Attrezzature specifiche per neve e indumenti di ricambio per il
personale.
Egregi,
arrivano,
ormai insistenti, dalle zone terremotate del Centro Italia richieste
relative ad approvvigionamenti di indumenti tecnici da neve per
fronteggiare la grande ondata di freddo che sta colpendo le zone
interessate.
Chiediamo,
quindi, che vengano intraprese tutte le necessarie iniziative
affinché, in tempi brevissimi, siano date adeguate risposte al
personale chiamato a prestare servizio in quelle zone, come già più
volte rappresentato per le vie brevi.
Non è più tollerabile, a
nostro avviso, alcun ritardo.
Evidenziamo
inoltre la necessità di aumentare il numero dei mezzi specifici per
neve ed attrezzature adeguate per fronteggiare strade ghiacciate o
completamente innevate.
Siamo,
altresì, convinti che le ulteriori e forti scosse che anche in data
odierna stanno ulteriormente colpendo la zona, evidenziano una
criticità mai riscontrata e che, pertanto, necessita di un’analisi
approfondita nonché di una revisione delle modalità di intervento e
dispiegamento del dispositivo di soccorso.
In
attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.
Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI
AGENZIA DELLE ENTRATE
POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DI RESPONSABILITA’
Nella riunione del 14 dicembre 2016
abbiamo firmato l’intesa programmatica che prevede il finanziamento delle
posizioni organizzative e di responsabilità per l’anno 2017: è un’ intesa
transitoria, in attesa della nuova riorganizzazione dell’Agenzia e soprattutto,
visto il prossimo rinnovo contrattuale, il superamento della legge 150 del 2009
(legge Brunetta) che assegna ampia
autonomia gestionale all’Agenzia nella
individuazione e assegnazione delle posizioni ex art. 17 e 18.
Alla sottoscrizione della suddetta
intesa abbiamo chiesto sia trasparenza sul numero delle posizioni e sulla loro
ripartizione a livello regionale, sia
l’informativa alle OO.SS a livello regionale sulla individuazione delle posizioni da assegnare ai singoli uffici provinciali.
In pratica trasparenza e rispetto
delle regole per interrompere il modus operandi che ha caratterizzato l’Agenzia
in questi anni.
In risposta a queste nostre
legittime richieste, alcuni Direttori Regionali hanno manifestato critiche sui tagli effettuati ai budget per la
retribuzione delle posizioni, attribuendone, ovviamente, la responsabilità alle
OO.SS,
Questi Direttori dovrebbero leggere
con più attenzione l’accordo firmato, infatti l’intesa prevede un finanziamento
pari a 10.610.565 di euro, ovvero la stessa
somma stanziata per le posizioni dal
2010 ad oggi. Inoltre, senza la
condivisione con le OO.SS. non sarebbe stato possibile mantenere o rinnovare
gli incarichi in essere.
Forse il taglio delle posizioni, non
dei fondi, è dovuto alla richiesta di trasparenza nella procedura di
assegnazione avanzata dalla CGIL, oppure alla volontà dell”Amministrazione di
spostare le posizioni dal livello regionale/provinciale a quello centrale. Come mai non si è
ritenuto di impegnare, ad esempio, una piccola parte dei risparmi derivanti
dalle ex posizioni dirigenziali o dalla riconversione in POS di alcuni
incarichi?
Il secondo elemento da evidenziare è che il finanziamento è annuale.
Questo ci permette di chiedere di finanziare le posizioni con la quota
variabile del salario accessorio (perché non c’è un impegno pluriennale che
prevede l’utilizzo di somme fisse e ricorrenti).
Il terzo elemento, in attesa del rinnovo contrattuale e visto il
protocollo firmato il 30 novembre 2016, è il superamento della legge 150 del 2009
(legge Brunetta) che riporta al centro della contrattazione l’organizzazione
del lavoro e tutto quello che ne consegue (il numero delle posizioni e i criteri per l’attribuzione degli incarichi)
In poche parole
il PRIMATO del contratto sulla Legge.
Roma 18 gennaio 2017
Il coordinatore Nazionale
Agenzia Entrate Carmine Di Leo |
Il coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali Luciano Boldorini |
17.01.2017 – Pubblichiamo la circolare dell’Ufficio Attività Sportive relativa al Campionato Italiano di Calcio a 5 – “Memorial Maurizio Novelli” che si svolgerà a Torino dal 9 al 13 giugno 2017
17.01.2017 – Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione dove evidenziamo, per l’ennesima volta, come quest’ultima continui a non applicare corrette relazioni sindacali.
Sulla possibile sostituzione del vitto serale, erogato mediante il confezionamento del pasto da parte della ditta a favore del buono pasto elettronico, la Fp Cgil VVF ritiene di evidenziare che l’intendimento dell’Amministrazione necessita di un vero approfondimento con le OO.SS. e di una condivisione con il personale tutto, ponendo sin da subito una criticità e cioè:
è giusto risparmiare negando un diritto acquisito e indispensabile per il lavoratore, con il rischio che venga meno anche la sicurezza sul lavoro?
Troviamo inoltre del tutto paradossale che il Governo possa incrementare il Fondo, di cui all’art. 1 comma 365 della legge di bilancio 2017, con i risparmi derivanti dalla gestione al fine della “valorizzazione delle peculiari condizioni di impiego professionale del personale nell’attività di soccorso pubblico, rese anche in contesti emergenziali” .
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Dei Diritti la si trova su www.fpcgil.it ma è anche una webapp
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‘per tutti, tutti i giorni’.
– Aggiornamento stato Ricorsi amministrativi –
Si è tenuta ieri mattina avanti il TAR Lazio la Camera di
Consiglio per la discussione dell’istanza cautelare di sospensione dei
provvedimenti impugnati nei seguenti ricorsi, indicati per nome del primo
ricorrente e numero RG:
1. Avantini e altri, RG 14824/16 (sovrintendenti con sede di
servizio nel Lazio transitati ai Carabinieri);
2. Cicconi e altri, RG 14826/16 (operatori e collaboratori con
sede di servizio nel Lazio transitati ai Carabinieri);
3. Bedetti e altri, RG 14830/16 (ispettori con sede di servizio
nel Lazio transitati ai Carabinieri);
4. Alessandroni ed altri R.G. 13726/2016 (agenti e assistenti con
sedi sparse in tutta Italia, Regione Lazio compresa).
Tutti gli altri
ricorsi sono stati notificati e presto saranno iscritti a ruolo.
Con riferimento
ai primi tre procedimenti, la causa è stata trattenuta in Tribunale e verrà
decisa la domanda cautelare. L’avvocato Emanuela Mazzola ha nell’occasione
chiesto al Presidente del Tribunale di fissare l’udienza di merito, ritenendo
che le questioni sollevate con il ricorso fossero da affrontare – considerata
la loro intrinseca rilevanza – in seno all’udienza di discussione con i dovuti
approfondimenti, più che in un’udienza cautelare a cognizione sommaria.
Il Presidente, a
tal proposito, ha comunicato di non poter fissare l’udienza, considerato
l’enorme carico del contenzioso pendente e affidato alla sezione, la quale si
trova a dover decidere molti ricorsi, alcuni dei quali assai risalenti indietro
nel tempo.
Con riferimento
al quarto ricorso, il Presidente ha inteso rinviare per consentire al nostro
legale di acquisire dichiarazioni dei ricorrenti afferenti la sede di servizio
occupata al momento dell’adozione dei provvedimenti impugnati, in quanto ha
ritenuto di non essere territorialmente competente per coloro che avevano sede
di servizio in Regioni diverse dal Lazio.
L’Avvocatura
Generale dello Stato – costituitasi nel processo – ha fatto presente che
ritiene la competenza territoriale del TAR Lazio, ma il Presidente si è
mostrato di diverso avviso.
Per il caso di declaratoria di incompetenza territoriale,
l’avvocato Mazzola comunica che i ricorsi saranno riassunti dinanzi ai TAR
indicati come competenti.
Quest’ultimo, in
fine, considerata la delicatezza del tema affrontato, ipotizza che si possa
anche finire dinanzi al Consiglio di Stato per la regolamentazione definitiva
della competenza territoriale.
Vi terremo
tempestivamente aggiornati.
p. la Fp Cgil Nazionale
Comparto Sicurezza
Francesco Quinti
– Aggiornamento stato Ricorsi amministrativi –
T.A.R. Firenze
Roma, 12 Gennaio 2017
Si è tenuta ieri
mattina avanti il TAR di Firenze l’udienza cautelare in Camera di consiglio
dinanzi al TAR Toscana, relativamente al Ricorso proposto da Angeloni ed altri,
RG 1674/2016.
Udienza volta
allo scrutinio della domanda cautelare.
L’udienza è stata
rinviata alla Camera di Consiglio del 25.01.2017, per i necessari
approfondimenti in ordine alla competenza territoriale.
Ciò in quanto il
Giudice decide sulla domanda cautelare solo se si ritiene competente.
Il giudice
fiorentino, come peraltro era già deducibile dalla lettura del Decreto adottato
sulla domanda di cautela inaudita altera parte, dubita della propria
competenza territoriale in favore del TAR Lazio – Roma, come peraltro anche
indicato dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato.
Con riferimento,
poi, alle udienze tenutesi ieri l’altro dinanzi al TAR Lazio, vi comunichiamo
che la sezione II Ter di quel tribunale ha respinto le domande cautelari con le
ordinanze che alleghiamo.
Continueremo a
tenervi tempestivamente informati/aggiornati.
p. la Fp Cgil Nazionale
Comparto Sicurezza
Francesco Quinti