Nel bel mezzo di un negoziato già abbastanza complesso, l’uscita del Ministro della Funzione Pubblica sull’utilità di una riflessione comune anche nel pubblico impiego sull’articolo 18, ci pare un modo per gettare benzina sul fuoco, oltre che un’allusione ad una presunta non licenziabilità nelle Pubbliche Amministrazioni e ai “privilegi” di cui godrebbero i lavoratori e le lavoratrici che operano in questi settori.
Basterebbe leggere le cronache di questi giorni per capire che i problemi veri che ci sono nei servizi non sono la licenziabilità e l’art. 18, bensì la mancanza di personale, i licenziamenti già avvenuti dei precari (ricordiamo al Ministro che l’addensamento maggiore di precari risulta essere proprio nelle Pubbliche Amministrazioni) e quelli che seguiranno nel corso dell’anno, che provocano un decadimento drammatico delle prestazioni offerte ai cittadini.
Parlare di licenziabilità a fronte dell’emergenza in sanità e in tanti servizi come ad esempio i nidi comunali, ci pare francamente incomprensibile.
C’è bisogno di aprire un negoziato che affronti problemi per arrivare alla definizione di un nuovo accordo che si ponga l’obiettivo di far funzionare davvero le Pubbliche Amministrazioni, una sorta “di piano industriale” che renda esigibili i diritti di cittadinanza e i servizi ai cittadini e alle imprese.
Queste sono le priorità del Paese.
Continuare a parlare di privilegi e articolo 18 è una pura e semplice fuga dalla realtà.
Roma, 21 febbraio 2012
GIU’ LE MANI DAI SOLDI DEI LAVORATORI
Di seguito (in allegato), per opportuna conoscenza, copia della nota indirizzata all’Amministrazione e relativa all’emanazione della Circolare n.78/2012, che consideriamo un vero e proprio atto unilaterale che mette in discussione il prosieguo dei progetti locali finanziati dai 30 milioni di euro faticosamente recuperati sui residui FUA. Di fronte all’ennnesima, insopportabile, incursione degli organi di controllo sulla contrattazione, incursioni che ormai hanno effetti bloccanti sul pagamento delle quote di salario accessori (vedi il progetto di incentivazione al personale delle Aree), l’Amministrazione non ha saputo far niente di meglio che sospendere, con atto illegittimo ed unilaterale, lo svolgimento dei progetti locali.
PER QUELLO CHE CI RIGUARDA I PROGETTI LOCALI DEVONO PROSEGUIRE!
Di conseguenza l’Amministrazione deve ritirare la Circolare n.78 e rispettare le regole delle relazioni sindacali.
Altrimenti la nostra risposta sara’ dura, e valuteremo ogni forma di contrasto ad inaccettabili tentativi di mettere in discussione accordi contrattuali e risorse dei lavoratori.
Roma, 6 marzo 2012
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Mibac
Care lavoratrici e cari lavoratori,
In questi giorni frenetici di campagna elettorale ed in questi mesi di impegno al Mibac ho avuto modo di conoscere gran parte del territorio. Ci siamo conosciuti e confrontati, discusso sulla situazione del Ministero, espresso le gravi preoccupazioni sulle prospettive del vostro lavoro che in questo periodo buio di crisi affastellano i nostri pensieri. Ho potuto constatare di persona la grave situazione in cui versano i servizi che si offrono, le progressive carenze di risorse e personale che costringono ogni giorno di più a ricorrere alle classiche pezze a colori per garantire un servizio essenziale ai cittadini ed alle comunità. E ho trovato, malgrado tutto, gente appassionata del proprio lavoro e mortificata di non poterlo migliorare.
Un servizio essenziale ed una responsabilità verso il mondo, quella di tutelare un patrimonio inestimabile e unico.
Noi, la FP CGIL, vogliamo combattere l’idea che il declino del Mibac sia ineluttabile, vogliamo ribaltare questa tendenza al degrado e porre al centro delle prospettive di rilancio il lavoro, la sua tutela e la sua qualità nei cicli dei beni culturali.
Il Ministero è territorio e sul territorio deve ritrovare la sua anima, ridando funzionalità ed autorevolezza ai suoi servizi di tutela e qualificando sempre più i livelli dell’offerta culturale. Investire sul lavoro è condizione imprescindibile, il Mibac deve produrre e stimolare buona occupazione, bisogna difendere i livelli occupazionali e pretendere la copertura dei pensionamenti con nuova e qualificata occupazione. E dire basta alle forme di precarizzazione e sfruttamento del lavoro che sempre più spesso registriamo nei luoghi di lavoro.
Tutela del lavoro significa tutela dei diritti, del salario, della dignità dei lavoratori.
Significa rivendicare migliori condizioni di lavoro, formazione continua, riconoscimenti salariali e professionali, buona e stabile occupazione, sicurezza e qualità degli ambienti di lavoro.
Significa riconquistare la contrattazione sull’organizzazione del lavoro e sulla riorganizzazione dei cicli produttivi, per migliorare la qualità dei servizi e per combattere le derive unilaterali, falsamente meritocratiche ed autoritarie imposte dalle leggi Brunetta, che noi, da soli, abbiamo sempre contrastato.
Significa dare sostanza e qualità al ruolo delle RSU, rafforzando ed estendendo le loro capacità di rappresentanza. Noi lo abbiamo fatto cercando e ottenendo con determinazione la possibilità di poterci esprimere democraticamente su chi ci deve rappresentare sui tavoli negoziali.
Tutto questo noi vogliamo e per tutto chiesto vi chiediamo di votarci, di dare forza alla FP CGIL sostenendo i nostri candidati ed i nostri programmi.
Non mancheranno il nostro impegno e la nostra passione, la FP CGIL del Mibac è al fianco dei lavoratori, come sempre. E il vostro sostegno sarà la nostra forza.
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
COMUNICATO
Brunetta (intervista al corriere della sera del 22/2/2012) :
Lei si è scontrato con la Cgil per la sua riforma della Pubblica amministrazione. «La Cgil mi ha fatto quattro scioperi generali contro, mentre Cisl e Uil appoggiavano la riforma
La CISL INPS (comunicato del 2 marzo 2012):
” la Cisl compiva un autentico miracolo riuscendo a sovrapporre alla “fannullopoli” del D.L. 112/2008 una visione di Pubblica Amministrazione “virtuosa” dei D.L. 78/2010 e 98/2011“
il dl 78 prevede: “Blocco delle retribuzioni complessive individuali di tutti i dipendenti pubblici agli importi del 2010 per gli anni 2011 2012 2013″ con conseguente blocco dei contratti:
in pratica per la CISL una Pubblica Amministrazione è virtuosa quando non garantisce ai propri dipendenti il rinnovo del CCNL.
E ancora: “..appare impensabile che nell’immediato vengano imposte nuove tasse per rinnovare i contratti pubblici..”
Quindi per la CISL i contratti non si devono fare.
I contratti non servono solo a dare aumenti salariali (per i quali basterebbe trovare risorse non con nuove tasse ma facendo pagare gli evasori o con tagli a esternalizzazioni e appalti.. ma forse questo a loro non conviene) ma a garantire e tutelari diritti.
Un voto a CISL e UIL è un voto per la Riforma Brunetta e per il blocco dei CCNL.
Vota l’unica organizzazione sindacale che in questi quattro anni ha combattuto per difendere la tua dignità di dipendente pubblico a servizio dello stato sociale di questo Paese, l’unica organizzazione sindacale che costruisce anziché distruggere.
VOTA LE LISTE FP CGIL
Insieme possiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere
Le OO.SS. dei medici e sanitari dipendenti del SSR dichiarano la loro totale contrarietà al modello di riorganizzazione della rete ospedaliera recentemente presentato dall’Assessorato per il Diritto alla Salute della Regione Toscana.
La proposta fa perdere ai professionisti qualsiasi rapporto con i pazienti, con il proprio Presidio ospedaliero e con l’Azienda sanitaria di appartenenza mediante un modello totalmente “contra legis”, considerati i contenuti dell’art.15 del D.Lgs 502/92 e dei contratti di lavoro. Infatti, i dirigenti medici e sanitari vengono posti in “contenitori professionali” di livello provinciale, se non interaziendale e interprovinciale, e collocati nei nodi della rete ospedaliera in modo totalmente flessibile, anche con assegnazioni del 30-40% del proprio tempo lavoro in un ospedale essendo il resto distribuito in altre sedi. Il tutto demandato a decisioni assunte a livello di Area vasta, un livello organizzativo e gestionale non riconosciuto dalle leggi nazionali e dai contratti di lavoro, lontano dai luoghi dove i bisogni nascono e così distante da rendere difficile se non impossibile ogni intervento della conferenza dei sindaci nelle azioni programmatorie.
Il modello scardina completamente l’architettura giuridica del rapporto di lavoro dei medici e dei sanitari dipendenti del SSN nonché il modello del governo clinico delineato dalle leggi e dai contratti. Questi prevedono l’unitarietà dell’Unità Operativa, che è titolare delle responsabilità gestionali e tecnico professionali e alla quale, secondo la legge, devono essere attribuite le competenze professionali e le risorse necessarie per il perseguimento degli obiettivi di salute; il modello Dipartimentale, che rappresenta il modello organizzativo ordinario delle Aziende sanitarie e la sede organizzativa dove le Unità Operative integrano le linee professionali e gestionali; il Collegio di Direzione che rappresenta l’organo di livello aziendale deputato alla programmazione e allo sviluppo strategico.
Salta completamente la centralità del rapporto medico/paziente. Al concetto di continuità assistenziale viene sostituito quello di “mobilità assistenziale” prevedendo équipe di medici, sanitari e infermieri che si spostano sul piano provinciale o interprovinciale per necessità di cura non ancora chiaramente definite, aprendo scenari non esplorati e preoccupanti in riferimento sia alla sostenibilità ed efficacia organizzativa del modello, sia alle nuove responsabilità professionali e legali che emergeranno. Avanza una sorta di “new taylorismo” nell’organizzazione dei servizi sanitari in cui il medico è trasformato in una “macchina banale” utile solo alla produzione indistinta di prestazioni sanitarie e dove ciò che conta non è la qualità della prestazione, la vicinanza e l’ascolto del paziente, la considerazione dei suoi bisogni anche sociali, ma l’esecuzione di procedure rigidamente standardizzate e la flessibilizzazione estrema del lavoro per far fronte alla riduzione delle risorse. Un modello di puro stampo tecnocratico senza basi giuridiche, la cui efficacia in termini di outcomes di salute è tutta da dimostrare.
Per tali motivi le OO.SS. mediche e sanitarie proclamano lo stato di agitazione delle categorie rappresentate, chiedendo il ritiro del documento di riorganizzazione presentato, l’apertura di un vero confronto a tutto campo sui Livelli Essenziali Organizzativi per ogni tipologia di Ospedale, finalizzato innanzitutto a definire standard di sicurezza per gli utenti. In mancanza di adeguata risposte sarà inevitabile l’inasprimento del confronto sindacale e la proclamazione di una giornata di sciopero nel mese di aprile.
Firenze 05/03/2012
Intersindacale medica e sanitaria Toscana
Anaao Assomed: Carlo Palermo
Cimo Asmd: Morando Grechi
Aaroi Emac: Fabio Cricelli
F.P. Cgil Medici: Anna Baldi
Cisl Medici: Michele Provvidenza
Fesmed: Francesco Pulli
Sinafo: Rossella Fornaini
Aupi: Lucia Santoro
Fassid: Roberto Vinattieri
Snabi SDS: Laura Sabatini
05.03.2012 – In allegato Rimini – Articolo denuncia.
Sistema di Valutazione 2011:
Si rinnova la richiesta di sospensione in attesa del confronto
Oggi, 2 marzo, si è svolto l’incontro richiesto dalle Organizzazioni Sindacali.
Chi rappresentava l’amministrazione: la dott.ssa Concetta Ferrari Direttore della DG PIBLO.
Chi secondo la FP CGIL doveva esserci: il Capo di Gabinetto, il Segretario Generale, il Direttore dell’OIV.
Chi ha telefonato per un saluto: il Ministro.
Data l’importanza degli argomenti, esuberi e sistema di valutazione, questa organizzazione riteneva indispensabile la presenza del vertice politico/amministrativo per sapere se esso intende rilanciare il ruolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali oppure continuare con la politica di svuotamento perpetrata dal Ministro Sacconi.
Il capo delegazione di parte pubblica ha ribadito quello che già sapevamo: ha confermato il modello organizzativo previsto dal DPR di novembre 2011 e ha riconfermato che a valle del taglio del 10% delle dotazioni organiche teoriche, la nostra Amministrazione non solo non ha personale in esubero, ma addirittura esistono delle scoperture.
Questa argomentazione prettamente tecnica ci rassicura solo in parte, perchè:
· non smentisce quanto detto dal Direttore dell’Attività Ispettiva, in diverse occasioni ufficiali, riguardo una nuova eventuale riorganizzazione e probabili esuberi (come mai nessuno del vertice politico lo ha smentito e ancora non lo smentisce?);
· non chiarisce qual è il futuro del nostro Ministero anche alla luce del monitoraggio, previsto dalla legge, svolto da dirigenti del Ministero dell’Economia e Finanze e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha come obiettivo la spending review (revisione della spesa).
Abbiamo piacere che il Ministro ci saluti al telefono in viva voce, ma ci chiediamo come mai il “nostro” Ministro, a differenza di altri, non ha ancora ricevuto le rappresentanze sindacali (alle quali peraltro, durante la telefonata, chiede “collaborazione“: ci piacerebbe sapere su cosa?).
Riguardo il Sistema di Valutazione 2011, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto una immediata sospensione; la dott.ssa Ferrari, unico direttore generale presente, per prima cosa ha fatto notare che l’argomento non era all’ordine del giorno e che, in ogni caso, la decisione non poteva essere presa solo da lei e si è impegnata a cercare di promuovere un incontro tra le parti alla presenza del Segretario Generale e del Direttore dell’OIV, per il prossimo fine settimana e comunque prima della scadenza del termine indicato agli uffici per l’invio delle schede.
Questa Organizzazione Sindacale ribadisce che:
· un sistema di valutazione non puo’ essere retroattivo;
· non si puo’ applicare un sistema di valutazione all’anno 2011 facendo partire le procedure a febbraio 2012!
e si riserva di avviare tutte le iniziative per contrastare questa assurda operazione ricca di zelo e povera di buon senso.
Per ora invitiamo i lavoratori a non firmare gli obiettivi individuali 2011, in quanto retroattivi e fissati con un ritardo di quattordici mesi!
L’Amministrazione ha inoltre comunicato che sarà data informativa dei decreti attuativi del DPR di riorganizzazione dopo la registrazione alla Corte dei Conti del DPCM.
Infine ha comunicato che a breve uscirà sia l’elenco del passaggio di 20 ispettori F1 (ex accertatori del lavoro) dalla vigilanza ordinaria alla vigilanza tecnica, sia una nuova circolare integrativa su questo argomento.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Care compagne/i, care colleghe/i,
queste elezioni RSU del 5-6-7 Marzo p.v., rappresentano un’occasione straordinaria per rafforzare la Democrazia e la Contrattazione sui posti di lavoro.
E’ ferma intenzione della FP–CGIL di riconquistare e ritornare sul tavolo di contrattazione di I° livello anche in PCM, sul tavolo che gli spetta per storia, per cultura e per tradizione!!!
Per questi motivi riteniamo che anche un singolo voto può essere determinante, e vi invito ad esercitare tutti il diritto al voto e a votare e far votare i candidati della Lista della FP–CGIL.
barrate i quadratino rosso!!!
ricordo che si possono esprimere due preferenze.
Abbiamo lottato e abbiamo difeso i diritti dei lavoratori pubblici contro le politiche scellerate di Brunetta e Sacconi, abbiamo resistito e scioperato senza mollare di un solo millimetro…e ora vi chiediamo di sostenerci con il VOTO!!!
Perché dove c’è la CGIL c’è più Democrazia, più Diritto, più garanzie e ci sono più tutele.
BUON VOTO A TUTTE/I
Gianni Massimiani
VOTA CGIL