Sicurezza: Comunicato esiti udienza ricorso ex CFS – TAR Marche Ancona

  – Aggiornamento stato Ricorsi Amministrativi – T.A.R. Marche  –                 

Si
è tenuta lo scorso 13 Gennaio l’udienza in Camera di Consiglio dinanzi al TAR
Marche, sede di Ancona, con riferimento al Ricorso proposto da Amici ed altri,
tutti aventi già sede di servizio nella Regione Marche.

               
Come si evince dalla allegata ordinanza
adottata all’esito della udienza, il predetto TAR ha respinto l’eccezione di
incompetenza territoriale sollevata dalla difesa delle Amministrazioni,
ritenendo apprezzabili le ragioni di urgenza manifestate nel Ricorso e ha così
fissato l’udienza di discussione per il giorno 11.10.2017.

               
Nell’allegare copia
dell’Ordinanza adottata dal TAR Marche, Ancona, vi comunichiamo inoltre che
tutti i Ricorsi proposti sono stati notificati.
Ora devono solo essere iscritti
a ruolo e, non appena sarà fatto, verranno resi disponibili ed accessibili a
tutti i ricorrenti.

               
Continueremo a tenervi sempre
tempestivamente informati/aggiornati.

               
       
p. la Fp Cgil Nazionale

Comparto Sicurezza

Francesco Quinti                                                                                                                                         

Pa: Fp Cgil, a due giorni scioglimento forestale è caos mobilità

Dal primo gennaio scioglimento corpo ma destino incerto per lavoratori

Roma,
29 dicembre – Caos mobilità per centinaia di forestali. “A due giorni
dallo scioglimento del corpo, così come previsto dalla riforma Madia, e
dopo aver fatto domanda di assegnazione presso altre pubbliche
amministrazioni, centinaia di componenti del fra poco ex corpo forestale
dello Stato ancora non hanno ricevuto alcuna risposta”. A denunciarlo è
la Fp Cgil aggiungendo che “dopo aver fatto domanda di assegnazione ad
altre Pa, tramite il cosiddetto portale della mobilità presso il
Dipartimento della Funzione Pubblica, a oggi, a tre giorni dalla data
fatidica dello scioglimento del Corpo forestale dello Stato, centinaia
di lavoratrici e lavoratori non sanno ancora: se la loro domanda sia
stata accettata, presso quale amministrazione dovranno essere inquadrati
e a quali condizioni”.

Tutto ciò, secondo il segretario
nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, “oltre che prevedibile e
già da noi denunciato da tempo, suona davvero come un atto di disprezzo
della condizione umana e civile di tutte queste persone”. Soltanto lo
scorso 19 dicembre, dietro le parole ‘Civili per natura’, migliaia di
forestali erano scesi in piazza a Roma per rivendicare una sospensione
di almeno sei mesi del decreto attuativo della riforma Madia, che dal
primo gennaio cancellerà e accorperà la Forestale nei Carabinieri. Per
tutta risposta il Ministero della Pa comunicava, pochi giorni dopo, “con
una circolare il decadere dal primo gennaio del ruolo di rappresentanza
dei sindacati dei membri del corpo forestale perché, alla luce degli
effetti della riforma Madia, forzatamente militarizzati”. Di
conseguenza, spiega Chiaramonte, “la fine dei diritti di cittadinanza
per 7.500 donne e uomini del Corpo forestale transitati a forza dei
Carabinieri”.

Il percorso verso la cancellazione e la
militarizzazione del corpo sembra così segnato. “Vorremmo poter chiedere
– afferma il segretario nazionale Fp Cgil – conto a qualcuno di tale
disprezzo e dell’insipienza con cui si sta affrontando una fase così
difficile per il destino del Corpo e delle migliaia di vite ad esso
legate, ma nessuno vuole assumersi la responsabilità e la dignità di
rispondere nemmeno alla banale richiesta di rinvio, derivante dalle
difficoltà sempre più numerose che stanno emergendo”. Una vicenda,
conclude Chiaramonte, “che sta dimostrando moltissimi limiti per chi
esercita responsabilità di governo, così come una palese incapacità a
coniugare l’esigenza di migliorare i servizi ai cittadini e di
rispettare le condizioni dei lavoratori”.

Tre passi importanti per i Vigili del Fuoco

 
 

16.01.2017 – Facciamo nostro il documento redatto dal Coordinamento Provinciale di Fp Cgil VVF del Comando di Verona ringraziando, sin da subito, i compagni Luca Cipriani e Andrea Residori per lo spessore politico espresso con il lavoro svolto.

Nel condividere appieno quanto rappresentato nel documento, il Coordinamento Nazionale pone al centro i tre punti cardine della proposta definendola fortemente ancorata al procedimento negoziale e contrattuale come sempre rivendicato dalla Cgil.  

L’orgoglio
ferito dei Professionisti del soccorso. Il nemico non è mai esistito
ma i risultati non sono mai arrivati. Perché?

La
proposta:

“TRE
PASSI IMPORTANTI PER I VIGILI DEL FUOCO”

Pochi,
scarsamente retribuiti, in balia degli eventi sotto il profilo
previdenziale, con una copertura assicurativa parziale contro gli
infortuni, spesso costretti a lavorare con dispositivi di protezione
vetusti e mezzi di soccorso obsoleti.

Sono
i Vigili del Fuoco, il Corpo più amato dagli Italiani, secondo i
dati ISTAT, ma anche il Corpo meno riconosciuto del Pubblico Impiego.

Questo
è l’inquietante quadro che, sconfessando i sostenitori del sistema
“pubblicistico”, emerge dalla lettura di due interessanti e
articolate elaborazioni pubblicate sul sito del Ministero
dell’Economia e Finanze (conto economico 2016) e sul sito dell’ARAN
(rapporto semestrale sugli stipendi dei pubblici dipendenti). Di
seguito troverete alcuni dati. I file completi sono reperibili sui
siti degli Enti.

Ma
innanzitutto una domanda sorge spontanea: perché accade questo?

Perché
la bulimia ministeriale non conosce limiti. Infatti, nonostante sia
palese la contraddizione organizzativa, nei primi 15 anni di questo
secolo, grazie a politiche quantomeno contraddittorie e con l’aiuto
non occasionale di rappresentanti falsamente autonomi, si è sempre
più sovradimensionato il sistema di controllo esercitato sui Vigili
del Fuoco, che si ritrovano così completamente asserviti alla
struttura prefettizia del Ministero dell’Interno, privati della
possibilità di decidere una qualsiasi strategia di sviluppo del
Corpo.

Non
a caso, in pochi anni, la struttura prefettizia è più che
triplicata, mentre i Vigili del Fuoco hanno dovuto subire tagli che
hanno portato il Corpo molto vicino al collasso. Eppure, si potrebbe
creare un consistente risparmio per lo Stato, migliorando nel
contempo le condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco e la qualità
del soccorso, unificando, presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, assegnando a
questi ultimi il ruolo di cerniera nazionale nel raccordo con le
Regioni e gli Enti locali.

Ma
torniamo alla pessima situazione dei pompieri.

Un
esempio per tutti? Negli ultimi 10 anni ai Vigili del Fuoco è stata
tolta anche la possibilità di contrattare le loro condizioni di
lavoro, istituendo un sistema definito “pubblicistico” che nei
fatti crea una serie di distorsioni che sottraggono autonomia
decisionale ai professionisti del soccorso. Strumenti di distrazione
che generano una “confusione burocraticamente organizzata” tale
da non permettere ai Vigili del Fuoco di individuare i responsabili
di questa inaccettabile situazione (il famoso “dividi et impera”
tanto ripetuto nelle sedi di servizio quando si parla del Ministero
dell’Interno).

Nei
fatti, dopo aver passato gli ultimi 10 anni del secolo scorso ed i
primi cinque di questo a sistemare i contratti di lavoro e
semplificare l’organizzazione, i Vigili del Fuoco hanno dovuto
subire, dal 2006 ad oggi, un ritorno del potere burocratico, che ha
distrutto quanto di buono era stato fatto in precedenza. Una
situazione inaccettabile, anche in considerazione della
professionalità che i Vigili del Fuoco hanno acquisito.
Professionalità riconosciuta dai cittadini del nostro Paese che, a
fronte della fragilità del territorio, individuano nei Vigili del
Fuoco un preciso riferimento.

Qualcuno
si accontenta della spicciola manutenzione di un sistema che ha già
manifestato ampiamente i propri limiti. Riteniamo sia invece giunto
il tempo di ritornare a progettare un grande futuro per i Vigili del
Fuoco e per il nostro Paese.

Quindi,
presentiamo la nostra proposta che, pur in un’ottica di
razionalizzazione delle risorse, può garantire un efficace sistema
di soccorso.

La
nostra proposta, “Tre passi importanti per i Vigili del Fuoco”:

Dotare
i Vigili del Fuoco di un contratto di lavoro che ricomprenda doveri,
diritti e voci retributive, annullando tutti quegli
orpelli che sono contenuti negli infiniti decreti ministeriali. Con
questa operazione, garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori del
Corpo una retribuzione idonea al lavoro svolto ed un trattamento
previdenziale ed assicurativo adeguato alle condizioni di lavoro ed
i rischi dell’attività.


Responsabilizzare
la Dirigenza Tecnica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
eliminando la sovrapposizione della struttura prefettizia e
snellendo così la configurazione centrale. I risparmi dovrebbero
essere impiegati per i bisogni dei territori.


Unificare,
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vigili del Fuoco e
Protezione Civile, garantendo così un forte raccordo fra struttura
nazionale (Vigili del Fuoco) e strutture regionali e territoriali
(Protezione civile). Così facendo, si creerebbero risparmi e si
riconoscerebbe il ruolo esercitato dai Vigili del Fuoco, che
quotidianamente h24 svolgono una insostituibile attività
multidisciplinare
di prevenzione, protezione e soccorso a favore delle popolazioni.

Invitiamo,
pertanto, le forze politiche a farsi interpreti di questa
straordinaria opportunità di crescita del nostro Paese. 

All’interno del documento pubblicato sarà possibile visionare alcune tabelle esplicative e ulteriori contributi che oltre a completare il lavoro lo rendono più facilmente compressibile.

 

 

Veneto – Nomina nuovo coordinatore regionale VVF.

 
 

16.01.2017 – Veneto – Nomina nuovo coordinatore regionale VVF.

La Segreteria della FP CGIL del Veneto ha comunicato che il Coordinamento regionale ha deliberato la nomina del nuovo coordinatore regionale VVF.

Si tratta di Marco Vangelista, che succede ad Andrea Chiariotti. 

A nome del Coordinamento nazionale, cogliamo l’occasione per ringraziare Andrea per la preziosa e proficua collaborazione. 

Esprimiamo, inoltre, le nostre più sincere congratulazioni al neo Coordinatore Marco Vangelista per l’assunzione dell’incarico di responsabile regionale ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni. 

 

 

Forestale: Fp Cgil, firmato accordo sui servizi minimi essenziali in caso di sciopero

 “Un buon accordo per contemperare la garanzia dei servizi e il diritto allo sciopero dei lavoratori”

Roma,
08 settembre – “Abbiamo firmato oggi, insieme alle altre organizzazioni
sindacali rappresentative, il protocollo di intesa con il Corpo
Forestale dello Stato sui servizi minimi essenziali da garantire in caso
di sciopero”, fa sapere la Fp Cgil Nazionale. “Un buon accordo in grado
di contemperare il diritto dei cittadini alla sicurezza e alla tutela
della legalità con il diritto di sciopero delle lavoratrici e dei
lavoratori del Corpo”.
Il
protocollo rappresenta, secondo la categoria Cgil dei servizi pubblici,
“una risposta adeguata e tempestiva all’indicazione, sollecitata in una
nota, della Commissione Nazionale di Garanzia del diritto di sciopero.
Allo stesso tempo rappresenta una conferma e un rafforzamento del
diritto di sciopero, sancito costituzionalmente, per tutte le operatrici
e tutti gli operatori della forestale”.
Un
accordo, prosegue il sindacato, “che rende ancora più significativa e
importante la nostra volontà di fermare il processo di smantellamento
del Corpo, il loro accorpamento nell’Arma dei Carabinieri e la loro
inevitabile militarizzazione. Un’azione che produrrebbe una gravissima
perdita dello status civile e di tutti i diritti democratici e
sindacali. Una perdita che i lavoratori, e insieme i cittadini, non
meritano”.
Con uno strumento
in più a disposizione, conclude la Fp Cgil Nazionale, “proseguiremo la
vertenza sindacale e legale da tempo avviata per difendere l’integrità
di un Corpo altamente specializzato e dei suoi fieri operatori, e per
rassicurare i cittadini sulla sopravvivenza di un’efficiente polizia
ambientale, unica nel suo genere nel panorama italiano”.  

Verbale e protocollo per la
garanzia dei livelli minimi essenziali in caso di sciopero del personale
del Corpo Forestale dello Stato sottoscritto in data 7.09.2016 dalla Fp
Cgil nazionale

 

_______________________________________________________
24.10.2016

In allegato la delibera trasmessa dal Presidente della
Commissione di Garanzia di attuazione della legge sullo sciopero nei
servizi pubblici essenziali, con la quale la medesima valuta idoneo
l’accordo sulle prestazioni indispensabili e sulle altre misure da
garantire in caso di sciopero del personale del Corpo Forestale dello  Stato.

Uneba, nota su rinnovo Ccnl

In allegato, la nota ricevuta da Uneba, con la quale comunica
alle Organizzazioni Sindacali di aver preso in considerazione la
piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, a suo
tempo inviata, ma,  essendo attualmente in fase congressuale,  si
riserva di convocarci una volta rinnovate tutte le cariche.


Comunicato

Dirigenti Area VIII – PCM
Firmata ipotesi rinnovo CCNL 2006/2009

Nel pomeriggio del 31 maggio abbiamo firmato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2006/2009, biennio economico 2006/2007, per i Dirigenti Area VIII Presidenza Consiglio dei Ministri.

Cinque anni di ritardo dovuti esclusivamente all’insipienza dei Governi ed alle tante difficoltà sopravvenute con gli interventi normativi, in particolare con la legge 15 ed il decreto legislativo 150, che spingono verso una formale e sostanziale rilegificazione del rapporto di lavoro depotenziando il valore del CCNL e della contrattazione integrativa.

Pur nella specificità della PCM, in sede di trattativa all’Aran ci siamo confrontati sulla potenziale portata delle norme del 150 sul personale dirigenziale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, discussione che ci ha impegnati per lungo tempo; ancor più, e per ultimo, la trattativa è stata viziata pesantemente dalla manovra finanziaria varata dal Governo.

Il Decreto Legge 78/2010 con la riduzione del 5% e del 10% delle retribuzioni limita pesantemente, fino ad azzerarli, gli effetti economici del rinnovo contrattuale.

Oltre questo, il decreto appena pubblicato, sciagurato e vessatorio per tutti i lavoratori pubblici, sublima la sua negatività quando tratta dei dirigenti nel tentativo di far passare un messaggio di “relativa utilità” della figura dirigenziale.

Pur in questa fase politica, poco o niente brillante, e nel contesto economico complicato il rinnovo del CCNL è un atto dovuto ed ancor più quando si tratta di contratti scaduti il 31/12/2005.

Le nostre perplessità sui contenuti dei documenti Aran e sull’invadenza della politica nella trattativa, sono rimaste intatte rispetto a quelle iniziali.

Il ritardo, dalla scadenza del 31/12/2005, e la necessità di non incappare ulteriormente nelle maglie del decreto legge 78/2010 ci hanno, responsabilmente, portato alla firma della ipotesi di accordo.

Dall’accordo, basato su incrementi del 4,85% come già avvenuto per tutti gli altri comparti pubblici e per lo stesso arco temporale, derivano incrementi medi mensili lordi pari a:
– € 280,00 per i dirigenti di seconda fascia
– € 660,00 per i dirigenti di prima fascia.

Inoltre, per i dirigenti di seconda fascia il valore massimo della retribuzione di posizione, rispetto ad altre situazioni contrattuali, è stato portato ad € 47.832,47 con l’ulteriore opportunità, in presenza delle risorse nel Fondo, di elevare del 10% i valori delle retribuzioni di posizione di parte fissa.

Infine, per quanto possibile e/o condizionabile delle norme di legge vigenti, abbiamo lasciato inalterate le norme contrattuali sulle relazioni sindacali.

La chiusura di questo accordo, per il quale comunque esprimiamo la nostra soddisfazione, adesso dovrà accompagnarsi e velocemente con la chiusura dell’accordo relativo al biennio economico 2008-2009.

Roma, 1 giugno 2010

p. la Fp Cgil Nazionale
Funzioni Centrali
Vincenzo Di Biasi

 
 
 

 

Bari – Mancata attivazione microemergenza.

 
 

16.01.2017 – Bari – Mancata attivazione microemergenza.

La FP CGIL VVF  di Bari, a seguito dell’eccezionale evento meteoclimatico dovuto alle forti precipitazioni nevose nella provincia di Bari, lamenta la mancanza di organizzazione con la quale è stata affrontata tale grave emergenza.

Nelle prime ore della fase emergenziale, infatti, non è stato adottato nessun atto, da parte di chi era deputato a farlo, affrontando con difficoltà le diverse richieste di soccorso a causa, non solo della mancanza di mezzi e attrezzature sufficienti a fronteggiare la situazione, ma anche a causa della mancanza di una logica programmazione nella modalità di richiamo del personale, amplificando, in maniera drammatica, l’inadeguatezza organizzativa del Comando.

 

 

DAP/Ministeri: Interpello Straordinario 2016-2017

 

80 euro a rischio – Comunicato stampa del Segretario nazionale Salvatore Chiaramonte.

 
 

13.01.2017 – 80 euro a rischio – Comunicato stampa del Segretario nazionale Salvatore Chiaramonte.

Pa: Fp Cgil, rischio niente 80 euro per lavoratori difesa, sicurezza e soccorso
“Il governo con una mano dà e con l’altra prende”

Roma, 13 gennaio – “Rischio niente più bonus di 80 euro per i lavoratori del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico”. A denunciarlo è la Fp Cgil Nazionale che spiega: “Le risorse destinate per il bonus degli 80 euro anche per l’anno 2017, infatti, sembra possano in futuro andare a finanziare il cosiddetto riordino delle carriere, attraverso l’applicazione unilaterale delle disposizioni della legge di bilancio”.

Secondo il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, Salvatore Chiaramonte, “senza confrontarsi in modo trasparente con le rappresentanze sindacali, si è in sostanza deciso di tagliare la retribuzione di fatto di centinaia di migliaia di lavoratori, assicurando che in un imprecisato futuro queste risorse saranno rese nuovamente disponibili per riconoscere quella che, al momento, appare come una semplice riparametrazione stipendiale, naturalmente sottratta ad ogni confronto sindacale. Al di là di quello che verrà discusso e contrattato in seguito, infatti, gli 80 euro devono continuare ad essere garantiti in busta paga, fin dalla retribuzione di gennaio, con le stesse modalità dello scorso anno”. Inoltre, aggiunge il dirigente sindacale, “appare sempre più nebulosa la prospettiva di un adeguato finanziamento per i Vigili del Fuoco. Per quest’ultima Amministrazione è sempre più probabile che intere categorie di personale resteranno escluse da ogni beneficio, attuale e futuro”.

Poiché, prosegue Chiaramonte, “come Funzione Pubblica Cgil non accettiamo (come fanno altri) il metodo della regale elargizione per le lavoratrici e per i lavoratori, di cui a parole si riconosce il ruolo delicato e centrale per la sicurezza del Paese, ribadiamo la necessità e l’urgenza dell’apertura del tavolo del rinnovo contrattuale che acquisisca tutte le risorse disponibili e le destini con trasparenza ed equità a riconoscere il lavoro e la professionalità di tutte e tutti. Il Presidente del Consiglio imponga ai Ministri Minniti, Madia e Orlando la convocazione urgente delle delegazioni trattanti, rispettando così anche l’accordo del 30 novembre e ponendo così fine ad un metodo opaco e sbagliato”, conclude.

 

 

139/05, 217/05 e Fondo – queste le nostre posizioni

 
 

13.01.2017 – Al fine di sgomberare il campo da qualsiasi possibile strumentalizzazione, pubblichiamo il comunicato della Fp Cgil VVF sulla vicenda legata alle modifiche dei decreti legislativi 217/05 e 139/06, sugli 80 euro, sul fondo e sul contratto.

Da tempo, anche unitarie, abbiamo dimostrato al Governo e ai vertici del Corpo le grandi criticità riscontrate sui testi attualmente in circolazione ma evidentemente gli obiettivi sono altri rimaniamo però stupiti dal silenzio di alcune organizzazioni sindacali allora partecipi sulla vertenza. Certamente le motivazioni sono diverse ma l’Amministrazione, ad oggi, non sta dimostrando la volontà di migliorare le condizioni di lavoro del personale.  

Il contratto deve essere rivendicato immediatamente, il comunicato stampa del Segretario Nazionale di Fp lo evidenzia. 

217/05 e 139/06

La Fp Cgil VVF dichiara INACCETTABILI le modifiche attualmente in
circolazione; provvedimenti a beneficio esclusivo dell’Amministrazione

 

Lavoratrici
e Lavoratori,

speriamo di non
essere arrivati all’epilogo.

La
vicenda legata alle modifiche dei due decreti legislativi che riguardano i
compiti attribuiti al Corpo Nazionale (139/06) e l’ordinamento del personale
(217/05), salvo ripensamenti dell’ultima ora, si chiuderà definitivamente il 28
febbraio peggiorando, ulteriormente, le condizioni economiche e professionali
di lavoratrici e lavoratori.

Infatti,
il Sottosegretario, congiuntamente con i vertici dell’Amministrazione, sembra
si appresti a varare un testo simile a quello che attualmente circola in rete e
nei Social, il cui impianto è, a nostro avviso, addirittura peggiore di quello
attualmente esistente.  

Da
dieci anni la Fp Cgil VVF rivendica la necessità di rimettere mano alle norme
che regolano il Corpo ed il personale dello stesso e, nei diversi documenti
prodotti in questo ultimo anno, compresi quelli dell’Assemblea nazionale del 24
maggio, ha enunciato chiaramente le proposte di modifica.

Anche
e soprattutto per questo, ci saremmo aspettati che, attraverso la delega Madia,
si potessero concretizzare tutti quei cambiamenti necessari a strutturare un
Corpo capace di dare risposte adatte ai bisogni dei cittadini e del Paese nonché
a valorizzarne adeguatamente  tutti gli
operatori, a partire dalla contrattualizzazione del rapporto di lavoro, quale
strumento primario di partecipazione e democrazia attraverso cui lavoratrici e
lavoratori possano tornare ad esercitare il diritto di ottenere condizioni
migliori.

 

Se non verrà
dato seguito alla richiesta di proroga
, avanzata con la nota inviata al
Sottosegretario, la Fp Cgil VVF dichiara fin da ora che non si renderà complice
di questa ulteriore deriva, ma la combatterà con ogni mezzo ed in ogni
occasione.

 

Fondo e 80 €; un’altra partita pericolosa per il personale

 

Altro
capitolo spinoso da affrontare sarà la distribuzione delle risorse destinate al
fondo costituito per il riconoscimento della specifica professionalità del
personale dei vigili del fuoco.

Gli
80 euro che anche per il 2017 potranno essere distribuiti nella stessa forma
adottata nel 2016, per il 2018 confluiranno nel fondo. A questi si
aggiungeranno ulteriori risorse rifinanziabili anno per anno, non inferiori a
10 ML di euro.

La
Fp Cgil VVF è chiara sin da subito. Il comunicato stampa del 13 gennaio u.s.
firmato dal Segretario Nazionale di Fp non lascia spazio ad interpretazioni. L’elargizione degli 80 € destinati al
personale dei Vigili del Fuoco dovrà partire per l’anno in corso da subito
,
senza attendere gli accordi relativi alle modalità di distribuzione del fondo,
come qualche buontempone già propone di fare.

Non riteniamo giusto negare
ai lavoratori la possibilità di beneficiare di una risorsa già immediatamente esigibile.

Inoltre,
considerato che stiamo parlando di risorse di tutti e di un diritto già
acquisito, tali spettanze dovranno essere distribuite a tutto il personale,
rimanendo tali e stabili anche per il 2018 e per rutti gli anni a seguire.

 

Per quanto riguarda le altre risorse, tutto
dovrà essere rimandato alla contrattazione che, lo ricordiamo, resta per la
Cgil l’unico strumento utile ad evitare disparità di trattamento e scongiurare
possibili azioni unilaterali. 

Tali
risorse, dovranno essere destinate alla valorizzazione delle specifiche
attività e professionalità espresse dalle lavoratrici e dai lavoratori del
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, senza alcuna esclusione.

Il Corpo Nazionale per mantenere
la sua efficienza necessita di una sinergia professionale che coinvolge, anche
se con modalità ed effetti diversi, l’intera categoria, si tratti di operativi,
amministrativi o tecnici informatici.

Apertura del tavolo contrattuale

Ribadiamo la
necessità e l’urgenza dell’apertura del tavolo del rinnovo contrattuale che
acquisisca tutte le risorse disponibili e le destini con trasparenza ed equità
a riconoscere il lavoro e la professionalità di tutte e tutti. Il Presidente
del Consiglio imponga ai Ministri Minniti, Madia e Orlando la convocazione
urgente delle delegazioni trattanti, rispettando così anche l’accordo del 30
novembre e ponendo così fine ad un metodo opaco e sbagliato.

Infine,
rivendichiamo un immediato intervento per il recupero delle somme dovute dalle
Società aeroportuali che il personale del Corpo attende dal lontano 2010.

 
                                                                                                       

Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI

 

 

Agenzia del Demanio – Riunione del 12 gennaio – Regolamento incentivi RUP

 
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