Comunicato incontro
E’ l’ora della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Se ne occupano infatti direttamente i capi di governo. Addirittura ben nove, tra cui Mario Monti, hanno chiesto in una lettera alla presidenza danese della Ue, una corsia preferenziale per il provvedimento.
Si chiede di incardinare un percorso formale che porti, a stretto giro, all’approvazione di una bozza di regolamentazione della nuova tassazione. A firmarla oltre all’ Italia la Francia, la Germania, l’Austria, il Belgio, la Finlandia, la Grecia, la Spagna e il Portogallo. La lettera fa riferimento a una tassazione dello 0,1% su azioni e obbligazioni e dello 0,01% sulle transazioni di derivati, in grado di generare un gettito di 57 miliardi all’anno.
Ha recentemente scritto Alfiero Grandi in ” Un contributo alla riflessione sulla situazione dei mercati finanziari.” “Perché ora che si aprono spazi concreti a livello europeo non si sviluppa un’iniziativa in Parlamento per l’adozione in tempi brevi della Tobin tax come primo passo per mettere sotto controllo i movimenti speculativi di capitali? Adottare la Tobin tax come hanno fatto altri paesi è possibile, basta volerlo, altro è la sua effettiva entrata in vigore che può essere legata alla decisione di un numero congruo di paesi europei, senza cadere nella trappola dell’unanimità.”
“Abbiamo assolutamente bisogno di una iniziativa politica e parlamentare italiana. Il tema della tassazione delle transazioni finanziarie, così come quella della tassazione dei grandi patrimoni, è ineludibile se si vuole evitare che il nostro paese e tutta l’Europa sprofondi nella recessione derivante dalle sciagurate politiche di austerità – ci dice la segretaria generale della FP CGIL Rossana Dettori – Dobbiamo fare in modo che la Tobin Tax si realizzi al più presto, che il governo e la Commissione europea non arretrino, ma anzi rendano più efficace la proposta. Il proposito principale, infatti, non può essere solo quello di ricavare gettito dagli scambi di titoli o di valuta. Dobbiamo rendere costose le transazioni al fine di ridimensionare il ruolo della Borsa e rendere onerosi i movimenti internazionali di capitale in modo da ripristinare almeno in parte la sovranità dei singoli paesi sulla politica monetaria. Lo diciamo da almeno dieci anni e la FP CGIL si impegnerà, in ogni sede nazionale, europea ed internazionale, per ottenere questo risultato.”
La discussione sulla recente proposta di direttiva della Commissione europea si annuncia lenta nelle Commissioni preposte della Camera e del Senato, mentre il governo nazionale accelera in sede europea.
Di questo argomento la FP CGIL se ne occupa almeno da una decina d’anni.
Era infatti il 24 gennaio del 2002, quando la neo-costituita associazione ATTAC-Italia presentò e promosse la campagna di raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge d’iniziativa popolare (elaborata da Emiliano Brancaccio) dal titolo: Costituzione di una commissione atta all’elaborazione di una proposta per l’istituzione di una imposta europea sulle transazioni valutarie ed eventuale istituzione di un’imposta nazionale .
Prima il VII Congresso della FP CGIL (gennaio 2002), poi quello della CGIL (febbraio 2002) assunsero l’impegno formale di aderire alla Campagna per la Tobin Tax e di parteciparvi attivamente, entrando nel Comitato promotore attraverso le persone dei componenti della segreteria confederale e di alcuni segretari generali di categoria e di strutture territoriali. Le adesioni si moltiplicarono velocemente nelle settimane successive e coinvolsero numerosi enti locali, insieme con settori molto ampi dell’associazionismo culturale e sociale laico e cattolico e del “movimento di movimenti’ detto new global. La campagna si sviluppò con una certa uniformità in tutto il territorio nazionale e culminò, infine, nella Festa per la consegna delle 178.000 firme raccolte,che si svolse a Genova il 18 luglio del 2002. Nel corso della XIV legislatura (2001-2006) la proposta di legge di iniziativa popolare fu assunta da oltre 100 parlamentari che ne presentarono una identica (primo firmatario, appunto, Alfiero Grandi).
Fu sopratutto attraverso la rivista Quale Stato che la categoria ha dedicato all’argomento innumerevoli approfondimenti. A partire dagli scritti sia di Emiliano Brancaccio, Brevi note sul testo di legge per la istituzione diun’imposta europea sulle transazioni valutarie, «Quale Stato» n. 4,2001 -1, 2002,pp. 342 ss., sia di Raffaele Laudani Una campagna per la Tobin Tax, pp. 339 ss (testi in allegato)
Poi nel 2003 Quale Stato dedicò uno dei suoi Quaderni, il n.7, TOBIN TAX. Una tassa contro i movimenti finanziari speculativi. Un nuovo mondo da costruire.
Nel 2004, sempre su Quale Stato, l’argomento è stato affrontato da Marco Bersani, Con le istituzioni per uno sviluppo diverso. Il movimento di movimenti per la Tobin tax, pp. 215 ss e sullo stesso fascicolo, da Alfiero Grandi, Col movimento per uno sviluppo diverso. Parlamentari per la Tobin tax, pp. 206 e segg. (testi in allegato)
Ma è sopratutto nel 2007, con il Quaderno di Quale Stato n.11 TOBIN TAX, SI PUO’. Le ragioni di un rilancio che l’approfondimento e l’impegno politico, attraverso la rivista, tornano in primo piano. Il fascicolo, oltre ad un’ampia bibliografia sull’argomento presentava anche la proposta di legge parlamentare della XIV legislatura.
Tre anni dopo, quello che sembrava un tema dei soli movimenti sociali, veniva proposto dalla Commissione europea ed approdava al Parlamento Europeo che adottava una Risoluzione su un finanziamento innovativo a livello mondiale ed europeo.
Nel Parlamento europeo c’è già un ampio consenso sulla misura. Ora i governi chiedono alla presidenza danese di velocizzare i lavori in Consiglio dell’Ue, che rappresenta gli esecutivi, per arrivare a metà del 2012 con una prima bozza di regolamentazione condivisa. Ma, se non si dovesse raggiungere l’accordo a 27, si sta ipotizzando una strada alternativa, aperta a una minoranza di paesi membri: la procedura di cooperazione rafforzata, che consente di coinvolgere almeno nove stati senza avere bisogno dell’approvazione di tutti. Gli altri potranno decidere se aderire in un secondo momento.
21.02.2012 – Calabria – Dichiarazione unitaria stato di agitazione
21.02.2012 – Gestione emergenza neve, dichiarazione stato d’agitazione CGIL CISL UIL Marche
21.02.2012 – in allegato documento su attribuzioni d’incarichi a Dirigenti superiori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco decorrenza 21 marzo 2012.
LE SCRIVENTI OO.SS. COMUNICANO CHE, A PARTIRE DA MARTEDÌ 21 FEBBRAIO 2012, SI TERRÀ UN PRESIDIO PERMANENTE SOTTO IL MINISTERO DELLA SALUTE (IN VIA LUNGOTEVERE RIPA 1) CON LO SCOPO DI SOLLECITARE UN INCONTRO CON IL MINISTRO BALDUZZI (PERALTRO GIÀ RICHIESTO IN DATA 18/01/2012), AL FINE DI TROVARE SOLUZIONI IMMEDIATE AI GRAVI RISCHI OCCUPAZIONALI CHE VEDONO COINVOLTI TUTTI I LAVORATORI DELLA CROCE ROSSA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E APPROFONDIRE LE PROBLEMATICHE CONNESSE AL RIORDINO DELLA C.R.I.
PER ASSICURARE UNA CONTINUA PRESENZA AL PRESIDIO SI CHIEDE, A TUTTI I LAVORATORI, UNA PARTECIPAZIONE “ORGANIZZATA” CHE ABBIA IL DUPLICE SCOPO DI GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEI SERVIZI E IL MANTENIMENTO DI UNA “PRESSIONE” COSTANTE SOTTO IL MINISTERO.
LE SCRIVENTI, VISTA LA DELICATEZZA DEL MOMENTO E LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DI QUESTO PRESIDIO, INVITANO I LAVORATORI AL MASSIMO SFORZO COLLABORATIVO!
In allegato una petizione per sollecitare il pagamento dle FUA-2010/11, da noi già sollecitato ai vertici con nota ufficiale, partita da santa Maria Capua vetere ma il cui modello può essere utilizzato in tutti gli uffici per fare in modo che i Capi degli uffici a loro volta sollecitino i vertici inerti dell’Amministrazione.
Roma, 20 febbraio 2012
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Roma, 20 febbraio 2011
All’attenzione dell’On.le Ministro Corrado Passera
Al Vice Ministro Dr. Ciaccia
Al Capo di Gabinetto
Pres. Mario Torsello
Al Direttore Generale del Personale
Dr. Marcello Arredi
All’Ufficio relazioni sindacali
Dr.ssa Fiammetta Furlai
S E D E
OGGETTO: Personale area I.
L’Amministrazione, nelle persone del Ministro e del Direttore del Personale, ha ricevuto le OO.SS. In due incontri formali, in entrambe le occasioni la CGIL ha rappresentato la problematica inerente i circa 700 dipendenti di Area I, che da anni attendono l’inquadramento nell’area successiva in quanto svolgono mansioni superiori da diversi anni.
La nostra O.S. ha richiesto (già da un mese) un incontro sull’argomento in oggetto, a fronte di un silenzio assordante da parte degli organi istituzionali si invitano nuovamente le SS.VV. a voler prevedere un confronto URGENTE con i sindacati per definire una soluzione concertata che garantisca a tutti i dipendenti ex III livello la progressione in carriera, riconoscendo in tal modo l’importanza dei compiti da loro svolti che, peraltro, impattano direttamente sull’utenza.
Restiamo in attesa di una sollecita convocazione, nella quale esaminare congiuntamente la predisposizione di un nuovo accordo o altre e diverse soluzioni che tutelino e riconoscano il diritto alla riqualificazione di tutto il personale interessato; peraltro tale operazione non comporta oneri aggiuntivi.
Da ultimo ricordiamo che in diversi uffici periferici il servizio all’utenza è garantito dalla professionalità di detto personale.
Augurandoci un pronto riscontro porgiamo distinti saluti.
FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
Roma, 20 febbraio 2011
Al Capo di Gabinetto
Pres. Filippo Grisolia
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Presidente Luigi Birritteri
Ci risulta che molte pratiche relative alla vita dei lavoratori giudiziari, come provvedimenti di scambio o part-time e altro, pur se già istruiti e pronti per la firma definitiva, non vengono perfezionati a causa dell’assenza del Direttore Generale del Personale e della Formazione che non è stato, per quanto ne sappiamo, ancora nominato.
L’Amministrazione della giustizia ha troppo spesso dimostrato negli ultimi anni indifferenza per le problematiche dei lavoratori e spiace constatare che non ci sia stato alcun cambiamento in positivo nei primi mesi di vita del nuovo governo.
Vi chiediamo pertanto, oltre a rammentarvi le innumerevoli questioni pendenti sulle quali non abbiamo ad oggi ottenuto alcuna risposta, di provvedere al più presto affinché si ponga fine a questa situazione e i lavoratori possano vedere conclusi i provvedimenti che li interessano e che hanno conseguenze sulle loro vite.
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
COMUNICATO
RSU 2012
Questi anni di grave crisi economica hanno evidenziato, ancor di più, come sia fondamentale per un paese civile avere uno stato sociale che aiuti chi perde il e chi attraversa gravi difficoltà di salute, ad avere un sostegno che gli consenta di vivere.
Un paese civile deve poter garantire ad ogni suo cittadino o abitante un livello dignitoso di vita e questa garanzia non può che essere affidata al servizio pubblico, l’unico in grado di garantire i diritti ad ogni singolo individuo a prescindere dal suo status all’interno della società.
Mai come in questo periodo le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS hanno sentito forte il loro ruolo la loro importanza a sostegno di cittadini sempre più poveri e in difficoltà, e mai come in questo periodo sono stati attaccati mortificati umiliati.
Fannulloni, fortunati, peso per la società. Persone da colpire, denigrare, delegittimare, isolare .
Attaccare i lavoratori pubblici per attaccare la cosa pubblica in un tentativo violento di privatizzare quanto più possibile.
Dal 2008 abbiamo subito continui attacchi: la riduzione dei fondi per la contrattazione integrativa, le inique norme sulla malattia, la drastica riduzione degli spazi di confronto, l’introduzione di un sistema di valutazione che predetermina a monte buoni e cattivi, il blocco dei contratti e delle retribuzioni, la possibilità di messa in mobilità e licenziamento.
Tre anni di continui attacchi a colpi di legge che hanno visto solo la CGIL, tra le organizzazioni sindacali confederali, contrastare quello che sempre più appare come un vero e proprio smantellamento della cosa pubblica.
All’INPS le cose non sono andate diversamente, l’Amministrazione ha da subito cavalcato il progetto governativo e si è immediatamente adeguata, con la complicità della CISL prima e poi anche della UIL, smantellando il sistema delle relazioni sindacali e imponendo una politica organizzativa calata dall’alto senza alcuna possibilità di confronto e di parola concessa ai territori.
Clamoroso il referendum sulle linee guida 2010, sottoscritte dalla sola CISL, che vide la partecipazione della stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS che in 15000 bocciarono l’accordo, nella totale indifferenza sia dell’Amministrazione e soprattutto di chi quell’accordo l’aveva firmato. Indifferenza che testimonia quanto poca attenzione venga data alla volontà dei lavoratori e quanta arroganza si usi nel decidere le sorti di chi si dovrebbe ascoltare e tutelare.
Occorre una nuova politica sindacale, se possibile unitaria, che non solo riporti il confronto ad ogni livello quale elemento imprescindibile, nonché qualificante del rapporto ente-lavoratori e ente-cittadini, ma che inizi a parlare di etica, trasparenza e perché no di conflitto di interessi.
Il nostro programma, per cambiare lo stato attuale delle cose passa attraverso:
Le RSU 2012 devono e possono essere un momento di svolta.
Potete scegliere tra la CGIL che ha sempre contrastato le politiche di Brunetta e del Governo sul pubblico impiego e chi, invece, le ha tollerate e di fatto condivise.
Tra la CGIL, il più grande sindacato italiano che nei suoi 106 anni di storia ha contribuito a creare diritti e tutele per tutti i lavoratori, e chi fa del conflitto e della rottura l’unica sua ragione d’esistere.
La CGIL nell’esclusivo interesse dei lavoratori, si impegna a ricercare, sulla base del proprio programma, la massima convergenza possibile tra tutte le OO.SS.
Con il vostro voto possiamo farcela.
21.02.2012 – Proclamazione dello stato di agitazione a seguito della Emergenza neve.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali denunciano la mancata informazione e applicazione dell’art. 34 del titolo III commi 2 e 3 del CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DEL C.C.N.L. DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO, come peraltro già accaduto nello scorso marzo 2011 in occasione del tragico evento alluvionale verificatosi nella Provincia di Matera.