Roma, 15 febbraio 2012
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria CANCELLIERI
e p.c.: Al Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Giovanni FERRARA
Al Capo Dipartimento VVF S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Al Responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Regolamento uffici dirigenziali periferici del CNVVF.
Gentilissima Ministro Cancellieri,
nei giorni scorsi le Organizzazioni Sindacali rappresentative del CNVVF sono state ricevute in audizione informale dalle Commissioni Parlamentari per gli Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, nell’ambito dell’esame dello schema di D.P.R. recante integrazioni e modifiche al regolamento di cui al D.P.R. 23 dicembre 2002, n. 314, concernente l’individuazione degli uffici dirigenziali periferici del CNVVF.
L’emanazione del regolamento in discussione riveste un’importanza fondamentale in quanto permetterà lo snellimento e la semplificazione dell’attività svolta a livello centrale.
Abbiamo appreso che la 1° Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica in sede consultiva ha espresso, nella seduta del 14.02.2012, parere favorevole allo schema di Decreto di cui all’oggetto, con osservazioni che vanno nel senso auspicato dalla nostra Organizzazione Sindacale, ovvero di una maggiore valorizzazione della figura del Capo del Corpo.
Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’accoglimento delle nostre richieste che trasmettono un segnale forte e politicamente rilevante, tuttavia dal punto di vista sostanziale terremmo a sottolineare che l’obiettivo primario del provvedimento resta l’affidamento al territorio di alcune importanti funzioni, al fine di conseguire uno snellimento dell’apparato burocratico per un più efficace ed efficiente dispositivo del soccorso.
Le Direzioni Regionali dovrebbero essere lo strumento di decentramento a cui attribuire una maggiore capacità operativa nello svolgimento di funzioni tecniche ed amministrative, più rapidità nella gestione delle risorse umane assegnate in ambito regionale nonché di razionalizzazione delle risorse finanziarie e strumentali.
Il riassetto del modello organizzativo consentirebbe al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di migliorare ulteriormente il coordinamento generale delle attività connesse al soccorso tecnico urgente ed alle attività di protezione civile in stretta collaborazione con le Istituzioni Territoriali.
Cogliamo l’occasione per inviarLe, in allegato alla presente, copia della memoria illustrativa presentata ai Presidenti delle Commissioni stesse, concernente le nostre ipotesi di miglioramento del regolamento in esame.
La documentazione contiene delle proposte di modifica ed integrazione del provvedimento e pone l’accento su alcune tematiche per le quali riteniamo necessario avviare, quanto prima, un confronto sindacale.
In considerazione dell’ annosità e della particolare attenzione prestata dal personale del Corpo Nazionale sull’intera vicenda, si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro alla presente, in mancanza di risposte la scrivente si riserva di mettere in atto azioni sindacali più incisive.
Distinti saluti.
Segretario Nazionale FPCGIL FPCGIL VVF Nazionale Dirigenti Direttivi FPCGIL VF
Adriano SGRO’ Mario MOZZETTA Ugo D’ANNA
Sono stati convocati – così come concordato nell’incontro del 18 gennaio 2012 dei sindacati medici e della dirigenza Stpa con il Ministro Balduzzi – i tre tavoli tecnici presso il Ministero della Salute per martedì 28 febbraio 2012 sulla “Responsabilità professionale” e su “Precariato ed accesso al sistema”, il 29 febbraio 2012 su “Cure Primarie e integrazione ospedale-territorio”.
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Anna Maria CANCELLIERI
e,p.c.: Al Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Giovanni FERRARA
Al Capo Dipartimento VV.F., S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Al responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Passaggi di qualifica CS CR – Aumenti contrattuali biennio 2008-09
Gentilissima Ministro Cancellieri,
con la presente cogliamo l’opportunità per esprimere tutto il nostro forte disappunto circa il mancato inserimento di alcun emendamento, riguardanti i concorsi straordinari per i passaggi di qualifica nel il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, negli adottandi provvedimenti normativi discussi attualmente in Parlamento.
Riteniamo che tale situazione metta, come già evidenziato, in estrema difficoltà la piena operatività del servizio di soccorso tecnico urgente, peraltro ulteriormente aggravata dall’emergenza neve abbattutasi sul territorio nazionale.
Per quanto sopra, siamo a sollecitare l’apertura dei tavoli di confronto sindacale, già richiesta con l’allegata nota del 28 dicembre 2011, sulle tematiche aperte all’interno del Corpo Nazionale che, a tutt’oggi, non hanno ancora ricevuto risposta, a partire dalla corresponsione degli arretrati relativi agli aumenti contrattuali, tuttora bloccati dal ricorso presentato alle Commissioni Tributarie da parte delle società aeroportuali.
Pertanto, in ragione della necessità di ottenere gli interventi atti a porre definitiva risoluzione alle problematiche evidenziate nelle scorse settimane, in caso di mancato e sollecito riscontro alla nostra richiesta di avvio del confronto sindacale, attiveremo le procedure finalizzate alla proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale.
Distinti saluti.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
A.Sgrò – M.Mozzetta Pompeo Mannone Alessandro Lupo
Roma, 14 febbraio 2012
Al Sig. Presidente della
I^ Commissione Affari Costituzionali
Camera dei Deputati
On. Donato BRUNO
Oggetto: Regolamento uffici dirigenziali periferici del CNVVF – audizione Palazzo Montecitorio, 14 febbraio 2012.
Signor Presidente,
il regolamento in discussione rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in quanto fornirebbe un’adeguata risposta in termini di funzionalità alla struttura organizzazione del servizio di soccorso che, per essere in grado di rispondere con estrema rapidità ai bisogni della popolazione, dovrebbe essere l’espressione di un modello flessibile, decentrato e fortemente caratterizzato da un rapporto molto stretto con le istituzioni territoriali.
In estrema sintesi, il tema principale sul quale chiediamo la massima attenzione è il ruolo svolto dal Corpo Nazionale nel sistema integrato di protezione civile che, a nostro modo di pensare, dovrebbe fondare il suo operato esaltando il ruolo del territorio e delle varie componenti tecniche nazionali, regionali e provinciali.
Tale sistema deve aggregare al proprio interno tutti i diversi soggetti che concorrono all’attività di protezione della popolazione ed alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso lo sviluppo di politiche relative alla previsione, prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze, con lo scopo di ottenere la più ampia riduzione dei rischi evitando, prima di tutto, perdite di vite umane e danni alla collettività.
Ebbene, poiché con la legge 225/92 il legislatore ha disposto che il CNVVF è la componente fondamentale della Protezione Civile, in sostanza, chiediamo che venga affidata alle Direzioni Regionali la preparazione e la direzione operativa delle esercitazioni di carattere regionale, con il coinvolgimento delle autonomie locali interessate, per le azioni di coordinamento di tutte le componenti di protezione civile presenti sul territorio.
Il concreto sviluppo del Corpo Nazionale si può ottenere solo con la piena valorizzazione della sua Dirigenza Tecnica nel Dipartimento dei VV.F, del S.P. e della D.C., creando un elemento di raccordo tra il Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco ed i Comandi Provinciali nell’attività tecnico-operativa relativa alla pianificazione ed alla gestione dell’emergenza.
Infine, alla luce dei nuovi dati presentati nel Terzo Rapporto Renam (Registro nazionale mesoteliomi), che hanno accertato la morte di 58 pompieri per mesotelioma pleurico o peritoneale, provocati dall’inalazione dell’amianto a causa delle operazioni di spegnimento degli incendi che hanno interessato strutture coibentate con l’asbesto, proponiamo di inserire nell’articolato un riferimento all’attività formativa rivolta essenzialmente ai destinatari delle norme in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.
Pertanto, è necessario prevedere tra le competenze affidate all’attività di vigilanza delle Direzioni Regionali il coordinamento dell’azione di studio e ricerca per la consulenza, in materia di sicurezza, salute, igiene sui luoghi di lavoro.
Ad integrazione delle su esposte osservazioni riassuntive, alleghiamo alla presente una relazione dettagliata con le proposte di integrazione e modifica – evidenziate in grassetto – presentate dalla FP–CGIL VVF, al nuovo testo formulato sulla base del parere reso dal Consiglio di Stato che distingue, segnatamente, le competenze degli uffici territoriali del CNVVF, dalle funzioni specificatamente attribuite ai dirigenti responsabili delle strutture.
Vi ringraziamo per la preziosa attenzione e confidando in un Vostro positivo riscontro porgiamo i più cordiali saluti.
Il Segretario Nazionale FP CGIL FP CGIL VVF Nazionale
Adriano SGRO’ Mario MOZZETTA
Nota FP Cgil alla Direzione Generale del Personale e della Formazione del DAP.
Con una circolare che ha il sapore dell’ingerenza, in piena campagna elettorale per il rinnovo delle elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie nel lavoro pubblico, l’1 febbraio 2012 il Ministero del Lavoro ha comunicato alle Prefetture di Brescia, Reggio Calabria e Torino che i contratti di 24 lavoratori assunti da Italia Lavoro S.p.a. in servizio negli sportelli immigrazione, impegnati nell’emersione dal nero e nei servizi di integrazione, non verranno rinnovati. Il mancato rinnovo, secondo la circolare (protocollo 35/0000532), sarebbe causato da una motivata contestazione della Funzione Pubblica Cgil, contenuta in una missiva del 9 giugno 2011 riguardante l’assunzione da parte di Italia Lavoro Spa di collaboratori a progetto, ritenuta un’illegittima intermediazione di manodopera.
“E’ un fatto di inaudita gravità che un ex dirigente sindacale di un’altra organizzazione, oggi direttore generale del Ministero del Lavoro e già amministratore delegato di Italia Lavoro S.p.a., utilizzi il suo ruolo per addebitare dei licenziamenti alla nostra azione – dichiara Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale Fp-Cgil – proprio in una fase così delicata, viste le continue espulsioni di personale precario. Solo tra il 2008 e il 2010 sono state 30mila e purtroppo continueranno a causa del taglio netto del 50% per le spese per personale precario, che ne causerà altre 70mila. Che poi una tale ingerenza arrivi a ridosso delle le elezioni delle Rsu nel lavoro pubblico del 5-6-7 marzo, è davvero inaccettabile. Una strumentalizzazione gravissima”.
“La nostra contestazione riguardava i criteri di assunzione. Il contratto di questi lavoratori, una volta scaduto, è stato rinnovato in forma di collaborazione e in modo molto dubbio. Che servizi tanto delicati per la tenuta sociale siano gestiti con una giungla di contratti, dai tempi determinati ai contratti a progetto, è un errore e una sottovalutazione. Speriamo che la Ministra Fornero – continua il sindacalista – non creda che la regolarizzazione dei clandestini e il loro arrivo in Italia sia un fatto temporaneo del quale presto non dovremo più occuparci”.
“Interrompere il servizio per colpirci è disdicevole, soprattutto se a farlo è un Ministero, l’ente che dovrebbe vigilare su Italia Lavoro S.p.a. Il Ministero del Lavoro – ha concluso Chiaramonte – ha dato ai lavoratori, anche a quei pochi precari a cui è riconosciuto il diritto al voto, un’altra buona ragione per sostenere l’Fp-Cgil”.
Di seguito è possibile scaricare la circolare e lettera del 9 giugno 2011 della Fp-Cgil
Roma, 10 Febbraio 2012
Pubblichiamo il testo dell’accordo appena sottoscritto all’ARAN, sul rinvio della data di scadenza per la presentazione delle liste.
Noterete:
– che le deroghe sono esclusivamente per i territori nei quali sono state emanate ordinanze;
– che è indicato comunque un termine di scadenza;
– che viene riconfermata la data di svolgimento delle elezioni.
Oggetto: protocollo d’intesa per l’integrazione del Protocollo per la definizione del calendario delle votazioni per le RSU del personale dei Comparti del 14 dicembre 2011.
Le parti:
considerati i provvedimenti di emergenza per la chiusura degli uffici pubblici, ivi comprese le istituzioni scolastiche, adottati dalle competenti autorità nel periodo ricompreso tra il 19 gennaio 2012 (annuncio delle elezioni) e l’8 febbraio 2012 (data di scadenza per la presentazione delle liste), per le gravi condizioni meteorologiche verificatesi su tutto il territorio nazionale;tenuto conto dell’esigenza di garantire un adeguato arco temporale per la presentazione delle liste elettorali;considerata l’eccezionalità dellasituazione;
convengono quanto segue:
Art.1
Qualora, a seguito dei provvedimenti citati nella premessa, si sia determinata nel periodo tra il 19 gennaio e l’8 febbraio 2012 la chiusura dei singoli uffici sedi di elezioni RSU, ivi comprese le istituzioni scolastiche, il termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali, già fissato per l’8 febbraio 2012, viene prorogato per un numero di giorni lavorativi complessivamente pari a quelli di chiusura intervenuti fino all’8 febbraio. Tale proroga decorre dal primo giorno lavorativo di apertura successivo al citato termine dell’8 febbraio.
Nei casi su indicati gli uffici sono da considerarsi chiusi anche qualora siano garantiti i servizi di emergenza, di soccorso e le prestazioni minime essenziali.
Resta fermo che il termine ultimo di presentazione delle liste non puó superare la data del 18 febbraio 2012.
Sono confermate le altre scadenze previste dal calendario definito con il Protocollo del 14 dicembre 2011.
Roma, 7 febbraio 2012
Rinnovare il contratto e mettere la parola fine a uno scandaloso vuoto che dura ormai da 7 anni, come nel caso del contratto Aris, è la rivendicazione della Fp-Cgil, che oggi ha riunito a Roma oltre 400 delegate e delegati della Sanità Privata convenzionata, decidendo di avviare la mobilitazione di categoria.
“Non è giustificabile – ha affermato Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil – che la sanità accreditata, che opera cioè in luogo del pubblico con risorse pubbliche e in costante crescita, continui a fare utili, a investire in borsa, risparmiando sui salari di lavoratrici e lavoratori, già erosi dalla crisi. Il paradosso che permette ad Angelucci e alla sua Tosinvest di licenziare a Roma sulla base di una dichiarata crisi finanziaria e allo stesso tempo di offrire centinaia di milioni di euro per l’acquisto del San Raffaele è l’emblema di questo sistema”.
“Al Governo, alle Regioni e alle imprese la Fp-Cgil chiede di cambiare passo – ha concluso la sindacalista – e la nostra azione di mobilitazione ha proprio l’obbiettivo della riforma del sistema, per rendere certi l’occupazione e i diritti dei lavoratori, per garantire trasparenza nel rapporto tra pubblico e privato”.
Roma, 14 Febbraio 2012
I dati sui posti letto ospedalieri e i pronto soccorso, forniti oggi da un’inchiesta di quotidianosanita.it, evidenziano i danni da noi denunciati negli ultimi 10 anni, frutto di una scellerata politica di tagli che rischia di mettere in ginocchio il servizio sanitario nazionale.
Si tagliano i posti letto pubblici ma invece di potenziare il territorio con strutture h24 si fa ricadere il peso dell’assistenza sui pronto soccorso, con sempre minori possibilità di ricoveri e situazioni non più accettabili in diversi grandi ospedali delle città metropolitane. Contemporaneamente si assiste, soprattutto in alcune importanti Regioni sottoposte a piani di rientro, a una visibile crescita del settore privato accreditato.
“Le vittime di questo pericoloso processo di indebolimento del sistema sanitario pubblico – ha dichiarato Cecilia Taranto, Segretario Nazionale Fp-Cgil – sono tanto i cittadini, costretti a lunghe attese anche in condizioni non dignitose, quanto gli operatori sanitari, diminuiti nel numero a causa del blocco del turn over e costretti a fare i conti con carichi di lavoro sempre più gravosi e risorse più scarse. Lo snaturamento del servizio nazionale al quale stiamo assistendo va fermato. Il Ministro della salute, di concerto con le Regioni, apra un confronto e convochi i sindacati”.
“La deriva privatistica che si evince dai dati è allarmante. È clamoroso – ha affermato Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici – che in diverse Regioni i posti letto pubblici siano diminuiti, mentre crescono quelli privati, anche in maniera evidente, vedi i dati riguardanti Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia”.
Roma, 14 Febbraio 2012