Igiene ambientale: Ennesima rottura trattative CCNL Fise/Assoambiente. Comunicato unitario Segreterie Nazionali

 
 
Vi informiamo che stamattina alle otto si è interrotta nuovamente la trattativa con Fise/Assoambiente, dopo una lunga ed estenuate “maratona” per trovare l’intesa conclusiva.

Nonostante la notevole riuscita dello sciopero dello scorso 16 e 17 gennaio e le pressioni dei Sindaci interessati, alcune imprese private hanno ancora messo in risalto irresponsabilmente la loro vera volontà che mira a non rinnovare il Contratto nazionale e ad allontanare i due Contratti di settore con richieste normative che impattano sul salario e sulle tutele per il lavoratori.

Come Delegazione trattante, abbiamo con forza e giudiziosamente proposto loro quanto sottoscritto con Federambiente con l’aggiunta di alcuni accorgimenti contrattuali che l’urgenza del rinnovo impone ma, le imprese private, incuranti del proprio ruolo nazionale, hanno rigettato senza fatica derubricando le nostre necessita a “….logiche corporative e estranee al mondo che cambia”. Gli elementi di criticità nel merito sono gli stessi che hanno determinato la rottura della scorsa volta: eliminazione della maggiorazione dell’ultima ora del lavoro notturno quando la stessa ricade come prima ora del turno antimeridiano; taglio di tutte le percentuali delle maggiorazioni corrisposte a vario titolo con particolare incisività sullo straordinario diurno; rifiuto della contrattazione aziendale sullo straordinario e sulla sicurezza del lavoro; aumento dell’orario di lavoro giornaliero nei limiti massimi; una tantum inadeguata e conferimento dell’aumento salariale quasi interamente sul 2013.

Come Segreterie Nazionali, nonostante il numero e l’ampiezza delle criticità, abbiamo cercato elementi di mediazione necessari al bisogno dei lavoratori e del comparto ma, come detto, le imprese forse inconsapevoli dell’importanza del momento, hanno continuato a far prevalere la logica del taglio del costo del lavoro, benché siano stati offerti loro strumenti di efficientamento organizzativo ed economico finalizzati anche al salario aggiuntivo per i lavoratori.

La parte datoriale in questa trattativa ha voluto affermare, con tutta evidenza, che i processi di liberalizzazione dei servizi devono essere affrontati attraverso la compressione del contratto nazionale nel suo complesso. ..logiche corporative e estranee al mondo che cambia”.
 
Gli elementi di criticità nel merito sono gli stessi che hanno determinato la rottura della scorsa volta: eliminazione della maggiorazione dell’ultima ora del lavoro notturno quando la stessa ricade come prima ora del turno antimeridiano; taglio di tutte le percentuali delle maggiorazioni corrisposte a vario titolo con particolare incisività sullo straordinario diurno; rifiuto della contrattazione aziendale sullo straordinario e sulla sicurezza del lavoro; aumento dell’orario di lavoro giornaliero nei limiti massimi; una tantum inadeguata e conferimento dell’aumento salariale quasi interamente sul 2013.

Come Segreterie Nazionali, nonostante il numero e l’ampiezza delle criticità, abbiamo cercato elementi di mediazione necessari al bisogno dei lavoratori e del comparto ma, come detto, le imprese forse inconsapevoli dell’importanza del momento, hanno continuato a far prevalere la logica del taglio del costo del lavoro, benché siano stati offerti loro strumenti di efficientamento organizzativo ed economico finalizzati anche al salario aggiuntivo per i lavoratori.

La parte datoriale in questa trattativa ha voluto affermare, con tutta evidenza, che i processi di liberalizzazione dei servizi devono essere affrontati attraverso la compressione del contratto nazionale nel suo complesso.

La rottura è gravissima e la mobilitazione non può che essere ancor più dura rispetto a quanto fatto fino adesso. Molto di più.

Lunedì, come Segreterie Nazionali, decideremo tempi e modalità delle iniziative da sottoporre alla categoria e da mettere in campo per fiaccare le assurde pretese dell’imprese al tavolo; nel frattempo, è necessario che strutture territoriali rompano immediatamente le relazioni industriali con le singole aziende, dandone comunicazione al Sindaco del territorio interessato e alle Strutture Nazionali.

La riunione già prevista con l’ANCI nazionale, per l’otto febbraio, sarà occasione per informare i Sindaci di quanto accaduto.
Il contratto, ne siamo certi, i lavoratori e le lavoratrici se lo prenderanno da soli.


Le Segreterie Nazionali
FP CGIL               FIT CISL        UILTRASPORTI         FIADEL
Sgrò/Cenciotti    Paniccia/Curcio     Tarlazzi/Modi       Verzicco/D’albero

 
Roma lì, 3 febbraio 2012

Province: giusta la mobilitazione dell'Upi. Riformare le autonomie tutelando lavoro e servizi. Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

 
Oggi in tutta Italia si stanno tenendo 107 Consigli Provinciali aperti alla cittadinanza, un’iniziativa di mobilitazione organizzata dall’UPI per contrastare il provvedimento contenuto nel Decreto Salva Italia, che modificherebbe sostanzialmente la natura degli Enti.

“Siamo stati e saremo  presenti a questo momento di democrazia e confronto – dichia Federico Bozzanca, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil – perché riteniamo che sia stata fatta una scelta sbagliata: svuotare le Province di risorse e funzioni, prevedendo per le stesse esclusivamente compiti di indirizzo e coordinamento delle attività dei Comuni, nelle materie e nei limiti indicati dalle Leggi Regionali e/o Statali”.

Un’iniziativa di cui si ignorano gli effetti in termini di risparmio, ma della quale si conoscono i potenziali rischi, il caos che può generare. “Le funzioni oggi in capo alle Province difficilmente possono essere trasferite ai Comuni – continua Bozzanca – soprattutto contestualmente a un processo di associazione delle loro funzioni attraverso l’istituzione delle Unioni comunali. Allo stesso modo appare irrazionale attribuire ulteriori funzioni alle Regioni. C’è la necessità di organismi che abbiano funzioni di area vasta, esattamente come nel resto d’Europa, mentre ci sembra che si continui a mettere in fila interventi privi di un quadro normativo generale che possa ridisegnare con coraggio l’attuale quadro del sistema delle autonomie”.

“Siamo stanchi degli interventi spot contenuti nelle manovre, come le continue proroghe che caratterizzano la stessa attività normativa. Non accettiamo che gli effetti di questi provvedimenti vengano pagati solo dai cittadini con la riduzione dei servizi e dalle lavoratrici e dai lavoratori delle Province, soprattutto dal personale precario fortemente presente in alcuni Enti e a rischio licenziamento. Va aperto – conclude il sindacalista – un confronto complessivo sulle problematiche degli Enti locali e in questi mesi siamo impegnati affinché questo avvenga, soprattutto per tutelare l’occupazione, la qualità e la quantità dei servizi offerti”. 
 
Roma, 31 gennaio 2012

Intervista di Radio Articolo 1 – Rossana Dettori: basta precari nella P.A.

Ci scusiamo ma, per problemi tecnici, non è stato possibile mandare la diretta video dell’intervista di Radio Articolo 1 a Rossana Dettori.

Di seguito un estratto dell’intervista pubblicato da Rassegna Sindacale

“Rilanciare il memorandum fatto con il governo Prodi per stabilizzare i precari dei settori pubblici nell’arco di tre anni”. Lo chiede il segretario generale della Funzione pubblica Cgil, Rossana Dettori, intervistata da RadioArticolo1 alla vigilia della campagna per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego che si terranno dal 5 al 7 marzo prossimi. “Quando mando mio figlio al nido – osserva Dettori – mi piace pensare che l’educatrice sia la stessa per tre anni e non cambi continuamente. Ma questo vale anche per la sanità, dove le incertezze dei lavoratori sono pesanti”.

“Noi pensiamo – afferma ancora la dirigente sindacale – che con questo governo vada rilanciata quella politica di stabilizzazione: non non abbiamo tabù, vogliamo criteri certi sui meccanismi di assunzione. Siamo anche disponibili a ragionare sulle forme di concorso”, ma occorre risolvere la situazione di centinaia di migliaia di persone “costrette ai rinnovi di sei mesi in sei mesi”.

Roma, 30 gennaio 2012

 

NEWS

Corso Ecm Fad "L'ospedale basato sul modello per intensità di cure"

 
 

Protocollo d'intesa mappatura sedi rsu 2012 sottoscritto in data 16 gennaio 2012

ARCHIVI NOTARILI – MIN. GIUSTIZIA

 
 
 

LOCANDINA

 

Roma: L'Amministrazione è costretta a fare un passo indietro

 

 
 

INCONTRO SISTEMA DI VALUTAZIONE

 

   COMUNICATO

 
Il giorno 2 febbraio le OO.SS. sono state convocate dal Dr. Marcello Arredi, nuovo Direttore del Personale, sulla valutazione per conoscere la loro opinione in materia.
Come credo sia già noto, abbiamo espresso la nostra totale contrarietà ad un sistema di valutazione “impostoci” dall’Amministrazione e,  ci siamo dichiarati disponibili a CONTRATTARE un sistema di valutazione della performance che parta da una condivisione dell’organizzazione del lavoro.
Il fine della valutazione è migliorare l’efficienza dell’Amministrazione e non essere strumento punitivo nei confronti del singolo lavoratore.
Nel ricordare la posizione che coerentemente la CGIL ha portato avanti da sola contestando la “legge Brunetta” durante gli scorsi anni, abbiamo evidenziato tutta una serie di problematiche connesse all’attuazione del decreto di valutazione del nostro Ministero.
Come avevamo già anticipato l’adozione delle tre fasce precostituite si palesa inattuabile poiché parte dall’assunto che vi siano comunque lavoratori inefficienti.
Le maggiori problematiche scaturiscono dalla diversa tempistica ed interpretazione del manuale che è stata data a livello periferico, generando una evidente disparità di trattamento tra dipendenti della stessa Amministrazione.
Si è contestato l’utilizzo del Coefficiente di presenza quale strumento su cui calcolare la performance e, nel contempo è opportuno ripensare la presenza dei comportamenti organizzativi che, così come sono posti lasciano un ampio margine di discrezionalità al Dirigente.
Un problema specifico è quello che si è posto per la valutazione del personale civile presso le Capitanerie di Porto (come abbiamo già evidenziato nella recente nota al Ministro ed agli Uffici di Gabinetto) che peraltro è direttamente connesso al ruolo ed al riconoscimento delle Capitanerie di Porto quali uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Considerato che al tavolo era rappresentato il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto (C.V. Isidori e C.F. Casella) abbiamo ribadito la necessità e l’urgenza di un  confronto tra l’Amministrazione ed il Comando che innanzitutto rimoduli in decreto di organizzazione del Ministero inserendo tra gli Uffici periferici le Capitanerie di Porto e definisca in modo puntuale le competenze di regolazione, proprie delle Direzioni Generali  e quelle di vigilanza e controllo proprie del Comando.
La sospensione  predisposta dalla D.G. del Personale con nota 6764 del 2.02.2012 è stata condivisa dalle OO.SS. ma evidenzia una evidente difficoltà dell’Amministrazione di controllare il percorso intrapreso.
Il manuale operativo predisposto dall’OIV non va precisato in alcuni aspetti ma deve rappresentare la conseguenza di una organizzazione del lavoro che leghi i dipendenti all’espletamento di concrete funzioni istituzionali.
Restiamo in attesa di comprendere come voglia intervenire concretamente la Direzione Generale del Personale.
 
                                                  FP CGIL
                                      La Coordinatrice Nazionale
                                          Alessandra Allegrucci

 
 
 

Mobilità nazionale – Incontro del 2 febbraio

 E’ terminata con  un nulla di fatto la riunione  del 2 febbraio relativa alla mobilità nazionale.
L’ Amministrazione ha presentato la seguente proposta:
–         200 posti in uscita
–         250  posti in entrata
–          la stabilizzazione dei lavoratori distaccati alla data del 31 dicembre 2007,  una novità  rispetto all’ultima riunione, come accoglimento parziale della richiesta sindacale.
 
Abbiamo ritenuto  la proposta  dell’Amministrazione ancora insufficiente rispetto alle attese dei lavoratori, anche se prendiamo atto    che rispetto alla stabilizzazione   un piccolissimo passo in  avanti sia stato effettuato.
È necessario e opportuno continuare la trattativa partendo dalla consapevolezza che la  mobilità   investe il  progetto di vita   del singolo lavoratore e che ogni rinvio ne aumenta il disagio. Atteggiamenti intransigenti affiorati durante la trattativa non aiutano, cristallizzano le posizioni, allontanano sempre più la prospettiva di un buon accordo. 
 
Per quanto riguarda il  concorso  per il passaggio dalla seconda alla terza area l’Amministrazione continua a non fornire risposte alle richieste avanzate. 
 

Roma 3 febbraio 2012                                           CGIL FP Nazionale
                                                                      Comparto Agenzie fiscali
                                                                            Luciano Boldorini

Il saluto di Franco Ionta
 

NEWS

Ieri incontro dell'Enpam con il Ministro del Lavoro Elsa Fornero

 Roma, 3 feb. (Adnkronos Salute) – La Fondazione Enpam, ente previdenziale dei medici, ha incontrato ieri il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero per illustrarle il proprio progetto complessivo di riforma delle pensioni. La manovra è stata presentata dal vice presidente vicario della Cassa dei medici e degli odontoiatri Alberto Oliveti nel corso di un incontro informale al ministero.
Il ministro, spiega l’ente in una nota, “ha apprezzato il percorso di riforma intrapreso da Enpam, ma ha incoraggiato gli organi di governo della Fondazione a procedere verso l’applicazione, sia pure in pro-rata, del metodo contributivo. La Fondazione ha illustrato le peculiarità del proprio sistema retributivo-reddituale che, essendo basato sulla valutazione dei redditi dell’intera carriera professionale, è equivalente al contribuivo se supportato da adeguate valutazioni attuariali. La cassa dei medici nel 2011 si è dotata di un ufficio attuariale interno per realizzare proiezioni tecniche in tempo reale”. La titolare del dicastero inoltre ha incoraggiato l’accorpamento tra i diversi fondi facenti capo all’Enpam, nonché a perseguire ulteriormente la riduzione dei costi di amministrazione.
Il ministro ha anche sollecitato a portare subito l’età per il pensionamento anticipato a coincidere con quella del sistema pubblico, sia nel livello attuale, sia nel percorso di adeguamento all’evoluzione della longevità. Coerentemente con posizioni già espresse nelle competenti Commissioni parlamentari ha riconosciuto condivisibile l’inclusione dei redditi da patrimonio ai fini della valutazione della sostenibilità finanziaria della Cassa.Durante l’incontro si è parlato anche di diversificazione degli investimenti patrimoniali: un principio che l’Enpam condivide e che ha già concretizzato adottando un modello di governance definito anche con l’apporto tecnico scientifico del professor Mario Monti.

Nuoro – Campagna estiva 2012

 

03.02.2012 –    Nuoro  – In allegato pubblichiamo la nota al Direttore Regionale sulla Campagna estiva 2012.


 

news

CC Reggio Calabria: Interpello unità personale femminile ruolo agenti assistenti.

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