Una deriva da fermare
Roma, 2 febbraio 2012
Al Capo di Gabinetto
Presidente Filippo Grisolia
Al Vicecapo Dipartimento
degli Affari di Giustizia
Dr.ssa Carolina Fontecchia
Lo scorso 23 dicembre vi abbiamo segnalato la grave situazione dell’Archivio Notarile dell’Aquila e vi abbiamo consegnato un documento ufficiale a firma della nostra segreteria territoriale.
Torniamo a ricordarvi che dal 6 aprile 2009 la sede provvisoria è una stanza data in uso dalla Cassa di Risparmio di L’Aquila di soli 37 metri quadrati dove si affollano tutti i dipendenti; gran parte del materiale cartaceo giace ancora abbandonato tra calcinacci e polveri nella vecchia sede ubicata nel centro storico della città mentre la restante parte del materiale si trova presso l’Archivio sussidiario della città di Sulmona, con grave disagio per l’utenza aquilana.
Visto che sino ad oggi non sono state ricevute risposte alle nostre ripetute segnalazioni vi invitiamo, anche a nome dei lavoratori, a visitare la sede personalmente in modo da rendervi conto della gravissima situazione con la certezza che questo vi porterà ad identificare al più presto locali idonei ad ospitare l’Archivio Notarile dell’Aquila.
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Roma, 2 febbraio 2012
Alla Ministra della Giustizia
Avv. Prof. Paola Severino
Signora Ministra,
sin dall’emanazione del decreto legislativo di revisione della geografia giudiziaria, lo scorso settembre, abbiamo più volte chiesto un incontro ai vertici dell’Amministrazione; il tema è molto importante e, a nostro avviso, per tenere conto delle varie realtà diversificate sul territorio è necessario avviare una interlocuzione virtuosa con gli operatori e le istituzioni locali.
Sino ad oggi non ci è stata data alcuna possibilità di discutere della questione e sale la preoccupazione tra i lavoratori ed i cittadini sul futuro degli uffici.
Abbiamo ascoltato con attenzione il suo discorso all’Inaugurazione dell’anno giudiziario e condiviso le sue considerazioni sulla necessità di modernizzare la giustizia e investire su un progetto di informatizzazione: oltre a questo riteniamo che per migliorare la giustizia debba essere data la giusta attenzione alle numerose problematiche dei lavoratori che da tempo, a causa di un clima negativo di relazioni sindacali che ha provocato la firma di cattivi accordi contrari alle regole della democrazia, sono fortemente demotivati e lavorano in condizioni di emergenza.
Un segnale positivo potrebbe essere quello di convocare le OO.SS. sulla questione della soppressione degli uffici e sulle altre questioni pendenti in modo da poter riportare la giusta serenità negli uffici.
Siamo certi che vorrà ascoltare le ragioni dei lavoratori della giustizia.
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Il nuovo Ente Previdenziale
Efficiente, Trasparente, Partecipato
8 febbraio 2012 ore 9,00
Hotel Quirinale, Via Nazionale 7 Roma
Introduce
Maurizio Petriccioli Segretario Confederale CISL
Relazione
Domenico Proietti Segretari Confederale UIL
Interventi
Elsa Fornero Ministro del Lavoro, Antoni Mastropasqua Presidente INPS, Mauro Nori Direttore Generale INPS, Gianpaolo Galli Confindustria, Stefano Fassina PD
Giorgio Jannone PDL.
Contributi
Guido Abbadessa Presidente CIV INPS, Benedetto Attili Segretario Generale UIL PA, Donatello Bertozzi Consigliere CIV INPS, Rocco Carannate Consigliere CIV INPS, Rossana Dettori Segretaria Generale FP CGIL, Giovanni Faverin Segretario Generale CISL FP
Conclusioni
Vera Lamonica Segretario Confederale CGIL
L’accordo sul nuovo orario di apertura al pubblico degli uffici territoriali e sul nuovo orario di lavoro del personale di tutte le articolazioni della DPI apre una falla che difficilmente riusciremo a tappare..
Non e’ un caso che in tutta Italia sono aperte vertenze, agitazioni e resistenze alle modifiche che l’Agenzia vuole attuare per ampliare l’apertura al pubblico e per limitare e ridurre la flessibilità nell’orario dei lavoratori.
Come Fp Cgil , nel Lazio abbiamo avviato un percorso chiaro, coerente e condiviso dai lavoratori nelle assemblee, dando l’indicazione di non firmare l’accordo nazionale del 14 ottobre u.s. perché trovavamo troppo deboli le garanzie per i lavoratori in un progetto scaturito da motivazioni altrettanto deboli e strategicamente ridicole .
L’abbiamo detto in molti nostri comunicati : in questo grave momento economico, la lotta all’evasione fiscale nell’ Italia che detiene un record che rappresenta una medaglia di inciviltà , potrebbe invece significare la più grande battaglia per l’equità.
Per questo non si dovrebbe distogliere neanche un’ora dalle attività di controllo e contrasto all’evasione, comprese quelle attribuite agli uffici territoriali ed e’ veramente un insulto all’intelligenza di noi tutti sostenere che ampliare l’orario al pubblico dalle precedenti 24 ore alle previste 41 ore di quest’accordo, non rappresenti una riduzione delle suddette attività.
Oltre quindi alla elevata portata strategica del progetto di ampliamento dell’orario al pubblico, che tra l’altro scaturisce , a detta dell’amministrazione, dall’alta percentuale di affluenza di cittadini che chiedono il codice fiscale (nel 2012 ancora non si riesce ad immaginare un’altra modalità per l’attribuzione?) questo accordo stipulato dai rappresentanti di Cisl Uil Salfi ed Flp cosa significherà per i lavoratori della DP I?
Innanzi tutto, come era ragionevole pensare, la volontarietà con cui si sono riempiti la bocca i firmatari, diventa ininfluente per la riuscita dei nuovi orari di apertura al pubblico:
Quindi, a nulla è valsa l’ estenuante trattativa da noi condotta con tutta la determinazione e la forza che ci contraddistinguono, cercando di far capire all’amministrazione che era necessario per i lavoratori procedere gradualmente ad una eventuale sperimentazione di ampliamento di orario al pubblico, perché le unità di personale non erano ancora sufficienti, chiedendo ulteriori corsi di formazione che potessero garantire la tranquillità del personale e la qualità del servizio da prestare ai cittadini.
Grazie a chi ha firmato questo scellerato accordo, le unità di personale impegnate nel front–office , già ora insufficienti a coprire le attuali 24 ore , tra meno di 20 giorni dovranno gestire ben 41 ore di pubblico!
Accordo che, come si legge chiaramente , prevede, nell’eventualità di carenza di adesioni alle fasce di flessibilità incentivata, di costringere comunque le unità suscettibili ad essere destinate al front–office ad aderire ad una delle due fasce “speciali”.
Eppure i colleghi avevano espresso chiaramente la loro valutazione in tutte le nostre assemblee e nella mancata adesione volontaria al progetto, fino all’ultima assemblea indetta dalla Rsu in cui hanno bocciato l’accordo all’unanimità.
Ma i lavoratori oltre alla CGIL chi li rappresenta?
Non di sicuro chi trionfalisticamente sostiene che finalmente si stabiliscono 4 ore di durata massima giornaliera allo sportello (dove e’ scritto?) né chi, mentendo, afferma che grazie esclusivamente al suo intervento non vengono tagliate tipologie di lavoro che prevedono il buono pasto, né tantomeno chi pur avendo avuto solo un ruolo di comparsa durante tutte le riunioni si erge a paladino, accusando la nostra sigla, sempre presente e coerente, di essersi defilata dalla trattativa….
Ricordiamo che oltre alla RSU l’unica O.S. che ha presentato una controproposta che potesse contemperare le esigenze dell’amministrazione (le 32 ore previste dalla circolare dell’agenzia) con quelle dei lavoratori (numero adeguato di personale al front–office, 4 ore max di sportello giornaliero, tipologie di lavoro attuali, 2 fasce di flessibilità ognuna di un’ora, risorse da investire come “progetto”) e’ stata la CGIL, ma come avevamo purtroppo paventato fin dall’inizio, l’amministrazione ha voluto comunque attuare il progetto così come l’aveva elaborato, con tutte le insite criticità che rappresenta per i lavoratori.
Criticità che sono apparse palesi, oltre che a noi, ai lavoratori che di fatto hanno respinto il progetto , ma di cui qualcun altro, chissa’ per quale recondito motivo, non ha affatto tenuto conto, sottoscrivendo l’accordo e rendendolo ahinoi attuabile dal 20 febbraio p.v..
A partire da quella data saranno sostituiti tutti i precedenti accordi sull’orario di lavoro dei soppressi Uffici Locali, cancellando la possibilità di usufruire del riposo compensativo con l’accumulo dei minuti che giornalmente consentono di terminare le lavorazioni che si protraggono oltre il proprio personale orario di lavoro e senza che sia stato introdotto l’istituto contrattuale della Banca Ore che da tempo reclamiamo.
La grave sensazione è che la trattativa di questi mesi, in cui la CGIL si è spesa senza lasciare nulla di intentato, aveva un copione già scritto in cui, come spesso è accaduto negli ultimi tempi, non è stato possibile inserire le istanze dei lavoratori, quelle vere, anche perché molti degli attori avevano già studiato la parte a memoria!
Per la FP CGIL
E. Lauri
Facciamo un appello all’intelligenza di voi tutti dal diffidare di comunicati di organizzazioni sindacali che contano di fare proselitismo con le menzogne.
La Usb(RDB) nel comunicato del 23-1-2012 mette accanto al titolo una vignetta in cui appare un foglio con su scritto “AccordoOrario CGIL CISL UIL SALFI FLP” inserendo impropriamente la nostra sigla; si erge a paladina di una trattativa in cui se fossero stati registrati gli incontri o verbalizzati puntualmente avreste potuto constatare da voi stessi la differenza di forza espressa dagli interventi dei rappresentanti della Cgil rispetto a quella di tutti gli altri ed, inoltre, visto che la nostra organizzazione risulta essere stata ben presente a tutte le riunioni, non si capisce a chi si riferiscano (la Cgil si defilava). Infine al menzognero comunicato della usb viene allegato un accordo di 6 pagine anziché delle 8 di cui si compone, perché nelle ultime due ci sono le due note verbale della Cgil e della Rsu in cui si formalizzano le motivazioni della mancata apposizione di firma all’accordo, mentre non c’è alcuna nota a verbale dellaUsb.
Meditate gente , meditate… e fate la scelta che ritenete più opportuna,( ma per favore!) scegliete persone serie e soprattutto che non abbiano bisogno di dire bugie per avere il vostro consenso!!!!
p.FPCGIL E.Lauri
02.02.2012 – Emilia Romagna – In allegato il documento del Coordinamento Regionale.
02.02.2012 – In allegato pubblichiamo Nota unitaria al Comandante delle S.C.A.
COMUNICATO
Il 31 gennaio si è svolta, come preannunciato, presso la Sala Nassirya del Senato la conferenza stampa indetta da “Antigone” per dire NO alla privatizzazione delle carceri prevista dall’art. 43 del Decreto Monti sulle liberalizzazioni , attualmente in discussione al Senato.
Il segretario Nazionale della FpCGIL Salvatore Chiaramonte, presente all’incontro, nel suo intervento ha rappresentato la contrarietà della FPCGIL al disegno di privatizzazione delle carceri evidentemente devastante per il sistema dell’esecuzione penale che vedrebbe fortemente compromessi i principi costituzionali cui fonda il suo mandato. La normativa di riferimento del sistema detentivo costituisce fonte di garanzia di diritti per la popolazione detenuta, quei diritti fondamentali di cittadinanza e quelli più specifici in materia di trattamento intra ed extramurario che rappresentano e si esplicitano, attraverso le professionalità preposte che con la loro attività istituzionale garantiscono un “servizio” sancito dalla carta costituzionale.
La privatizzazione smantellerebbe tale servizio riducendo diritti e tutele per garantire a coloro che sulla questione intendono speculare e lucrare il massimo del profitto ad ogni costo.
Roma, 1 febbraio 2012
FP CGIL NAZIONALE
COORD. PENITENZIARIO
Lina Lamonica
MINISTERO DELL’INTERNO
COORDINAMENTO NAZIONALE
Si è svolto ieri l’incontro con il Ministro dell’interno, Annamaria Cancellieri, e le OO.SS. Nel quale sono state affrontate le questioni di maggior rilievo riguardanti l’amministrazione dell’interno ed il lavoro pubblico in generale.
Nelle sue comunicazioni il Ministro ha sottolineato il proprio impegno e la volontà personale di affrontare i temi relativi al personale, con particolare attenzione ai lavoratori a tempo determinato e alle problematiche che potrebbero investire il Ministero dell’interno nelle sue articolazioni territoriali a seguito dei possibili nuovi assetti istituzionali dello Stato che necessitano, peraltro, anche di interventi di carattere costituzionale.
Tale impegno, ha però precisato il Ministro, trova un limite nelle ridotte risorse economiche a disposizione.
La FP–CGIL, nel prendere atto dell’impegno del Ministro, ha sottolineato come la soluzione alla questione della precarietà nel lavoro pubblico richieda una precisa espressione di volontà politica dell’intero Governo, ribadendo con forza la necessità, sia ai fini della erogazione dei servizi e della garanzia dei diritti di cittadinanza sia per la difesa dei posti di lavoro, che venga avviato un percorso di stabilizzazione dei 650 lavoratori a tempo determinato.
Inoltre, la FP–CGIL ha inteso sottolineare, dal punto di vista dei costi, che una regolarizzazione dei 650 lavoratori verso il tempo indeterminato stabilizzerebbe la spesa, non costringendo l’Amministrazione a trovare, in questa fase delicata dell’economia, ogni 6/12 mesi le risorse necessarie per i le proroghe dei contratti.
Abbiamo inteso comunicare la nostra preoccupazione per la necessità di processi di riorganizzazione e rilancio, anche nei territori, del Ministero, affermando la necessità di un confronto ampio con le rappresentanze sindacali, senza riserve o preclusioni.
La FP–CGIL ha, in questo senso, inteso ribadire ad un autorevole membro del Governo quale il Ministro dell’interno, la necessità di una discontinuità con le precedenti politiche in materia di pubblico impiego partendo dal rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici e da un sistema di relazioni sindacali che non tenda ad essere escludere alcuna organizzazione sindacale. La FP–CGIL non potrà sottoscrivere accordi che contengano norme previste dal DL 150/2009 e di successivi decreti con i quali si intendono applicare le disposizioni relative alla redistribuzione dei premi di produttività secondo i criteri del merito previsto dall’art. 19 del DL 150/2009.
Roma, 1 febbraio 2012
Il coordinatore nazionale FP–CGIL Il Segretario Nazionale FP–CGIL
Ministero dell’interno Salvatore Chiaramonte
Fabrizio Spinetti